Prestazioni e pressione tubolari

2° Capo
P3gasus (autore)
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- 1/19
Volevo sapere se qualcuno ha mai fatto prove sulle differenze prestazionali a diversa pressione dei tubolari...

mi spiego meglio.. il gommone va meglio (intendo per velocità di punta) con tubolari rigidi come tamburi o con tubolari più soffici e flessibili??

naturalmente poi bisogna trovare il giusto compromesso, ma la cosa mi incuriosisce!!

Io ho acceso la scintilla, adesso istruitemi voi... magari ho solo detto corbellerie!!!
Gommone Tecno 5,50 Raid
Motore Evinrude E-Tec 90 Cv
Carrello Rimorcar ITS1000
Ammiraglio di divisione
mauro70
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- 2/19
Ragionevolmente direi con tubolari rigidi (a pressione adeguata) si naviga meglio.

Quando sono sgonfi tendono a fare grinze trasversali al senso di marcia.

Quando ho provato la prima volta il mio gommone, da 3/4 di manetta in su sentivo venire dal tubolare sx una specie di PRRRRRRR che smetteva quando calavo velocità.

Sul carrello poi, mi sono messo a cercare un lembo scollato o qualcosa del genere. Si perchè sembrava proprio un lembo che batteva... tipo quando da piccoli mettevamo la carta tra i raggi della bici per simulare il motore Wink

In effetti non ho trovato nulla, ma poi, gonfiando ulteriormente i tubolari (che, tra l'altro, sgonfi non sembravano) il rumore è sparito totalmente.

Questo per dire che il PRRRR doveva essere generato da una grinza sul tubolare che si creava sotto la pressione del flusso dell'acqua. Una grinza non aiuta sicuramente lo scorrimento.
Motonautica Vesuviana MV-650 - Suzuki DF-175
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VanBob
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- 3/19
Sgonfi rallentano e aumenta il consumo.
Questo vale solo per quei modelli i cui tubolari navigano a contatto con l'acqua.
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- 4/19
VanBob ha scritto:
Sgonfi rallentano e aumenta il consumo.
Questo vale solo per quei modelli i cui tubolari navigano a contatto con l'acqua.

prayer
Exactly....., e per quelli parzialmente immersi (leggasi Velocità) vale anche la regola della temperatura, l'aria pesa ed a parità di millibar esterni ed atmosfere di gonfiaggio un tubolare rende meglio quando è "caldo". Ohe non provate con la fiamma.
Prestazioni al mattino, a mezzogiorno ed alla sera, provate e scoprirete il miracolo dei 3/5 nodi.
In motonautica d'altura ed in gara, si lavora anche sulla pressione dei tubolari proprio per migliorare le prestazioni velocistiche indipendentemente che siano in acqua o non.
Confused
>>>>> Mi piacerebbe capire CHI SONO ........... ma NON affrettatevi a scriverlo !!!!! Anche se non mi offendo <<<<<
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VanBob
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- 5/19
Convincimi applicando qualche legge fisica per favore. Wink
Comunque 4/5 nodi li acquisti solo con un notevole aumento di potenza, anche se la tua teoria funzionasse credo che il guadagno possa misurarsi solamente in decimi di nodo.
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- 6/19
VanBob ha scritto:
Convincimi applicando qualche legge fisica per favore. Wink
Comunque 4/5 nodi li acquisti solo con un notevole aumento di potenza, anche se la tua teoria funzionasse credo che il guadagno possa misurarsi solamente in decimi di nodo.

8)
Forse 5 sono troppi è vero, ma 2/3 sicuri per esperienza personale, in quanto alle leggi fisiche ci si può rifare ai principi fisici che regolano il moto dei venti e delle correnti termiche e dinamiche.
In volo ... come in acqua (a parità di condizioni) gli attriti diminuiscono od aumentano a seconda della forma del mezzo e della sua portanza (quindi a seconda di quanto sono gonfi ed affusolati i tubolari - rimanendo in tema nautico ed areonautico)
Faccio un esempio, se riuscissimo a convogliare l'aria sotto un gommone, tra una carena ed tubolare sempre alla stessa distanza dall'acqua (la forma della carena deve essere studiata per farlo) formeremmo un cuscino d'aria atto a ridurre l'attrito, una volta raggiunta la velocità di sostentamento, il gommone veleggerebbe sull'acqua e la potenza necessaria per muoverlo sarebbe inferiore con conseguente abbattimento dei consumi. Uno dei proseliti del principio, ma lo fa sugli scafi in VTR è Ranieri.
Att.ne, l'aumento di potenza non determina necessariamente un innalzamento proporzionale della velocità, quindi ad oggi la teoria è rimasta teoria seppure sulla carte si stiano studiando sistemi di progettazione battelli che aiutati da un'ala di stabilizzazione sfruttano proprio questi principi fisici.
Vorrei credimi parlarne a lungo dato che io non vado solo in mare, ma anche in aria (e qui qualcuno potrebbe dire"ce ne siamo accorti che hai la testa fra le nuvole") ma si dovrebbe tenere una sessione a parte perchè le teorie da Icaro e Dedalo in poi sono infinite. Spero solo di aver contribuito nel senso giusto.
>>>>> Mi piacerebbe capire CHI SONO ........... ma NON affrettatevi a scriverlo !!!!! Anche se non mi offendo <<<<<
Capitano di Corvetta
Corsaro
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- 7/19
CHICCA ha scritto:
VanBob ha scritto:
Convincimi applicando qualche legge fisica per favore. Wink
Comunque 4/5 nodi li acquisti solo con un notevole aumento di potenza, anche se la tua teoria funzionasse credo che il guadagno possa misurarsi solamente in decimi di nodo.

8)
Forse 5 sono troppi è vero, ma 2/3 sicuri per esperienza personale, in quanto alle leggi fisiche ci si può rifare ai principi fisici che regolano il moto dei venti e delle correnti termiche e dinamiche.
In volo ... come in acqua (a parità di condizioni) gli attriti diminuiscono od aumentano a seconda della forma del mezzo e della sua portanza (quindi a seconda di quanto sono gonfi ed affusolati i tubolari - rimanendo in tema nautico ed areonautico).


La differenza dimensionale tra un tubolare gonfio e uno gonfissimo è uguale a 0 (fino a che non si scolla ovviamente) quindi nessuna differenza di velocità o di assetto o di portanza.

...

Non c'è bisogno di volare per parlare di portanza e neanche di disturbare il sig. Ranieri con le sue barche in quanto i catamarani circolano da un pezzo e ce ne sono anche tra i gommi.
I cata sfruttano proprio la portanza per alzare l'opera viva e ridurre gli attriti, ma quelli sono scafi diversi.
L'asserzione che hai fatto riguarda lo stesso gommone che con i tubolari più gonfi guadagna 5 nodi.
Se il rilevamento fatto non è con una pressione così bassa da deformare i tubolari tanto che ne aumentino l'attrito di contatto con l'acqua, la tua asserzione è pura fantasia Rolling Eyes
Contrammiraglio
CHICCA
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- 8/19
Corsaro ha scritto:
CHICCA ha scritto:
VanBob ha scritto:
Convincimi applicando qualche legge fisica per favore. Wink
Comunque 4/5 nodi li acquisti solo con un notevole aumento di potenza, anche se la tua teoria funzionasse credo che il guadagno possa misurarsi solamente in decimi di nodo.

8)
Forse 5 sono troppi è vero, ma 2/3 sicuri per esperienza personale, in quanto alle leggi fisiche ci si può rifare ai principi fisici che regolano il moto dei venti e delle correnti termiche e dinamiche.
In volo ... come in acqua (a parità di condizioni) gli attriti diminuiscono od aumentano a seconda della forma del mezzo e della sua portanza (quindi a seconda di quanto sono gonfi ed affusolati i tubolari - rimanendo in tema nautico ed areonautico).


La differenza dimensionale tra un tubolare gonfio e uno gonfissimo è uguale a 0 (fino a che non si scolla ovviamente) quindi nessuna differenza di velocità o di assetto o di portanza.

...

Non c'è bisogno di volare per parlare di portanza e neanche di disturbare il sig. Ranieri con le sue barche in quanto i catamarani circolano da un pezzo e ce ne sono anche tra i gommi.
I cata sfruttano proprio la portanza per alzare l'opera viva e ridurre gli attriti, ma quelli sono scafi diversi.
L'asserzione che hai fatto riguarda lo stesso gommone che con i tubolari più gonfi guadagna 5 nodi.
Se il rilevamento fatto non è con una pressione così bassa da deformare i tubolari tanto che ne aumentino l'attrito di contatto con l'acqua, la tua asserzione è pura fantasia Rolling Eyes


Confused
Tu hai ragone se però leggi attentamente, io mi riferivo al post dell'amico che diceva di avere le pieghe sui tubolari (e ne sentiva il rumore).
La differenza di un tubolare carico da uno gonfio al limite dello scollaggio può arrivare a 2/3 cm salvo deterioramenti specifici del tessuto di supporto ed evidenziazioni di protuberanze di gomma sottilissima poco prima della trasformazione in foro, quando succede.
Non ho parlato di catamarani appositamente, in quantoessi non sfruttano il principio della portanza ma dell'efficienza di superficie di un corpo immerso, per l'esattezza quello che in elettronica è definito effetto pelle.
Per quanto riguarda la fantasia devo ammetterne che ne ho molta, ma parlavo di "al max 3 nodi" e c'è tutto il resto della spiegazione da capire, le dimensioni, i punti di appoggio, gli attriti, il calore.
Non sto facendo lezione, solo cercare di spiegarmi... ci sono riuscito ?
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Ammiraglio di divisione
Nicasta
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- 9/19
CHICCA ha scritto:
Faccio un esempio, se riuscissimo a convogliare l'aria sotto un gommone, tra una carena ed tubolare sempre alla stessa distanza dall'acqua (la forma della carena deve essere studiata per farlo) formeremmo un cuscino d'aria atto a ridurre l'attrito, una volta raggiunta la velocità di sostentamento, il gommone veleggerebbe sull'acqua e la potenza necessaria per muoverlo sarebbe inferiore con conseguente abbattimento dei consumi.


Ci ha provato Gommonautica con i redans del G45. Sad

in linea teorica fila tutto liscio ma.....

1) prima di poter raggiungere la "velocità di sostentamento" ti viene quasi un infarto perché il gommo cabra talmente che non vedi più il cielo.
2) il mare non è quasi mai piatto ed a volte ti trovi costretto a tratti in dislocamento che con i redans sono praticamente improponibili.
Contrammiraglio
CHICCA
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- 10/19
Ci ha provato Gommonautica con i redans del G45. Sad

in linea teorica fila tutto liscio ma.....

1) prima di poter raggiungere la "velocità di sostentamento" ti viene quasi un infarto perché il gommo cabra talmente che non vedi più il cielo.
2) il mare non è quasi mai piatto ed a volte ti trovi costretto a tratti in dislocamento che con i redans sono praticamente improponibili.[/quote]
prayer
Exactly, io infatti parlavo di teoria, ed abbattere il fattore redans non può essere solo teoria.
C'è però da aggiungere l'aiuto che possono fornire all'atto dell'air-up i flap.
Per questo avevo disturbato Ranieri , cedo che sei dell'opinione che si potrebbe fare.
Ok Nik e mi spiace che alle volte non riesco a spiegarmi bene,
Embarassed
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Sailornet