[social web] Uno di meno, oltretutto poco intelligente [pag. 3]

Facebuk ha iniziato a morire da quando sono entrate le mamme a spiarci i figli, che alla fine sono rimasti su facebuk solo per spiare le mamme (degli amici) .

Qualcos'altro lo sostituirà.
La stessa foto incriminata credo sia stata diffusa tramite whatsapp e su una chat ristretta di "addetti ai lavori".

Quindi possiamo desumere che il "poco intelligente" non sia solo chi l'ha diffusa in chat, ma anche l' "addetto ai lavori" che a sua volta l'ha diffusa fuori.
Due geni al prezzo di uno.

Nulla può azzerare la nostra mania di protagonismo o il vizio di immedesimarci con pseudo-modelli che riteniamo superiori (influencer)

Almeno finchè, giocando col fuoco, non ci scottiamo poi da soli......

Quindi , probabilmente, sbaglio io a sopravvalutare il gesto della divulgazione della foto, sospettando che sia stato fatto apposta e volontariamente chissà per quale oscura manovra, definendolo troppo stupido per essere vero....

Apache77 ha scritto:

Io vorrei farvi notare che con l'avvento di FB , trequarti dei forum sono morti .
Gommonauti e' uno dei pochissimi che ha resistito , ma di sicuro senza FB avrebbe numeri maggiori .
FB ha anche cambiato questo aspetto di "condivisione" di informazione ed esperienze (in ogni campo)

per me, in questo senso, fa' molti piu' danni watsup che facebook.
Per esperienza personale posso dire che molte persone si spostano dai forum finendo col formare gruppi su watsup, non su fb. Se sia un danno o meno non lo so, ma e' cosi'.

Diciamo che su whatsapp non troveranno mai quello che c'è sul forum, è un danno solo per la socializzazione ma per il resto.... no.

bluprofondo60 ha scritto:

Quindi , probabilmente, sbaglio io a sopravvalutare il gesto della divulgazione della foto, sospettando che sia stato fatto apposta e volontariamente chissà per quale oscura manovra, definendolo troppo stupido per essere vero....

Troppo stupido? Direi nell a norma.
Ma talmente assurdo che rende razionale il dubbio.

Magari chi lo ha poi diffuso all'esterno ne ha approfittato anche solo per vendicarsi o fare un dispetto a qualcuno (colleghi, superiori?)

Come avviene in tantissime situazioni meno drammatiche, ma altrettanto inopportuno.

bluprofondo60 ha scritto:

Quindi , probabilmente, sbaglio io a sopravvalutare il gesto della divulgazione della foto, sospettando che sia stato fatto apposta e volontariamente chissà per quale oscura manovra, definendolo troppo stupido per essere vero....

Come diceva Einstein "due cose sono infinite: l'Universo e la stupidità umana. Sul primo ho qualche dubbio"
Più vedo l'evolversi delle cose, più mi convinco che sia stata stupidità allo stato puro.
Dei presenti nella stanza, qualcuno ha pensato bene di mostrare il "trofeo" nell'ambito di un gruppo interno e delimitato, a sua volta l'immagine deve essere stata diffusa sempre all'interno di altri circuiti interni, espandendosi a macchia d'olio, finché una testa ancora più fine non l'ha fatta uscire fuori magari informando un "amico" giornalista (succede molto più spesso di quanto si possa immaginare e in troppi s'illudono che, con i giornalisti, si tratti di vera amicizia)per dimostrare la bravura o la rapidità nel trovare i colpevoli, o chissà cosa.
In quanto alle grandi macchinazioni, ci credo poco, anche per questione di tempi e possibilità di inquadrare bene i due soggetti.
In quanto alle responsabilità, queste sono personali ed il comandante Generale non può risponderne a titolo di responsabilità oggettiva, visto che si dovrebbe dimostrare che avrebbe potuto impedirlo. Non è neanche da pensare che possa essere a conoscenza, in tempo reale, di tutto ciò che succede nell'ambito dei reparti territoriali, seppur vicini come nel caso. All'interno della struttura queste cose le hanno ben chiare e, al massimo potrebbero essere addossate responsabilità penali solo a chi materialmente ha bendato il soggetto e forse a chi era presente e non lo ha impedito, per abuso d'ufficio, e rivelazione del segreto d'ufficio per chi materialmente ha scattato la foto e l'ha divulgata per primo. Poi qualche responsabilità, solo di natura disciplinare, verrà contestata ai diretti superiori nell'ambito del comando territoriale, specie se non erano presenti dopo la gravità dell'evento della morte del Brigadiere.
Se poi si vuole volare con l'immaginazione e strumentalizzare il tutto per motivi politici, si possono chiedere anche le dimissioni dei Ministri dell'Interno e della Difesa

Bisogna anche considerare che in un forum come il nostro ci conosciamo, conosciamo la base di pensiero di ciascuno di noi e siamo quindi in grado di dare un peso ed una valutazione alle singole opinioni.

Abbiamo una "reputazione" (buona o cattiva) costruita nel tempo.

Sappiamo chi esprime una "opinione", per quanto valida, e chi ha la competenza per esprimere una valutazione tecnica.

Il complottismo è escluso a priori.
Conseguentemente anche il lettore di passaggio può facilmente comprendere la concretezza dei temi.

In altre forme di comunicazione non riusciamo ad avere tali dati.
Spesso la reputazione è costituita da sovraesposizione di chiappe e zinne, o tartarughe e tatuaggi. O semplice overposting.

Sta a noi andare oltre o fermarci.

Propongo un test: comprando on line, quali recensioni leggete? Le tante positive o quelle negative? Vi spaventate, entusiasmate o approfondite?

Noto che la discussione langue....
E' giusto così: parlavamo di "social" prendendo spunto da un fatto tanto tragico quanto assurdo. Tema assai complesso....

Non sono carabiniere, ma un pubblico funzionario.
Nè mi armo di falsa retorica, perchè vi confesso che quell'unica volta che mi necessitò l'intervento dell'Arma, nel solitario esercizio delle mie funzioni, incontrai due bimbiminkia vestiti " a morto" con tanto di riga rossa sulle braghe.

Tuttavia alla base delle nostre discussioni c'è un concittadino e, permettetemi, un "collega", seppur assai lontano, giacchè la "tetta" che ci paga lo stipendio è la medesima.

Mettiamoci pure nei panni di chi, a prescindere dalla sua professione o mestiere, si sveglia la mattina e non torna più a casa per cause di lavoro o per colpa di qualche disgraziato.

A prescindere dai processi mediatici, dagli avvoltoi social dal complottismo e perfino dai Carabinieri scemi che postano foto inopportune o (in extremis) insozzano la divisa che portano, mi sembra doveroso chiudere il topic rappresentando le condoglianze alla famiglia Cerciello Rega: un uomo, un figlio, un marito.

Il cui sacrificio, indirettamente, ci ha insegnato qualcosa di fondamentale: sta a noi capirlo e non renderlo vano.

Un immenso dolore , ogni volta che ci penso mi sento male...