Corsie atterraggio ... caos totale.

Capitano di Corvetta
tarlone (autore)
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Salve a tutti, è da poco che vado in mare e vorrei rimanere nelle regole il più ossibile, avrei bisogn di qualcuno che mi facciaun pò di chiarezza,ma mi scoccia andare in capitaneria,mi fa un pò di timore Embarassed Embarassed Embarassed
Abito nela zona di Ceenatico e frequento il tratto di costa che va da cervia a riccione e mi trovo sempre in gran difficoltà per quanto riguarda le corsie di atterraggio...Innanzitutto vorrei imparare a riconoscerle, normalmente ilconfine tra la zona di balneazione è tutto delimitato da boe bianche ed ogni tanto ci sono delle corsie con boe rosse... alcune arrivano n spiaggia ,alcune si fermano a dei pontili a cui a cui attraccano le motonavi turistiche ,altre partono dalla spiaggia e nn arrivano alle boe bianche.
Io mi sono lett tutti i regolamenti che ho trovato, ma non ho capito ancora come distinguerle:
Alcuni mi dicono che non tutte le corsie si possono attraversare, alcunesono private di circoli, altre nonsono proprio corsie... mentre alcuni dicono che se anche private diventano di dominio pubblico,anche se a disporle è un prvato che effettua il noleggio.... io non ci capisco nulla, orrei solo saere quali si possono usare e quali no, anche solo per prendere un passegero a riva senza sostare e chiaramene con motore al minimo usando la massima attenzione.
Inoltre ho un dubbio che mi assilla e riguarda la mia zona.. mi è capitato di leggere un ordinanza della capitaneria di Cesenatico che dice chiaramente è possibile l'ormeggio temporaneo ad una distanza inferiore ai 300 metri oppure attraversare la zona di balneazione alle barche inferiori di 6 metri F.T. purchè dotate di remi e con il motore alzato... ma non riesco a trovarla su internet.
In merito a questa ordinanza in alcune zone, magari di spiaggia libera o in prossimità di un circolo la gente sfrutta i corridoi per arrivare a 50 metri dalla spiaggia poi a motore spento si tira fuori dal corridoio alza il motore e getta l'ancora al riparo dietro le scogliere, ma con i bagnanti tutti intorno... stanno li' parlano fanno l'aperitivo e tutti pensano sia regolare... qualche volta l'ho fato anche io insieme ad altri(al pomeriggio stare alla fonda fuori dagli scogli con il mare mosso è quasi impossibile!),ma non ero tranquillo... potrste darmi qualche informazione al merito, soprattutto chi della mia zona e conosce quest'ordinanza che pare irreperibile, ma esposta in tutti gli stabilimenti balneari... e pr i corridoi.. come si fa a riconoscerli? non esistono carte? Aiutatemi,nonsi capisce nulla e tutti dicono pareri contrari...
Guardiamarina
viaggiatore_sperduto
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- 2/16
Questo argomento mi sembra molto interessante, nessuno esperto che può dare chiarimenti in merito?
Credo sarebbe un ottimo strumento per tutti (esperti e meno).
Ammiraglio di squadra
isla
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- 3/16
tarlone, tutti quelli che vedi dietro le scogliere, specialmente davanti a cesenatico, sono tutti in multa, piu' di una volta hanno fatto la "retata" con multe salate!
purtroppo siamo messi cosi', ormai e' vietato anche navigare!!
Ammiraglio di divisione
Sardomar
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- 4/16
Per quanto so io le corsie di lancio e atterraggio sono tutte private ma autorizzate dalle Capitanerie di porto.
Negli stabilimenti balneari sono obbligatorie per consentire il transito in icurezzaei mezzi di salvataggio.
Nei circoli nautici sono indispensabili per il transito delle derive, tavole e catamarani.
In genere i titolari delle corsie sono comprensivi verso un diportista purchè rispetti le velocità (3 nodi) e non sosti.
Circa l'ancoraggio in zone con bagnanti valgono le norme localmente stabilite dalle Capitanerie di Porto competenti: in genere parliamo di 200 metri dalle spiagge (ma anche 300) e 100 metri dalle scogliere.
La vita è come la marea..........

Sacs 590J;Mercury Optimax 150; Geonav 5 touring con black box: carrello Ellebi Thule
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 5/16
Citazione:
purchè rispetti le velocità (3 nodi) e non sosti


quello non è atteggiamento dei concessionari: è obbligo di legge.

le corsie di lancio/atterraggio servono solo ed esclusivamente a uscire e entrare.

è vietato l'ancoraggio, e l'ormeggio alle sagole di demarcazione.

vieppiù è vietato l'ancoraggio in zone limitrofe, quelle delimitate dalle scoglierine, per capirsi.
ancorarsi è "navigare" (come parcheggiare è "circolare") e la navigazione lì è del tutto interdetta.

viziacci contralegem indotti dalla vostra costa adriatica, dove non c'è altro.... purtroppo , se non le isole di ferro
Sergente
castello
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- 6/16
Articolo 9
(Corridoi di atterraggio)
1. I corridoi di atterraggio, ad eccezione di quelli utilizzati per l’atterraggio e la partenza dei
kitesurf (le cui caratteristiche sono descritte al successivo art. 25), devono avere le seguenti
caratteristiche:
a) larghezza non inferiore a 10 metri;
b) profondità equivalente alla zona di mare riservata ai bagnanti;
c) delimitazione costituita da gavitelli collegati con sagola tarozzata e distanziati ad
intervalli non inferiori a 20 metri nei primi 100 metri e successivamente a 50 metri;
d) individuazione delle imboccature a mare mediante posizionamento di bandierine
bianche sui gavitelli esterni di delimitazione;
e) nei pressi della battigia deve essere sistemato un apposito cartello recante la dicitura
“RISERVATO AL TRANSITO DEI NATANTI/IMBARCAZIONI – DIVIETO
DI BALNEAZIONE”
2. L’installazione dei corridoi di atterraggio è soggetta ad apposita autorizzazione della
competente Amministrazione Comunale o Regionale, ai sensi della Delibera di Giunta
Regionale n° 53/66 in data 04.12.2009, per gli
specchi acquei ricadenti all’interno della relativa giurisdizione territoriale sentito preventivamente il parere dell’Autorità
Marittima, e nel rispetto delle modalità tecniche di cui al comma 1 del presente articolo.
L’utilizzo dei corridoi di atterraggio è pubblico, salvo i casi di eventuali concessioni
demaniali rilasciate ad uso esclusivo di privati concessionari.
3. Norme specifiche di comportamento ai fini della sicurezza della balneazione:
a) ........
b) le unità a motore devono percorrere i corridoi di atterraggio a lento moto e,
comunque, a velocità non superiore a 3 nodi;
c) tutte le unita di cui sopra, se non condotte a remi ovvero con la vela ammainata,
devono raggiungere le spiagge utilizzando esclusivamente gli appositi corridoi di
atterraggio;
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d) è fatto comunque divieto di ormeggiare o ancorarsi all’interno dei citati corridoi, se
non per il tempo strettamente necessario a consentire l’imbarco o lo sbarco in
sicurezza di persone dirette a (o provenienti da) terra.

Ovviamente poi tra Capitanerie di varie località esistono delle differenze di ordinanze ma non sostanziali, dettate da diverse necessità e organizzazioni locali. Scusate se non ho posto il link ma ho avuto dei problemi.
Sottotenente di Vascello
gianfrancob54
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- 7/16
isla ha scritto:
tarlone, tutti quelli che vedi dietro le scogliere, specialmente davanti a cesenatico, sono tutti in multa, piu' di una volta hanno fatto la "retata" con multe salate!
purtroppo siamo messi cosi', ormai e' vietato anche navigare!!
Ma se trovo una spiaggetta dove non ci sono bagnanti mi posso ancorare vicino a riva?
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 8/16
gianfrancob54 ha scritto:
isla ha scritto:
tarlone, tutti quelli che vedi dietro le scogliere, specialmente davanti a cesenatico, sono tutti in multa, piu' di una volta hanno fatto la "retata" con multe salate!
purtroppo siamo messi cosi', ormai e' vietato anche navigare!!
Ma se trovo una spiaggetta dove non ci sono bagnanti mi posso ancorare vicino a riva?


Dipende da cosa dice l'ordinanza locale, ma normalmente è vietato.
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 9/16
In merito ai corridoi di lancio ed al loro uso, è appena stata fatta un'interrogazione al responsabile del demanio marittimo (in Comune) da parte del gestore di uno stabilimento in zona.
La questione era la seguente:
il gestore sosteneva che l'uso del corridoio di lancio, essendo in concessione, poteva essere vincolato, dal gestore, al pagamento di una somma di denaro da parte dell'utilizzatore.
Gli utilizzatori, invece, si rifiutavano di pagare perchè sostenevano che il mare è di tutti e non se ne può far pagare il l'utilizzo.
La risposta dell'ufficio "demanio marittimo" del Comune è stata più o meno la seguente:
Il gestore dello stabilimento munito di corridoio di lancio può vincolare l'utilizzo di quest'ultimo al pagamento di una somma di denaro, solo per gli utenti che lo utilizzano in uscita, altrimenti liberi di utilizzare altre zone non in concessione.
Il gestore non può invece impedirne l'utilizzo agli utenti in entrata, in quanto potrebbe esservi in corso una situazione d'emergenza che il concessionario non può conoscere a priori.
C'è da dire che l'utilizzo dei corridoi di lancio in atterraggio, per molti stabilimenti, corrisponde ad un incremento di fatturato, dato dalle consumazioni dei clienti in transito, provenienti dal mare.
Resta il problema del temporaneo ormeggio che, come già detto, non è consentito.
In svariati posti vi è tolleranza verso la pratica diffusa di legare piccoli tender alle sagoline del corridoio di lancio; la quantità di tender ed il loro posizionamento è "vigilato" dal personale dello stabilimento che, per non incorrere in lamentele, controlli e multe, sa bene fino a che punto è "possibile tirare la corda" (ricordiamoci che si parla di tolleranza...).
Rivolgendosi al personale dello stabilimento, quindi, educatamente e senza pretese, si può trovare il modo di fare una breve sosta a terra, se non in modo legale, quantomeno ampiamente tollerato.
In tutti gli altri casi, si rischia solo una sanzione. Wink
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 10/16
non potevi spiegarlo meglio (l'uso delle sagole)

per la risposta del Comune, invece, sarei felice di portare fino in castrazione un caso, perchè non sono assolutamente d'accordo.
la concessione non può prevedere lo sfruttamento economico del braccio di mare, al pari della battigia (dove infatti è proibito esplicitamente ai concessionari di piazzare ombrelloni)
il fatto che il divieto non sia esplicitato per le corsie (come invece per la battigia) è dovuto solamente al minor interesse economico che queste hanno rispetto quella.
ma se molti concessionari proveranno a chieder soldi si arriverà in poco tempo ad esplicitare il concetto, data l'assoluta soprapponibilità tra il caso della battigia e quello della corsia...
il tutto, ovviamente, imho....
Sailornet