Italmar Cabin 24: Vi presento "VAGABONDA" [pag. 8]

no, no, io non ci vengo in giro con te... con quella nave sembrerei sul tuo tender

mauro70 ha scritto:

no, no, io non ci vengo in giro con te... con quella nave sembrerei sul tuo tender

Tranquillo, ci vuole ben altro per sentirsi tender!!

Quì ero più piccolo della larghezza di quel bestione.. poi.. ormeggiati così... Non mi sono mai sentico così piccolo in vita mia!!

@Benny, grazie!
Ps, stavo rileggendo anche il tuo post, potresti aggiornare un po' di consumi! Non appena ne avrò l'opportunità li inserirò in questo topic!

Oh ma, è veramente lunga e alta !
Non avevo mai visto un carrello con 2 longheroni, uno sopra l'altro
Mi sa che le prime volte in strada guarderai più dietro che avanti . Un gran bel rimorchio!

Una grana anche la modifica dell'attacco argano...ma non è previsto niente in originale da Ellebi? Mi sembra strano che su un carrello del genere sia previsto un semplice argano manuale, e così in basso...

Ciao!

ciao roccaste

anzi tutto rinnovo i complimenti, che credo ho già fatto prima.

però con il tuo nuovo problema che posti, riguardo a la calibrazione- carrello, mi permetto i seguenti sugerimenti.

secondo me la barca non è stata progettata per carrellarla, la prova, l'altezza del golfare di tiro a prua, sembra che le veniva meglio per mettere una sagola al ancora , che per tirarla su del acqua con il verricello.

io se fosse in te con tutti i bei soldini che penso avrai speso, li farei mettere un altro alla giusta altezza del verricello.

poi nella foto seguente (il mio carrello), ti consiglio di usare lo zoom per vedere come ho modificato i rulli centrali , di solito in tutti i carrelli i rulli centrali li montano in verticale sopra la traversa, di conseguenza aumenta come minimo 12 à 15 cm la altezza di tutta la barca.
invece io li ho girati a 90° , ho dovuto rifarmi i supporti nuovi (orizontali), però ho guadagnato quei 12 o 15 cm , quindi me rimane più bassa la chiglia passa a 2 cm della traversa, con la conseguente miglior stabilità nella strada.

saluto

upps

dovresti salvare la foto in un'altra cartella e poi usare lo zoom

Grazie a tutti per i complimenti, ormai siamo agli sgoccioli del varo e non vedo l'ora!

@Goiso: Una cosa che ho notato in diverse case, è che i carrelli da una certa portata in su, diventano, stranamente, meno "accessoriati". Mi spiego meglio. Un carrello da 1500 o 2000Kg complessivi, viene costruito dando per scontato che il varo e l'alaggio venga effettuato dallo scivolo. Tutto è dimensionato in quel senso: argano bello corposo, fermaprua altrettanto "sostanzionso" ecc ecc.. Il mio è un 3500Kg, e la ellebi, evidentemente, è convinta che gli utilizzatori di questo carrello utilizzino esclusivamente la gru. Quindi, piantana del fermaprua "magrolina, ed un verricello manuale da 2500Lbs, ridicolo per svolgere anche lontanamente il suo lavoro. Probabilmente sono solo io che ho modi diversi di vedere l'utilizzo del carrello, ad ogni modo ellebi non ha nulla in catalogo che possa fare al caso mio.

@Ropanda: non si vede ugualmente, la foto anche se salvata sgrana subito, ad ogni modo, la barca è già abbastanza bassa, la carena dai passaruota avrà una disanza di 5-7 cm, che ho voluto io per evitare interferenze che invece avevo nella barca precedente. Ad ogni modo non sono quei 7 cm che mi risparmiano il lavoro.

Dai dai che ormai ci siamo!!!

il biasse a tutto fuorchè problemi di stabilità......

ciao roccaste,ho visto le foto della tua nuova compagna di avventure e non mi resta che aggregarmi a tutti con i complimenti e augurarti buone ferie con la tua nuova piccolina ....si fa per dire.
ciao e spero di vedervi presto dal vivo.

Tornati ieri da un weekend lungo in barca in occasione del vero "varo" di Vagabonda!

Venerdì pomeriggio ci siamo accordati con il nostro amico Luca e sua moglie Silvia per un incontro a casa nostra verso le 15.
Il concessionario aveva istruzioni di mettere la barca in acqua così, al nostro arrivo, sarebbe stato tutto già pronto, tranne ovviamente il trasbordo di dotazioni varie. Arrivati dal concessionario, abbiamo scaricato l'auto delle mille cose (3 soli giorni) e siamo partiti di corsa. La fretta era dettata dalla marea che alzandosi non ci avrebbe più permesso di passare sotto il ponte che collega il concessionario alla laguna. Passato il ponte avremmo avuto tutto il pomeriggio - sera per sistemare a dovere le cose a bordo.
Trovato un posticino tranquillo per la notte, abbiamo cominciato a sistemarci, dotazioni varie, borse, oggetti personali, viveri, frigo, insomma, tutto quanto. La serata è stata alquanto movimentata da un temporale, che ci ha regalato molto vento e pioggia a volontà. Inutile dire che la tenda chiusura totale del pozzetto è stata una manna dal cielo. Noi 4, al coperto e riparati dal vento, abbiamo mangiato in totale relax e tranquillità intanto che fuori sfuriava. Subito dietro il muro antistante il porticciolo, si sentiva il mare, dal rumore decisamente mosso, se non agitato. La serata procede bene conversando felicemente con i nostri ospiti. Ci mettiamo a letto per la prima volta a bordo della neo-varata Vagabonda! Che emozione, è tutto nuovo, ed ovviamente, risulta difficile per tutti e 4 addormentarsi, complice anche il temporale. Alla fine, la stanchezza cede, e cala il sonno sottocoperta. Ci svegliamo diverse volte durante la notte, un po’ per le onde, un po’ per il vento, ma tutto sommato siamo riusciti a dormire in pace. La mattina, con molta calma ci ha raggiunto il nostro cicerone, Mauro70 con la sua famiglia, e dopo una breve visita alla nuova arrivata, siamo partiti alla volta di Venezia. I limiti in laguna sono assai strani, non permettono un’andatura regolare, e, almeno per me, ero praticamente sempre a metà strada tra il dislocamento e la planata.. I consumi.. beh.. li immaginate.. Due parole sono da spendere per Venezia, che vista da una prospettiva diversa dal solito, ripaga con una bellezza ed un fascino disarmante, persino a me che non l’ho mai digerita troppo.. Certo, tutto in dislocamento praticamente al minimo, ma ne vale la pena. Proseguiamo la gita infilandoci tra un paio di navi da crociera, giusto per sentirsi le scialuppe delle scialuppe di questi condomini del mare! Rientriamo verso metà pomeriggio a Chioggia, scampando (io, Mauro invece “solo” 2 volte) per ben 3 volte ad una multa certa, solo ed esclusivamente per la bontà del personale di sorveglianza trovato. D’altronde, con un limite di 10 nodi circa, ci vuole poco a superarlo se si vuole planare.. Rientrati alla darsena, mandiamo i nostri ospiti a comprare un po’ di carne per la grigliata intanto che noi sorvegliavamo la barca lasciata in un posto “provvisoriamente abusivo”, approfittando dell’attesa per farci la doccia e rabboccare il serbatoio di acqua dolce (visto che c’eravamo.. ) Salutiamo Mauro70 e famiglia e ci dirigiamo verso il “nostro” porticciolo, deserto o quasi la sera prima. Troviamo a dir poco una quindicina di barche di ogni genere, e regna sovrana su tutte la musica con il volume degno di una discoteca di una in particolare. Dopo aver “chiesto” ad una coppia appena arrivata di spostarsi un metrello indietro, abbiamo ormeggiato in uno spazio ridotto all’osso proprio davanti a loro. Li abbiamo ringraziati per la loro disponibilità a farci quel pochino di spazio in più e dopo si sono congedati per andare a cena. Noi ci siamo preparati per il barbeque, e nel mentre che cucinavamo, il gruppone di discotecari (saranno state una 40ina di persone su una decina di barche) ci hanno portato un piatto di pasta col tonno a testa, allietandoci l’attesa della carne! Beh, casinisti, ma un piatto di pasta non si rifiuta mai! La serata è andata avanti con una piacevole chiacchierata con l’equipaggio dell’Oyster 27 che ci aveva fatto spazio al nostro arrivo e con lo scambio reciproco di prodotti e liquori – grappe croate. Insomma, gran bella serata alternativa!! Ci corichiamo verso l’una di notte tutti molto stanchi. La mattina successiva è volata gironzolando per la laguna e le sue chiuse con l’intento iniziale di arrivare alle foci dell’Adige. Invece la chiusura per la pausa pranzo del benzinaio ed una voglia matta di un bel fritto misto ci hanno portato ad oziare per il resto del pomeriggio al ristorante di una darsena dotato di piscina. E così, abbiamo mangiato, ci siamo rinfrescati e fatto un bel bagno in piscina, e solo in ultimo, rientrando, Mauro70 ha potuto fare carburante. Tornati con calma alla darsena, ci siamo salutati sia con Mauro70 e famiglia, sia con i nostri ospiti che dovevano rientrare a casa in quanto il lunedì sarebbero poi tornato al lavoro. Rimasti solo in due, pian piano, abbiamo fatto rotta verso Chioggia nuovamente, per passare il ponticello famoso che delimitava la linea immaginaria del fine weekend con la realtà lavorativa. Ormeggiata Vagabonda dal concessionario, abbiamo provveduto a caricare nuovamente la macchina ed a festeggiare soli soletti questo varo “diverso dal solito” ricordando i bei momenti trascorsi tutti assieme. Il lunedì mattina, alata la barca, una veloce sciacquata con acqua dolce e via a casa!
Beh, che dire, è stato un ottimo weekend, ci siamo divertiti molto, la compagnia era quella giusta, quella giusta per condividere momenti come questi! Quindi non mi resta che ringraziare tutti, a partire dai nostri ospiti (che per la cronaca era la prima volta che salivano in barca) per finire alla famiglia di Mauro70, veramente piacevole e spassosa!

In quanto alla barca, due considerazioni. Ovviamente sapevo di non aver comprato un hotel a 4 stelle, ma in 4 persone non ci siamo mai intralciati se non per il bagno. Ovviamente un minimo di organizzazione a riguardo aiuta moltissimo, ed anche i 3 lavandini in giro per la barca hanno sveltito enormemente le file per lavarsi i denti. Il lavello esterno si è rivelato estremamente utile per qualsiasi cosa, e stato sicuramente il più usato. I 4 posti letto sono reali, considerando che eravamo due stangoni da un metro e novanta e passa.. Confermo quanto scritto nei post precedenti riguardo la lunghezza del letto degli ospiti. Sono 2,10 mt abbondanti. Veramente comodo! Il motore è bello poderoso, spinge bene e molto forte, al minimo rimane il dubbio se sia acceso o meno, e quando ingrani la marcia (anche la retromarcia) il mio occhio cercava sempre conferma nell’ottimo e leggibile display a colori. Mai sentito uno stac come invece ero abituato nell’ingranare le marce. Abbiamo controllato lunedì il menù dello strumento motore che indicava 12 ore di moto per un consumo complessivo di 130 litri. Il GPS segnava una 70 di miglia percorse ad una media di 8 nodi.
Per i consumi dovrò verificare bene a valori di crociera, comunque anche questa volta in planata il valore era di poco superiore al litro per ogni miglio percorso.
Non resta che fare altre prove!

Ora qualche foto!