L'amicizia esiste o è solo una parola [pag. 3]

Credo che tra due amici debba scattare qualcosa di molto simile a quello che succede agli innamorati.

Ti deve mancare e devi stare bene quando sei con lui.

Un misto di complicità e affetto.

VanBob ha scritto:

....E' più importante un amico che non frequenti mai oppure gente che frequenti quasi quotidianamente ma reputi "soltanto" una conoscenza?
Anche con le semplici conoscenze si scambia molto, sempre se sono sane! E per me sono importanti anche quelle.

Credo che vada distinto il rapporto "amicale" dal rapporto "d'amicizia", se non altro per il grado di profonda conoscenza reciproca , che ha resistito all'usura del tempo, anche nelle contrarietà e nonostante gli accadimenti della vita di ciascuno.
Le conoscenze, anche approfondite, sono importanti, spesso importantissime, anche solo per uno scambio di idee e ci permettono di vivere rapporti umani numerosi e vari. In qualche caso si trasformano in amicizia.
Personalmente ho sempre girato per lavoro da dopo il liceo, lontano dalla mia città d'origine, dove torno sempre più raramente, ma i tre amici che ho lasciato sono sempre gli stessi, capaci di sobbarcarsi anche 600 km solo per vedersi qualche minuto, sono quelli che al telefono capiscono al volo se c'è qualcosa che non va pur se le telefonate non sono frequenti e quando li rivedi è come se ci si fosse lasciati la sera prima. E' un qualcosa che non ha un fondamento logico è un rapporto che ti ritrovi ma non puoi progettare e costruire, ma soltanto alimentare nel tempo. Una paio di amici li ho anche trovati dopo e, per motivi contingenti, le nostre strade si sono fisicamente separate di svariate centinaia di kilometri, in un caso ben più di mille, ma il rapporto è rimasto quello. In tutti i casi si tratta di persone con distinte personalità distanti anni luce dalla mia.
Se non ci fossero le conoscenze, le sane conoscenze oggi sarei un eremita privo di qualsiasi contatto umano se non quelli dovuti a questioni contingenti.
Oggi forse della parola amico se ne fa un uso molto largo , da quello di interesse a quello di convivenza sociale : "c'ho un amico in Comune o in Regione" a " gli amici del calcetto" o quelli della "confraternita del bucatino all'amatriciana" ecc. Nella stragrande maggioranza dei casi buone conoscenze, simpatiche conoscenze, utili conoscenze verso le quali abbiamo sempre qualche riserva mentale e con le quali possiamo parlare di noi , del nostro essere fino ad un certo punto.
Nel forum, per esempio, ho qualche buon "amico di tastiera", per parafrasare "l'amico di penna" del vecchio Charlie Brown, che non conosco di persona.

E, comunque sia, buttiamola in musica!

A mio modesto parere, l’amicizia non c’entra nulla con amore e innamorati!
Una vera amicizia si può formare quando si ha qualche interesse comune da condividere o di lavoro di sport o qualunque altra cosa, (NB esclusa la moglie dell’altro)
Una vera amicizia si riconosce da alcuni particolari: Fiducia totale, si tratta e si agisce con l’amico come se lo facessi per tè stesso, se questo comportamento è reciproco l’amicizia durerà a vita.
Di amici veri ne ho una decina, ma uno è più particolare è un Nissei “giapponese nato in Brasile” siamo diventati soci nel lavoro, poi come si fa con un buon amico, si condivide i tanti piaceri della vita.
Dopo trent’anni le nostre strade si sono separate, ora siamo a 12.000 km di distanza e la nostra amicizia continua sempre la stessa.

Sto leggendo con interesse e non mi stupisce rimarcare che le amicizie più durature sono separate da migliaia di chilometri
inoltre aggiungo che il vero amico non è quello che mi da sempre ragione, se necessario mi da anche un schiaffo, però mi offendo e non è più mio amico

C' è una vecchia canzone di Riccardo Cocciante che a un certo punto dice : " perchè un amico se lo svegli di notte, scende in pigiama, prende anche le botte e poi te le ridà...."Secondo me è questa la vera amicizia, incondizionata, disinteressata, che può nascere in ogni momento e non necessariamente appartenere ai tempi dell' infanzia ,o essere fondata su basi particolari.Come diceva Marshall68, anch' io qui sul forum ho incontrato persone che ho imparato a stimare da subito, senza nemmeno conoscerle personalmente e che reputo amici, solo perchè tra noi ci sono stati atti di disponibilità disinteressata e gesti affettuosi, che non si riscontrano nemmeno con conoscenti che conosco da diversi anni e che incontro spesso per strada.Mi è anche capitato , nei tempi in cui ero in marina, di mettere la mia vita nelle mani di persone fino a poco tempo prima sconosciute ma che in quel momento sentivo come come fratelli , amici speciali e che l' affrontare certe situazioni insieme , ha reso unici e ha creato un legame che ci unisce ancora oggi, a tanti anni di distanza e con tanta distanza che ci separa.Tutto questo per dire che a mio parere non esistono regole o manuali per definire o giudicare un' amicizia, nasce e basta.

Ho notato come, salvo una menzione nelle massime citate in precedenza, la direzione dell'"amicizia" sia sempre verso noi stessi.
A mio parere, il punto di partenza è chiedersi quanto io riesco ad essere amico di qualcuno, senza aspettarmi nulla indietro. Poi il resto vien da se.

Un'altra massima che mia madre citava: "trovare un vero amico è cosi raro, come un giorno senza vento a Catanzaro".

G

Un vero amico in qualsiasi situazione non ti tradisce mai , il difficile è meritarselo

@blu
come altre volte tu, e pochi altri, riuscite a leggere nelle mie righe scritte in maniera ignorante ciò che è il mio pensiero ,
e rimarco il fatto che un amico ti da' senza chiedere nulla in cambio se non un grazie , e questo come ho già scritto l'ho riscontrato con alcuni di voi, e una cosa che senti a pelle e non è sempre necessario che uno sia presente fisicamente.


@lone
io schiaffi in senso metaforico dai miei amici (ribadisco pochi) ne ho ricevuti, sono bene accetti , se dati da un amico servono a farmi riflettere , ma essendo mio amico trovera' i modi ed i luoghi per farlo , perché proprio lui sa come sono fatto.

@giangi
io per una Amico sono disposto a dare e non certo ricevere , per carattere più di una volta mi sono trovato a combattere battaglie che non mi appartenevano , e pur rischiando,ma era per un Amico. altri lo hanno fatto per me senza chiedere nulla.

Come mi disse mio fratello anni fa...gli amici veri sono pochi, si contano sulle dita di una mano. Personalmente ho una persona che mi è veramente amica, di cui mi fido.......sarò anche banale.......ma è mia moglie.
Ho ovviamente anche amici uomini con cui ho condiviso momento che resteranno impressi nella mia mente per sempre, a loro tengo molto e spesso sento l'esigenza di fare una chiamata e organizzare una cena a casa per stare un pò insieme, di loro mi fido e per qualsiasi cosa ci sono e sarò sempre.

Cosa serve per essere dei buoni amici?
Io offro lealtà e la pretendo, se un amico o pseudo tale non può o non vuole concederla allora lo metto tranquillamente da parte nella cartella delle conoscenze. Ho imparato che certe persone è meglio metterle da parte perchè prima o poi si meriteranno un vaff.........o! Prevenire è meglio che curare!

sardino ha scritto:

...Cerco di esprimere il mio pensiero con delle massime che conosco..

giusto per regalartene un'altra che rende bene l'idea di molte amicizie:

chi trova un amico trova un tesoro....chi trova un tesoro se ne fotte dell'amico...