Documenti detenzione razzi ?? [pag. 3]

Il documento del risposta che mi precede, serve (ma prendetela con le molle perché "verba volant, scripta manent") per lo scarico/carico di magazzino del negoziante, in quanto materiale pericoloso.

Infatti, penso sia discrezione del negoziante prevedere questa dichiarazione (ad ulteriore garanzia del negoziante stesso) per certificare che i fuochi smarcati sul registro corrispondano a quelli effettivamente acquistati, ma non è una denuncia di detenzione, non è obbligatoria e non è prevista a bordo.
Molto probabilmente lo usa chi ha avuto problemi col magazzino.

Esatto ROCCASTE proprio quel documento della foto ho parlato con un amico carab. che mi a detto che i razzi sono da considerarsi come un'arma quindi devi avere il certificato di vendita con tutti i dati nome / n doc /nome barca /ecc/ e deve essere a bordo almeno qui a Cesenatico. Non sono stato multato però mi scoccia .

Come un'arma? Da quale legge? E se quel foglio viene rilasciato da un negoziantebe sottoscritto dal cliente senza verifica di alcun titolo (porto d'armi, permesso d'acquisto, etc.), che valenza dovrebbe avere?

Citazione:

ho parlato con un amico carab. che mi a detto che i razzi sono da considerarsi come un'arma quindi devi avere il certificato di vendita con tutti i dati nome / n doc /nome barca /ecc/ e deve essere a bordo almeno qui a Cesenatico. Non sono stato multato però mi scoccia .

Secondo me pure per sparare ca****te ci vorrebbe il porto d'armi.............

Temo che questa sia la classica interpretazione kafkiana che il volenteroso responsabile di turno ha voluto dare alla norma e conseguentemente, ai suoi subalterni.

La legge non prevede autorizzazioni o dichiarazioni di porto o detenzione per tali strumenti.
Se mai si limita a vietarne e sanzionare l'uso in situazioni non correlate al fine a cui tali strumenti sono preposti
Trattandosi quindi di strumenti obbigatori e pertinenti la nautica, è evidente che ove il Legislatore, oltre a sancirne l'obbligatorietà, avesse ritenuto opportuno definire una sorta di documentazione per la detenzione di razzi e fuochi lo avrebbe fatto.
Non avendolo fatto, ciò che non è vietato è lecito.

Tuttalpiù, a voler fare i fini, l'autocertificazione potrebbe servire se li trasporti al di fuori del natante di pertinenza
Comunque se qualcuno ve lo chiede, pigliate un foglio di carta del pesce, una matita a punta bella grossa, gli fate l'autocertificazione lì per lì e gliela fate pure vidimare come funzionario comptetente.

Resta un'unica ipotesi di carattere eccezionale: ovvero la locale Prefettura, che per ragioni di ordine e sicurezza pubblica ha disposto il possesso di tale documento.
Ma è una norma che può essere emessa solo a carattere transitorio, straordinario, eccezionale e motivato.

Yatar1963 ha scritto:

Citazione:

ho parlato con un amico carab. che mi a detto che i razzi sono da considerarsi come un'arma quindi devi avere il certificato di vendita con tutti i dati nome / n doc /nome barca /ecc/ e deve essere a bordo almeno qui a Cesenatico. Non sono stato multato però mi scoccia .

Secondo me pure per sparare ca****te ci vorrebbe il porto d'armi.............

Temo che questa sia la classica interpretazione kafkiana che il volenteroso responsabile di turno ha voluto dare alla norma e conseguentemente, ai suoi subalterni.

La legge non prevede autorizzazioni o dichiarazioni di porto o detenzione per tali strumenti.
Se mai si limita a vietarne e sanzionare l'uso in situazioni non correlate al fine a cui tali strumenti sono preposti
Trattandosi quindi di strumenti obbigatori e pertinenti la nautica, è evidente che ove il Legislatore, oltre a sancirne l'obbligatorietà, avesse ritenuto opportuno definire una sorta di documentazione per la detenzione di razzi e fuochi lo avrebbe fatto.
Non avendolo fatto, ciò che non è vietato è lecito.

Tuttalpiù, a voler fare i fini, l'autocertificazione potrebbe servire se li trasporti al di fuori del natante di pertinenza
Comunque se qualcuno ve lo chiede, pigliate un foglio di carta del pesce, una matita a punta bella grossa, gli fate l'autocertificazione lì per lì e gliela fate pure vidimare come funzionario comptetente.

Resta un'unica ipotesi di carattere eccezionale: ovvero la locale Prefettura, che per ragioni di ordine e sicurezza pubblica ha disposto il possesso di tale documento.
Ma è una norma che può essere emessa solo a carattere transitorio, straordinario, eccezionale e motivato.

Quoto YATAR1963

ma di che c* state parlando.......non esiste nessuna norma in proposito, tranne quella gia sottolineata relativa agli obblighi del negoziante che li vende.

Mica hanno fatto confusione con la pistola lanciarazzi?
Che non si usa più da tempo....

savix2 ha scritto:

Mica hanno fatto confusione con la pistola lanciarazzi?
Che non si usa più da tempo....

mi sa che hai proprio ragione..... fare ste simili cappellate!!!!

Yatar1963 ha scritto:

Secondo me pure per sparare ca****te ci vorrebbe il porto d'armi.............

Non sono d'accordo: per pensarle, le caxxate, ci vorrebbe il porto d'armi, ma per spararle ci vorrebbe qualcosa di più!

Ovviamente, sono invece d'accordo con te.

l'amico carabiniere di pierluigi c ha preso una cantonata. I fuochi NON sono classificati come arma da sparo ne' come arma comune ne' come arma sportiva (cfr. tulps in materia)
Altresi, (se mai cosi fosse) non potrebbero essere venduti liberamente senza apposita licenza e/o nullaosta del prefetto (in un caso) o dal questore (nell'altro).
Mi spiace per il suddetto agente della benemerita ma temo di debba informare meglio.
Fra l'altro la competenza per il controllo delle armi sul territorio e' appannaggio della POLIZIA AMMINISTRATIVA, e delegato ai sigg. Carabinieri "esclusivamente nel caso in cui non sussista sul territorio di competenza una questura o commissariato o stazione di Polizia"
Questo e' in parte il motivo per cui frequentemente i rappresentanti dell'Arma (volutamente maiuscolo in segno comunque di rispetto) non hanno cognizioni precise in materia.
Vale quanto esposto da Ricky che ringrazio anche per tutte le chiamate di approfondimento effettuate per chiarirci la situazione in maniera professionale, come sempre.