Antenne VHF - Forse non tutti sanno che...

Cosa c'è all'interno delle nostre antenne VHF per nautica?

Esternamente vediamo solo quel meraviglioso stilo bianco in fibra, ma in realtà esso cela l'anima vera e propria dell'antenna, quell'elemento metallico che irradia l'energia elettromagnetica in RF (Radio Frequenza).

Ho avuto modo di aprire due stili di antenne da 160cm. Una commerciale da pochi euro e una un po' più costosa Glomex.
Ecco cosa c'è dentro....

Iniziamo da una visione globale di entrambe.
Si nota uno stilo in lega di ottone, dello stesso spessore per entrambe ma di lunghezza molto inferiore al contenitore in fibra. In questo paragone la Glomex vince essendo più lunga della commerciale di circa 10 cm ma entrambe sono ben al di sotto dei 160cm (circa 40cm) della guaina bianca che le contiene.
Tengo a precisarlo perché da sempre affermo che l'antenna più efficiente è quella più lunga, ed anche perché è importante la quota di posizionamento rispetto al livello del mare. Quei 40/50 cm di meno a 3 metri dalla superficie fanno la differenza rispetto a chi li ha.
Ad ogni modo queste due antenne sono abbastanza simili nella loro lunghezza fisica e difatti entrambe presentano un guadagno di 3 dB.
Per avere maggior guadagno si dovrà cambiare tipologia e andare su lunghezze ben maggiori.

Eccole quindi nella loro nudità!

La vera differenza tra le due risiede nel tipo di antenna e nel suo circuito di accordo.

La Glomex è un'antenna di tipo Jpole, costruita solo con l'elemento radiante ripiegato come la lettera "J" dalla quale prende il nome. L'accordo viene effettuato rispettando precise misure per i due rami della "J", la distanza tra essi, ottenuta per mezzo del supporto in plastica grigia, e il punto dove si salda il cavo di alimentazione.
L'altra è un semplice stilo con un piccolo circuito di accordo a induttanza/capacità montato su un minuscolo circuito stampato. in questo caso non ha importanza il punto dove si salda il cavo ma sono determinanti la lunghezza dello stilo e i valori di induttanza delle due bobine e il piccolo condensatore visibile sul retro della piastra.

Da notare come in entrambe le antenne il cavo sia elettricamente in corto circuito tra polo caldo e massa. La prima perché i due poli sono saldati sullo stesso elemento metallico, la seconda perché a cortocircuitare i poli provvede la bobina più piccola visibile in una delle foto.

La foto potrà essere di aiuto per chi volesse sostituire il cavo ad antenne dello stesso tipo.

CONCLUSIONE
Qual'è la migliore delle due?
Nessuna.
Entrambe hanno lo stesso guadagno dovuto dalla stessa dimensione fisica.
Hanno sistemi di accordo differenti ma entrambi sono funzionali allo scopo.
Volendo fare i pignoli potremmo dire che quella con il circuito induttanza/capacità contiene più elementi soggetti a rottura ma le bobine sono praticamente eterne e quel tipo di condensatore vive decine di anni prima di morire.
Il vero punto a sfavore della commerciale è che non sarà utilizzabile con potenze di trasmissione superiori a 25W proprio a causa di quei componenti.
La Glomex non avendo elementi di quel genere potrebbe sopportare potenze un po' maggiori.

Infine parliamo del costo.
La commerciale si acquista a prezzo più basso malgrado contenga più elementi e probabilmente la sua costruzione richieda più mano d'opera.
Tuttavia gli acquirenti sanno che acquistando un prodotto più blasonato pagano le sue campagne pubblicitarie?

Grazie per aver avuto la costanza di leggere fin qui.

VanBob ha scritto:

Da notare come in entrambe le antenne il cavo sia elettricamente in corto circuito tra polo caldo e massa. La prima perché i due poli sono saldati sullo stesso elemento metallico, la seconda perché a cortocircuitare i poli provvede la bobina più piccola visibile in una delle foto.

Un circuito elettrico attraverso il quale passa corrente alternata.
La corrente alternata genera un campo elettromagnetico che si irradia attraverso l'aria, con una lunghezza d'onda pari alla lunghezza dell'antenna ( o multiplo/sottomultiplo).

Interpretazione troppo banale?

Ehm.... no

la lunghezza d'onda è sempre stabilita dalla frequenza di oscillazione del trasmettitore. Che poi essa debba entrare in risonanza con il circuito di antenna è indispensabile, ma la lunghezza d'onda non la stabilisce l'antenna. Altrimenti avremmo trasmissioni su diverse frequenze (lunghezze d'onda) solo cambiando le caratteristiche fisiche delle antenne. Sai che risate?

Complimenti VanBob, ottima spiegazione dell'antenna. Io, da profano, dopo aver saldato gli attacchi del VHF ho provato con il tester è ho trovato che dava il cortocircuito. Credevo di aver fatto male le saldature e invece, grazie alla tua spiegazione, ho capito che era normale il cortocircuito. Testato l'apparato ed è risultato tutto ok. Grazie ancora.

Grazie Roberto,
hai fatto una cosa molto interessante.
Alcuni anni fa rientrando da pescasub che ormai era buio, io ero stanco e mi ero scordato che sotto il canale di Santa Liberata, con l'antenna alzata non si passa, quindi l'ho spezzata proprio circa ad una quarantina di centimetri dalla punta.
Visto che la rottura era netta, ho unito i due pezzi, li ho nastrati e sono andato avanti un paio d'anni fino a che dimenticandomi nuovamente del ponte (maledeto buio) l'ho sbriciolata.

Ora mi chiedo, dato che l'antenna non è il contenitore e quindi, come dici tu, l'altezza utile che da la portata dell'antenna è la parte in ottone, potrei segare la parte in fibra fino ad arrivare all'antenna in ottone. In questo modo l'antenna dovrebbe essere parimenti efficiente, ma avrei un margine in più nel caso di una ulteriore dimenticanza.
Pensi che sia possibile, naturalmente chiudendo a tappo la parte segata?

Infine, pensi che la diversa struttura tra le due antenne possa cambiare la possibilità (o la facilità) di accorciare il filo eletrico che congiunge l'antenna con la radio?

Grazie mille
piero

Quello che però vorrei che venisse finalmente chiarito è la possibilità o meno di tagliare il cavo dell'antenna VHF.

Ho sentito voci, dei soliti ben informati, che questo non si dovrebbe fare pena il mancato funzionamento dell'apparecchio ….. che richiede lunghezze ben definite del cavo di collegamento disponibile?

E' vero …. questo "voci" sono attendibili? Con quale strumento potrei verificare questo fatto? Ma se sostituisco l'antenna della Glomex con una amplificata del mio TV portatile …. ricevo anche Capodistria?

Resto in attesa di ricevere con ansia le vostre indicazioni.

Mailand ha scritto:

Resto in attesa di ricevere con ansia le vostre indicazioni.

Ecco, rimani pure in ansiosa attesa.....


@p_tosoni
Come già detto la parte che conta è quella metallica. A tutto il resto puoi fare quello che vuoi.
Attenzione che alcune antenne (rare) hanno uno stilo in VTR dentro cui è letteralmente affogato un avvolgimento di filo metallico. Ovviamente queste non vanno mai tagliate/rotte.


@tutti
Il cavo?
Tagliatelo se è troppo, allungatelo se è poco!
Soprattutto non date retta ai falsi esperti, specialmente a chi millanta esperienza da "radioamatore". Bisogna aver pazienza... sono un po' come i pescatori.

Mi hanno rotto la punta dell'antenna, solo la parte in vetroresina, quella con il gommino nero, non si vede metallo esposto, ma solo vetroresina.

Ci metto un tappino da sedia e me ne frego? (cit.)

Chiudilo in qualche modo. Se ci va umidità fa danni.

VanBob ha scritto:

[Bisogna aver pazienza... sono un po' come i pescatori.

hai ragione … sono anche peggio dei cuochi di polpette …. e ho detto tutto!