Pesca con le nasse a taranto [pag. 3]
giancarmine
- 21/24
questa mattina sono andato appositamente nel luogo dove tagliavo i rami di "scino" e ti ho fatto le foto.
per aiutarti ho fotografato anche le bacche rosse che pero' non ho mai utilizzato per metterle nelle nasse.
non riesco ancora a trovare il nome in italiano
spero di esserti stato d'aiuto.
per aiutarti ho fotografato anche le bacche rosse che pero' non ho mai utilizzato per metterle nelle nasse.
non riesco ancora a trovare il nome in italiano
spero di esserti stato d'aiuto.
Gian Carmine
gianfrs
- 22/24
la pianta che Giancarmine ti ha indicato è quella che in italiano si chiama
Lentisco (Pistacia lentiscus), tipica della macchia mediterranea. questa pianta è adoperata dai pescatori da molti secoli per gli usi più vari.
Essa venva adoperata particolarmente a Taranto per la captazione delle larve di ostrica: venivano formati dei fasci di rami di lentisco che adagiati sul fondale del Mar Piccolo offrivano alle larve di ostrica il giusto substrato su cui "attaccarsi" per poi essere portate alla successiva fase di accrescimento.
Il lentisco veniva e viene tutt'ora usato anche per attirare le seppie nelle nasse. I cefalopodi, nella fase successiva all'accoppiamento, in cerca di un substrato su cui ancorare le teche contenenti le proprie uova, sono invogliati ad entrare nelle nasse "addobbate" di rami e foglie tenere di lentisco.
Provare per credere, non si sa mai che il lentisco ti porti bene...
comunque come esca nelle nasse ci va bene quasi tutto. è chiaro che se vai in cerca di polpi e seppie ci sta meglio qualche granchio, mentre se le cali per il pesce dovresti abbondare con la cozza schiacciata ed intera.
Lentisco (Pistacia lentiscus), tipica della macchia mediterranea. questa pianta è adoperata dai pescatori da molti secoli per gli usi più vari.
Essa venva adoperata particolarmente a Taranto per la captazione delle larve di ostrica: venivano formati dei fasci di rami di lentisco che adagiati sul fondale del Mar Piccolo offrivano alle larve di ostrica il giusto substrato su cui "attaccarsi" per poi essere portate alla successiva fase di accrescimento.
Il lentisco veniva e viene tutt'ora usato anche per attirare le seppie nelle nasse. I cefalopodi, nella fase successiva all'accoppiamento, in cerca di un substrato su cui ancorare le teche contenenti le proprie uova, sono invogliati ad entrare nelle nasse "addobbate" di rami e foglie tenere di lentisco.
Provare per credere, non si sa mai che il lentisco ti porti bene...
comunque come esca nelle nasse ci va bene quasi tutto. è chiaro che se vai in cerca di polpi e seppie ci sta meglio qualche granchio, mentre se le cali per il pesce dovresti abbondare con la cozza schiacciata ed intera.
Una volta che avrete respirato sott'acqua, camminerete sulla terra guardando il mare perchè là siete stati e là desiderate tornare
giancarmine
- 23/24
ecco trovato amhe il nome in italiano.
questo forum è veramente grande...
grazie a tutti
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grazie a tutti
Gian Carmine
cosimo91 (autore)
- 24/24
ragazzi siete a dir poco fantastici. chiederò a mio padre dove possiamo trovare quella pianta. e poi proverò.. grazie melli... ma ne devo mettere molti (di rami)????
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