News dal lago di garda. attenzione alle boe gialle

2° Capo
antonio.gol (autore)
Mi piace
- 1/2
Sul Garda blitz contro i «pirati» dell'ormeggioACQUE SICURE. Carabinieri, polizia e guardia di finanza sono intervenuti per fare rispettare l'ordinanza che vieta di gettare l'ancora a meno di 300 metri dalla riva

Operazione congiunta delle forze dell'ordine Un fuggi fuggi alla vista delle motovedette 31/08/2009 e-mail print
A Un'imbarcazione della polizia si accosta ad un grosso motoscafo per un controllo FOTOSERVIZIO DIENNEFOTOLago di garda. Operazione congiunta delle forze dell'ordine contro gli ormeggi abusivi e la navigazione nello spazio acqueo antistante la costa tra le località Corno e Punta San Vigilio nel Comune di garda. Decine i verbali fatti in questi due ultimi fine settimana da militari e agenti: nel primo week end l'operazione è stata condotta congiuntamente dalle squadre nautiche di carabinieri, polizia e guardia di finanza; nel fine settimana appena concluso, invece, sono intervenuti solo i militari della compagnia carabinieri di Peschiera supportati - come tutti i fine settimana - da un elicottero dell'elinucleo carabinieri di Bolzano.
L'area tra le località Corno e Punta San Vigilio è oggetto di un'apposita ordinanza del sindaco di garda Davide Bendinelli che vieta rigorosamente la navigazione e l'attracco alle imbarcazioni nella fascia costiera di 300 metri dalla riva. Nonostante il provvedimento firmato dal sindaco e i ripetuti avvisi ai diportisti, questo specchio d'acqua veniva però abitualmente scelto da decine di amanti della barca che gettavano l'arca e sostavano in zona anche per diverse ore con le loro imbarcazioni.
Ma questa volta, pronti per così dire a far loro compagnia, c'erano i carabinieri di Peschiera, comandati dal capitano Mario Marino, gli agenti della polizia, coordinati dalla dirigente Cristina Rapetti, e i militari della guardia di finanza, aggregati da Venezia alla tenenza di Bardolino comandata dal luogotenente Vincenzo Carbone: le forze dell'ordine si sono presentate a bordo di motovedette e gommoni cogliendo letteralmente di sorpresa i turisti da diporto che alla loro vista hanno dato vita ad un vero e proprio fuggi fuggi. Il tentativo è riuscito solo ad alcuni: nel complesso infatti sono stati redatti 56 verbali.
A questi se ne aggiungono una decina fatti durante la settimana e altrettanti tra sabato e ieri. Tra i rilievi non solo quello dell'attracco o della navigazione all'interno di un'area vietata ma anche l'eccesso di velocità e la mancata dotazione, a bordo dello scafo, della previste strumentazioni di sicurezza.
«L'ordinanza che in quel tratto di costa vieta la navigazione e l'attracco porta la mia firma», commenta Bendinelli. «E' evidente, dunque, che sono molto contento dell'operazione messa in atto dalle forze dell'ordine alle quali va il mio più sentito plauso e ringraziamento. Con l'auspicio che questa attività di contrasto serva a far rispettare il divieto istituito».
L'operazione messa in atto a garda è una delle tante organizzate congiuntamente dalle forze dell'ordine a tutela dello spazio costiero della sponda gardesana.
Grazie alla collaborazione tra carabinieri, polizia e guardia di Finanza ogni tratto di costa risulta sempre controllato. In particolare nei fine settimana estivi, quando si registra un forte aumento non solo del numero di autoveicoli sulle strade ma anche di imbarcazioni nelle acque lacustri.

riporto quanto scritto oggi sul giornale di Verona "l'arena". . .

facciamo attenzione
Sailornet