I gommoni possono diventare pericolosi [pag. 2]

Capitano di Fregata
ossoduro
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- 11/17
Ambripiotta ha scritto:
Nonostante questo quest'estate ho rischiato per ben due volte di tritare la t. d. c. di turno che pescava beatamente in apnea a 200 metri dalla costa (giuro) senza boa segnaletica. In uno dei due casi l'ho visto assolutamente per caso e ancora adesso mi tremano le gambe a pensarci. Purtroppo nella maggior parte dei casi questi incidenti capitano per imprudenza, dei bagnanti o dei comandanti, il design e le dimensioni dei mezzi temo che abbiano una rilevanza marginale.


Max.


Scusate ma a 200 mt mi sa che avevate torto entrambi, o no ???
Capitano di Fregata
Ambripiotta
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- 12/17
Non sto parlando di 200 dalla spiaggia, ma di un passaggio largo circa 300 metri tra una costa rocciosa ed un isolotto dove il genio aveva ormeggiato la barchetta !
Nautica Led GS 680 - Suzuki DF 175
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ossoduro
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- 13/17
Ambripiotta ha scritto:
Non sto parlando di 200 dalla spiaggia, ma di un passaggio largo circa 300 metri tra una costa rocciosa ed un isolotto dove il genio aveva ormeggiato la barchetta !


No comment!!!
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 14/17
ossoduro ha scritto:
Ambripiotta ha scritto:
Nonostante questo quest'estate ho rischiato per ben due volte di tritare la t. d. c. di turno che pescava beatamente in apnea a 200 metri dalla costa (giuro) senza boa segnaletica. In uno dei due casi l'ho visto assolutamente per caso e ancora adesso mi tremano le gambe a pensarci. Purtroppo nella maggior parte dei casi questi incidenti capitano per imprudenza, dei bagnanti o dei comandanti, il design e le dimensioni dei mezzi temo che abbiano una rilevanza marginale.


Max.


Scusate ma a 200 mt mi sa che avevate torto entrambi, o no ???


Se navighi a 200 metri dalla costa (nel caso in cui l'ordinanza non preveda una distanza superiore), se non sei in planata o a velocità superiore ai 10 nodi, non stai commettendo alcuna infrazione.
Un subacqueo che non segnala la propria posizione con pallone regolamentare e riemerge sotto la prua di una qualsiasi unità, invece si.
E questo benemerito pirla sarebbe invisibile a chiunque, a bordo di unità da 2 a 400 metri l.f.t.! Wink

P.S. ovvio che qualche guaietto, poi, lo passi lo stesso (d'Ufficio), come succede quasi sempre quando ammazzi un cristiano...
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Capitano di Fregata
ossoduro
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- 15/17
Ovvio Thumb Up

Spesso si accusa facilmente il malcapitato che alla guida del natante causa la tragedia, senza però sapere o capire dalle informazioni diramate dai media che comunque l'incoscenza dei bagnanti a volte è la causa principale.
Capitano di Fregata
Ambripiotta
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- 16/17
Ambripiotta ha scritto:
Non sto parlando di 200 dalla spiaggia, ma di un passaggio largo circa 300 metri tra una costa rocciosa ed un isolotto dove il genio aveva ormeggiato la barchetta !


Provo a chiarire il concetto:
Nelle tre immagini ho evidenziato la posizione del genio (per gli amanti della zona non sarà difficile riconoscere il passaggio tra Capo Coda Cavallo e l'isola Proratora).

re: I gommoni possono diventare pericolosi

re: I gommoni possono diventare pericolosi

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Max.
Nautica Led GS 680 - Suzuki DF 175
Sottocapo di 1° Classe Scelto
benaco70
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- 17/17
Le statistiche dimostrano che, purtroppo, è in aumento il numero di incidenti in mare causati dal naviglio da diporto. Si tratta di incendi a bordo, di investimenti di bagnanti e di sub, di collisioni, di incagli e così via, come possiamo apprendere dai media specie durante la stagione estiva. Un tale incremento, che trova in parte la sua giustificazione nel maggior numero di unità da diporto in attività rispetto agli anni scorsi, è dovuto essenzialmente a due cause: da una parte l'aumento della potenza installata con conseguente aumento della velocità e dall'altra all'inosservanza delle norme contenute nelle ORDINANZE emanate dalla Capitaneria di Porto/Guardia Costiera, il cui contenuto ogni diportista è tenuto a conoscere e rispettare: riguarda la disciplina della navigazione nella fascia litoranea, che è appunto quella dove avviene la maggior parte degli incidenti.
Un corretto comportamento marinaresco, non lascia spazio all'imprudenza, governare una barca non equivale a guidare un'automobile,sia perché a mare non ci sono segnaletiche ed avvertenze, sia perché le barche non hanno i freni e quindi deve essere mantenuta una velocità di sicurezza in modo da poter agire in maniera appropriata ed efficiente per evitare abbordaggi e poter arrestare il mezzo entro una distanza adeguata alle circostanze ed alle condizioni del momento (visibilità, densità di traffico ecc.).
Esistono delle leggi scaturite dall'esperienza di generazioni di marinai. Non basta però la sola conoscenza di esse, è necessario che ciascuno di noi le faccia proprie ed acquisti una corretta ed esatta mentalità comportamentale. Occorre quindi prendere in considerazione le norme che regolano la buona condotta di una imbarcazione in mezzo ad altre.
Per far questo necessita innanzi tutto una grande attenzione e vigilanza che troppo spesso sono attenuate da stanchezza, eccessiva fiducia nelle proprie capacità, un buon vinello e dal mal di mare.
E' proprio qui che si nasconde l'insidia ed il rischio di un abbordo in mare.

"ogni nave deve usare tutti i mezzi a disposizione ed adatti alle circostanze ed alle condizioni del momento per stabilire se esiste il rischio di abbordaggio, in caso di dubbio il rischio deve ritenersi esistente". Il dubbio nasce la prima volta che uno lo pensa, dopo può essere tardi.

ED INFINE SE SEI ALTO O SEI BASSO E NON VEDI "UN c***o" A prua..........NON TIMONARE ALLA "CIECA" SPERANDO CHE NON VI SIA NESSUNO O SPERANDO CHE QUALCUNO URLI DALL'ACQUA "OHHHHHHHH PIRLA NON CI VEDI" PERCHE ALLORA LO SEI VERAMENTE E, PERTANTO FERMATI O METTI QUALCUNO A prua A SEGNALARE OSTACOLI. CODESTA SI CHIAMA, ANCHE A TERRA, MALGRADO IL CODICE NAUTICO LO DESCRIVE APPROSSIVAMENTE: EDUCAZIONE.

Poi purtroppo è capitato a tutti più o meno di investire tronchi di legno galleggianti, brandelli di reti di pescherecci, bidoni e cesti di plastica, ect.... ANCHE QUESTA E' EDUCAZIONE.

Purtroppo, sebbene parecchie colpe sono delle strutture delle barche che non consentono una visuale perfetta, ma purtroppo quella (barca in generale) è la struttura e non si può fare nulla, la colpa maggiore è del singolo soggetto più o meno colpevole a seconda della circostanza.
Sailornet