Elica 3 o 4 pale come capire quando occorre l'una o l'altra? [pag. 2]

@giove1
Ben disponibile a dialogare e confrontarci comodamente seduti a bere anche un solo caffè freddo. In tal senso puoi chiedere le mie coordinate allo Admin. C'è un solo problema : quasi 1.000 km di distanza.
L'approccio del "diametro massimo" è metodo del tutto empirico.
L'assenza di cavitazione non esiste neanche per le eliche dei sottomarini, che pure curano al massimo la questione per produrre il minor rumore possibile. Senza cavitazione non ci sarebbe spinta.
Non ti confondere col regme di coppia massima. Porta fuori strada. Sono solo chiacchiere da bar del porto.
A mio parere non esistono le variabili in gioco, cui accenni. Sono solo chiacchiere da bar del porto.
L'onorario di 2 €/Hp spesso vale la candela. Vedi tu.

Su Internet si trova di tutto

Ho avuto modo di installare da poco un'elica a 4 pale (tra l'altro acquistata da un utente del forum) e credo che, a prescindere dal discorso efficienza energetica e di conseguenza consumi, sia necessario fare un ragionamento anche sul come un'elica diversa "porti" la barca in modo diverso. Mi spiego.
Ho un Saver 620 Cabin, una barca notoriamente difficile, sicuramente con GC a donne di facili costumi e piuttosto pesante.
Bene, quando l'ho presa c'era montata un'elica in acciaio 3px13x19 su un F115 Yamaha.
La barca planava bene, una vmax di circa 31 nodi con carico tipico (che non conosco in termini di Kg) e un consumo ottimo di 0,9 lt/NM a 20 kn... però, però c'era un problema, con un minimo di onda la prua sbatteva violentemente sull'acqua e sembrava si dovesse smontare da un momento all'altro. Ho letto di tutto su questo argomento, chi dice alleggerisci la prua, chi dice appensantisci la prua ecc ecc. Non avendo intenzione di spostare il carico, i serbatoi, portarmi dietro ulteriori 50 mt di catena ecc, mi sono concentrato sulla spinta. Ho provato prima una 3px13,25x17 che mi è sembrata un pò migliore e poi, più per curiosità che per altro una 4px12,75x17... ebbene, un'altra carena. Il consumo è rimasto pressochè invariato a Vcroc ma la barca è diventata morbida sulle onde, rimane una barchetta, non è che non beccheggi, ma "l'atterraggio" è graduale e non più brusco. In tutto questo ho perso 2 nodi di Vmax.
Questo post lunghino per far scaturire, se possibile, una discussione su questo argomento.
NB non sono alla ricerca di consulenze sull'elica ideale, non voglio spostare CG, non so quanto pesa la barca e non so LWL.

G

gianpippo ha scritto:

NB non sono alla ricerca di consulenze sull'elica ideale, non voglio spostare CG, non so quanto pesa la barca e non so LWL

E il rapporto di riduzione?

Ciao a tutti dal elba
X guappippo
Mi pare che stai facendo un insalata tecnica .
Allora se la tua barca sbatte a quasi smontarla come dici sono due motivi
Uno la carena non è il. Massimo .
L'altro è il manico del comandante .
Non c'entra assolutamente le eliche .
Con la mia di prua netta e un acchia
Il punto dolente e un determinato angolo al mascone .
Ma assolutamente nulla l'eliche .
Tema relativo a performance di velocità e consumi
Salutiiiiiii

Rileggi Ropanda, rileggi e rileggi ancora.

gianpippo ha scritto:

............
Ho un Saver 620 Cabin, una barca notoriamente difficile, sicuramente con GC a donne di facili costumi e piuttosto pesante.
Bene, quando l'ho presa c'era montata un'elica in acciaio 3px13x19 su un F115 Yamaha.
La barca planava bene, una vmax di circa 31 nodi con carico tipico (che non conosco in termini di Kg) e un consumo ottimo di 0,9 lt/NM a 20 kn... però, però c'era un problema, con un minimo di onda la prua sbatteva violentemente sull'acqua e sembrava si dovesse smontare da un momento all'altro. Ho letto di tutto su questo argomento, chi dice alleggerisci la prua, chi dice appensantisci la prua ecc ecc. Non avendo intenzione di spostare il carico, i serbatoi, portarmi dietro ulteriori 50 mt di catena ecc, mi sono concentrato sulla spinta. Ho provato prima una 3px13,25x17 che mi è sembrata un pò migliore e poi, più per curiosità che per altro una 4px12,75x17... ebbene, un'altra carena. Il consumo è rimasto pressochè invariato a Vcroc ma la barca è diventata morbida sulle onde, rimane una barchetta, non è che non beccheggi, ma "l'atterraggio" è graduale e non più brusco. In tutto questo ho perso 2 nodi di Vmax.


G

Sì certo . Scusami ma mi piacerebbe che separi la prestazione delle eliche provate .
E se la barca sbatte o no

La barca non sbatte più. Non sto chiedendo un consiglio o una consulenza.
Le prestazioni delle eliche provate non devono essere argomento di questo topic, ma le differenze tra un'elica e un'altra in termini non solo di efficienza nei consumi e nelle migliori prestazioni. Se queste differenze ci sono...
Mettiamoci anche le differenze in manovra, dove la prontezza ai comandi è importante.
Possibile anche che arriviamo alla conclusione che una 4p x 12,75 x 17 è uguale ad una 3p x 13,5 x 17 in tutto e per tutto... (esempio a cacchio, senza fondamento matematico).
E' solo per alimentare la discussione.

G

gianpippo ha scritto:

... Saver 620 Cabin, una barca notoriamente difficile, sicuramente con GC a donne di facili costumi e piuttosto pesante ..... c'era montata un'elica in acciaio 3px13x19 su un F115 Yamaha .... con un minimo di onda la prua sbatteva violentemente sull'acqua .... Non avendo intenzione di spostare il carico, i serbatoi, portarmi dietro ulteriori 50 mt di catena ecc, mi sono concentrato sulla spinta. Ho provato ..... una 4px12,75x17... ebbene, un'altra carena. Il consumo è rimasto pressochè invariato a Vcroc ma la barca è diventata morbida sulle onde, rimane una barchetta, non è che non beccheggi, ma "l'atterraggio" è graduale e non più brusco. In tutto questo ho perso 2 nodi di Vmax.
..... NB non sono alla ricerca di consulenze sull'elica ideale, non voglio spostare CG, non so quanto pesa la barca e non so LWL.

La spiegazione è semplice. Una 3 x 13 x 19 sarebbe uguale a una 4 x 12,40 x 19.
Gianpippo ha montato una 4 x 12,75 x 17 che sarebbe uguale a una 3 x 13,37 x 17.
Si deduce quindi che ha di fatto aumentato il diametro di riferimento riducendo il passo con ciò aumentando il volume di acqua portata con riduzione della sua accelerazione.
Il risultato è quello di aver aumentato la forza che tende a sollevare la prua, favorendo così una maggior morbidezza di ricaduta sull'onda, a spese di V..
Ma per me è una pezza a colori. La barca resta comunque pesante sull'onda, un po' meno ma ancora pesante.
Contento lui, contenti tutti.