Traversata Lignano Umago [pag. 4]

Capitano di Vascello
NaiNoe
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@beluga640
Ma il gommo dove lo vari?
Il mare è il mare.
Tutto il resto è acqua.
Capitano di Vascello
NaiNoe
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- 32/56
@destroy91
Hai attraversato con il gommone attuale??quello che vedo nella tua pagina personale?
Il mare è il mare.
Tutto il resto è acqua.
Tenente di Vascello
beluga640
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@nail noe. ...il gommone lo varo a lignano presso marina punta verde.
Beluga640
Capitano di Vascello
NaiNoe
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Grazie delle info
Il mare è il mare.
Tutto il resto è acqua.
Sottocapo
Destroy91
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NaiNoe ha scritto:
@destroy91
Hai attraversato con il gommone attuale??quello che vedo nella tua pagina personale?


Si, con il Lomac 510 in. Faccio molta attenzione al meteo e vista la durata della traversata conto che in 30 minuti il mare non monti a tal punto da mettermi in difficoltà.
Capitano di Vascello
NaiNoe
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Complimenti, ora non resta che provare anch'io questa esperienza..
Il mare è il mare.
Tutto il resto è acqua.
Capitano di Vascello
NaiNoe
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Riapro questo topic perché finalmente lo scorso weekend ho fatto la mia prima traversata.
Sabato 25 Giugno con 2 miei fratelli, alle 6.40 dopo aver varato a Conche di Codevigo in provincia di Padova, siamo partiti carichi a molla verso terre croate.
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re: Traversata Lignano Umago


Usciti dalla bocca di porto di Chioggia abbiamo puntato verso Bibione tenendoci però sotto costa, il mare era una tavola e siamo arrivati a porto Baseleghe in 2 ore e mezza tenendo una velocita di crociera di 20/21 nodi

re: Traversata Lignano Umago


re: Traversata Lignano Umago


Rabboccato il serbatoio e quantificati i consumi, 33 litri per circa 51 miglia navigati, decidiamo di fermarci qualche minuto per mettere qualcosa sotto i denti senza però scendere dal mezzo decisi a scendere solo arrivati a destinazione.
Usciti dal porto ci rimettiamo in viaggio per Umago seguendo però una rotta particolare calcolata per la copertura entro le 6 miglia dalla costa, essendo in effetti la prima esperienza non volevo strafare e rimanere sempre in sicurezza anche se il mare che stavamo solcando si poteva affrontare con un pedalò tanto era piatto!

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re: Traversata Lignano Umago


In un' ora e mezza eravamo ad Umago.
Entrati in porto ci siamo tenuti sulla destra e abbiamo ormeggiato davanti alla Polizia Doganale

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Sbrigati i doveri burocratici e dopo essere stati presi un po' in giro dall' ufficiale della capitaneria per le misure del mezzo
che con un italiano misto croato mi dice "Da dove vieni tu da Italia con questa barchetta" abbiamo attraversati il porto, rabboccato ulteriormente il serbatoio e ci siamo diretti verso porto Salvore dove avevamo prenotato un appartamento fronte porticciolo con annesso posto barca.

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Avvisata la struttura del nostro arrivo decidiamo che è arrivato il momento di fare un tuffo e riposarci un po' alla fonda in qualche insenatura.
Detto fatto, alzato il tendalino e assicurato bene l' ancora ci si lancia in acqua.
La temperatura è perfetta il turismo nautico ancora scarso e si respira un' aria veramente tranquilla...

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re: Traversata Lignano Umago


Verso l' una del pomeriggio la fame comincia a farsi sentire e si decide di tornare a porto Salvore per pranzare, e come vuole tradizione si va di calamari fritti e malvasia.

re: Traversata Lignano Umago


re: Traversata Lignano Umago


Il pomeriggio vola tra battute e bicchieri di malvasia e verso le quattro carichi di stanchezza, ma soprattutto di succo d' uva, si decide per una meritata pennichella previa doccia ricostituente.

Sulle otto di sera si opta per una passeggiata lungo mare alla ricerca di qualche alternativa alla classica ristorazione e dopo dieci quindici minuti si finisce in un bar ristorante dove si beve qualcosa e si mangia un gelato.
Dopo un paio d' ore si torna alla base e vista la serata tranquilla si recupera canne ed esche per qualche lancio dal molo.

Dopo il riposo notturno alle cinque e mezza sono già sveglio...la vista dalla camera è spettacolare!

re: Traversata Lignano Umago


Non voglio svegliare i miei compagni di viaggio e allora mi giro e provo a fare un po' di straordinari....
Verso le otto siamo tutti in piedi per organizzare la giornata...
L' idea è una colazione veloce un po' di navigazione lungo costa, mega grigliata di carne con ovviamente vini annessi e poi carte per l' uscita dalla Croazia.
Questa è l' idea, ed è rimasta tale fino alla leggera colazione.
Mentre stiamo assaporando formaggi e salumi istriani colpi di tuono ci sorprendono, il mare comincia ad incresparsi e in lontananza guardando direzione Grado si nota benissimo un muro d' acqua che sbianca in mezzo al mare.
E' ovvio che le cose non andranno come programmato, si decide quindi di anticipare il ritorno per evitare il peggioramento del primo pomeriggio che a detta del responsabile del porticciolo era in arrivo.
Recuperiamo le quattro cose in appartamento e molliamo gli ormeggi a tutta velocità direzione dogana di Umago.
Usciti dal porticciolo ci rendiamo conto che il mare comincia a muoversi così diamo un po' di manetta...

A questo punto le cose cominciano ad andare veramente male...

Per la fretta di arrivare ad Umago ma soprattutto per la mia inesperienza di navigazione su coste scogliose avviene il danno.
A sostenuta velocità a circa 6-700 metri dalla costa traverso una secca di scogli semi sommersi

re: Traversata Lignano Umago


Quattro cinque colpi al piede del motore mi fanno salire i brividi lungo la schiena e penso che stavolta l' ho fatta grossa..
Il motore resta acceso, alzo un po' il piede e in retromarcia cerchiamo di uscire dalla secca aiutandoci col mezzo marinaio, intanto guardo in sentina cercando e sperando di non vedere acqua dentro.
Non ho neanche il coraggio di spegnere il motore e guardare i danni per paura che non riparti e uscito dagli scogli mi dirigo in acque calme al porto di Umago.
Dopo aver ormeggiato ancora davanti alla polizia doganale mi faccio coraggio e guardo il malanno...
La pinna è partita quasi totalmente e una pala dell'elica è ben grattata, io e i miei fratelli ci guardiamo e ancora storditi non sappiamo nemmeno come commentare, poi si prende coraggio e partono i primi "ci è andata bene" "potevamo rompere il piede, perdere l' elica"

Intanto il mare si fa un po' più intenso.

Saliamo in capitaneria, ci presentiamo all' ufficiale e denunciamo l' intento di rientrare in Italia.

Questo ci guarda come se fossimo ebeti e ci dice "Oggi non si naviga è previsto peggioramento fino a domani!"
Secondo colpo di scena..
E noi in Italia come ci torniamo?
Proviamo ad insistere di un possibile miglioramento che avevo visto in qualche bollettino meteo ma l 'ufficiale non vuole timbrarci le carte, dopo l' ennesimo scambio di battute il personaggio si scoccia pesantemente ed esce.. " Io non posso mettervi il sale su coda..se credi che Dio esiste allora parti!" da due colpi di timbro alle carte e quasi ce le lancia da dietro il bancone.
Noi tre rimaniamo congelati.
Mi fermo e provo a spiegare che c'era possibilità di miglioramento nelle prossime ore, allora si siede apre il pc in una pagina dove il satellitare monitorava la perturbazione in arrivo, ci guarda e conclude "Partite subito, ma fate presto!"

Non ce lo facciamo ripetere due volte, passiamo dalla polizia doganale a far vedere i timbri, saliamo in gommone lasciamo il porto di Umago.
Questo giro, per recuperare tempo, decidiamo di tagliare diretti verso Bibione Pineda.

Il ritorno si fa subito duro e per la testa cominciano a passare un sacco di pensieri sulla scelta giusta o meno di partire ugualmente con quel mare.
Abbandono i pensieri e mi concentro, ripenso a tutti i post letti in questo forum sulla navigazione con mare mosso.
Il mare è di traverso e a momenti al giardinetto, le onde a volte si fanno più alte e mi risucchiano tanto che a manetta si fatica ad avanzare per poi lanciarmi velocemente in avanti, do e tolgo gas, vado di trim e ogni onda è da interpretare.

Abbiamo percorso circa 25 miglia in quasi tre ore.

Finalmente si arriva a Bibione e si entra a porto Baseleghe per baciare la terra ferma, ma soprattutto per rabboccare, adesso ci tocca il ritorno verso Chioggia altre quasi 44 Miglia.
Il mare però di qua in Italia è più tranquillo, almeno in rapporto a quello appena navigato, e decidiamo quindi che prima di rimetterci in viaggio ci può stare un tuffo rilassante e una sosta in spiaggia.
Usciamo quindi dal porto e ancoriamo appena fuori, quasi in spiaggia, trovando un po' di relax.

Una mezzoretta e abbiamo le pile cariche, ormai siamo galvanizzati, ci buttiamo in rotta con mare in poppa e un' onda lunga che ci fa tenere un' andatura di 21-22 nodi in sicurezza.
Ormai il più era passato.
In due ore siamo arrivati a Chioggia, entrati tra le dighe mi sentivo a casa, la mente era piena di situazioni vissute che rimbalzavano e giravano in testa.
Una certezza però si stava formando forte dentro di me, il mezzo che stavo conducendo si era dimostrato veramente all' altezza della situazione.

Arrivati in darsena a Conche le foto al piede scampato ad una probabile rottura hanno concluso l' avventura.

re: Traversata Lignano Umago

re: Traversata Lignano Umago
Il mare è il mare.
Tutto il resto è acqua.
Tenente di Vascello
beluga640
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Complimenti per l'avventura! Spero di riuscire a farla anche io al più presto.
Mi preoccupa un po il fatto di quella secca, ma non é segnalata?
Beluga640
Capitano di Vascello
NaiNoe
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Ciao...
si è segnalata Evil or Very Mad
Ed è per questo che mi rode moltissimo averla presa!
Comunque tutto serve nella vita e sicuramente questa estate a Murter avrò mille occhi.
Comunque ti garantisco che è un'esperienza da fare Cool
Il mare è il mare.
Tutto il resto è acqua.
Capitano di Fregata
asso580
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Mi dispiace per quello che ti è successo, ma il lieto fine ti aiuterà a pensare a cosa hai sbagliato e ad evitare di ripetere gli errori.
Tra questi, scusa se mi permetto, quello di aver deciso di traversare con tempo in peggioramento e con il motore che, per la sberla presa, avrebbe potuto darti problemi. Tentare la sorte ripaga solo quando va bene! Ed in mare è facile pagare lo scotto!
Comunque è passata.
Sailornet