Taglio accidentale cavetto trasduttore : possibile soluzione [pag. 2]

Curioso... uso quel nastro da 30 anni in giunte immerse in acqua con tensioni a 380 volt e nessuna, ma proprio nessuna, si è mai aperta.

Si chiama autoagglomerante proprio perché gli strati si fondono su se stessi formando un pezzo unico, tanto che aprire un avvolgimento ben fatto è impossibile se non tagliandolo. E' estremamente elastico e malleabile e sigilla perfettamente tutte le superfici.

Qualsiasi rivenditore di materiali elettrici lo consiglia per giunte sommerse.
La sua giunta non rimane nemmeno sommersa....

Provare per credere.
Poi naturalmente ognuno fa come crede meglio...

Mettiamola così
Entrambi i modi sono corretti ed ognuno è più affezionato ad una metodologia piuttosto che ad un'altra
Volevo aiutare il nostro amico diciamo che ha due scelte
Se non vuole tagliare il cavo deve saldare quello che ha reciso e poi utilizzare il nastro agglomerante
In alternativa tagliando il cavo saldare a scalare i cavi in modo che non tocchino tra loro isolandoli cadauno con guaina termorestingente una volta terminato con guaina termorestingente a resina richiudere il cavo principale
Ovviamente il termorestingente va inserito prima ....
E non va sulla garza (quei filettini che hai tagliato)

Il tuo suggerimento è comunque interessante, ce ne posti qualche particolare in più?
Conoscevo le classiche muffole da riempire con resine (che potrebbero essere applicate anche sul suo cavo senza interromperlo) ma il termorestringente con resina no.

Innanzi tutto vi ringrazio per l' aiuto e per i suggerimenti che mi state dando.L' auto agglomerante mi è stato consigliato anche da altri amici ed è certamente una soluzione valida, come mi è stato anche consigliato di passare la matassa che si trova all' interno delle guaine dei cavi per antenna satellitare intorno alla parte tagliata,in modo da ristabilire ilcontatto interrotto e chiudere il tutto con autoagglomerante,evitando di saldare .Invece il mio elettricista di fiducia mi ha detto che è meglio saldare i filetti staccati e poi chiudere con termorestringente,dato che la parte interessata non è immersa nell' acqua.Il termorestringente con resina epossidica all' interno , io l' ho vista usare per lavori subacquei a profondità anche elevate e non credo sia il mio caso.

Ti consigliavo l'autoagglomerante perché (l'ho vissuto personalmente) se non lo sigilli più che perfettamente l'ambiente marino tenderà a far ossidare il metallo presente all'interno delle guaine.
Se questa situazione dovesse verificarsi, a distanza di un anno dovrai tagliare e ricostruire tutto, con la differenza che il rame sarà ossidato per diversi centimetri all'interno dei cavi apparentemente sani e dovrai tagliare accorciando parecchio.

Ogni volta che ho usato i soli termorestringenti, l'ossidazione è avanzata inesorabile.

A questo punto, prima dichiudere, si potrebbe dare una spruzzata di liquido per contatti, tipo il comune svitol o wd40 ,che preserverebbe i contatti dall'ossido. Che ne dici ?

Assolutamente no!
E' unto, impedisce la coesione del nastro e/o di qualsiasi altra cosa tu voglia metterci sopra.

E se sul termorestringente ci spennellassi un pò di resina poliestere ? Potrebbe ermetizzare meglio o combinerei uno nquacchio ?

Sinceramente, non ti fare tutti questi problemi, stagna e prova l’eco, se funziona bene vai di nastro agglomerante e dimenticati del problema. Se c’è una cosa che funziona è quel nastro lì.
Ciao

Quel nastro fa già tutto ciò che serve.
Se fai domande è perché non lo hai mai usato, dopo capirai.