Notizie in genere su incidenti stradali [pag. 4]

Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 31/41
In effetti stiamo a discutere del sesso degli angeli....
Mi associo ovviamente a tutte le considerazioni sulla prudenza, prevenzione e saggezza, a maggior ragione in condizioni non ottimali.

Ma volendo dare un altro taglio alla domanda di micsagra, bisogna pure dire che non sempre titoli e testi dei giornali sono affidabilissimi.
A volte sono un po' imprecisi, altre mirano in primis a costruire opinioni..... magari non sempre disinteressatamente

Mi domando anche in che condizioni siano le nostre strade.
Buche a mo' di groviare, improvvisi scivolosi rattoppi, asfalti con mescole sbagliate e comunque certificate, guard rail o pali posizionati pericolosamente, semafori tarati strani per far più multe, ecc ecc.

Quindi è altrettanto doveroso che chi di competenza ipotizzi che condizioni improvvisamente anomale possano impedire al prudente di adeguarsi a maggior prudenza.

Aiutati che il ciel t'aiuta: se sei prudente e vai più piano forse non t'ammazzi, ma fuori strada potresti andarci lo stesso (magari centrando un povero pedone imprudente...)
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 32/41
Oh, quanto è vero il discorso delle balle dei giornali!!!
Però, penso che il discorso fosse limitato ai classici casi asfalto "bagnato/velocità/scivolone/incidente".
Tutti gli altri casi si valutano di volta in volta: una buca nascosta, un tratto particolarmente scivoloso (magari per presenza di sostanze oleose fatte "rivivere" dalla pioggia) o qualsiasi altra condizione particolare, viene sempre presa in considerazione.
E' che i giornalisti amano certe frasi fatte, quasi dessero maggior colore ai loro articoli.
"Assetto antisommossa", per esempio, è un accoppiata ricorrentissima, anche quando ad una manifestazione vigilano solamente 3 o 4 poliziotti in giacca e cravatta, perchè scrivere "con la tuta da ordine pubblico" ha meno mordente, è più dispersivo, chennesò...
E così, forse, gli piace fare anche con la pioggia.
Un aneddoto: incidente stradale nel tratto terminale di una galleria, in autostrada, una quindicina di anni fà, in una giornata, ovviamente, di pioggia; articolo apparso il giorno dopo su un giornale locale: "...probabilmente a causa della forte pioggia, i veicoli... etc., etc.".
...e poi raccontano le barzellette sui Carabinieri!
Sbellica
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Contrammiraglio
fabiox
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- 33/41
30 anni fa non so chi progettò uno svincolo sula nostra strada principale(ss 131 in Sardegna,prov SS),circa 5 anni fa quel progetto è diventato realtà,senza alcuna modifica hanno realizzato un opera concepita per una situazione di traffico e mezzi di trenta anni addietro e la innaugurarono in grande stile(Silvio c'è);il primo morto non si fece attendere che pochi giorni.Nacque la polemica e tutti riconobbero l'errore progettuale,tutti,e apportarono le opportune correzioni all'opera,ovviamente su carta.L'altro ieri la modifica si è iniziato a realizzarla(l'altro ieri!!!)Senza polemica alcuna mi auguro che nessuno dei superprudenti che hanno postato sopra si trovino a transitare nel tratto interessato e magari sotto la pioggia,perchè credetemi sulla parola,non ne uscirebbero indenni,senza sapere che in piena superstrada,4 corsie con newgersej,dopo km di rettilineo filato ti catapultano su una curva a raggio strettissimo,metri sotto il piano viario e pendenza contraria;vuoi adottare prudenza?non transitare li!
Questo per dire che la prudenza è d'obbligo,certo,ma non basta,e si fa in fretta a dare dell'incosciente al guidatore di turno a cui va storta,tanto noi siam perfettini e non ci capita mai.Si mai......fino alla prima.Mentre guidiamo davvero abbiamo sempre gli occhi puntati alla strada e le mani entrambe sul volante?non capita mai,magari mentre per un istante un asino che vola(per dire un puffo nudo che cerca funghi e non un berlusconi in camicia rossa)attira la nostra attenzione,che facciamo una microcorrezione di sterzo?capita tante di quelle volte che neanche lo notiamo,è automatico,ma la volta che capita che la fai un microsecondo dopo,magari su di un ciottolo,magari a bordo strada,e magari sotto la pioggia.....bhè,ci si accorge.
No non sei diventato d'un tratto incosciente,è statistica:uno su mille ce la fa
TUTTO VAL LA PENA D'ESSERE IMPARATO
Capitano di Fregata
lordzenzen
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- 34/41
quoto al 100%
Clubman 26-Yamaha 250-GPS Interphase 6ì
Coaster 650-Yamaha 150-GPS Lowrence
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 35/41
direi che quella sopra è la dura legge delle "attività pericolose ma socialmente inevitabili"

compito di chi ci deve pensare è limitare al minimo i "danni collaterali inevitabili"

lo fanno?

mah....
Contrammiraglio
coala
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- 36/41
Altro esempio di giornalista .... intelligente ....la notiziona di questa mattina : slavine e incidenti, montagna killer .....2 morti..... e scoppia la polemica ...... amo anch'io la montagna da molti molti anni , ci ho trascorso tutta la giornata anche ieri sulle ciaspole ..... spero di non dovere mai incontrare un giorno quella killer Mad Mad Mad
Contrammiraglio
fabiox
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- 37/41
Siamo forse un po OT ma non mi esimo dal dire che forse spesso bisognerebbe parlare di sciatori un po kamikaze,mi sembra che spesso,non parlo del caso specifico,i morti li faccia più il fuoripista che la normale statistica sugli incidenti,ma la montagna non mi appartiene
TUTTO VAL LA PENA D'ESSERE IMPARATO
Contrammiraglio
coala
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- 38/41
fabiox ha scritto:
Siamo forse un po OT ma non mi esimo dal dire che forse spesso bisognerebbe parlare di sciatori un po kamikaze,mi sembra che spesso,non parlo del caso specifico,i morti li faccia più il fuoripista che la normale statistica sugli incidenti,ma la montagna non mi appartiene



Quello che voglio dire che..... la montagna killer o i platani assassini o la nebbia e la pioggia continuano a mietere vittime .......... si continua a dar colpe alla natura che ci circonda e che un pò alla volta contribuiamo a distruggere e modificare ... C'è chi continua a pensare di essere al di sopra di tutto ... che tutto sia permesso .. in nome di chissà e che cosa non si capisce ..... Per strada non c'è più rispetto per niente e per nessuno ... altrettando vale per quello che poi viene imputato come colpa di quello che invece altro non è che evento naturale , che si ripete e si ripeterà per molto più di quanto sia la nostra breve presenza su questo ancor affascinante pianeta. La mancanza di buon senso e il rispetto per ciò che ci circonda è ormai cosa rara ...... UT UT UT..... Confused Confused
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 39/41
...come, Fabio, gli sciatori sono invece Kamikaze?
Il discorso è sempre lo stesso: in condizioni normali, quando la pericolosità è prevedibile, possiamo fare tanti discorsi, ma la colpa è di chi non adotta determinate precauzioni; in altre situazioni, mi sembra di averlo detto anch'io, in modo chiaro, non c'è niente da fare, nemmeno per il più prudente.
Possiamo tirarne fuori decine, di queste situazioni, ed ognuna ha la sua storia, ma su un NORMALE asfalto bagnato, uscire di strada non è certo inevitabile.
Può succedere per molte ragioni, per una distrazione, per la velocità, per tutto quello che ci pare, ma di certo e sicuro non possiamo dare la colpa alla pioggia.
Se poi ci sono strade assassine, buche insidiose e quant'altro, è tutta un'altra storia; ma lo sciatore morto non potrebbe essere incappato in una slavina senza esserne stato il responsabile?
Quì casca l'asino: nella stragrande maggioranza dei casi, si sa, è lo sciatore che va a "rompere" il manto nevoso, così come nella stragrande maggioranza dei casi è l'automobilista che esagera alla guida e se ne frega del resto.
Non estendiamo il discorso a casi particolari, quelli è ovvio che siano potenzialmente pericolosi per chiunque, anche per i "perfettini".
Le regole servono ad evitare gli incidenti; se ci distraiamo mentre guidiamo, se guardiamo gli "asini che volano" e compagnia cantante, non le stiamo rispettando.
Se poi, rispettandole, si fa lo stesso il botto, allora vuol dire che è stato qualcun altro a non rispettarle: il progettista della strada, un altro automobilista, o chissà che cosa, ma nessuno ci darà mai dell'incosciente per questo.
Se invece vogliamo guidare come ci pare, magari con una mano sola sul volante e l'altra col telefonino, guardando il cielo anzichè la strada e sopra i limiti di velocità, facciamolo pure, ma cerchiamo di capire che, allora, non serve nemmeno che piova...
Non dico che chi lo fa sia un delinquente, perchè capita a tutti, dico solo che non si può dare la colpa agli elementi.
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 40/41
coala ha scritto:
C'è chi continua a pensare di essere al di sopra di tutto ... che tutto sia permesso .. in nome di chissà e che cosa non si capisce ..... Per strada non c'è più rispetto per niente e per nessuno ... altrettando vale per quello che poi viene imputato come colpa di quello che invece altro non è che evento naturale , che si ripete e si ripeterà per molto più di quanto sia la nostra breve presenza su questo ancor affascinante pianeta. La mancanza di buon senso e il rispetto per ciò che ci circonda è ormai cosa rara ...... UT UT UT..... Confused Confused



Quoto al 100%!!!
Le regole stanno strette a molti ed in molti pensano di poterne fare a meno.
Molti, poi, quando capita qualcosa, pensano a tutto fuorchè al fatto che magari, se solo avessero rispettato determinate regole...
Può capitare di distrarsi mentre si guida, per carità, ma se si fa il botto per questa ragione, perchè si era distratti, non è il caso di andare a cercare i motivi sulla Luna o nelle nuvole: basta darsi del pirla da soli...
Mi è successo, a 18 anni, per regolare il volume della radio: 2 secondi, forse nemmeno, ma la 126 davanti a me ha frenato...
Mi dò ancora del pirla adesso, quando ci penso, e tuttora evito accuratamente di aggiustare il volume della radio (o di fare altro) mentre guido.
Se non mi fossi dato del pirla allora, se avessi cercato le colpe altrove, nel comportamento dell'autista della 126 che ha frenato all'improvviso, o nel manto stradale che era sdrucciolevole, probabilmente guiderei ancora con un occhio all'autoradio e mezzo alla strada, con tutti i rischi che ne conseguono.
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
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