Documenti per transito in acque croate [pag. 2]

Ammiraglio di squadra
La capitana
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- 11/73
In effeeeeeettiiiii ....
Io ho dovuto pagare l'Iva sulla mia roulotte fissa già molti anni fa. Il valore è stato determinato dalla dogana croata senza prendere in considerazione i documenti di acquisto italiani, il risultato è che ho dovuto pagare più di 2000 € una decina di anni fa.
L'alternativa era l'uscita ed il rientro dalla Croazia con timbro comprovante il fatto, la mia roulotte è senza ruote e abbarbicata su una terrazza irragiungibile ...
re: Documenti per transito in acque croate



Gentili,
Con queste informazioni vi ricordiamo la necessità
di regolamentare lo status della vostra
imbarcazione.
La Repubblica di Croazia con l'adesione all'Unione
europea (UE) del 01/07/2013 è entrata a far
parte dell'unione doganale dell'UE, il che signific
a che dopo tale data, i residenti nell'Unione
Europea non possono più mantenere le loro imbarcazi
oni nello status di importazione
temporanea. Le imbarcazioni che i residenti nell'UE
hanno posto in regime di importazione
temporanea prima del 01/07/2013, qualunque sia la l
oro bandiera, potranno rimanere nel regime
di importazione temporanea entro e non oltre la sca
denza dell’importazione temporanea
concessa dall’ufficio doganale competente. Alla sca
denza del periodo autorizzato di importazione
temporanea i residenti UE sono tenuti a concludere
la procedura di importazione temporanea in
conformità alla normativa UE in materia, in uno dei
tre possibili modi:
1) mettendo l’imbarcazione in circolazione libera,
o
2) con una nuova esportazione verso un paese terzo
(non UE), o
3) trasferendo l’imbarcazione (nella procedura di t
ransito T1) in un altro Stato membro dell'UE.
Se volete lasciare l’imbarcazione in libera circola
zione in Croazia, dovete presentare una
dichiarazione doganale agli uffici doganali compete
nti, che poi calcoleranno e riscuoteranno i dazi
all'importazione e l'imposta sul valore aggiunto (I
VA), tranne che nei seguenti casi :
1. Non verrà riscosso il dazio d'importazione nei s
eguenti casi:
A. Se il proprietario dell’imbarcazione dimostra ch
e l’imbarcazione ha lo status di merce
comunitaria (comprovato dalla presentazione di un d
ocumento T2L), oppure
B. con la presentazione di documenti attestanti l'o
rigine preferenziale della merce (EUR 1 rilasciato
entro il 30/06/2013)
2. L’ IVA non verrà addebitata nei seguenti casi:
A. Se il proprietario dell’imbarcazione fornisce la
prova che l'IVA è già stata versata in uno degli
Stati membri dell'UE, oppure
B. Se la data del primo utilizzo dell’imbarcazione
risale a più di otto anni prima della data di
adesione della Croazia all'Unione europea, oppure
C. Se l'importo dell'IVA che il proprietario dell’i
mbarcazione dovrebbe versare è inferiore a 160,00
kune (circa 22 euro).
Ogni imbarcazione che entra nel territorio doganale
dell'Unione europea può essere soggetta al
controllo delle autorità doganali, croate, o di qua
lsiasi altro Stato membro dell'UE. Pertanto, si
ricorda che i residenti UE sull’imbarcazione dovran
no avere sempre i documenti comprovanti che,
per l’imbarcazione specificata, sono stati pagati i
dazi doganali e/o l’IVA in uno stato membro
dell'Unione Europea, e che l’imbarcazione ha lo sta
tus di merce comunitaria. La proprietà e la
bandiera che batte l’imbarcazione, non sono prove d
el fatto che una determinata imbarcazione ha
lo status di merce comunitaria, sono invece dimostr
azione dello status di merce comunitaria i
seguenti documenti:
1. Il documento T2L, oppure
2. La ricevuta di acquisto in originale, oppure
3. La conferma delle autorità fiscali o altri docum
enti disponibili che confermino il pagamento dell’
IVA.
Maggiori informazioni sul processo di regolarizzazi
one dello status delle imbarcazioni può essere
trovato sulle pagine web della Direzione delle doga
ne del Ministero delle Finanze
https://www.carina.hr/Carina/Jahte.aspx, in lingua c
roata e inglese.
Grazie per avere scelto i porti turistici croati pe
r custodire la vostra imbarcazione.
Per ulteriori informazioni, non esitate a contattar
ci!
Distinti saluti,
Ente Nazionale Croato per il Turismo
re: Documenti per transito in acque croate
Ammiraglio di divisione
eros
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- 12/73
è un po strano quanto scritto (da loro) , in quanto un bene può stare in un paese in regime temporaneo , diciamo per semplificare che fiscalmente non è entrato in quel paese , per un periodo definito.
Oltre quel periodo deve diventare fiscalmente di quel paese , quindi dovrebbe essere re immatricolato in quel paese se parliamo di qualcosa di circolante o navigante e loro non ne parlano , probabilmente vogliono fare fare cassa sulle barche "nascoste" in croazia
, del tipo paga e non ti chiedo più nulla Smile
In merito all' iva da versare ci sono diversi accordi internazionali tesi ad evitare la doppia imposizione , per questo chiedono di dimostrare che l' hai già pagata nel paese di origine .


ciao eros
Guardiamarina
clacec
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- 13/73
ho trovato questo link in cui è abbastanza chiaro cosa si dovrebbe fare

https://www.adriaticseanetwork.it/?page=4&sub=0&idnews=4513#vedi_contenuto
Ammiraglio di divisione
eros
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- 14/73
Scusa il francesismo , ma è la solita c*****a all' italiana , in pratica per avere il modello tl2 devi andare da uno spedizionere doganale (che gratis non lavora ) con la fattura di acquisto .
A questo punto ,mostri la fattura alle autorità croate e sei a posto. Laughing

Comunque questo interessa di più a noi turisti
https://www.carina.hr/CURH/Dokumenti/Putnici/RHCarina_BrosTuristi_ITAL.pdf
pagina 1 alla voce importazione temporanea.

per chi non ha voglia di leggere auto e roulotte , sono in regime di importazione temporanea per 6 mesi nell' arco dei 12 mesi
imbarcazioni per 18 mesi .

Superati questi periodi bisogna regolarizzarli.

ciao
eros
Guardiamarina
clacec
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- 15/73
e quindi tu dici che se ci sto meno di 18 mesi non ho bisogno del "famoso" certificato...
Ammiraglio di divisione
eros
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- 16/73
così è in tutta europa/mondo (con tempi diversi) , lo dicono i regolamenti doganali internazionali ed anche il link.

ciao
eros
Capitano di Corvetta
Elia71
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- 17/73
Ciao,
ho scritto all'ufficio delle dogane di Trieste per avere notizie ufficiali in merito alla situazione, e nell'arco di 15 minuti mi hanno risposto mandandomi anche dei documenti ufficiali, i quali , credo, non lasciano dubbi.
Il riassunto è che per i natanti , quindi NON immatricolati, nel caso in cui fossero stati acquistati da privati, quindi senza fatture, basta mostrare una dichiarazione di compravendita, per esempio la scrittura privata e un documento di identità.
di seguito metto un estratto, visto che non riesco ad allegare il documento PDF...

• Per le imbarcazioni non registrate (“natanti”), deve essere prodotta
documentazione idonea a dimostrare la posizione comunitaria della merce. In
mancanza di una fattura di acquisto con IVA o di una dichiarazione di
importazione a nome dell’attuale proprietario o di proprietari precedenti è
possibile presentare dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (corredata di
documento d’identità del dichiarante) relativa a fatti che possono essere
controllati (esempio cantiere di costruzione).
• Non dovrà essere richiesto/esibito il certificato di assicurazione in quanto non
vi è obbligo di assicurare il natante fino a quando non viene messo a mare.
• Non è necessaria altresì una dichiarazione da parte della Società nautica dove è
ormeggiata l’imbarcazion
e.



Spero così di aver fatto chiarezza....


Elia
Contrammiraglio
effelle
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- 18/73
bravo @Elia....
finalmente...
Capitano di Fregata
roby.vbi
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- 19/73
Grande Elia, alla fine abbiamo passato più tempo noi al telefono a farci mille menate che loro a rispondere in maniera ufficiale Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica
Finchè c'è Prosecco, c'è speranza!!
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 20/73
effelle ha scritto:
parla di imbarcazioni... non di natanti...

Il concetto di "natante" è esclusiva della normativa italiana....
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Sailornet