Incidente molo a genova [pag. 5]

Capitano di Vascello
domyz1
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alcune auto escono di retromarcia,mentre non riesco a vedere l'autovettura dei malcapitati in quale direzione procedeva
Capitano di Corvetta
brio
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- 42/67
Albertpd ha scritto:
Quelli che hano detto che un'auto in acqua non ci deve andare, o che la forza dell'acqua potrebbe non far aprire gli sportelli...
Comunque grazie a Dio non mi è mai capitato!


io l'ho detto! e lo ripeto anche ..............un auto in acqua a traghetto ormeggiato, non ci deve andare, punto e basta!
se ci và, vuol dire che qualcuno ha sbagliato.
Capitano di Fregata
Jumbe71
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- 43/67
Sempre da Primocanale.it:

"Non so cosa sia successo, sono disperato", queste le parole di Giuseppe Vicidomini, il comandante della Moby Otta, indagato per la morte dei due turisti tedeschi precipitati in auto dalla passerella del traghetto. Le indagini del Pm Biagio Mazzeo dopo aver visionato il video ripreso dalle telecamere in porto riguardo alla tragedia, vanno avanti sulla pista iniziale. "Si è trattato di un errore umano". L'ammissione è arrivata direttamente da Vincenzo Onorato, armatore del traghetto della Moby Lines, che si dice "a disposizione della magistratura". Intanto, è stata fissata per oggi l'autopsia sul corpo delle due vittime....

Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei loro sogni
Capitano di Fregata
Jumbe71
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- 44/67
Ultimissimo aggiornamento dal ilsecoloxix.it

"È inutile farmi delle domande, nemmeno io sono riuscito a capire che cosa è accaduto, so solo che sono disperato perché sono morte due persone». Giuseppe Vicidomini ha 41 anni, è nato a Napoli. È un uomo imponente. Marittimo e figlio di gente di mare.....E così, davanti al Pm Biagio Mazzeo, del tribunale di Genova, non può che ripetere che cos’è accaduto nei momenti precedenti la tragedia. «Tutto si era concluso senza problemi, tutto era andato perfettamente». In quel momento il pilota del Porto, che era stato al suo fianco durante la manovra, era già salito a bordo di un piccolo ascensore per raggiungere la pilotina che era venuto a prenderlo. «A quel punto - insiste Vicidomini con Mazzeo - ho sentito l’allarme dalla radiolina. Ma ero troppo distante per poter far qualcosa». Durante la manovra dove si trovava? «La Moby Otta ha tre postazioni di comando, una centrale e due sulle ali, più una nella zona macchine. Io ero in coperta, nella postazione a sinistra». Il pm prova a chiedere se abbia dato il comando di staccare il collegamento dei motori. Ma lì si blocca....

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Contrammiraglio
gommoa
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- 45/67
Il video non fa che aumentare i dubbi. Però se fosse stato ben ormaggiato non avrebbe potuto fare quel "salto". Probabilmente è stata una serie di concause: avvio improssivo del motore in marcia avanti, ormeggio mal fatto, personale addetto allo sbarco poco attento a segnalare il problema. Non può essere stato il vento per quanto quella mattina ci fosse vento teso da nord.

A destra si nota una pilotina che scappa a tutta velocità via appena il traghetto si sposta
È importante l'amore, ma anche il colesterolo. (W. Allen)
2° Capo
t.prata
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- 46/67
gommoa ha scritto:


A destra si nota una pilotina che scappa a tutta velocità via appena il traghetto si sposta



credo che la pilotina si sposti per effeto del moto delle eliche del traghetto ... Rolling Eyes
Capitano di Vascello
gbpierpa
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- 47/67
Sulle navi attuali i motori sono a giri costanti, è la variazione di inclinazione delle pale dell'elica che determina la spinta di propulsione.
Pertanto le eliche vanno sempre allo stesso numero di giri. Poichè la procedura di accensione di un motore marino e molto più complessa di un motore che possiamo conoscere noi e visti i ritmi a cui sono sottoposti i traghetti io penso che i motori non vengano mai spenti e che pertanto bene o male le eliche siano sempre in rotazione (anche se senz spinta). Oltretutto le navi attuali non hanno quasi bisogno di personale di macchina (come era una volta) ed è tutto comandabile direttamente dal ponte di comando, basta poco per sbagliarsi e commettere errori irreparabili.
Capitano di Fregata
unipo
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- 48/67
Quello che ho capito, a grandi linee, è questo:
- La nave manovra usando il passo variabile per regolare la propulsione, o qualcosa del genere
- Arriva in posizione e inizia la fase di ormeggio, passo zero delle eliche in rotazione
- Disinnesto delle frizioni (clutch out)
- Inizio manovre di sbarco


Perchè le eliche giravano ancora a passo zero?? Primo problema
Perchè sono uscite dal passo zero?? Secondo problema
Qualità dell'ormeggio e procedure di sbarco, Terzo problema
Novamarine RH430 - Evinrude 521 XP - A2E Navy-06
Tenente di Vascello
paolowirde
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- 49/67
gbpierpa ha scritto:
Sulle navi attuali i motori sono a giri costanti, è la variazione di inclinazione delle pale dell'elica che determina la spinta di propulsione.
Pertanto le eliche vanno sempre allo stesso numero di giri. Poichè la procedura di accensione di un motore marino e molto più complessa di un motore che possiamo conoscere noi e visti i ritmi a cui sono sottoposti i traghetti io penso che i motori non vengano mai spenti e che pertanto bene o male le eliche siano sempre in rotazione (anche se senz spinta). Oltretutto le navi attuali non hanno quasi bisogno di personale di macchina (come era una volta) ed è tutto comandabile direttamente dal ponte di comando, basta poco per sbagliarsi e commettere errori irreparabili.


non e' proprio cosi come la descrivi te la situazione i motori non sono a giri costanti hanno un range che va piu' o meno da 750 giri a circa 1000-1100 a seconda della casa costruttrice poi il riduttore riduce ad un determinato numero di giri (per il resto c'e' un mio post all'inizio sel forum) e variano a seconda della richiesta di potenza dalle manette di comando.per quanro riguarda il personale trattandosi di un traghetto per trasporto passeggeri la tabella di armamento (cioe' il numero di persone che deve essere imbarcato per obbligo) che riguarda la sezione macchina e' cosi composta

1-direttore di macchina
2-1° ufficiale di macchina
3-2°ufficiale di macchina
4-3°ufficiale di macchina
5- capo operaio
6-operaio motorista (tre per assicurare un turno di guardia di 4 ore e 8 di riposo a rotazione)
7-elettricista (almeno 2)
8-giovanotto di macchina (almeno 2)
9-ottonaio
10-carpentiere

eventuale allievo di macchina
questo e' di massima quello che riguarda il reparto macchina poi c'e' il reparto coperta durante la manovra sono presenti sempre in centrale il direttore e l'ufficiale di guardia piu' un elettricista e un operaio motorista sul ponte il comandante un timoniere un ufficiale il pilota del porto e delle volte un altro marinaio a disposizione............se vogliamo fare supposizioni facciamole pure ma ricordiamoci quanta gente c'e' in servizio in quel particolare momento che e' la manovra di una nave di discrete dimensioni nessuno di noi e' in grado nemmeno io che faccio questo lavoro da piu di 20 anni di dire e' successo questo e' successo quest'altro non ve ne abbiate a male ma se non siete dentro questo particolare lavoro non potete nemmeno immaginare le procedure per mettere in moto un motore di 6-7000 cavalli e quelle per il fermo dell'impianto di propulsione di una nave come il moby otta che di motori ne ha 4 senza contare gli ausiliari.......... mi dispiace per lo sfogo capisco che due persone sono morte per colpa o disgrazia non so pero non mi piace sentir dire che la nave non era ormeggiata o addirittura stava sbarcando i veicoli senza i cavi di ormeggio.......scusatemi se sono andato in OT .....aspettiamo l'esito della scatola nera che finalmente e' obbligatoria anche sulle navi.............
Capitano di Fregata
Jumbe71
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- 50/67
Ultimo aggiornamento:

La prova che gli inquirenti aspettavano ormai da qualche giorno è arrivata dopo il tanto atteso esame alla scatola nera. Al 99% è stato il comandante del traghetto Moby “Otta”, Giuseppe Vicidomini, a rimettere in moto la nave e a causare la caduta in acqua dell’auto con a bordo i due turisti.
Dai risultati scritti arrivati dalla Guardia Costiera alla Procura sono tre gli elementi che emergono.
Come prima cosa il comando che ha fatto rimettere in moto il traghetto non è arrivato dalla sala macchine, unico punto che avrebbe in qualche modo scagionato del tutto il comandante Vicidomini.
Come secondo dato emerge che lo stesso Vicidomini, al momento della tragedia, era l’unico presente in plancia.
Come terzo ed ultimo punto, da non sottovalutare, è emerso che l’uomo che si trovava ai comandi, pochi secondi dopo la caduta in acqua del’auto con a bordo i due turisti tedeschi, avrebbe chiamato i marinai che si trovavano fra i garage e la banchina chiedendo cosa fosse successo. E la voce era quella dello stesso comandante.
Spetterà ora al comandante della nave (che fin da subito aveva dato la sua massima disponibilità nella collaborazione alle indagini) spiegare la sua versione dei fatti.

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