Prima esperienza camping nautico Sardegna costa ovest

Ciao a tutti,
affascinato dai vostri fotoracconti provo a pubblicare il mio itinerario di viaggio delle ormai lontane vacanze 2014, sperando che sia di spunto a qualcuno per le sue future escursioni, io e mia moglie abbiamo deciso di visitare la costa ovest della Sardegna, unica parte dell'isola ancora non visitata via mare, abbiamo deciso per questa vacanza "alternativa" di fare base presso l'agriturismo di un caro amico vicino a Villamassargia ( per lasciare auto e carrello in un posto sicuro ) e da li partire a visitare la costa ovest fino ad Alghero per un totale di 10 giorni per poi riscendere e passare una settimana un po' più rilassante nella zona sud ( Teulada )...
All'arrivo in terra sarda abbiamo ricevuto da Alessandro, amico da 20 anni, il " solito " graditissimo benvenuto!

Dopo il lauto banchetto a letto presto! Moriamo dalla voglia che arrivi domani, mista ad un po di preoccupazione essendo il nostro primo camping nautico e soprattutto perché saremo da soli soletti...
L'indomani di buon ora partiamo da Villamassargia alla volta di Portoscuso dove variamo il "papero"

senza alcun problema e ci affrettiamo a prendere il largo, Alessandro si occuperà di riportare la macchina a Villamassargia e ci siamo promessi di sentirci ogni sera per raccontargli l'evoluzione della nostra "zingarata"!
Abbiamo programmato di fare tratte non più lunghe di 30 miglia al giorno, per cercare di goderci un po' la costa e raggiungere gli ormeggi serali prestabiliti senza troppa ansia, come tutti sanno il maestrale da queste parti picchia duro e non vogliamo fare motocross ma una crociera tranquilla sui 20/25 nodi, fortunatamente per l'intera durata del viaggio non abbiamo mai trovato onde più alte di un metro e mezzo...

Prima tappa d'obbligo non appena passato il golfo di Gonnesa con un fastidioso vento al traverso è un bel bagnetto a Pan di zucchero con la vista di Porto Flavia, che dal mare è qualcosa di unico...

Finito il bagnetto facciamo rotta verso Capo Pecora per la pausa pranzo, Bugerru e cala domestica abbiamo deciso di tenercela per il ritorno, anche perché c'è una leggera onda di maestrale che non renderebbe giustizia ai colori di cala Domestica, e soprattutto perché l'ansia della prima notte alla fonda ci consiglia di raggiungere per tempo il golfo di Oristano dove abbiamo in programma di fermarci per la notte al campo boe di Tarros.

Per la serata programmiamo di scendere a terra per cena col "tender dei poveri", ma aimè! prima sfiga della vacanza... il tender che altro non è che un canotto gonfiabile della sevylor ( di quelli sfigati per due persone ) non regge il nostro peso e puntualmente tutti in ghingheri e pronti per il ristorante ci bagniamo il sedere... tra risate e incazzatura per l'acquisto errato decidiamo di farci un piatto di pasta a bordo e mi prometto che quando trono a casa mi compro un tender come si deve di quelli da barca a vela!!!

La notte trascorre tranquilla al campo boe di Tarros e ci godiamo un celo stellato magnifico, dormiamo 9 ore filate nel lettino che abbiamo ricavato dal gavone anteriore del gommone, la mattina colazione e si parte per la seconda tappa... Bosa!

Non avendola mai vista nemmeno da terra ci appare come un angolo di Sardegna... che non è Sardegna, con il fiume navigabile e le case fatte di una pietra mai vista in Sardegna, davvero carina e particolare! La sera ci rifacciamo della mancata cena della sera prima e ci lasciamo trascinare dalla lenta vita di paese, troviamo ormeggio al marina facilmente e con 18 euro a notte per i 7 metri del nostro scanner, ci sono le docce calde ed il gestore è davvero cortese...

Trascorsi due giorni a Bosa ci accorgiamo che l'ultima tratta per Alghero potrebbe saltare, anche perché due amici di cantù ci chiamano per fissare un incontro per il fine settimana a Carloforte e cosi decidiamo di iniziare a riscendere per non mancare l'appuntamento, ripartiamo con un po' di rammarico per non avere completato il programma di andata ma sicuri che prima o poi faremo il periplo ed a quel punto anche Alghero sarà nostra !
Scendendo la navigazione è più confortevole in quanto il leggero maestrale che ci accompagna in questi giorni lo prendiamo al giardinetto e con l'andatura di 20 nodi ci culla alla perfezione... Facciamo sosta per la notte a putzu idu dove il mare ci ricompensa coi suoi frutti della mancata vista di Alghero...

L'indomani altra tappa di avvicinamento con sosta a Tarros, questa volta arriviamo presto e troviamo una boa libera in pole position con vista delle rovine...

La giornata procede con una visita alle dune di Piscinas, già viste anni prima da terra, ma dal mare è un altro film!

Dopo Piscinas decidiamo di rientrare per la notte a Bugerru, anche perché il meteo del giorno dopo dà calma piatta, sarebbe perfetto per vedere cala Domestica... Arriviamo in porto e troviamo a fatica un buco per ormeggiare, anche Bugerru è molto carina, peccato che il porto insabbiato non permetta ad imbarcazioni con più di un metro e mezzo di pescaggio di poterci entrare, proprio mentre ormeggiamo assistiamo ad un quasi incagliamento da parte di una barca a vela che cercava come noi un riparo per la notte. Il porto è comunque carino, peccato non ci siano i servizi basilari come wc e docce, dobbiamo arrangiarci con la doccetta ed un bar vicino...

pronta per uscire a cena

Il porto insabbiato...

Uhhhh ... conosco molto bene quel pontile in cui si trova il catamarano viola!

eh si Buggerru è proprio carina ... peccato che il porto sia del tutto lasciato andare .... insabbiato, senza servizi igienici (ci sono ma sono ormai in disuso da anni) .... niente docce .... ma soprattutto nessuna illuminazione notturna in grado di far intravedere l'entrata del porto per approda nel corso della notte (anche qui i pilastri per le lampade ci sono ... ma nulla che sia manutenuto in maniera adeguata).

In compenso c'è un'assistenza Mercury fra le migliori che io abbia mai trovato ....

Peccato .... è l'unico approdo nel mezzo del "nulla" ... da cui il fascino della navigazione in costa Ovest (passare al laro di Piscinas e di Scivu è semplicemente meraviglioso .... per non parlare del sotto costa in prossimità di Capo Pecora) .... la gente del luogo ne ricaverebbe un grande beneficio se il tutto fosse tenuto in maniera più accurata ....

Spettcolo!!
complimenti!