Joker Coaster 470 - Da gommone di famiglia a gommone “sub-leggero”.

Preliminare; il gommone acquistato e' attrezzato con un roll bar in acciaio ed il prendisole in legno del coaster prima serie. Il roll bar , sia pure abbattuto non permette di entrare in garage, ed il prendisole, pesantissimo e semifisso, non permette di muoversi in sicurezza ne' di vestirsi con mare formato; infine, un serbatoio sotto al prendisole impedisce l'uso del pozzetto di prua: conclusione:
VIA TUTTO e riorganizzazione.
Il coaster 470 prima della riorganizzazione

La riorganizzazione segue questo schema: netta separazione delle funzioni tra 1) il gavone di poppa, sotto alla seduta, che viene dedicato esclusivamente al carburante, al filtro e alle tubazioni di riserva, ed 2) il gavone di mezza nave posto sotto alla consolle, che viene dedicato al pacco batterie e ad attrezzature asciutte, 3) liberazione del pozzetto anteriore alla consolle, 4) pulizia ed attrezzatura della vasca motore a poppa . 5) utilizzo “pesante” del gavone di prua, 6) Attrezzature varie di coperta.

Nel dettaglio :
1) gavone di poppa: la benzina e' contenuta in due serbatoi mobili da 30 litri, ciascuno con il suo attacco, piu' una tanichetta di riserva da 5 (il Superamerica e' un gran bevitore, come me', del resto). Ho eliminato il serbatoio semifisso da 40 litri perche' dove vado non sempre la benzina e' comoda in banchina. Il gavone ospita anche il filtro.
Il filtro della benzina viene alloggiato in una apposita cassetta in grado di proteggerlo da eventuali urti in fase di stivaggio dei serbatoi pieni; la cassetta assorbe gli urti mentre i collegamenti in tubi flessibili permettono l'estrazione completa del filtro. La sagomatura della parete permette di effettuare lo spurgo senza estrarre la cassetta.
Il gavone di poppa, le benzine, particolari dell'alloggiamento del filtro

2) gavone di Mezza nave: montaggio di una seconda batteria e di doppio staccabatteria accessibile dalla ribaltina in consolle; ho preferito avere un doppio staccabatteria piuttosto che un selettore, che ho ritenuto piu'vulnerabile, per avere una ridondanza di impianto.
Le due batterie , da circa 50 Ah ciascuna, sono contenute in un vecchio serbatoio tagliato alla bisogna per motivi di spazio, ammortizzato con lastra di neoprene resistente agli acidi. I contatti ai poli negatividelle batterie sono protetti con nastro adesivo nero (piu' sicuro di altri accrocchi), i rimanenti contatti, tutti positivi, con nastratura rossa.
L'alloggiamento delle batterie ed i cavi di collegamento agli staccabatterie

Il primo staccabatteria ha dadi M10 come il secondo, scelto con 2.500 A di spunto; cavi aggiuntivi con sezione 35mmq in rame (evitando fortunosamente gli ingannevoli i cavi in alluminio rivestito rame), rigorosamente rossi o neri, capicorda saldati ed inguainati con termoretraibile dal mio “ghignoso” elettrauto, cui ho dovuto fornire tutto il materiale tagliato a misura e preassemblato. Gli staccabatteria sono immediatamente accessibili dal vano nella consolle e protetti da urti accidentali con un semplice ribaltina in polionda e legni di recupero, (costo zero).

La ribaltina a protezione degli staccabatteria, nel vano consolle

3) Il pozzetto anteriore viene dedicato alla vestizione delle attrezzature sub, prevalentemente apnea e fotosub, ma con il recupero di una base portabombole in legno , proveniente dal precedente gommone. La comodita' e sicurezza che ne deriva e' impagabile; la pennica pomeridiana (due membri dell'equipaggio) si fa' al traverso sul sedile di governo e sul sedile posto davanti alla consolle. Il disegno di coperta del coaster 470 prima serie e' perfetto per questa distribuzione, in barba al prendisole tutto ponte , (che in queste misure serve solo alla pubblicita’ delle case costruttrici per fotografare delle fanciulle con i capelli scompigliati dal vento di una improbabile e pericolosa planata). Volendo ricostituire la pontatura del pozzetto, quattro assicelle e via.
Il pozzetto anteriore, finalmente libero e la pontatura mobile

4) Attrezzatura dell'area di poppa, nella vasca motore: sono portati fuori dai gavoni, liberi e a vista tutti i cavi ed i rimandi del motore e della timoneria, ai cavi viene dedicato un ampio spazio dove sono liberi di muoversi secondo il brandeggio del motore. Ai lati, realizzazione di due gavoncini dedicati all'ancora normalmente utilizzata ( questa con rimando a prua), e alle cime aggiuntive di ormeggio. I gavoncini sono coperti con due ribaltine calpestabili utilizzabili per la risalita (Sx)e per operazioni sul motore (Dx), prolungate dalle due plancette native del coaster 470. I due supporti laterali in acciaio inox sono costituiti dai vecchi supporti del roll-bar, mantenuti in essere.
La vasca motore con la struttura di sostegno e le ribaltine per ancora e cime

5) Il gavone di prua, originariamente destinato all'ancora, viene destinato alla piu' pesante ancora di rispetto, alle zavorre e alle riserve di olio , contribuendo al bilanciamento del mezzo.

6) Attrezzature di coperta
6a-Prolungamento della scaletta di risalita ( quella di serie di serie e' a dire il vero un po' stitica) con un gradino aggiuntivo realizzato mediante due tubi telescopici
uniti da una traversa, inseriti nell'ultima tratta della scaletta e trattenuti con sagole avvolte a spirale e di misura per fermare il gradino. Le sagole sono sostituibili in qualunque occasione , anche in mare, una saldatura no (gia' successo)
Il prolungamento telescopico della scaletta, schizzi e realizzazione

6b-Plancetta girevole a supporto dell'ecoscandaglio: l'ingombro dello strumento e la accessibilita' al pomello di fissaggio hanno obbligato ad una basetta girevole. La basetta e' realizzata con tre lastre di nylon bianco di cui l'ultima fissata con un perno inox, mentre per il passaggio del cavo si e' utilizzato un foro esistente al di sotto della prima lastra.
La plancetta girevole dell'ecoscandaglio
Naturalmente , dopo tutto questo lavoro l'ecoscandaglio e' morto, cosi' dovro trovarne uno che si adatti alla plancetta.

6c-Plancetta di supporto asta luce di via 360 bianca e di fonda, realizzata con tre lastre in compensato marino che abbracciano un tratto del tientibene. Le aste portaluce sono ricavate tubi per idraulica in PVC grigio, casualmente in tinta con il gommone, innestabili l'una nell'altra fino alla combinazione ed altezza voluta. Bulloni inox a testa tonda e fascette, tutte cose facilmente sostituibili anche in mare.
La plancetta per l'attacco della luce di via e di fonda

6d-Supporto per canne e /o luce di via realizzato con tubi per idraulica in PVC grigio fissate agli originari supporti del Roll-Bar (profilati a L inox), che sono stati mantenuti in essere. Le angolazioni volute sono ottenute con le curve dei pezzi speciali della stessa serie di tubi.

6e-Il salvagente a ferro di cavallo viene ancorato con elastici e tre moschettoni a sgancio rapido allo schienale del sedile.

Note Normative:
Il salvagente a ferro di cavallo e' omologato e conforme a quanto richiesto dal DM 385 del '99;
Le luci di via sono conglobate in un fanale bianco a 360 gradi, utilizzabile sia come luce di fonda che come luce di navigazione, ammessa per unita' inferiori ai sette metri e a velocita' inferiore a sette nodi. Ovviamente l'impianto e' implementabile con i fanali verde e rosso, che possono essere fissi o montabili alla bisogna, alimentati da bordo o da batteria autonoma.

Considerazioni generali:
L'allestimento cosi' realizzato individua la destinazionedei gavoni separando rigorosamente le componenti elettriche dai serbatoi e dal circuito del carburante - permette una buona abitabilita' del mezzo, una buona sicurezza nel muoversi da poppa a mezza nave in caso di mare formato ed una ottima vestibilita' delle attrezzature di immersione; La scelta di alloggiare a poppa la riserva di carburante puo' destare perplessita' per quanto riguarda il bilanciamento del gommone; in realta' le batterie, poste a mezza nave sono un peso permanente, mentre i serbatoi sono un peso variabile; inoltre in caso di mare formato il parziale svuotamento dei serbatoi alleggerisce la poppa del gommone, migliorando la sicurezza del rientro; ovviamente in partenza il problema non si pone quasi mai, perche' in caso di mare grosso , si spera, si puo' rimanere in porto.

Caratteristiche del gommone :
Joker Boat – Coaste 470, lunghezza effettiva m 4,80
Motore Mercury Superamerica riportato e riomologato a 45 hp
patente nautica vela e motore , senza limiti.

Ed eccoci finalmente in mare: Grecia Lefkada Meganisi e Canale di Meganisi

complimenti, bel progetto, bei lavori, unico neo, a mio avviso, quel tubo in PVC della luce a 360.
Magari un bel tubo in acciaio sarebbe più in armonia col resto degli accessori.
Quindi hai eliminato il roll bar.
Posso chiederti perchè?
saluti

Roll bar, Ti rispondo molto volentieri anche se in ritardo . Lo ho tolto per due motivi, primo perche' era progettato male (e gia' la cosa mi dava fastidio), non si abbatteva del tutto ma si appoggiava sul tientibene della consolle o direttamente sulla consolle stessa: quindi non era completamente abbattibile e non mi entrava in garage , dove riesco a fare dei lavoretti in tranquillita'.
In secondo luogo, ritengo che fino ai sei metri, sei metri e mezzo il roll bar sia pericoloso per la integrita' del gommone, (e qui mi rifaccio ad un vecchio topic che poi cerco di ritrovare), essenzialmente perche' sui mezzi piu' corti gli sforzi che in caso di mare formato, ma anche di trasporto su strada, il lungo braccio di leva trasmette sugli ancoraggi alla vetroresina (che solitamente sono troppo vicini tra loro per dare un buon “piede”) finiscono per strappare qualche cosa. Per non parlare di quando sono mal progettati o arrangiati alla buona.
Sui gommoni piu' grandi i colpi di mare sono piu' attenuati, e poi le proporzioni mi sembrano migliori.

Nel mio caso, l'allestitore aveva fissato alla controstampata due putrelline (angolari a L) inox piuttosto lunghe, e quindi abbastanza affidabili, sulle quali aveva avvitato la base del Roll Bar, questa della lunghezza di una spanna.

Queste due putrelline le ho tenute perche' costituiscono un buon rinforzo della controstampata e perche' hanno fornito l'appoggio alla strutturina in legno che sostiene le plancette-ribaltine posteriori .
Ti allego un paio di immagini.

Neo: tubi in PVC, hanno il pregio di costare mediamente due euro il pezzo; e poi , una piccola sbavatura estetica ci vuole, senno' diventa un gommone troppo “leccato”.
( aparte tutto, sono solidi, elastici, affatto fragili e componibili fino alla variante che ti serve!) Anche se non traino, ecco la base di un portacanne di fortuna:

E poi, , non riesco atrattenermi , anche se vado un po fuori tema, un piccolo "coralligeno" a Lefka, e la prima uscita di collaudo nel Delta

Ciao , e a disposizione

Ecco l'intervento a cui mi riferivo nella risposta precedente, e' di Wiz, del 03/08/18, sul topic "Roll-Bar o niente Roll-Bar questo e' il problema" pag 6

Ciao, e ormai buona notte

ok, chiara la tua idea.
Cercherò questo post perchè anche io pensavo di montare un roll bar abbattibile.
Bella la foto, in quale località di Lefkada eri di preciso ?
Molti qui sul forum passano le vacanze a Lefkada (me compreso).
Saluti e a presto.

Caro Cormorano grigio, ho letto con estremo piacere il tuo topic e devo dirti di essere d' accordo e in linea con te , oltre che per le modifiche apportate al tuo gommo, che giudico intelligenti ed estremamente efficaci, anche per la tua filosofia marinara.Ho anch' io un Joker boat di qualche cm più corto del tuo e cerco sempre di migliorarlo, adottando materiali pratici e convenienti e non necessariamente estetici. Sono d' accordissimo con te anche riguardo il non uso del rollbar su gommoni sotto i 6 metri e mi piace molto la realizzazione della luce a 360 gradi e l' utilizzo della ciambella a ferro di cavallo, sicuramente meno ingombrante e più semplice da piazzare rispetto a quella circolare.L' unica cosa che non mi piace è quella struttura in legno sul pozzetto davanti al motore, che reputo ingombrante e inutile. Il mio preferisco lasciarlo libero .Che dire, bravo.

cormorano grigio ha scritto:

Plancetta di supporto asta luce di via 360 bianca e di fonda, realizzata con tre lastre in compensato marino che abbracciano un tratto del tientibene. Le aste portaluce sono ricavate tubi per idraulica in PVC grigio, casualmente in tinta con il gommone, innestabili l'una nell'altra fino alla combinazione ed altezza voluta. Bulloni inox a testa tonda e fascette, tutte cose facilmente sostituibili anche in mare.
La plancetta per l'attacco della luce di via e di fonda

Mi pare un ottimo lavoro, e mi pare che anche all'estetica tu dia il giusto peso. Ed è per questo che mi sento di dirti, pur apprezzando il "recupero" di altri materiali, che questa luce a 360°, andrebbe migliorata ed "aggraziata". Invece, potrei sapere se il salvagente a staffa di cavallo è regolarmente omologato tra le dotazioni di sicurezza?

Max

Caro Max, sapevo che avresti avuto da ridire su quella luce di via, che per un esteta come te sicuramente non è il massimo.Riguardo il salvagente a ferro di cavallo, posso risponderti anch' io. Si , è omologato e stavo giusto facendoci un pensierino.

A Lefkada abbiamo fatto base al campeggio Santa Maura a Dessimi, poi un periodo piu' breve a Sivota, con amici.
Le foto che ho messo nel topic sono state fatte sulla costa occidentale della coda di Meganisi, , qui esattamente nella baietta poco a sud della Papanikolis Cave

La successiva, con il mare tranquillissimo, sulla costa occidentale di Meganisi , circa al centro della foto, un miglio o due sotto l'isolotto di Tilia:

Invece la coloratissima nicchia di coralligeno che ho allegato come foto sub e' un esempio relativamente frequente di ambiente in ombra, che puoi trovare anche a bassa profondita' , ma rigorosamente in grotticelle, oppure piu' in profondita' in ambienti in ombra.
questo nella fattispecie era in una delle baie a nord est di Meganisi.
zone invece di acque profonde si trovano , sempre nel canale di Meganisi, a sinistra, sulla costa di Lefka quasi verso la estremita' del canale

Ti ringrazio, a proposito della struttura nella vasca motore, ci tengo a specificare che i cavi sono assolutamente liberi di muoversi negli spazi liberi, noterai che la ribaltina di sinistra e' anche smussata ad incavo proprio per non ostacolare minimamente il movimento dei cavi.
ho fatto molta attenzione a non gravare su di questi, infatti sotto alla ribaltina di sinistra non c'e' nulla. Al di sotto delle ribaltine ho ricavato due tasche semirigide in moquette spessa, sospese alla struttura con delle fascette da elettricista; a sinistra c'e' l'ancorotto di uso normale che poi rimando a prua con una cima di servizio collegata all'anello , a destra, sempre tenuta sospesa per non toccare i cavi, trovano posto le piu' leggere cime di ormeggio.
Il vano centrale e' lo spazio libero per il brandeggio dei cavi e per la pompa di sentina.
Le plancette sono estremamente comode per la risalita e le eventuali manovre a poppa.
Comunque grazie , osservazioni e suggerimenti sempre bene accetti ( in effetti rendero' un po' piu' "professionale" il castello delle luci).