Mare radioattivo [pag. 9]

Capitano di Corvetta
Pierop
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rickyps971 ha scritto:
Non è tutto bianco o nero e il problema non sono solo i politici o i grandi imprenditori.



??? ricominci con gli enigmi Question Question Question Sbellica Felice
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rickyps971
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avevo modificato il messaggio mentre rispondevi.
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
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rickyps971
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Pierop ha scritto:
ci prendiamo per i fondelli (è quello che vogliono chi cio amministra probabilmente) tra di noi perchè usiamo 1 volta al mese un 2T???


Se fossi solo tu ad usare il 2T, solo una volta all'anno, non sarebbe un grosso problema.
Ma moltiplica il tutto per qualche milione e vedrai che livello di inquinamento salta fuori (e di consumo di carburante, olio, etc. che, da qualche parte, dovrà pur essere prodotto).
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
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rickyps971
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Pierop ha scritto:
gli industriali/petrolieri ci stanno letteralmente riempiendo di m***a tutti i giorni

Beh, in merito all'uso della retorica (demagogica), almeno, siamo sulla stessa linea. Wink
Hey, 1 a 1, non te la prendere! Felice
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Sergente
gm2010
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rickyps971 ha scritto:
Io sono d'accordo sul fatto che chi non rispetta le regole vada incriminato, mi pare ovvio, soprattutto quando si parla di salute pubblica, ma non si può partire dal presupposto che siano tutti fuorilegge.
Magari la raffineria che descrivi, Pierop, non rispetta i limiti di emissione previsti dalla legge e tu e tante altre persone ne subite già le conseguenze secondarie che, probabilmente, potrebbero essere limitate se si rispettasero le leggi.
Ma in ogni processo di lavorazione o di trasformazione ci sono purtroppo delle emissioni e dei rifiuti che possono essere limitati, gestiti, ma non eliminati del tutto, ed è questo che voglio dire: non possiamo vivere nel terzo millenio con la pretesa di avere la stessa aria e lo stesso mare del periodo pre-rivoluzione industriale, e questo è un aspetto importante che non si può non tenere in considerazione se si ragioa in modo realista.
L'altro aspetto è quello delle fabbriche, raffinerie, etc. che se ne fregano delle regole sulle limitazioni dell'inquinamento perchè grazie agli elevatissimi interessi che ci sono in ballo, riescono a bypassare una certa "burocrazia", e quelle vanno castigate, chiuse e demolite.
La mia domanda "a cosa siamo disposti a rinunciare" è relativa al quotidiano, alle cose che "costano care", non in termini di denaro, ma in materia di ecologia.
Per esempio, ammesso che per raffinare petrolio non si emetta un solo grammo di gas iquinanti, quanti di noi hanno un motore 2 tempi carburato?
Fanno bene i gas di scarico di quel tipo di motore all'ambiente?
Io noto che, il sabato e la domenica, quando escono barche in massa dal porto dove vivo, le prime miglia di costa del Parco dell'Uccellina diventano impraticabili per chi nuota, perchè galleggia una "melma" grigiastra che certo non viene da nessuna fabbrica o raffineria.
Eppure, in questo caso, i motori 2 tempi non sono fuorilegge (ce l'ho anch'io, anche se per anni sono andato a vela).
Sicuramente nessuno vuole respirare veleno e fare il bagno nell'olio, ma quanti si chiedono in modo realista come sia possibile evitare questa condizione?
Capisco il disagio dato dal sentirsi impotente di fronte ad un mostro all'apparenza intoccabile che butta m...a a casa nostra, Pierop, e non giustifico l'esistenza di quel tipo di eccessi perchè la vedo anch'io come una grave forma di crimine contro l'intera specie umana, ma parte dell'inquinamento, conseguente all'attuale stile di vita non è evitabile e quali sono le alternative?
Non possiamo fare critiche senza considerare le alternative, perchè le critiche, in questo modo, diventando sterili.
A parte il caso di GM2010 il quale, avendo STUDIATO I LIMITI DI INQUINAMENTO ed avendo misurato i livelli di emissione di TUTTE le fabbriche e raffinerie del nostro Paese, è riuscito a sapere che sono tutte fuorilegge... Rolling Eyes


ok fare dell'ironia ci sta, ma ti assicuro che da "addetto ai lavori" il semplice rispetto delle regole e delle norme esistenti ridurrebbe drasticamente i livelli di contaminazione e d'inquinamento esistenti.
Non tutta l'industria gioca sporco certo, ma a volte bastano poche eccezioni per vanificare il corretto mudus operandi di tanti, a dirla tutta, sempre da modesto "addetto ai lavori" a volte io stesso ho ritenuto in alcuni casi personalmente fin troppo severe e ristrettive le norme vigenti, chi si occupa o comunque conosce la normativa antirumore per esempio può comprendermi.
Ora ti riconfermo che se le fabbriche rispettassero in toto le norme esistenti il problema inquinamento per magia scomparirebbe, nel senso che si contrarrebbe così tanto da non fare più tanta paura.
Invito anche gli altri utenti del forum che della tecnica industriale e dei processi produttivi abbiano fatto il proprio campo di studi e di lavoro ad esprimersi sull'argomento.
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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GM2010,
apprezzo innanzitutto (pubblicamente) i tuoi "toni" che sono tornati ad essere coerenti allo spirito di confronto di un forum (e non a quello di "affronto"...) e, soprattutto, esplicativi.Smile
Siccome io sono dichiaratamente ignorante in materia, in confronto a te che dici di essere un addetto ai lavori (e ti giuro che non è una provocazione!), mi spieghi in parole povere, se è possibile, come si potrebbero annullare praticamente del tutto le emissioni nocive e gli altri fattori di inquinamento da determinati settori che più o meno indirettamente (raffinerie, centrali elettriche non ad emissioni zero, acciaierie, etc.) fanno parte della nostra vita quotidiana (nel senso che utilizziamo ogni giorno qualcosa che è stato prodotto da esse)?
Penso che la comprensione di ciò che non conosciamo, o che conosciamo poco, serva a far comprendere meglio il problema (che frase ovvia che ho scritto...), anche se spesso, dalla carta alla realtà, ci si scontra con problemi di varia natura (per esempio, i costi) che rendono irrealizzabili le migliori idee o parti di esse.
Se vuoi, usa degli esempi, magari saranno più chiari per chi non è ferrato in materia.
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Sergente
gm2010
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- Ultima modifica di gm2010 il 05/02/10 14:32, modificato 1 volta in totale
rickyps971 ha scritto:
GM2010,
apprezzo innanzitutto (pubblicamente) i tuoi "toni" che sono tornati ad essere coerenti allo spirito di confronto di un forum (e non a quello di "affronto"...) e, soprattutto, esplicativi.Smile
Siccome io sono dichiaratamente ignorante in materia, in confronto a te che dici di essere un addetto ai lavori (e ti giuro che non è una provocazione!), mi spieghi in parole povere, se è possibile, come si potrebbero annullare praticamente del tutto le emissioni nocive e gli altri fattori di inquinamento da determinati settori che più o meno indirettamente (raffinerie, centrali elettriche non ad emissioni zero, acciaierie, etc.) fanno parte della nostra vita quotidiana (nel senso che utilizziamo ogni giorno qualcosa che è stato prodotto da esse)?
Penso che la comprensione di ciò che non conosciamo, o che conosciamo poco, serva a far comprendere meglio il problema (che frase ovvia che ho scritto...), anche se spesso, dalla carta alla realtà, ci si scontra con problemi di varia natura (per esempio, i costi) che rendono irrealizzabili le migliori idee o parti di esse.
Se vuoi, usa degli esempi, magari saranno più chiari per chi non è ferrato in materia.


Non è possibile annullare le emissioni, ogni ciclo di lavorazione porta inevitabilemnte "in dote" una certa parte di emissioni.
La legge però definisce con precisione i limiti di tali emissioni, sia come ciclo completo che nei vari passaggi transitori.
Quello che ho scritto e su cui mi ripeto e che il rispetto della legge e delle norme in essa contenute in materia di emissioni ed inquinamento, porterebbe ad un miglioramento sostanziale.
Questo non vuol dire che tutte le industrie sono fuorilegge, ma che purtoppo quelle che in barba alle norme inquinano riescono a fare i danni che conosciamo.
Una semplice applicazione delle norme esistenti quindi porterebbe ad uno sviluppo compatibile con il nostro ambiente sia esso l'aria, l'acqua od il terreno.
Nel caso delle raffinerie, le normative sulle emissioni poi sono severissime, ma dalla mia esperienza norme tanto (troppo?) severe alla fine vengono quasi sempre disattese con la logica di:
-tanto nei parametri alla fine non ci rientra nessuno...-
Ammiraglio di squadra
roland
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vero in parte il discorso "tanto non ci rientra nessuno"... ma con questa logica le norme non esisterebbero.
Fino a 15 anni fa come venivano smaltiti gli olii esausti? (normativa UTIF per i non addetti ai lavori). Oggi chi controlla gli scarichi nei fiumi delle concerie, fabbriche, e quant'altro? Chi controlla i controllori? Vaghe domande per tornare in tema: Facciamo danni irreversibili con tecnologie di 200 anni fa. Immaginate parlando di radioattivita'. Perche' non si dota la G.C. (tutte dico, non una) di un rilevatore di radiazioni? Possibile che solo l'ARPA e il NOE debbano e possano verificare uno stato di inquinamento da agenti radioattivi? Sono Pochi, e spesso male in arnese. E i conti li faremo. Ah se li faremo. Ora rispondo a un po di topics relativi alla vexata questio "ma se inquiniamo coi nostri gommi anche nella produzione e coi nostri 2 tempi.... perche' ci preoccupiamo di poche situazioni relative alle radiazioni?
Vero. Non dovremmo inquinare, ma allo stato l'industria produce con derivati del petrolio (plastiche, resine, gomme, PVC, acciai) sono prodotti utilizzando fonti non rinnovabili. Vogliamo aggiungerci anche l'inquinamento nucleare? Dove sono e che livello di sicurezza esiste intorno alle molteplici navi a propulsione nucleare affondate qui e la per gli oceani? QUella roba e' quasi eterna...Non si degrada in 100/200 anni... Da noi, poi, -e torno al titolo- esiste uno stato parallelo che fiorisce sull'illecito, che si nutre del reato e che spesso mette le mani sugli enti preposti allo smaltimento dei rifiuti (tossici o meno). E questo NON e' controllabile, allo stato delle cose. Pene certe. Pene terribili. E controllo a tappeto (vedi dotazioni g.c. sopra menzionate).
NON e' pensabile che l'aumento esponenziale delle patologie neoplastiche correlate alle radiazioni (ionizzanti e non), non sia collegato ad uno scempio ambientale ormai sempre piu diffuso. Smettere di fumare si. Ma smettere di far fumare queste bombe ad orologeria sepolte sotto strati di omerta' e mazzette no? Io dico di si. Non uso il muro per non urtare la suscettibilita' di Corto Maltese, ma la tentazione, _dio la tentazione_ c'e' eccome.
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Tenente di Vascello
iw3gx
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roland ha scritto:
... Pene certe. Pene terribili. E controllo a tappeto (vedi dotazioni g.c. sopra menzionate).
NON e' pensabile che l'aumento esponenziale delle patologie neoplastiche correlate alle radiazioni (ionizzanti e non), non sia collegato ad uno scempio ambientale ormai sempre piu diffuso. Smettere di fumare si. Ma smettere di far fumare queste bombe ad orologeria sepolte sotto strati di omerta' e mazzette no? Io dico di si......


Quoto in toto. Il problema come al solito si riporta al fatto che manca la responsabilizzazione del singoli cicttadini e su su a crescere. Mi ci metto anche io... chi di noi, per quanto rispettoso delle norme le segue tutte tutte tutte....? Rolling Eyes
La differenza sta pero nel prendersi le proprie responsabilità ed accettare le conseguenze che cio comporta, proprio perche dovremmo tutti quanti sapere le regole e sopratutto sapere le conseguenze. Se la legge fosse applicata correttamente e non interpretata , poiche purtroppo è scritta in maniera tale da essere interpretata, le conseguenze ci sarebbero immancabilmente, e sopratutto UGUALI per tutti. cosa che sentendo la cronaca giudiziaria non mi sembra proprio. Non me ne vogliano avvocati, magistrati o giudici. Non vuole essere un attacco nei loro confronti, so che il loro lavoro è estremamente complicato e difficile per molti motivi, ma ad oggi 2 casi simili possono essere trattati in maniera molto diversa.

Luca
Sailornet