Quali regole per l'avvicinamento alla costa?

ciao a tutti, premetto che non ho la patente nautica e che con la funzione "cerca" non sono riuscito a trovare quello che mi serve.

l'anno scorso ho preso una multa per ancoraggio in area marina protetta a porto cesareo (lecce), contestata ed evitata per avaria al motore. anche se c'è da dire che le boe previste per ormeggiare non esistono ancora!

per quanto riguarda l'avvicinamento alla costa in generale è vietato da 300mt dalle spiagge e 100 dalle scogliere a picco. (questo è quello che ho capito)
queste distanze sono variabili a causa delle norme emanate localmente.
in numerose ordinanze ho letto che le aree adibite alla balneazione devono essere segnalate con boe a 300 metri appunto, MA:
1 - se tali boe non ci sono è possibile avvicinarsi alla costa?
nell'ultima ordinanza della mia zona è vietato l'avvicinamento dei natanti anche se a motore spento e alzato muovendosi a remi e l'obbligo di dislocamento fino ad un miglio dalla costa e non sono previste deroghe!
2 - che succede se una persona si sente male e dev'essere portata a terra?
a porto cesareo esiste solo un corridoio di avvicinamento dello stabilimento "le dune" e poi NIENTE per chilometri di litorale!
grazie ragazzi, non sono in pochi ad avere tutti questi dubbi ve lo assicuro...

Ciao innanzi tutto occorre sempre usare il cervello, premesso questo per quel che riguarda il punto 2 sicuramente nel caso come quelli da te descritto puoi avvicinarti alla riva e spiaggiare certoma come ho detto prima, se sei a Rimini il 15 agosto non puoi pretendere di spiaggiare. In caso di grave necessità o pericolo di vita o avarie nessuno ti può contestare di essere all'interno della fatidica striscia dei 300 mt. Nel punto 1 ho la mia idea ma non essendo sicuro non mi esprimo ma vedrai che qualcuno la risposta te la da. Ciao Filippo

PS. dai un'occhiata qui

cavolo! grazie! holetto tutto d'un fiato.

quel post conferma quanto siano diffusi i miei dubbi...
praticamente se l'ordinanza della mia zona dice che non ci si può avvicinare è così e basta. l'unico appiglio potrebbe essere quello di contestare la mancata segnalazione dei limiti da parte della pubblica amministrazione attraverso le boe...

mi rimane comunque il dubbio, se non è segnalato ci si può avvicinare? cioè il limite è valido solo per le aree adibite a balneazione o per qualsiasi spiaggia d'italia???

everts85 ha scritto:

cavolo! grazie! holetto tutto d'un fiato.

quel post conferma quanto siano diffusi i miei dubbi...
praticamente se l'ordinanza della mia zona dice che non ci si può avvicinare è così e basta. l'unico appiglio potrebbe essere quello di contestare la mancata segnalazione dei limiti da parte della pubblica amministrazione attraverso le boe...

mi rimane comunque il dubbio, se non è segnalato ci si può avvicinare? cioè il limite è valido solo per le aree adibite a balneazione o per qualsiasi spiaggia d'italia???

Non essere così drastico in situazioni dove sulla spiaggia non ci sono bagnanti o ci sono altri natanti ormeggiati in calette varie, difficilmente vengono a contestarti l'infrazione ripeto difficilmente e quindi non impossibile però come ho detto nel mio precedente post come dobbiamo usare la testa noi anche le forze dell'ordine normalmente la usano. Sperando di esserti stato utile ti saluto Filippo

PS per le distanze se non sbaglio cambiano in caso ci siano o no bagnanti ma in entrambi i casi non ci si può spiaggiare

misterpin ha scritto:

difficilmente vengono a contestarti l'infrazione ripeto difficilmente e quindi non impossibile però come ho detto nel mio precedente post come dobbiamo usare la testa noi anche le forze dell'ordine normalmente la usano.

Sei sicuro che questi ultimi siano dotati di tale organo?

lux ha scritto:

Sei sicuro che questi ultimi siano dotati di tale organo?

Fortunatamente non tutti sono tarati e poi sicuramente lo hanno tutti ma c'è chi lo uso e chi no

Il problema secondo me non è né nella testa del diportista né in chi per lavoro è addetto a far rispettare le leggi.

Direi piuttosto che spesso cosi in terra come in mare il problema è un mero problema di "cassa". Quindi non ci si fa scrupolo ad installare T-RED semaforici taroccati, o autovelox in punti dove il limite di velocità si abbassa bruscamente da 70 a 30 km/h. Anche in mare, spesso il faro guida di chi emette leggi o ordinanze non è la sicurezza, ma la possibilità di dare interpretazione a tali dispositivi in base alle esigenze di cassa del momento.

liberolibero ha scritto:

Il problema secondo me non è né nella testa del diportista né in chi per lavoro è addetto a far rispettare le leggi.

Direi piuttosto che spesso cosi in terra come in mare il problema è un mero problema di "cassa". Quindi non ci si fa scrupolo ad installare T-RED semaforici taroccati, o autovelox in punti dove il limite di velocità si abbassa bruscamente da 70 a 30 km/h. Anche in mare, spesso il faro guida di chi emette leggi o ordinanze non è la sicurezza, ma la possibilità di dare interpretazione a tali dispositivi in base alle esigenze di cassa del momento.

Sarà anche così ma alla fine i nodi vengono al pettine e chi lo fà non per il motivo per cui è stata fatta la legge ma per incassare soldoni alla fine viene smascherato (vedi i T-red smascherati)