Cosa posso collegare alla presa accendisigari

Ammiraglio di squadra
misterpin (autore)
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Ciao a tutti, avevo un quesito da sottoporvi premettendo che normalmente navigo di giorno l'altro giorno mentre sistemavo il box ho trovato 2 fari fendinebbia a luce bianca e ho pensato che visto che non costavano nulla potevo utilizzarli sulla barca come fari di profondità in caso mi capiti di navigare al buio. Non vorrei metterli fissi ma all'occorrenza inserirli dentro degli appositi alloggiamenti da applicare al tientibene della consolle. Il problema è il collegamento elettrico ma fortunatamente sulla plancia ho un attacco tipo accendisigari e potrei sfruttarla per dare tensione ai fari ma è corretto? Non è che fonde tutto o peggio si surriscalda con le conseguenze che ne derivano.Ho chiesto al mio concessionario che mi sta attrezzando la barca e mi dice che quegli attacchi hanno una portata adeguata e che supportano anche l'utilizzo che potrebbe servirmi. Voi che siete degli esperti in materia che mi dite? Grazie da Filippo
Contrammiraglio
savix2
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- 2/20
Tutti gli utilizzatori elettrici ed elettronici sono caratterizzati dalle proprie caratteristiche tecniche.
Queste sono riportate sul corpo dell'utilizzatore stesso, wattaggio, massimo amperaggio, massima tensione applicabile.
Sulla tua presa accendisigari, se la smonti ci deve essere scritto il suo massimo sopportabile, da cui ti regoli di conseguenza.
Di solito si ha un max di 10 A su quel tipo di prese.
E' ovvio che dovresti utilizzare dei cavi che lo alimentano di addeguata sezione, nel caso 2,5/3 mm vanno bene, considerando il massimo funzionamento.
Se vai oltre questo valore rischi di danneggiare la presa.
Anche la spina deve necessariamente avere le sue caratteristiche.
Ho meglio se utilizzi una presa che sopporta 10 A, ed utilizzi una spina da 2 A quando i tuoi faretti assorbono 5 A potresti avere ugualmente problemi di sovracorrente(surriscadamento e fusione della spina).
Ammiraglio di divisione
TheGiangi
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- 3/20
In effetti di solito la portata è 10 o 16A e non dovresti avere problemi.
C'è da fare una considerazione.
I fari di cui parli dovrebbero avere una potenza di 55/60W che alimentati da una tensione di 12V richiederanno 4,6/5A.
Essendo due, si moltiplica il tutto per due. Ora, prendendo per acquisito il collegamento in parallelo, avrai un assorbimento medio di 10A (considera la peggiore delle ipotesi, cioè 60W ogni faro).
Se hai una sola batteria, ti consiglio di usare gli eventuali fari solo a motore acceso (quindi alimentati indirettamente dall'alternatore). Un occhio particolare alla portata dell'alternatore. Se c'è troppa richiesta, rischi di far flippare il tutto (non credo, di solito hanno delle tolleranze molto ampie.
Se ti tocca usarli a motore spento, solo con la batteria, considera il tempo di scarica della batteria.
Una 48A/h, applicando i soli 5A dei fari va a zero (e allora è da buttare) in 9,6h
Ne consegue che per stare tranquillo (nel senso che puoi rimettere in moto, l'uso sulla batteria dei fari non deve eccedere le 2 ore (e stiamo parlando di teoria, in realtà potrebbe essere meno. La carica di partenza della batteria, le condizioni ambientali tipo temperatura ed umidità, possono alterare di molto questi dati).

Ora, per tornare alla tua presa da 12V, considera che se ha una portata di 10A, potrai applicare al massimo 120W di potenza, mentre se riporta la scritta 16A, avrai una potenza applicabile di 192W. Chiaro che per evitare surriscaldamenti bisogna non eccedere il 75% della portata massima. Quindi, se hai 10A di portata, applica un solo faro per stare tranquillo, altrimenti saresti al limite. Se hai una portata di 16A...vai tranquillo.

G
Seguite l'onda, belli!

Arrivederci a NAVIGHIAMO INSIEME 2021
Tenente di Vascello
luisito
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- 4/20
Per fare un lavoro a regola d'arte, come si suol dire, i 2 fari fendinebbia, non andrebbero alimentati dalla presa accendisigari, primo perchè gli spinotti per queste prese al massimo portano 10 A di corrente, ma se continuativa riscaldano, secondo perchè ogni volta che inserisci lo spinotto, quando arriva a fare contatto fa dello scintillio bruciacchiando i contatti. Un impianto corretto è quello di portare 2 cavi da 4 mmq, il negativo dal morsetto batteria ed il positivo a valle dello staccabatteria con interposto un portafusibile volante, fino sotto la consolle. Utilizzare un teleruttore o relé comandato da un interruttore. La numerazione dei teleruttori automobilistici è la seguente: 30 ingresso + 12 V, 87 uscita + 12 V, 85 e 86 sono i capi della bobina. I contatti di potenza 30-87 portano fino a 30 A. Al cavo negativo sotto la consolle mettere un morsetto di derivazione e portare collegati insieme i 2 negativi al destro e al sinistro e i 2 positivi dai conatti 87 del relé, cavi da 2,5 mmq. alle loro estremità mettere due connettori, come pure sui 2 cavi dei fari, maschio/femmina del tipo a tenuta stagna. Dal morsetto di derivazione dei negativi portare un cavo da 0,5 mmq all'interruttore di comando e da questo all'85 del relè. Insieme al cavo positivo che arriva aggraffare un pezzetto di cavo da 0,5 e portarlo all'86 mentre quello da 4 inserirlo nel 30. Anche se la descrizione può sembrare laboriosa, la sua realizzazione per chi ha un poco di dimestichezza in elettricità, è semolice da realizzare. Assicurarsi di quanti Watt sono le lampade dei fari, alcuni fendinebbia portano anche lampade da 100W.
Ma con questo tipo di impianto non ci sono problemi, se sono da 60W metti nel portafusibile un fusibile da 15A, se sono da 100W uno da 20A.
Italbotas Prdator 6.40 motore Selva Narwal 115 hp EFI
Contrammiraglio
coala
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- 5/20
- Ultima modifica di coala il 13/02/09 19:17, modificato 2 volte in totale
misterpin ha scritto:
Ciao a tutti, avevo un quesito da sottoporvi premettendo che normalmente navigo di giorno l'altro giorno mentre sistemavo il box ho trovato 2 fari fendinebbia a luce bianca e ho pensato che visto che non costavano nulla potevo utilizzarli sulla barca come fari di profondità in caso mi capiti di navigare al buio. Non vorrei metterli fissi ma all'occorrenza inserirli dentro degli appositi alloggiamenti da applicare al tientibene della consolle. Il problema è il collegamento elettrico ma fortunatamente sulla plancia ho un attacco tipo accendisigari e potrei sfruttarla per dare tensione ai fari ma è corretto? Non è che fonde tutto o peggio si surriscalda con le conseguenze che ne derivano.Ho chiesto al mio concessionario che mi sta attrezzando la barca e mi dice che quegli attacchi hanno una portata adeguata e che supportano anche l'utilizzo che potrebbe servirmi. Voi che siete degli esperti in materia che mi dite? Grazie da Filippo


Idea con 2 fari fendinebbia accesi non navighi di notte , provare per credere ,se mi dici che invece lo usi per atterrare o muoverti in dislocamento allora uno è più che sufficente e usa quello di profondità anzichè il fendinebbia Exclamation Wink
Sottotenente di Vascello
mdb.dna
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- 6/20
La mia personale esperienza è stata quando alla presa accendisigari ho collegato una piccola aspirapolvere a 12 volt. Il risultato? Dopo circa 5 min di funzionamento è saltato, fortunatamente, solo il fusibile di 10A. Avrei potuto potenzialmente fare un danno molto più grande poichè a quella presa erano uniti anche i cavi di alimentazione di tutta la strumentazione di bordo. Un impianto corretto a mio avviso è quello che ha fornito luisito " .......portare 2 cavi da 4 mmq, il negativo dal morsetto batteria ed il positivo a valle dello staccabatteria con interposto un portafusibile volante.....".
Il mare... che passione!
Capitano di Vascello
BULLE II
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- 7/20
non intervengo sul fattore elettrico perchè non saprei dove iniziare Embarassed

Per mia esperienza, avevo fatto la stessa cosa sul mio primo gommone e posso dirti che non servono a niente in navigazione, anzi riducono ancora di più la visibilità, io preferisco navigare solo con le luci di via e eventualmente utilizzare quei fari sono per l'ormeggio.
Quelle luci non hanno una grande portata quindi al massimo riesci a vedere a 10mt, per contro hai un abbagliamento che non ti permette di vedere oltre e intorno a te, perchè l'occhio si abitua a vedere la luce e non vedi più niente nella zona buia.
Salpa Laver 21.5 - Cresci 2300 biasse
Tenente di Vascello
luisito
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- 8/20
Concordo sul fatto che durante la navigazione notturna, è bene tenere accese le sole luci di via e di fonda, il faro di profondità si accende solo quando ci si avvicina all'ormeggio per vedere se ci sono gavitelli da evitere e basta. Se poi c'è la luna che si rispecchia sul mare, ci pensa lei a fare da faro.
Italbotas Prdator 6.40 motore Selva Narwal 115 hp EFI
Ammiraglio di squadra
misterpin (autore)
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- 9/20
Grazie a tutti per le risposte dalle quali deduco che non conviene rischiare di fare danni e quindi navigherò con le sole luci di via e di fonda e magari quando arriverò nei pressi dell'ormeggio userò solo un faro così sicuramente non faccio danni.

@TheGiangi
Citazione:
Se hai una sola batteria, ti consiglio di usare gli eventuali fari solo a motore acceso


Ho due batterie una per l'accensione ed una per i servizi
Wink Laughing

@luisito
sembri un elettrauto e ti ringrazio della esaudiente spiegazione ma per l'utilizzo che dovrò farne non ne vale la pena mettere in pista tutto quel lavoro. Come dicevo era solo per avere quella possibilità (luce) nel caso molto raro che per necessità navigassi di notte. Grazie

P.S. in effetti, pensandoci, non ho mai visto nessuno navigare con dei fari accesi ma solo con le luci di via. Wink

Di nuovo Thanks a tutti
Tenente di Vascello
luisito
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- 10/20
Non sono elettrauto, ma avendo lavorato 38 anni in Alfa Romeo prima e Fiat Auto dopo, come responsabile del settore elettrico ed elettronico di direzione tecnica, quindi progettazione e sperimentazione, ho progettato e sperimentato impianti di parecchi modelli dalla Giulia alla 159 oltre a tutti i componenti, e vi assicuro che la parte elettrica ed elettronica di barche gommoni e fuoribordo, è molto più semplice. Di elettrauti ne ho formati tanti. Ora sono in pensione , ma insegno presso un istituto tecnico di Milano.
Italbotas Prdator 6.40 motore Selva Narwal 115 hp EFI
Sailornet