Rivolte di piazza a due passi da noi [pag. 5]

Capitano di Corvetta
AleGommone
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Io so che le soluzioni per questa crisi italiana, ci siano. Informandosi bene, non attraverso le tv, sono state date molteplici soluzioni e piani di rilancio. Ma questo, avrebbe tolto molte poltrone e molti privilegi a tanti. Anzi, ai soliti ormai ammuffiti ed avvitati alle poltrone da decenni e da ventenni. Le mani legate le hanno perché in tutti gli anni che sono rimasti al potere o dietro le quinte, hanno agito anche in maniera non trasparente, quindi sono di conseguenza ricattabili. Tutti indistintamente. Quindi, per non rischiare la sacra poltrona o una buona fetta del futuro elettorato, rimangono zitti zitti e quatti quatti senza apportare una sola riforma utile alla ripresa e che dia credibilità ai lavoratori. Siamo tutti sfiduciati, iniziamo ad essere affamati e nonostante questo, aumentano tasse ed accise e chi ne paga le spese sono sempre i soliti onesti.
Scendere in piazza a protestare? Credo che ormai sia l'unico modo che avremo per far capire il nostro disagio. Scendere in massa, in ogni provincia! E che provino i telegiornali di parte a dire che "c'erano poche centinaia di manifestanti".
I politici devono capire che non siamo più disposti ad accettare supinamente tutte le varie porcherie di tasse ed affini dopo che si annusano nell'aria pensioni da 90mila euro al mese!
Bisogna far capire loro che sono stati eletti a gestire leggi ed economia del paese, non poltrone e privilegi.
Se iniziassero a temere sul serio le rivolte popolari, ci penserebbero due volte prima di varare leggi che fanno sputare sangue solo al popolo senza che loro per primi si siano dati una bella ridimensionata.

Spero di non rischiare un Banned Felice ragazzi, ho 30 anni e tengo molto a questo stato e non voglio vederlo soccombere..
I miei nonni hanno combattuto nella seconda guerra mondiale e i miei bisnonni nella prima. Per darci un futuro migliore del loro e farci vivere vite dignitose. E non voglio che l'abbiano fatto per niente dopo quello che hanno sofferto...
Lomac 430 ok
Contrammiraglio
stik58
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Ok è verissimo che il problema sia tecnico e non politico: siccome tecnicamente siamo in mano a industriali che guardano al proprio tornaconto e in aggiunta a ciò in cerca di esenzioni di pena per fatti accertati, ma causati da un problema tecnico di persecuzione personale, è per noi poveri cristi tecnicamente impossibile capire come muoverci per la soluzione dei problemi......salvo quando ci fanno entrare dentro tre pareti di legno con uno o più fogli in mano e una matita e tecnicamente dobbiamo fare ...una croce ma senza usare il righello. Azz....ma allora, essendo una cosa fatta a "mano libera", forse si tratta di qualche cosa di artistico e non di tecnico. Scusate se sono finito O.T.
Dario
Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo lo stesso orizzonte
Capitano di Vascello
yanez323
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Credo che per protestare ci voglia una controparte e chi protesta deve avere un'unità d'intenti e sapere cosa voglia . Poche cose ma chiare.
Oggi di fatto non c'è una controparte, o meglio, non c'è qualcuno in condizione di recepire una protesta ed in grado di fare veramente qualcosa che non siano promesse miracolistiche e sia in grado di lavorare sul lungo termine.
In quanto allo stato tragico delle condizioni di ormai milioni di cittadini non credo ci voglia un' intelligenza superiore per capirlo e, nonostante tutto, i problemi che più appassionano la classe politica sono le problematiche sulla giustizia, le alchimie congressuali ed altre amene discussioni che sottraggono tempo ed energie a chi dovrebbe fare qualcosa.
Anche le proteste hanno un qualcosa di surreale, si protesta per il femminicidio, le stragi in Siria , la Tav il Muos tutte cose importantissime, ma di secondo piano davanti al progressivo impoverimento di un'intera popolazione. Fino ad oggi grandi manifestazioni di massa prolungate nel tempo, in materia economica ancora non ne ho viste e si che la faccenda sta andando avanti da diversi anni.
In tutto questo arringano i vari tribuni, che sugli Italiani hanno sempre un certo fascino, i propugnatori di rivoluzioni impossibili ed elitarie, magari poco cruente a cui far seguire l'inevitabile restaurazione. Nessuno che si agiti per avere un governo che faccia il proprio mestiere: governare.
Si parla di voto di protesta, ma il voto di protesta lo puoi attuare quando c'è una situazione politica consolidata, che vuoi cambiare, non contro il caos, a cui aggiunge solo altro caos.
Credo che mai come oggi, anzicchè dire quello che non si vuole, dovremmo dire con precisione quello che vogliamo, con chiarezza e senza tanti sottili distinguo da talk show o dotto seminario.
Così, tanto per parlare un po' di Costituzione, ci avete fatto caso che in Italia i referundum sono solo abrogativi e non costitutivi?
Questo vorrà anche dire qualcosa sul modo di concepire le cose.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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Il senso di questo topic vorrebbe essere: a RSM la gente è scesa in piazza (non so se spontaneamente o organizzata) e la classe politica ha subito ridimensionato certe proposte. Probabilmente fra tre mesi le ritirerà fuori e amen.
Ma nel frattempo non ha dato almeno l'impressione di essere totalmente scollata dalla cittadinanza (che per inciso gli ha detto chiaro chiaro: voi avete fatto il danno e VOI ve lo pagate)

Se invece succedesse a noi che ci raddoppiano le tasse oggi per l'indomani, mi domando che faremmo?
Scenderemmo in piazza spontaneamente? O guidati dalle parti sociali?
O non faremmo nulla? Forse ben consci che non servirebbe a nulla, un po' perchè si è creato un divario tra la gente e la classe politica, un po' perchè se sei costretto ad imporre certe scelte evidentemente protestare o ribellarsi non serve a nulla (come dimostrato in mezza Europa?)

Siamo solo un "parco buoi" manipolato da un sistema oligarchico oltretutto trasversale, o forse le stesse parti sociali hanno capito e sanno che non servirebbe a nulla e mantengono una linea di moderazione eccessiva, ma prudentemente saggia e concreta, viste certe regole tecniche che costringono all'emergenza costante e che non hanno soluzione nemmeno se diventassimo un paese di santi domattina?

Come andra a finire?
Per come la vedo io (e vedo che non sono il solo) cause e colpe vengono da lontano, nel corso del tempo le une hanno determinato le altre e viceversa: inutile scervellarmi.
Inutile cercare la soluzione in un'analisi interna, perchè imho arrivera giocoforza solo da fuori quando chi la vorrà fare arrivare la farà arrivare, disponendo dei mezzi "tecnici" che noi non abbiamo.

Credo che l'unica speranza (e arma) sia acquisire ciascuno consapevolezza. Facendo squadra, anche "turandosi il naso" se necessario
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Guardiamarina
roberto.toffoletti
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I tempi erano maturi già tre anni fa per scendere in piazza ma giustamente c'è stato il commento di un gommonauta che dice che siamo anestetizzati dai media; infatti sono seguite le trasmisisioni più banali da beatiful ad amici, sembra sia vitale sapere com'è anadata di corpo la Belen ecc. C'è un interrogativo da porci: se non c'è lavoro come mai si continua a vivere cambiando telefonino ops smartphone, coprendoci di tatuagi e tante cose superflue, i veri poveri piangono in silenzio come sempre allora significa che da qualche altra parte guadagnano del denaro, E' incredibile che tanta disoccupazione non indigni e pretenda che dal Capo dello Stato che percepisce circa cinquantamila euro al mese, a tutto l'apparato pubblico, si passi a compensi adeguati alla crisi che viviamo. Non è possibile che un governo si limiti ai compitini della terza elementare compensando una riduzione dell'Imu con un aumento di altre tasse di pari importo se non superiore. Ci prendono per il fondo schiena ma sembra ci piaccia.
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dolce*11
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Volevo rispondere a Protea,il senso era che i politici ci hanno portato in questa situazione che ora bisogna affrontare in modo tecnico ,secondo alcuni.
è chiaro che bisogna portare a casa la pelle,in questo momento.
Però,scusatemi,c'è sempre qualcuno o qualcosa da salvare,ogni volta che c'è un problema si deve subire il ricatto di qualcuno che dice:se cado io tutti con me.
Credo che abbiamo toccato il fondo.
Abbiamo due possibilità,o mandiamo tutti a casa e facciamo delle elezioni dove si votano le persone e non i partiti,o verremmo commissariati da qualcuno che finirà di spolparci .
Sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

F.De Andrè.
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gquaranta
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Spero di non andare fuori tema, ma mi è venuto un dubbio e spero che qualcuno abbia spiegazioni più "profonde" di quella che a prima vista mi è venuta guardando l'evoluzione del debito pubblico italiano.
re: Rivolte di piazza a due passi da noi

(di tabelle ce ne sono tante e sono tutte uguali visto che derivano da dati ufficiali. Ho preso questa solo perchè è in formato che ho potuto trasferire qui)

Mi lascia perplesso il fatto che la crescita quasi verticale sia iniziata dopo gli anni '70: in coincidenza con la nascita delle regioni.
Giorgio

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dolce*11
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La spiegazione è semplice ,abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità,ci hanno fatto credere di essere ricchi ,infatti in quei anni è cominciato anche il consumismo,abbiamo comperato tutto quello che ci ordinava la pubblicità,spesso a rate,e non abbiamo più smesso.
Solo che allora c'era un'economia reale,ora è virtuale.
Sembra di sentirlo ancora
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"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

F.De Andrè.
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lone wolf
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@ dolce*11

io direi che allora era una economia virtuale; ora c'è una economia reale o meglio: una povertà reale
Mi sento come una foglia su un albero in autunno, ma c'è tanto vento.
Enzo Biagi 5/11/07
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dolce*11
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Lone,per economia reale intendo dire che c'era un industra che produceva qualcosa di tangibile e che creava ricchezza,oggi i cosiddetti "servizi" creano solo debiti,e spesso su cose di cui potremmo fare a meno,l'economia è virtuale perché dietro spesso non c'è nulla,solo gente che vive alle nostre spalle e che al momento giusto sparisce.
Le banche sono vuote e i nostri soldi sono investiti in bolle virtuali che prima o poi scoppiano.
E poi noi salviamo le banche .
E via così.......
Sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

F.De Andrè.
Sailornet