"made in china" [pag. 3]

Capitano di Corvetta
massimomina
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- 21/29
il problema è relativo al fatto che svariate ditte cinesi usano materiali non conformi alle nostre normative o ormai vietati in europa ( vedi colle con benzene ecc).Vi faccio un unico esempio che però è un pò lo specchio della situazione : un conoscente aveva ordinato ( dopo aver controllato l'idoneità dei campioni) un prodotto per bambini, ebbene quando la merce è arrivata le vernici usate per colorare i prodotti contenevano Ftalati (sostanze tossiche) e ha dovuto ritirare la merce già consegnata per la distribuzione e distruggerla
Capitano di Corvetta
FlyRed
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- 22/29
Teniamo anche questo aspetto in considerazione......perchè tanti su questo ci marciano:

Secondo l’articolo 24 del codice doganale europeo (Reg. EEC 2913/1992), un prodotto che è stato realizzato in due o più paesi è considerato comunque originario del paese in cui l’ultima trasformazione o lavoro sostanziale ha avuto luogo.

Ciò significa che se un articolo viene prodotto per il 70% all’estero e per il 30% in Italia (nel caso di una borsa, il 30% corrisponderebbe all’incirca all’assemblaggio dei manici e dell’etichetta con la borsa in sé), quel medesimo articolo può essere etichettato come Made in Italy. Ancor più sconvolgente è che un articolo che è stato addirittura completamente prodotto all’estero potrebbe recare il marchio Made in Italy se commissionato da un’azienda con sede in Italia.

La catena che all'inizio del topic non ho voluto citare, ma posso anche farlo dato che non credo abbia bisogno di pubblicità e molti di noi ci vanno sicuramente è decathlon: quasi tutti gli articoli se non tutti sono made in china....ma onestamente non ho mai avuto un problema.
La via del mare segna false rotte, ingannevole in mare ogni tracciato,
solo leggende perse nella notte perenne di chi un giorno mi ha cantato
donandomi però un’eterna vita ...
Capitano di Corvetta
DaniSaver (autore)
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- 23/29
comunque altri miei amici non che' clienti di quel negozio, hanno lo stesso costume,e anche loro mi hanno detto che puzzava un po', ma che poi utilizzandolo andava via completamente,in oltre mi hanno detto che la puzza è dovuta all'etichetta(quella di cartone che poi si taglia)e all'imballaggio,sopratutto perche era nel cartone con altri articoli. Il gestore si èra informato al tal proposito è mi ha detto che la "remo" essendo una grande ditta pensa a tutte le materie prime e solo la manifattura è cinese,in poche parole non distibuisce prodotti cinesi col suo nome. Ma .... sara' cosi'??? Personalmente il costume lo sto lavando ripetutamente(anche con l'amuchina liquida quella per il bucato), se continua a puzzare lo butto. Per quanto riguarda quella famosa ditta napoletana fa' veramente dei prodotti eccezionali sia come neoprene che come carbonio, posseggo 2 mute e sono meravigliose. Spero di non essere andato OT Laughing .saluti a tutti
Utente allontanato
Sell it
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- 24/29
Per quello detto dal negoziante, e vedo che ha dubbi, un mio amico di Bologna mi diceva ....se credi a questa te ne racconto un'altra. Lo butti. Se tutti ci rifiutassimo di comprare prodotti provenienti dalla Cina ,senza guardare egoisticamente al nosto portafogli,forse le ditte cambierebbero registro. Ma purtroppo tutti pensano esclusivamente al loro profitto REMO in primis.
Per mare non ci sono taverne! Chi naviga naviga chi sta a terra giudica!
Capitano di Vascello
alberto ang
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- 25/29
Concordo pienamente con Sell it , quando si guarda il proprio portafoglio ognuno si fa i fatti propri , per poi manifestare se l'azienda dove lavora chiude.

Manifestiamo in piazza per non far chiudere gli stabilimenti Fiat poi compriamo auto Francesi,Tedesche e Giapponesi .

Gli Italiani hanno inventato tutto quello che c'era da inventare , vorrei ricordare personaggi commi Leonardo da Vinci , Marconi ,Meucci e altri infiniti nomi , ma quando dobbiamo spendere due euro del nostro portafoglio sappiamo solamente fare i nostri interessi di quel momento .

Sarò un discendente dei dinosauri , ma a casa mia ci sono due Fiat , i televisori li ho presi italiani ( ancora c'è chi li produce) e finche' potrò e potrò scegliere scelgo prodotti italiani , forse e ripeto forse, spenderò una briciola in più ma sarò ripagato da una qualità senz'altro più certa e nel mio piccolo avrò contribuito a far rimanere i soldi nel mio Paese.

Questo ragionamento lo applico anche in maniera più limitata, faccio rifornimento dal gestore vicino casa , le scarpe da tennis così come le racchette le prendo dal rivenditore della mia città e non dalla grande catena internazionale , la spesa si fa nel supermercato locale , insomma cerco di lasciare i miei soldi a chi li rispende nella mia città , nella mia nazione .

Buona domenica con tanta neve !
Capitano di Corvetta
DaniSaver (autore)
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- 26/29
sono pienamente daccordo con alberto ang, i tuoi sono pricipi nobili e profondi, da oggi cerchero' anche io di comprare slo prodotti made in italy , con la speranza che ne esistano ancora Laughing ,comunque una buona domenica a tutti e un po' di nazionalismo non farebbe male!!!
Capitano di Fregata
asso580
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- 27/29
@alberto ang: cavolo, ma allora non sono solo!! Fatta eccezione per le Fiat (1 sola) perche', perdonami, ma i fuoristrada la Fiat non li sa' proprio fare!!

Saluti
Sergente
polpy
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- 28/29
Purtroppo molte cose anche se sono fatte in Cina a prezzo irrisorio, arrivano qui e le paghi come fossero di alta qualità.
Le varie case produttrici spendono i soldi non più nella qualità del prodotto ma ne "branding" pompando con pubblicità, sponsorizzazioni e negozi in posti esclusivi.
Questi costi sono "fissi" non variabili come la materia prima impiegata per i prodotti, quindi i ricavi si amplificano in maniera esponenziale all'aumentare del numero di pezzi venduti.

Dobbiamo essere più consapevoli e farci imbabucchiare meno dalla pubblicità e dal'apparenza.

Per gli acquisti inerenti la nostra passione "gommonautica", guardiamo quando i prodotti sono fatti in Italia, forunatamente ci sono ancora cantieri e produttori di attrezzatura che sono italiani e devono rimanere italiani.

Anche riguardo all'elettronica nautica ci sono case che fortunatamente producono ancora i prodotti in Italia, inviterei tutti i gommonauti a informarsi,sentendo i pareri degli utenti, più che dal fumo degli occhi della pubblicità e della moda del momento, prima di procedere all'acquisto.
Capitano di Vascello
yanez323
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- 29/29
ieri pomeriggio è salito sulla mia macchina un amico, che indossava un gilet imbottito sotto un giaccone.Toltosi quest'ultimo, subito ho percepito nell'abitacolo un forte odore di idrocarburi, e si che fumando non sono paricolarmente sensibile agli odori. Glie l'ho fatto notare e, controllando, l'etichetta riportava : "made in China" . L'aveva comperato, da qualche settimana, presso un grande supermercato dove era in offerta a meno di 20 euro Exclamation Confused
Sailornet

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