Perche ghiacciaie e frigo per barche(12v) costano cosi tanto! [pag. 4]

Capitano di Corvetta
priorissa
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- 31/49
mirkoustica ha scritto:
priorissa,se stai una giornata o piu giorni fuori...non si tratta di bar,ma diventa quasi una necessita',pensa frutta o la spesa o birra dopo due giorni cosa diventerebbe.....mi sono trovato cosi l'anno scorso..cercando di elemosinare ghiaccio qua e la....



Lo so, infatti in questi casi si deve limitare il più possibile i cibi facilmente deperibili. E' ovvio che ci si debba adattare alla situazione.
Io per esempio l'anno scorso ho stipato un gavone di fichi d'india, resistono molto più a lungo di tutta l'altra frutta.

Considerate anche l'energia che viene assorbita. Non so se generatori eolici da barca potrebbero soddisfare un frigorifero, piccolo che sia.
non buttate immondezza in mare
Capitano di Vascello
seafox
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- 32/49
io come frigorifero utilizzo il gavone per il vivo. Fino alle 10 del mattino la roba è fresca, perchè durante la notte si raffredda, poi dopo mezzo giorno offre solo una valida protezione dal sole, E quindi a quel punto comincio a calare le bottiglie sott'acqua.
La mia barca, la mia isola
Ammiraglio di squadra
isla
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- 33/49
mirkoustica ha scritto:
isla..domandina...il vhs 300 sarebbe sufficente...visto il prezzo secondo me vale la pena provare!!!!


di quei baracchini io non mi fido nemmeno dei dati tecnici!!ti consiglio di lasciar perdere, non vorrei che fra inverter, frigorifero, cablaggi generosi, batterie sempre efficenti al 100 %, alla fine dei conti ti ritrovi con un qualcosa che non funzia. se proprio vuoi provare, io prenderei il 400
Capitano di Corvetta
poigps
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- 34/49
Teoricamente si potrebbe anche realizzare un frigorifero autoalimentato utilizzando le poco apprezzate celle di Peltier.

Come? Impiegando delle celle di Peltier in effetto Seebeck per alimentare altre celle di Peltier che raffreddano il frigorifero e naturalmente ottimizzando il tutto sfruttando al massimo le risorse "gratuite" di cui si dispone in mare.

Prendendo una cella di Peltier ed esponendola ai raggi del sole raddrizzati attraverso una lente di Fresnel, la cella produrrà una quantità di corrente proporzionale alla differenza di temperatura tra il lato riscaldato e l'altro. Se si raffredda l'altro lato mediante un dissipatore al cui interno viene fatta circolare l'acqua marina e si riesce ad abbattere la temperatura creando una differenza di 60 gradi tra i due lati, in teoria, la cella di Peltier restituisce la stessa quantità di corrente che serve per alimentarla.

In pratica non succederà mai perchè, essendo composta da semiconduttori di qualità industriale, il rendimento non sarà di uno ad uno, ma nei migliori dei casi di un 70-80%.

Ma supponendo di voler utilizzare una coppia di celle di Peltier come "generatori" per ogni cella impiegata per refrigerare, l'energia prodotta compenserà sicuramente le perdite.

Stessi accorgimenti per il frigo: raffreddare il lato caldo della cella sempre con acqua, al posto della "ventolina giocattolo" che normalmente viene utilizzata ed aumentare il livello di coibentazione della cella frigo.

Durante la notte, quando la temperatura esterna non sarà più una minaccia, degli accumulatori di freddo posti nella ghiacciaia durante le ore di funzionamento, eviteranno l'innalzarsi della temperatura interna del frigo.

In teoria quindi si potrebbe realizzare un frigorifero leggero, ecologico ed in un certo senso eterno perchè esente da difetti meccanici.

In pratica però verrebbe a costare forse più di un "semplice" frigorifero a compressore per il fatto che le celle di Peltier non le regalano e quindi la miglior soluzione attualmente disponibile rimane sempre il frigorifero a compressore a 12 volt.
Sottotenente di Vascello
Beny980
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- 35/49
io penso che per tutto il traffico che dovresti fare tra adattamenti, modifiche, batterie, installazioni lotte e controlotte e considerato che alla fine, avresti per l emani sempre una soluzione "adattata", il risparmio (che non so quantificare ma non ritengo che tra tutto quello che dovresti comprare non sarebbe un gran che) non vale la pena!
Se vuoi un consiglio io ti dico che se vuoi un frigo in barca compra un frigo DA barca! Costa di più ma stai fresco e tranquillo! Gli esperiementi (specie con la 12V e con 100 lt di benzina a bordo) è meglio evitarli!

ps: metti in conto che per un inverter buono a mandare avanti un frigorifero devi montare cavi MOSTRUOSI (roba di 4/5 mm a polo...) ed un magnetotermico serio (scordati i fusibili perchè al primo mezzo carico squagli tutte cose...esperienza diretta!!)
pps: come già ti hanno suggerito un conto è un frigo "nato per stare a mare" un conto è uno "nato per stare in salotto" e trasferito in barca...rischi di averlo fuori uso nel giro di una paio d'anni!
Beny - BlackFin Elegance 23 + Veradino 200cv
Capitano di Corvetta
cirieh
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- 36/49
una buona ghiacciaia e 10 kg di ghiaccio e vai avanti giorni!
Capitano di Corvetta
Daniele83
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- 37/49
poigps ha scritto:


In pratica però verrebbe a costare forse più di un "semplice" frigorifero a compressore per il fatto che le celle di Peltier non le regalano e quindi la miglior soluzione attualmente disponibile rimane sempre il frigorifero a compressore a 12 volt.


su ebay vedo le celle di peltier a 10 euro o meno, addirittura 10 celle 30 euro.che ne pensi?
Capitano di Corvetta
poigps
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- 38/49
Daniele83 ha scritto:

su ebay vedo le celle di peltier a 10 euro o meno, addirittura 10 celle 30 euro.che ne pensi?

A prescindere 10 euro son troppo pochi per una cella "seria", al massimo ci prendi una 20 watt di buona fattura a quel prezzo. Comunque dipende dal numero degli elementi, se isolate o meno, se a sandwich sottovuoto, il tipo di isolante e naturalmente dal wattaggio. Ultimamente c'è la moda di "sparare" dei numeri grossi sui watts delle celle di Peltier: 635, 1100 etc. Sono cifre ottenute dalla somma tra i watt teorici del lato caldo e quelli del lato freddo e non il prodotto tra corrente assorbita e tensione di alimentazione. Una buona cella ha un costo medio di 50 centesimi a watt reale, quindi se vuoi utilizzarle per costruire un frigorifero serio, viene a costarti molto di più di uno nautico a compressore. Considera che per raffreddare un frigo portatile della capacità di 6 lattine hai bisogno di una cella di 70 watt circa. Sbellica
Capitano di Vascello
alberto1082
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- 39/49
Beny980 ha scritto:
ps: metti in conto che per un inverter buono a mandare avanti un frigorifero devi montare cavi MOSTRUOSI (roba di 4/5 mm a polo...) ed un magnetotermico serio (scordati i fusibili perchè al primo mezzo carico squagli tutte cose...esperienza diretta!!)


4/5 mm??? e che ci alimenti con 4-5mm??? i compressori dei frigoriferi, in spunto arrivano anche a 7-8 volte il loro consumo a regime, quindi supponendo di avere il piu piccolo frigo domestico da 70-80 w ci vuole un inverter da almeno 700-800w (tanto per star tranquilli) calcola che waeco per i suoi inverter 1000w a onda quadra modificata da in dotazione cavi da 25mm, senza contare che appunto quasi tutti i compressori richiedono inverter a onda sinusoidale, con la quadra modificata, in genere il compressore ronza si scalda ma non gira...., quindi facendo due conticini, un BUON inverter da 700-800 w costerà almeno 3-400eurozzi, il frigo almeno un 70-80 eurozzi a prendere una zozzeria... ma come dicevano prima non ne vale la pena!
AS Marine AS22WA 2019 + Selva Swordfish 115 2018
Capitano di Corvetta
poigps
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alberto1082 ha scritto:
supponendo di avere il piu piccolo frigo domestico da 70-80 w ci vuole un inverter da almeno 700-800w (tanto per star tranquilli) calcola che waeco per i suoi inverter 1000w a onda quadra modificata da in dotazione cavi da 25mm, senza contare che appunto quasi tutti i compressori richiedono inverter a onda sinusoidale, con la quadra modificata, in genere il compressore ronza si scalda ma non gira


Quoto al 100%. Applause

Per esperienza indiretta mi consta che non tutti gli inverters riescono a far partire un frigorifero perchè, anche se la corrente di esercizio è relativamente bassa, allo spunto può arrivare anche a 5-6 volte ed essendo un carico di tipo induttivo (il compressore è un motore, non una resistenza), se l'inverter non è di quelli giusti andrà in protezione e nel migliore dei casi si sentirà il buzzer di allarme fisso.

Un giorno con un mio amico che voleva far funzionare a tutti i costi un frigo a 220 che trasportava su un furgone, siamo andati a comprare un inverter, facendo al negoziante la premessa che doveva essere in grado di alimentare il frigo.

Fortunatamente per il mio amico, abbiamo trovato un negoziante gradasso che, per dimostrare la qualità dei suoi prodotti, ha accettato i test sul momento, facendoci provare 6 o 7 modelli di inverter.

Abbiamo subito iniziato con un modello da 600 watt ad onda quadra rettificata: in protezione.
Così l'escalation è proseguita in un crescendo di marche, onde e di watts fino a trovare quello che non andava in protezione che era uno Zodiac ad onda sinusoidale modificata da 1.500 watt (costo 300 euro).

Installiamo sto "bestione" proprio accanto alla batteria del veicolo usando dei cavi da 25 mm con capicorda a saldare (il fusibile lo ha già incorporato di suo) e colleghiamo il frigo che stava nel cassone alla 220 usando un cavo butilico 3x2,5 (vi erano si e no due metri dall'inverter al frigo).

Il frigo ha funzionato per circa tre mesi ed all'improvviso ha smesso di funzionare.

Portato da un frigorista, quando il mio amico gli ha spiegato che se lo trasportava acceso nel furgone, il tizio gli ha risposto che i compressori "domestici" non sono fatti per essere sballottati o subire inclinazioni e che anzi era un miracolo che il compressore avesse resistito per tutto quel tempo.
Sailornet