Le ore di moto: un parametro tra leggenda e realtà?

Un motore usato viene presentato all'acquirente in base alle ore di moto più che in base all'anno di costruzione o a fattori correlati alla vita di una barca.
Ma è un parametro di reale qualità???
Navighiamo forse con motori che (facendo un paragone automobilistico) sono obsoleti già dopo 5-6 mila chilometri???

O forse i parametri di valutazione debbono essere ben altri (per esempio: capire come è stato usato, perchè uno che porta abitualmente la manetta a 0 di colpo rischia di rendere obsoleto un motore di 30 ore), se la manutenzione è stata fatta bene, ecc

Per esperienza so che le cose più le usi e meno beghe danno e poi non siamo su una macchina dove i km possono aiutare a capire l'usura di tutta una serie di componenti che col motore magari centrano poco (daggli ammortizzatori, allo sterzo, alle gomme o all'impianton frenante).

Il mio mercruiserone ha 600 ore e va come una viola senza aver mai dato la minima bega: e ci mancherebbe pure (anche se metà le ha fatte a 3 nodi)!! E' un motore sì marinizzato, ma progettato per una muscle car americana: riscirà a fare 20.000 km o deve schioppare prima??

Quindi, prescindendo alle ore, quali sono i fattori concreti che ci possono far capire se un motore è valido o meno???
Meglio comprare un mezzo con 300 ore o un mezzo con 100 ore fermo all'aperto da 3 anni?
Ecc ecc...

Suggerimenti? Valutazioni? Opinioni?

Buongiorno a tutti , a mio parere , considerando che i moderni propulsori automobilistici , da cui derivano gran parte dei gruppi termici marini sono progettati per percorrere almeno 200.000 km senza dare problemi , di tutto ci dobbiamo preoccupare meno che delle ore !!

Consideriamo che stiamo parlando di circa 3000 ore di moto !!

Consideriamo anche che, l'analogo motore marino viene sfruttato con potenze specifiche nell'ordine di 60/70 cv litro , roba da automobili degli anni 60.

Fatta questa premessa , ritengo che lo stesso lavorando in acqua , anche salina , abbia il suo punto debole proprio in questa locazione di lavoro .

Se un motore , rimane in acqua , magari di mare tutto l'anno , con i tagliandi fatti a piacere , incrostazioni ed alghe che crescono su gambo e trim , sicuramente avrà vita breve!

Se lo stesso si fa 2 mesi di mare e poi via al rimessaggio , lavato , asciugato , tagliandato, secondo il mio parere di anni ne vive da stancarci !

Pertanto come dice un vecchio detto " anche l'occhio vuole la sua parte " ritengo che una vista generale possa far capire ad un'occhio attento ed esperto il vero stato di salute di un motore , molto di più delle ore di moto e delle diagnosi al computer!

Buona domenica

alberto ang hai perfettamente ragione

Si, onestamente alberto ang ha ragione, però proviamo a considerare un motore che ha sei mesi di vita e 30 ore di moto. Se il rodaggio è stato fatto male e il resto delle ore di moto il motore ha spinto sempre al massimo dei giri, sicuramente darà più problemi di uno che ha sempre navigato a metà gas...
Poi onestamente, gli annunci di usati che scrivono usato solo 10 ore, tenuto fermo le ultime due stagioni...
Il motore va usato spesso, un buon motore secondo me, deve avere abbastanza ore, l' importante è che queste ore siano sempre state fatte in maniera adeguata senza sforzarlo, e questa è una cosa che non si potrà mai controllare. Ovviamente parlo di motori che non hanno più di 10 anni di vita.

una considerazione, quando compri una auto con 100000 km e ti dicono che è stata usata solamente da casa a fare la spesa sembra una cosa positiva invece non lo è per niente! quante messe in moto, quanti cambi marcia, quanto tempo avra percorso a motore freddo e quanto con motore in temperatura? questo per dire che anche secondo me è piu importate come è stato usato piu di quanto è stato usato!! inoltre importantissima la manuntenzione..pero queste cose se non conosci il proprietario non lo potrai sapere quindi ti rifai guardando le ore e l'estetica, il limite dell'usato è proprio questo! il motore della mia alfa 156 1.8 ts ha 230000km di cui 140000km a gpl quindi circa3800/4000 ore e fino a ora consumo di liquido e olio è a zero.

Se un motore viene regolarmente/veramente manutenuto, con prodotti corretti, e prescritti o superiori ha una vita praticamente eterna...

Lavoravo su di un piccolo traghetto, motorizzato con 2 AIFO 500 hp.

I motori erano per uso professionale, non diportistico, ma le ore di moto erano più vicine a quelle diportistiche.
(4 viaggi di 2ore al giorno per 4 mesi l'anno)

Dopo 2 anni si è bucata una camicia di un cilindro, creando tanto fumo da indurci nell'idea di un incendio in sala macchine.

L'altra barca della flotta ha 2 Ford marinizzati da una piccola ditta riminese nel 1980 circa, ad oggi non hanno mai dato noie e sono stati trattati allo stesso modo, cioè tagliando completo ogni anno...

Quindi sfighe a parte se un motore è tenuto bene funziona sempre.

Io ho un vecchi mercury 25hp che quest'anno (29 anni di vita....) si è anche fatto un giretto sul fondo del porto...

Smontato, lubrificato e rimontato va meglio di prima (faccio le corna)...

prima di prendere il mio yamaha ho chiesto al meccanico se andava bene (1000 0re e cinghia distribuzione fatta..)...mi ha fatto controlli e controllato la compressione...perfetta...
e mi ha detto: "Anto' lo vedi quello?...c'ha 15000 ore...
all'aggiornamento yamaha parlavano di test con motori da 24000 ore...perfetti...anodi monoblocco il segreto

alberto ang ha scritto:

....Se un motore , rimane in acqua , magari di mare tutto l'anno , con i tagliandi fatti a piacere , incrostazioni ed alghe che crescono su gambo e trim , sicuramente avrà vita breve!
Se lo stesso si fa 2 mesi di mare e poi via al rimessaggio , lavato , asciugato , tagliandato, secondo il mio parere di anni ne vive da stancarci !.....

La penso anche io così, nel senso che se mai la "vetustà" è determinata più dalle "ore di acqua" che da quelle di moto, non solo per quanto riguarda il motore, ma anche per quanto riguarda le sue componenti elettriche ed elettroniche.
Una comparsa di ruggine, ade esempio, è indipendente dalle ore di moto. Una "scaldata" pure
Tagliandi regolari e ben documentati pure, mentre non è detto che un campo innevato sia per forza meglio di un inverno all'ormeggio.
Mentre non credo si generino problemi sul mantenimento della potenza e della compressione

L'acqua dolce è un asso in più perchè genera certamente meno incrostazioni saline e soprattutto nell'aria non c'è salsedine, ma non vieta la guida all'incapace....
Anche sulla navigazione in acqua di mare c'è da dire qualcosa. Molti, come me, ormeggiano in fiumi dove l'acqua sarà sicuramente un po' salmastra, ma il breve tragitto che fai nel fiume lava in acqua quasi dolce i residui di ogni uscita.

Infine, molti viaggiano per ore a regimi minimi perchè fanno traina o, sui motori più grossi, accendono il motore al minimo solo per non scaricare le batterie e usano l'ausiliario. E' vantaggio???

Invece, le ore possono incidere ad esempio sulla vetustà degli ingranaggi dell'elica??

Quindi, oltre "all'occhio", quali altre accortezze adottare nella valutazione di un motore usato per capire come è stato trattato?

Cerchiamo di andare per ordine e valutiamo i singoli punti.

Appurato che il gruppo termico di problemi pochi può darne , di ore di moto ne può fare più di quante richieste .

La parte elettrica elettronica può dare seri grattacapi , questa componente a mio parere non e vincolata alle ore di moto , come giustamente detto in precedenza , un motore sempre fermo ma che sosta in un un rimessaggio sul mare e comunque soggetto a quella brezzettina di mare ricca di salsedine e questo a lungo andare qualche problemino lo può dare.

Gli ingranaggi dell'elica , non credo possano dare problemi , vale lo stesso discorso del blocco termico ma in questo caso paragonato al cambio di un'automobile , hai voglia a farli girare !!

Un plus e senz'altro l'ormeggio lungo un fiume , giustamente il rientro lava il circuito con acqua sicuramente meno salata!

Una sola cosa mi sento di verificare , oltre al libretto dei tagliandi e buona norma controllare la fattura , quello che oggi può mettere in crisi un motore non e l'utilizzo di un olio minerale piuttosto che sintetico qualora rispettino la corretta specifica , ma il passare da un'olio minerale ad uno sintetico in cambi successivi.

Mi spiego , si può passare da un sintetico ad un minerale ma poi si deve rimanere sempre su quello il contrario non si può fare in quanto il minerale tende a far depositare della morchia lungo i condotti di canalizzazione per via del suo mediocre potere detergente , passando successivamente ad un sintetico che , di potere detergente ne ha da vendere tutto quello sporco ritorna in circolo e può andare ad ostruire i piccoli fori dove deve passare l'olio per raggiungere i punti più nascosti di un motore !!

Questo problema e la causa più comune di problemi che hanno le case automobilistiche , dove la rete vendita non rispetta alla lettera le disposizioni sui lubrificanti e vediamo turbine saltare e bronzine di banco fondere !

Un saluto

Concordo con alberto ang, l'impianto elettrico è il punto debole dei motori moderni , l'ossidazione è sempre in agguato e dipende anche dal tempo pertanto il motore può anche essere stato quasi sempre fermo ma l'ossidazione dei connettori sarà sicuramente quella derivante dai suoi anni di vita. Basta vedere quello che succede con le macchine, motori eterni ma se escono fuori problemi elettrici non si riescono a risolvere.