Pescatori in balia di un tonno per ore....se la son vista brutta leggete.

Ammiraglio di divisione
ant (autore)
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Leggendo in rete ho trovato questo articolo sul corriere.it
potrebbe essere utile a qualcuno, l'articolo risale al 2000, la storia è veramente incredibile.
Ecco cosa puo' fare un tonno....di 100 kg



Pescatori in balia di un tonno per ore
Il grosso pesce ha trascinato la barca nel mare in tempesta. L' intervento della Capitaneria
pescatori in balia di un tonno per ore Il grosso pesce ha trascinato la barca nel mare in tempesta. L' intervento della Capitaneria DAL NOSTRO INVIATO TORRE DEI CORSARI (Cagliari) - «Accidenti, è un bestione... tira maledettamente... Attenzione, dà un poco più di motore... Ci porta sempre più al largo. Il mare è grosso. Non c' è benzina, guarda il livello... Che si fa?». Un tonno di 100 chili preso all' amo lotta disperatamente e trascina via una barca con tre persone a bordo che non sanno se tagliare la lenza e rinunciare alla preda o insistere, sfidare le onde e affidarsi alla buona sorte: così per ore. Con motovedette ed elicotteri che incrociano e sorvolano il mare della Sardegna sud occidentale per cercare fra schiume e rifrangenti. È, questa, l' avventura di Ubaldo e Carlo Ulzega, fratelli di San Gavino (Cagliari), e del cugino Elio. E un pescatore sa che un giorno o l' altro può toccare a lui e, se finisce bene (e se per caso non passa di lì un Hemimgway) sarà storia di fine estate, buona da raccontare agli amici. Gli Ulzega sono anni che pescano: bolentino, sub, traina. Da poco hanno scoperto l' emozione della caccia al tonno e Ubaldo, 41 anni, tecnico di radiologia, ha armato una piccola barca di 6 metri, un motore da 115 cavalli che la fa andare veloce, una sedia da combattimento. Carlo, 36 anni, un bar a San Gavino, gli sta a fianco. Domenica c' era anche Elio, medico a Cagliari: di tonni lui ne ha preso tre, i cugini uno. Racconta Carlo: «Siamo usciti a metà mattina da Porto Palma, una baia vicino a Torre dei Corsari. La costa qui è pescosissima, mare aperto, per decine di chilometri non ci sono porti. Domenica c' era un maestralino. Se aumenta, eravamo d' accordo, si rientra. Una cassa di sardine e via a fare brumeggio. Elio ai comandi, tutti e tre a fissare le canne». Il tonno è ghiotto di sardine. Si lascia cadere in acqua qualche pezzo ogni tanto sulla scia della barca che procede molto lentamente e di tanto in tanto si ferma; si sta così per ore. Spesso inutilmente. Ma se c' è, il tonno si avventa sulle sardine finché non trova quella innescata all' amo. A quel punto comincia la lotta, chi ha la canna fra le mani si assicura con cinture alla sedia da combattimento. «Eravamo lontani, a più di 7 miglia dalla costa - ricorda Ubaldo - il vento aumentava, il mare era sempre più mosso ed era già pomeriggio inoltrato, intorno alle 4. "Torniamo?", ho chiesto. Stavamo già per ritirare tutto, avevo la canna fra le mani. Ho sentito un colpo forte. Sono corso alla sedia da combattimento». Quando il tonno aggancia l' amo corre impazzito verso il fondo del mare. E si porta dietro lenza, centinaia di metri. «Tirava tanto che la barca ha cominciato a oscillare fra le onde. Dava strattoni, noi cercavamo di portarci verso terra e lui puntava al largo. Così - racconta Carlo Ulzega - per quasi due ore. Abbiamo iniziato a preoccuparci per il mare e la benzina. Non potevamo spegnere il motore, ci serviva a manovrare la barca e per stancarlo. Ma il carburante si esauriva e lui tirava sempre». Il combattimento fra tonno e pescatore finisce quando il tonno perde le forze e si lascia trascinare vicino alla barca: «Ma questo non voleva saperne di arrendersi. L' ho visto passare sotto, come un siluro. Lasciarsi tirare e poi ancòra inabissarsi 5 o 6 volte e puntare sempre al largo. Abbiamo indossato i giubbotti di salvataggio. Ho chiesto: "tagliamo la lenza?" - è sempre Ubaldo a raccontare - "no", mi hanno risposto». Il rischio era restare senza benzina al calar della notte e finire in mezzo al mare in tempesta, trascinati dal tonno. «Ci ha telefonato mia moglie al cellulare. E lei che ha chiamato il 1530, il numero del soccorso per mare». Subito l' allerta, una motovedetta della capitaneria di porto, un elicottero del servizio SOS Sardegna: «C' era un vento di 40 nodi, il mare forza 6. Dovevamo cercare una barchetta bianca fra creste e schiume: quasi impossibile. Dopo due ore li abbiamo individuati che si sbracciavano», riferiscono il maresciallo Antonio Zanda e l' aiutante, Franco Marongiu. Non c' è stato bisogno di salvataggio. Lentamente, ma con i loro mezzi, i tre sono riusciti ad andare sottocosta: «Quando stavamo per bruciare l' ultima goccia di benzina, abbiamo trovato una bottiglia con due litri e abbiamo capito che ce la saremmo cavata». Anche il tonno ha smesso di agitarsi. «Ci abbiamo messo quasi 4 ore, ma l' abbiamo issato a bordo». Alberto Pinna Le avventure dei pescatori raccontate da libri e film «IL VECCHIO E IL MARE» Il racconto che più da vicino ricorda l' avventura dei tre pescatori sardi è «Il vecchio e il mare» di Ernest Hemingway. Nella foto sotto, Spencer Tracy è il pescatore nel film tratto dal libro «CAPITANI CORAGGIOSI» La vita sui vecchi pescherecci a vela, in mare per mesi sulle tracce dei banchi di pesce ispirò Rudyard Kipling per «Capitani coraggiosi», interpretato al cinema ancora da Spencer Tracy «MOBY DICK» La lotta mortale fra il capitano Achab (nella foto Gregory Peck nel film «Moby Dick») e la balena bianca, che costerà la vita ai marinai del Pequod, è un altro esempio classico del genere NOTEXT

Pinna Alberto

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(29 agosto 2000) - Corriere della Sera
"Marinaio con la salsedine nel sangue, la pelle di squalo e il cuore che batte al ritmo delle onde" ...

-Soltanto un motociclista riesce a capire perché i cani amano mettere la testa fuori dal finestrino-
Capitano di Fregata
woodoste
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- 2/25
Pescatori della domenica????
Contrammiraglio
gommoa
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- 3/25
Avrebbero dovuto pagare di tasca loro i soccorsi.
Sono stati irresponsabili.
È importante l'amore, ma anche il colesterolo. (W. Allen)
Capitano di Vascello
Bigguy
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- 4/25
gommoa ha scritto:
Avrebbero dovuto pagare di tasca loro i soccorsi.
Sono stati irresponsabili.


quoto, anzi se fosse per me ... via patente e licenza di pesca da bordo.
"Bigguy"
con la testa persa per un bellissimo Artigiana Battelli 25
Capitano di Corvetta
coccos1224
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- 5/25
dove stà il problema?devono pagare il costo totale delle operazioni di soccorso,visto che se la sono cercata da soli la disavventura,non tollero queste persone che per egoismo e stupidaggine,mettono a repentaglio la vita di altre Mad Mad Mad
Solemar 32 oceanic, 2x250 suzuki
Capitano di Fregata
squalo_1985
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- 6/25
e gli avrei sequestrato anche il tonno,e dato in beneficienza Smile
Capitano di Fregata
mezzo barcaiolo
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- 7/25
Proprio un bel trio di cretini.....
"Laccetto di sicurezza sempre allacciato"
Antonio
naviga con: Yacht&Co. 17 Coster con Evinrude 75 e-tec (2011...)
navigava con Asso 44 con Suzuki 25 (1998-2010)
Sottocapo di 1° Classe Scelto
fefomanu
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- 8/25
mezzo barcaiolo ha scritto:
Proprio un bel trio di cretini.....



adesso siamo in quattro!!!..... quoto tutti e tre...
Tenente di Vascello
daniel81
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- 9/25
essendo delle parti di TORRE DEI CORSARI e di TUNARIA conoscevo già la storia,ma non sapevo fossero loro.La storia non è stata proprio a lieto fine,anche perchè si son trovati a pagare una bel verbalone per procurato soccorso ecc...
Sottocapo di 1° Classe Scelto
incass
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- 10/25
la troppa avidità non porta da nessuna parte!!
Sailornet