VHF/DSC/MMSI [pag. 6]

All'inizio del topic ero convinto che ottenere il patentino per poter utilizzare apparecchi VHF con dispositivo DSC fosse complicato poi si dice che non è complicato anzi..... Dove fare domanda per l'esame e dove posso trovare documentazione per prepararmi per dare l'esame? grazie

vacanziere ha scritto:

All'inizio del topic ero convinto che ottenere il patentino per poter utilizzare apparecchi VHF con dispositivo DSC fosse complicato poi si dice che non è complicato anzi..... Dove fare domanda per l'esame e dove posso trovare documentazione per prepararmi per dare l'esame? grazie

Per il diporto i nostri illuminatisssssssimi legislatori non hanno previsto un esame specifico, bisogna seguire i corsi per "professionisti".

Altrimenti, come abbiamo fatto tutti, fai la richiesta per il "certificato limitato" e per il codice MMSI, sperando che non ti capiti di dover attivare il DCS prima che i suddetti cervelloni si siano decisi a fare u regolamento per il diporto.
Le bozze dei moduli li puoi trovare qui: https://www.mincomlombardia.it/ITL/nautica.htm

No !

treccia ha scritto:

No !

la mia radio è del 2000 e ancora non c'era.

Scusate un errore chiedo di cancellare i due di troppo, grazie

Certo che......

Quando sono andato a chiedere la licenza per il VHF, qui a Latina, mi hanno detto che il codice non potevo chiederlo trattandosi di un natante non immatricolato.

E neanche hanno accennato al fatto che il DSC andrebbe disattivato, pur avendo visto benissimo che l'apparato ne era dotato.

Ha perfettamente ragione Marco quando parla della genialità dei legislatori in certe materie, soprattutto considerando i soggetti che poi si troveranno a spiegare a noi sudditi "quelle" leggi.

il VHF l'ho comprato con l'opzione ma logicamente non è abilitata

cia a tutti,

confermo che se non insersci un MMSI nella apposita sezione della radio il sistema non funziona, ma ora vi pongo un'altra domanda:

leggendo il manuale del mio VHF c'è scritto che per lanciare un SOS con il tasto distress bisogna premerlo brevemente , selezionare il tipo di emergenza e riprimerlo per più di tre secondi poi la radio si posiziona sul canale 16 e intanto manda il segnale di soccorso che ripete ogni 3/4 minuti, ma se rispondi sul canale 16 si interrompe automaticamente. il raggio di azione in condizioni normali inoltre è di 20 miglia nautiche.
il mio equipaggio tipo come molti di voi è la mia famiglia ed avendo un gommone di soli 480 cm la radio è a portata di tutti anche dei bambini come il mio che appena ha visto il tastino rosso ben illuminato lo ha premuto mille volte.
se qualcuno legge il tuo messaggio digitale poi ti risponde a voce sul canale 16 e tu gli parli a voce sul canale 16 .......

cosa te ne fai dell'MMSI su un gommone se poi tanto devi comunicare a voce sul canale 16 ?

non basta magari chiamare direttamente sul canale 16 tutte la imbarcazioni ?
un messaggio digitale o si vede o non si vede, non arriva disturbato mentre un mayday "analogico" può arrivare magari disturbato ma comprensibile ad una maggiore distanza quindi potrebbe essere anche più sicuro !!!

sulle navi o pescherecci utilizzano impianti diversi, sono mezzi di lavoro dove i bambini non toccano le apparecchiature ed hanno potenze diverse per trasmttere in digitale a distanze importanti ecc.ecc. ma conoscendo i pescatori........... credo che andranno sempre alla vecchia maniera sul canale 16 che è più rapido. tanto se la barca affonda non trasmette !!!!!!!


diverso è per l'EPIRRB ........ quello galleggia

ciao

a disposizione per lapidamenti vari .... ma siate magnanimi è solo il mio modesto punto di vista.

Vorrei provare anche io a rispondere e cercare di far chiarezza.

Precisiamo preliminarmente che ci occupiamo di diporto e non di pesca e pertanto:

1- L'utilizzo di qualsiasi VHF marine (indipendentemente dal DSC) comporta la necessità dell'utilizzatore di dotarsi di "Certificato Limitato RTF" che si ottiene con semplice domanda presso l'Ispettorato Territoriale Telecomunicazioni e richiedere sempre allo stesso ufficio il rilascio della "Licenza di esercizio radioelettrico" per l'utilizzo a bordo dell'imbarcazione degli apparati VHF di tipo fisso o portatile; gli apparati devono essere rigorosamente marchiati CE con certificato di conformità tecnica che è di solito allegato alle istruzioni d'uso. Non acquistate apparati extra UE (USA, Canada, etc) perchè non sono omologati CE e NON vi rilasciano quindi la licenza di esercizio;

2- Per ottenere il nominativo internazionale è necessario fare domanda alla CP esibendo il "Certificato limitato RTF" e la "Licenza di navigazione" dell'unità...la maggior parte delle CP (comprensibilmente) richiede anche copia della "Licenza di esercizio impianto radioelettrico". Se ne deduce che il "nominativo internazionale" è rilasciato SOLO alle unità immatricolate. Per quelle non immatricolate viene rilasciato un identificativo diverso e limitato alla navigazione entro 12 nm;

3- Nei VHF dotati di sistema DSC -per intenderci quelli con il tastino rosso DISTRESS coperto da sistema di sicurezza- questo NON FUNZIONA se l'apparecchio non è appositamente "programmato" con l'inserimento del codice MMSI. Quindi, nessuna attivazione accidentale di questa funzione se nell'apparecchio non è memorizzato il codice MMSI e quindi attivata tale funzione. Poi, lo si interfaccia al GPS con collegamento in/out NMEA 0183 o con protocollo NMEA 2000 che sono gli standard internazionali odiernamente più diffusi;

4 - Non è necessario disattivare questa funzione in caso si possegga un VHF predisposto con DSC perchè tale sistema di allarme NON FUNZIONA già di suo se non è debitamente programmato ed attivato con l'inserimento del codice MMSI;

5 - Per ottenere l'assegnazione del codice MMSI da inserire nel sistema DSC del VHF o per programmare l'EPIRB di bordo è necessario fare domanda di assegnazione all'Ispettorato Territoriale Telecomunicazioni nella cui competenza territoriale ricade l'ufficio marittimo di iscrizione dell'imbarcazione nonchè possedere i seguenti requisiti oltre quello della buona condotta: avere licenza di navigazione e certificato limitato RTF. E' quindi conseguente che il codice MMSI (codice di 9 cifre di cui le prime tre identificano il paese e per l'Italia inizia con 247******) viene rilasciato SOLO alle unità immatricolate (iscritte nei RR.DD.II) e previa esibizione in copia sia dell'assegnazione nominativo internazionale sia del Certificato Limitato RTF (intestato all'utilizzatore in caso di leasing in corso o al proprietario/armatore) nonchè di copia della "licenza di navigazione". E' necessario sottoscrivere anche un'autocertificazione nella quale il richiedente dichiara di essere a conoscenza delle norme che disciplinano l'utilizzo del sistema DSC e che questo deve essere utilizzato da un operatore abilitato ovvero in possesso di specifico "patentino";

6 - Il c.d. "patentino" che si in realtà chiama "Certificato Limitato VHF-RTF/DSC - EPIRB" di cui al punto 5 -per il diporto- si consegue previo esame da sostenere sempre presso l'Ispettorato Territoriale Telecomunicazioni ed è di due categorie: VHF-RTF/DSC - EPIRB oppure MF-RTF/DSC di classe E- EPIRB. Per ottenere questo titolo (per entrambe le categorie) è indispensabile essere iscritti alla Matricola della Gente di Mare ed esibire, in allegato alla domanda, copia del libretto di navigazione del candidato;

7 - Ottenuto quindi il "benedetto" codice MMSI il propietario/armatore/utilizzatore (sempre in caso di leasing nautico) potrà finalmente programmare il DSC del suo bel VHF nuovo ed anche l'EPIRB (oppure l'AIS per le navi da diporto) ma NON POTRA' UTILIZZARLO personalmente se non in possesso del "patentino" di cui al punto 6 (ricordiamolo, rilasciato previo esame) che è ben diverso dal "Certificato Limitato RTF" di cui al punto 1 che si ottiene con una semplice domanda. Il primo, infatti, è un titolo di abilitazione professionale specifico per il diporto, è infatti richiesta l'iscrizione alla Matricola della Gente di Mare;

In buona sostanza LA SOLA ASSEGNAZIONE del codice MMSI è subordinata al possesso:
a) della "Licenza di esercizio apparati radioelettrici" a bordo di unità da diporto;
b) al preliminare ottenimento del "Certificato Limitato RTF" (di cui al punto 1);
c) all'assegnazione del "nominativo internazionale" (lo rilascia la CP);
d) al possesso della "Licenza di navigazione" (quindi necessariamente unità immatricolata).

In altre parole è un pò come chi acquista un'auto senza avere la patente di guida: dovrà avere qualcuno (patentato) abilitato alla guida: nel nostro caso una persona in possesso del "patentino" di cui al punto 6.
In caso contrario ovvero di utilizzo in situazione di REALE EMERGENZA del DSC da parte di persona non abilitata sono previste sanzioni panali ed amministrative. Il malcapitato (molto sfigato), a mio avviso, per le prime dovrà affrontare un processo penale in cui potrà eventualmente invocare a sua discolpa lo "stato di necessità" atteso l'imminente pericolo della vita in mare non altrimenti ovviabile...per le seconde dovrà mettere mani al portafoglio e pagare le sanzioni amministrative che, mi pare, contemplino anche l'eventuale sospensione della licenza di navigazione...ma su questa ultima cosa non sono sicuro.

Spero di aver fatto un pò di chiarezza...anche a me stesso...

Buona navigazione