Capraia a Capodanno [pag. 5]

Ammiraglio di divisione
The Doctor
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jacksely ha scritto:
......Forse è possibile scoprire la poesia anche dopo i 40 anni. Ve lo consiglio.

Jacksely


E non solo! Vai così che stai andando alla grande. Felice
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
Sottocapo di 1° Classe Scelto
romolo68
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Ciao Jacksely,
ma dove è quel bellissimo porticciolo dove si vede il tuo ZAR ormeggiato di prua ?

Ciao

Romolo
Romolo68
Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
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Ciao Romolo,

è il porticciolo di Capraia Isola.

Jacksely
ambiente e turistico ricettivo
Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
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Wink ....eccoci dunque alla fine di questo piccolo reportage invernale. Spero che abbia fatto piacere e abbia intrattenuto, portando un pò di salsedine nelle nostre case in queste serate invernali. Ma come ogni cosa esso ha un termine. Per questo ho scelto due fotografie apparentemente "lontane".. la prima è una foto risalente al 2004. L'ultima "girata" a spasso per le Incoronate con il mio vecchio Geronimo..la seconda a Capraia Isola, la mattina prima di partire lo scorso 6 gennaio. Vi è un tratto che le tiene assieme: il mare, che unisce ciò che la terra separa. Una barca che va, con gente che saluta (Io ed Edo), ed una barca che ha salutato il suo ultimo armatore...

Capraia a capodanno


Capraia a capodanno


Vi avevo preannunciato che vi sarebbe stato un momento di riflessione all'interno di queste poche righe e quel momento è arrivato. Ognuno lo viva a modo suo, io sarò il semplice cronista.

Il postale la mattina di sabato 5 si allontanò come al solito con il suo caratteristico sbuffo di fumo nero virando pesantemente verso sinistra e mettendo la prua su Livorno. Sopra erano saliti i miei compari di avventura. Bea, Paolo, Arturo, mia moglie Betty e mio figlio Leo. Il postale bianco cangiante al sole con quel mare invernale blu cobalto scomparve velocemente dietro l'isola. Io avevo preferito restare un giorno in più, per raccapezzare le idee e partire con calma l'indomani mattina. Anche perchè "tutto" desideravo meno che rientrare. La mattinata trascorse in modo sereno come al solito. Immerso nella tranquillità del porticciolo della Capraia. Questo porticciolo ha degli aspetti davvero curiosi. Uno di questi è un piccolo, minuscolo orticello a 5 metri non di più dall'aqua. Questo piccolo capolavoro se ne sta appoggiato in un lembo di terra scoscesa proprio sotto il sentiero che porta dal paese vecchio sino alla fiumarella in basso. La stradina fa una specie di curva. C'è un ponticello da dove più volte ho osservato con curiosità quel piccolo orto, quasi sospeso sopra l'acqua e sopra i piccoli natanti ormeggiati in fiumarella. Una sorta di recinto di cannicci sta a protezione delle patate, dei cavoli, dell'insalata ecc . Una protezione dal grecale e dalla troppa salsedine. Mi ha sempre incuriosito quell'orticello, forse un pò perchè sono campagnolo anch'io..

Tante volte mi sono domandato il senso del mio lavoro, delle faticacce quotidiane, dell'inseguire continui traguardi e porsi sempre in discussione... e tante volte, con la razionalità che solo la natura quando ci tocca ci dona, mi sono detto: "ma cosa c'è di meglio di un orto con il tuo gozzetto a 10 m, la tua casa a 50 m il tuo mare, la tua isola...?" Credo poco...

Con la solita sigaretta in bocca, un pò strasciando i piedi come al mio solito, quell'ultima mattina mi diressi verso il bar di Nicola a prendere credo il terzo caffé. Il sole era bellissimo e la temperatura molto dolce. Due notti prima c'èra stata una pioggia fortissima che aveva pulito il cielo e inverdito ulteriormente la Capraia. Ho la cattiva abitudine di portare il berretto con la visiera, e di solito cammino guardando un pò avanti e un pò per terra. Alzando lo sguardo notai qualcosa di diverso, di anomalo. I soliti volti noti erano tra il bar di Nicola e la pompa di benzina di Walter. Un quadrato di 30 metri quadri. C'èra la signora Caterina che difficilmente scende giù dal ristorante. C'èra il farmacista, impeccabile ed elegante. Il famacista in una comunità così piccola è una personalità. C'èra anche il Maresciallo. Nicola era a circa una decina di passi da dove mi trovavo io che tranquillamente gli venivo incontro lento pede. Le sue parole semplici dette con un tono di voce normale mi colsero assolutamente preparato... Avevo già compreso che era mancato qualcuno. Infatti era mancato Carlo. Carlo dell'orto.
Una comunità così piccola è veramente una famiglia. Con i suoi pregi, i suoi difetti. E tu ne fai parte se lo desideri. Una famiglia all'interno della quale, quando succede un fatto triste, non si creano come nelle nostre città che hanno perso la dimensione umana, due sponde: i familiari che piangono e quelli che guardano. Li eravamo tutti insieme senza distinzione. Immaginate una famiglia grande, con 20 componenti nello stesso stato d'animo. Non ebbi bisogno di chiedere tanto di più. Bastava darsi uno sguardo e fare un piccolo cenno col capo per capirsi.
Mi sono posto molte volte degli interrogativi sul senso della morte. Ed è una cosa che non capisco, non accetto pur sapendo che fa parte di me come di ognuno di noi. Le cose che mi vengono in mente in queste occasioni tristi sono gli oggetti che si lasciano. Ma è anche vero che negli oggetti trsapondiamo qualcosa di noi se non tutto.
Ora che sono qua ad Arezzo mi capita di pensare al quel piccolo orto e a quella barca e sono sicuro che qualcuno li provvede.... non ne sarei altrettanto sicuro qui da noi, dove si è perduto il senso di troppe cose.

La Capraia mi ha fatto vedere tanto di se stessa e credo sia un privilegio che capita a pochi. Io nel mio piccolo spero di avervi trasmesso le mie sensazioni e di avervi fatto immaginare un pò quei luoghi, se ci sono riuscito sono contento.

un salutone
Jacksely Kid
ambiente e turistico ricettivo
Ammiraglio di squadra
La capitana
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Applause Boo hoo! Boo hoo! Boo hoo! Boo hoo! Applause
Thumb Up

Bellissimo racconto Jack, bellissimo.
Ammiraglio di squadra
marco57
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Se non sapessi che è realtà penserei ad un racconto immaginato.
Mi dà gioia il pensiero di poter vedere, volendo, anche io quello che hai visto tu. Magari un giorno...
basta andare sulla tua isola!

Smile
Le persone esistono per essere amate, le cose esistono per essere usate.
Se c'è tanto caos in questo mondo, è perchè le cose vengono amate e le persone usate.
Contrammiraglio
gquaranta
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Mi hai fatto vedere e partecipare tanto alla vita di Capraia e tua.
Grazie, Amico.
Ciao.
Giorgio

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Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
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Grazie a tutti voi.
Alla prossima
Jacksely
ambiente e turistico ricettivo
Contrammiraglio
roccaste
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Grazie a te!! Thumb Up
davvero un racconto emozionante!!
alla faccia di tutto quello che NON c'è in televisione.. Crying or Very sad
Sottocapo di 1° Classe Scelto
romolo68
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Sei un Grande Jack,
sono riuscito a "vedere" anche senza essere li.

salutoni alla prossima

Romolo

PS Avvertimi se scrivi altri racconti.
Romolo68
Sailornet