Joker coaster 470, proviamo di evitare l'allagamento totale.

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cormorano grigio (autore)
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Il tutto nasce la scorsa estate, quando a Lefkada, dove notoriamente non piove mai, ho evitato un disastroso allagamento grazie al mio sesto senso (sic!), e soprattutto a un po' di fortuna.
Premetto che ho scandagliato abbastanza a lungo il sito alla ricerca di argomenti simili, soprattutto per non “scoprire l'acqua calda”, trovando un solo riferimento, peraltro senza seguito, sulla deviazione dell'ombrinale di scarico, ragion per cui ho deciso comunque di aprire questo topic.

I gommoni sotto ad una certa dimensione, tipicamente sotto i 5 metri, non sono generalmente autosvuotanti, perche' rialzare troppo il pagliolato rende poco protettivi i tubolari, il cui bordo rimarrebbe troppo basso rispetto al piano di calpestio, (e qui' i riferimenti sono piuttosto numerosi e contrastanti, ma la sensazione , e non solo , di insicurezza e' condivisa).
L'ombrinale , posto a poppa, nella parte piu' bassa dello scafo, sotto alla linea di galleggiamento, viene lasciato generalmente chiuso, poiche' lo scafo e' autosvuotante solo in planata, o sul carrello, io ho da sempre montato una valvola di non ritorno sulla parte esterna, difficilmente raggiungibile , ed il tappo internamente.
Normalmente i nostri gommoni sono equipaggiati con una pompa di sentina , che provvede normalmente a svuotare la poca acqua che entra o si accumula.

Il problema nasce quando il gommone e' alla fonda.
Se si lascia l'ombrinale aperto, quando il gommone e' alla fonda, l'acqua sale e arriva fino al livello in cui i tubolari mantengono comunque il galleggiamento, (mi riferisco quindi a gommoni), ed il fastidio in questo caso e' quel velo d'acqua, pochi cm , che si forma sul pagliolato e che in planata se ne va piu' o meno rapidamente. Questo accade anche con le valvole di non ritorno, perche' queste lasciano sempre trafilare l'acqua, sia pure lentamente.
Se invece si lascia il gommone alla fonda con il tappo chiuso, una pioggia persistente potrebbe riempire il gommone fino allo specchio di poppa, trasformandolo in una vasca da bagno, con le conseguenze del caso , prima di tutto mettendo in pericolo le batterie, se non adeguatamente rialzate o protette. Un forte acquazzone estivo puo' fare lo stesso.
Si ovvia classicamente con un telo di copertura, non sempre agevole da montare , con una pompa di sentina automatica, che pero' ha il difetto di scaricare la batteria , oppure in altri modi. Mi e' stato segnalato che esiste in commercio una interessante pompa di sentina esterna messa in azione dal moto ondoso quando il gommone e' alla fonda ( ci vuole un poco di onda per mettere in moto il meccanismo).
Per la cronaca, poi sono riuscito sbadatamente ad allagare il gommone in rimessaggio, salvando per fortuna le batterie, alloggiate in un vecchio serbatoio tagliato su misura. Il resto , un disastro.

Sto sperimentando una semplice modifica , del tutto reversibile e praticamente a costo zero, che non risolve del tutto il problema , ma che si propone di tenere il gommone normalmente asciutto, ma impedire, se piove, l'allagamento TOTALE del gommone. La modifica consiste nel rialzare il condotto dell' ombrinale fino a qualche centimentro al di sopra della linea di galleggiamento nativa , determinata dai tubolari , e che nel caso del mio JB Coaster 470 prima serie e' di poco superiore al pagliolato.
Questo accorgimento permetterebbe a una pioggia consistente di salire solo fino all'imboccatura del rialzo, quindi a pochi cm sopra al pagliolato ( considerare che il peso imbarcato affonda di poco il gommone ed alza lievemente la linea di galleggiamento) per poi defluire, si spera con la velocita' con cui si accumula, dall'apertura dell'ombrinale, (da verificare se tenere o meno la valvola di non ritorno, che potrebbe rallentare il deflusso di una pioggia importante). Seguono schizzi

Riassumendo, con l' ombrinale rialzato e aperto, l'ipotesi e' che:
A)se non piove non succede niente
B)se piove non si allaga piu' di tanto
C)in navigazione , se entra un po' d'acqua si usa la pompa di sentina, come a tappo chiuso
D)ovviamente , se il condotto di rialzo e' mobile, si puo' togliere e usare la planata con effetto “autosvuotante”
E)In rimessaggio si toglie il rialzo dell'ombrinale, in modo da svuotare completamente lo scafo
Joker coaster 470, proviamo di evitare l'allagamento totale.

Joker coaster 470, proviamo di evitare l'allagamento totale.

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Prototipo
Dato che io sono un “grezzone”, il rialzo che ho sperimentato come prototipo consiste in un semplice tubo flessibile con un ispessimento terminale in teflon , inserito nell'ombrinale e tagliato poco sopra alla linea di galleggiamento, alla misura che sperimentero' una volta in acqua e fissato in maniera lasca e scorrevole all'inclinata della vasca motore in modo da poterlo sfilare in rimessaggio.

E chiaro che cosi' la luce dello scarico si riduce, ma, come vedremo, si puo' fare di meglio.
Per la cronaca , il “mago” dove tengo il gommone mi riferisce che si possono montare, e lo ha anche fatto, altri due ombrinali “alti”, e che per dimensioni e semplicita' funzionano molto meglio, ma a me' scoccia sempre fare dei buchi nuovi.

Joker coaster 470, proviamo di evitare l'allagamento totale.

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Nella foto, il tubo viene inserito a pressione nell'ombrinale, e viene tenuto in posizione da una legatura mediante fascetta tra due cavallotti, in modo che sia scorrevole, cosi' si puo' sfilare e liberare l'ombrinale. I cavallotti sono avvitati su una lastrina di legno incollata o fissata con velcro forte alla vetroresina, in modo da non fare altri buchi. La posizione piu' avanzata rispetto allo specchio di poppa dovrebbe ridurre l'entrata di acqua durante gli inevitabili appoppamenti del mezzo in fase di risalita.
Alcuni giri di teflon garantiscono la tenuta, qui il teflon bianco e' visibile perche' il tubo e' disinserito.
A fianco e' collocata la pompa di sentina ad attivazione manuale.

La verifica sul campo mi determinera' la corretta altezza a cui tagliare il tubo, ma, in relazione alle variazioni di carico, e' anche possibile realizzare una altezza variabile mediante un controtubo coassiale scorrevole, ovviamente esterno per non diminuire la sezione svuotante. Questo accorgimento dovrebbe essere utile in caso di cambio dell'assetto, diversa distribuzione dei pesi ecc.

Come dicevo, si puo' fare di meglio.
La soluzione adottata in prima ipotesi ed illustrata nella foto ha lo svantaggio di ridurre la luce del condotto di scarico.
Una ricerca tutto sommato abbastanza breve di un tubo di circa 22 mm di diametro esterno e con una parete sottile mi ha portato sulle tracce di questo componente per elettricisti e che consiste in un raccordo per canaline. Grazie al diametro esterno di 21-22 mm, una fasciatura di teflon lo adatta perfettamente all'ombrinale. Quindi, una estremita' va inserita nell'ombrinale, sull'altra si monta esternamente un tubo in plastica morbida, che in questo modo non riduce la luce di scarico; nel mio caso un tubo di 20-21 mm di diametro interno (acqua calda!).
Lo spezzone composto si inserisce e disinserisce facilmente nell'ombrinale e si fissa come il tubo nella foto precedente.

La fantasia progettuale a questo punto e' scatenata , e fa' immaginare un raccordo che abbia una saracinesca apribile nella parte vicino all'innesto, da aprire per rendere il gommone autosvuotante dinamico, invece di sfilare il marchingegno. E via cosi' , verso altre soluzioni sempre piu' perfezionate (e complicate) .. .. .

Nelle foto che seguono il tubo di raccordo, il raccordo montato sul tubo di rialzo, valvola antiritorno e tappo, e lo schema del marchingegno definitivo (sic. .?)

Joker coaster 470, proviamo di evitare l'allagamento totale.

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In attesa di provare il tutto in mare, vediamo cosa si puo' dedurre dalla teoria, e prendiamo in esame per semplicita' due casi, una pioggia moderata persistente ed un acquazzone violento.

Dati Pluviometrici generali (vedi immagini allegate)
La classificazione ufficiale in meteorologia è la seguente: per precipitazioni fino a 1 mm/h, si parla di "pioviggine"; da 1 a 2 mm/h "pioggia debole"; da 2 a 5 mm/h "pioggia moderata"; da 6 a 10 mm/h "pioggia forte"; da 11 a 30 mm/h "rovescio"; oltre 31 "nubifragio". In un temporale estivo, che dura poco più di 15 minuti, cadono 5-10 mm di pioggia.

Dati presi in esame:
intensita' della pioggia :10 mm/ h, equivalente a 10 lt/h ogni metro quadrato
superficie del gommone che raccoglie la pioggia ( da sommita' dei tubolari) : 6 mq
superficie del pagliolato libero , esclusi i gavoni stagni :2,5 mq

la capacita' di evaquazione (sperimentata in “laboratorio” con un aggeggio che replica le condizioni del pozzetto di poppa) del mio ombrinale, rialzato con un tubo di 13 mm di diametro interno libero, senza cioe' la valvola di non ritorno e con un battente d'acqua di due-tre cm : 2 lt/ min

La quantita' di pioggia media che il gommone raccoglie in una ora e' di 60 litri, equivalenti a un litro al minuto.
Intensita' istantanea di accumulo pioggia : un litro al minuto nell'intero gommone
Velocita' di evaquazione : 2 litri al minuto, dall'unico ombrinale.
Per confronto , la portata delle nostre piccole pompe di sentina e' mediamente di 30 litri al minuto.

Conclusioni
Ne consegue che una pioggia moderata persistente non provoca allagamento, (Foglio A), mentre un allagamento temporaneo puo' essere provocato da un violento rovescio, che verra' comunque evaquato , ma puo' causare un picco di allagamento pericoloso.(Foglio B)
Nel caso di un violento rovescio, sessanta litri si accumulano in 15 minuti, poiche' l'evaquazione e' comunque lenta, se la pioggia cessa, lo svuotamento avviene in 30 minuti, se continua come persistente in 60 minuti.
Pero l'accumulo in tempi brevi sulla parte di pagliolo libera, esclusi i gavoni stagni, in cui l'acqua non entra, puo' raggiungere in teoria ( 60.000 cm3 / 2,5 x 10.000 cm2) facilmente ulteriori tre cm di altezza. (Foglio B)

Infine un rapido calcolo dimostra che in una notte di pioggia, diciamo in poco piu' di 8 ore , se il nostro e' alla fonda con il tappo chiuso, imbarca 500 litri d'acqua, prima di iniziare a scaricarla dallo specchio di poppa. (Foglio C)

Nota : Allego dati pluviometrici e fogli di calcolo. E' chiaro che in questi esempi i dati dimensionali presi a base delle stime sono scelti nella media della casistica e per semplicita' arrotondati; i dati dimensionali sono quelli del coaster 470, ma dovrebbero comunque centrare l'”ordine di grandezza” del problema.

Nota bene :Ovviamente, questa e' la teoria, provero' a verificare il tutto prima in rimessaggio, poi in mare.
E spero di non allagarmi!!!

Joker coaster 470, proviamo di evitare l'allagamento totale.

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Ammiraglio di squadra
bluprofondo60
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Caro Cormorano, ho letto con grande interesse ed estrema attenzione quanto da te scritto e figurato e , ancora una volta, mi complimento con te per l' arguzia e l' ingegno che dimostri in ogni tuo topic. Devo dire però, che pur giudicando positivamente la tua soluzione che sfrutta l' ombrinale già presente senza fare un altro foro, io credo che effettuare un secondo foro sopra quello esistente, abbia più vantaggi che svantaggi. Sarà perchè non amo le valvole di non ritorno e le giudico poco sicure, ma preferirei fare un foro sopra la linea di galleggiamento, da tenere aperto nel momento in cui il gommo è ormeggiato in porto e chiudere in navigazione con un praticissimo tappo a espansione.Prendendo tutte le precauzioni nel fare il nuovo foro, con tanto di stuccatura e resinatura, non penso ci sia pericolo di infiltrazioni o altro.
2° Capo
cormorano grigio (autore)
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Intanto ti ringrazio per l'apprezzamento. Hai sicuramente ragione, infatti il "mago dove tengo il gommone", come ho citato nel post adotta questa soluzione. Probabilmente li faro' anch'io, magari non subito, sicuramente quando avro' verificato quale e' la linea di galleggiamento sicura, e quando avro' finito altre piccole ma importanti modifiche. te ne dico una per tutte, i disgraziati che avevano attrezzato il gommone hanno praticato un foro di uscita dei cavi, dal gavone centrale, che altrimenti era stagno, poco sopra al pagliolo. Deficienza pura. ma intanto devo sfilare tutti i cavi sigillare il foro e forse farne un altro molto piu' rialzato.
Ciao e buon mare. Cormorano Grigio
Ammiraglio di squadra I.S.
fran
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Complimenti per l’idea, gli sforzi profusi e l’attenzione posta ai minimi dettagli per la sua realizzazione.
Purtroppo, hai dimenticato un particolare che rende il dispositivo non funzionante: l’acqua non si può muovere da una zona a bassa pressione verso una zona ad alta pressione.
Con riferimento alla figura sottostante la pressione P1 all’ingresso del tubo rialzato è minore della pressione P2 all’uscita dell’ombrinale, talchè l’acqua non potrà mai fluire naturalmente ma dovrà essere spinta da un’adeguata forza. S ha, infatti:
P1 = pressione atmosferica = 1 atm
P2 = pressione atmosferica + pressione idrostatica = 1 + ro g H = 1,049 atm
essendo
ro (densità dell’acqua) = 1 kg/dm^3
g (accelerazione di gravità) = 9.81 m/s^2
H (altezza del battente idrostatico) = 0.5 m


re: Joker coaster 470, proviamo di evitare l'allagamento totale.
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
2° Capo
cormorano grigio (autore)
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Non concordo, le pressioni che si contrastano sono esattamente uguali per il principio dei vasi comunicanti, quella del livello del mare all'esterno, alla linea di galleggiamento , e quella , uguale, all'imboccatura del tubo all'interno, sono alla stessa altezza. Il deflusso funziona esattamente come quando hai gli ombrinali semplicemente aperti ed il gommone e' in galleggiamento grazie ai tubolari: quando all'interno cresce di qualche cm hai una differenza di pressione, sia pure di pochi cm , tra l'interna e il livello del mare esterno, l'acqua esce ed il tutto si riequilibria.
2° Capo
cormorano grigio (autore)
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- Ultima modifica di cormorano grigio il 29/01/19 10:35, modificato 2 volte in totale
Nel diagramma che hai commentato, per confrontare le due pressioni, la tua P2 va' portata allo stesso livello della P1, o viceversa, sono equivalenti e non vi e' passaggio di acqua. Quando la P interna cresce, per accumulo di pioggia, il surplus esce finche' il tutto si riequilibria, questo perche' nei gommoni la linea di galleggiamento rimane sostanzialmente uguale, con piccole oscillazioni che dipendono dall'acqua e dal carico, anche persone, imbarcate.
Il passaggio di acqua, tra interno ed esterno, avviene a livello dell'ombrinale, dove , in situazione di equilibrio, cioe' quando il gommone si e' assestato, il battente d'acqua esterno e' uguale al battente d'acqua interno, quindi le pressioni sono uguali.
Quando succede qualcosa, o entra pioggia all'interno oppure il gommone si appoppa si ha un prevalere dell'una o dell'altra pressione e e l'acqua o esce o entra, fino a che non si ristabiliscono le condizioni di equilibrio. E' il principio dei vasi comunicanti.
La condizione determinante e' che il gommone, in virtu' dei tubolari, non affonda piu' di tanto, ed "marchingegno" trova la sua utilita' nel far defluire la parte di pioggia che , trattenuta all'interno del gommone , supera la linea di galleggiamento, cioe' il livello del mare all'esterno del gommone.
E' evidente che in tal caso rimane un "velo" di qualche cm all'interno, ma si evita di trasformare il nostro in una vasca da bagno.
2° Capo
cormorano grigio (autore)
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ecco cosa intendo, i due battenti d'acqua si "fronteggiano" esattamente
re: Joker coaster 470, proviamo di evitare l'allagamento totale.
Ammiraglio di squadra
maxfrigione
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- 8/18
@Cormorano Grigio, complimenti per i disegni, e per l'idea. Vediamo, attraverso le vostre discussioni, se funzionerà. Lo scorso anno, anche io ho preso un forte acquazzone a Sivota Bay, e siccome era nell'aria, avevo ormeggiato il gommone, col tendalino e la sua "visiera" montati. Poca acqua sul calpestio, ma per me, che ho solo la pompa di sentina manuale, la preoccupazione è forte. Per ben due volte invece, mi è capitato di varare senza tappo dell'ombrinale, e fu veramente un disastro, a causa dell'inclinazione della poppa, in pochissimo tempo l'acqua stava riempiendo pericolosamente il gommone! Lavorate a questa soluzione, se il verdetto sarà positivo, vi copio!Wink

Max
Navigator III(270cm)+motore elettrico
Z-Ray 400(310cm)+Evinrude 4Hp/Johnson 8Hp
Solemar Skipper 400+Evinrude 521 25Hp
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cormorano grigio (autore)
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- Ultima modifica di cormorano grigio il 28/01/19 23:17, modificato 2 volte in totale
Noterai anche che nel diagramma 3 l'acqua e' presente nel tubo di rialzo interno, ,ma non fino alla imboccatura , un tantino piu' alta, altrimenti entra. L'imboccatura deve essere un poco piu' alta della linea di galleggiamento, salvo variazioni momentanee, magari dovute a onda o appoppamento, e si puo rallentare con la valvola di non ritorno, o chiudere in navigazione come ha detto blu profondo, salvo riaprire all'ormeggio.
Il marchingegno funziona quando il Gommone si riempie per cause esterne, allora il dentro supera il fuori e esce fino all'equilibrio.
Comunque bene le discussioni , ciao - Cormorano Grigio

Ecco, questo schizzo e' piu' corretto di quello nel post originale
re: Joker coaster 470, proviamo di evitare l'allagamento totale.
2° Capo
cormorano grigio (autore)
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Ciao Maxfrigione, potrebbe proprio essere stato lo stesso acquazzone, violentissimo, a Sivota, dove eravamo con amici nella seconda meta' di luglio dopo essere stati nel campeggio di Santa Maura da soli, questa e' la foto del nostro JBcoaster470 che la sera del 26 avevo coperto perche' il mio sesto senso . .. ... .. .. .. ..
L'altra foto e' del 29.
Un caro saluto, quanto al marchingegno, non manchero' di pubblicare l'esito del collaudo in mare. Corm-Grigio
re: Joker coaster 470, proviamo di evitare l'allagamento totale.

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