Curiosita` sui motori marini rispetto a quelli stradali

2° Capo
wave (autore)
Mi piace
- 1/13
ciao a tutti,
Io possego un 6 e un 4 cv evinrude, rispettivamente 145 cc e mi pare 90 l altro tutti e due 2tempi, ma vengo subito al punto perche` generalmente i motori stradali tipo scooter , vespe, di pari cilindrate sono monocilindrici ed invece i fuoribordo marini mi pare di osservare siano bicilindrici?
Questione di affidabilita'? Potenza?
Tenente di Vascello
iw3gx
Mi piace
- 2/13
Considera solo una cosa.... con il motorino, la moto, lo scooter, la macchina, al limite rimani fermo, scendi ed a piedi vai dal piu vicino distributore/meccanico.... in barca....no.
Sbellica
Site Admin
VanBob
Mi piace
- 3/13
Non vedo quale differenza di affidabilità possa esserci tra un mono e un bicilindrico. I parametri che fanno la differenza, a parità di materiale e cura della costruzione, sono a mio avviso il rapporto cilindrata/potenza e il regime di rotazione. In poche parole... quanto è sfruttato un motore.
Le probabilità di danni ad impianto elettrico e impianto di alimentazione sono addirittura maggiori in un motore maggiormente frazionato. I danni alla trasmissione invece sono indipendenti dal numero dei cilindri.
Aiutaci a sostenere Gommonauti.it, acquista i tuoi prodotti online a questo link
2° Capo
mavco
Mi piace
- 4/13
VanBob ha scritto:
Non vedo quale differenza di affidabilità possa esserci tra un mono e un bicilindrico. I parametri che fanno la differenza, a parità di materiale e cura della costruzione, sono a mio avviso il rapporto cilindrata/potenza e il regime di rotazione. In poche parole... quanto è sfruttato un motore.
Le probabilità di danni ad impianto elettrico e impianto di alimentazione sono addirittura maggiori in un motore maggiormente frazionato. I danni alla trasmissione invece sono indipendenti dal numero dei cilindri.


Sono perfettamente d'accordo con Van... Exclamation
Capitano di Corvetta
Vtinside
Mi piace
- 5/13
i motori marini sono aNCHE molto meno spinti in nel rapporto cilindrata/cavalli
2° Capo
wave (autore)
Mi piace
- 6/13
VanBob ha scritto:
sono a mio avviso il rapporto cilindrata/potenza e il regime di rotazione. In poche parole... quanto è sfruttato un motore.


Scusa , ma non ho capito, se intendi che siano piu` o meno sfruttati rispetto ad un motore stradale?

Se intendi meno sfruttati mi trovi d accordo, io ho una vespa del 70, 2 anni senza toccarla, basta pulire le candele e parte al primo colpo... questo per dire che e' un motore molto poco "tirato" garantisce maggiore affidabilita' , detto questo continuo a non capire perche` siano bicilindrici.
Tu hai parlato di regime di rotazione, ma quale dei due gira piu` veloce il mono o il bi?

Ancora Grazie
Capitano di Fregata
prince
Mi piace
- 7/13
il regime del bicilindrico potrebbe essere (leggermente) superiore al monocilindrico per il fatto che è molto più fluido.
Per quanto riguarda l'affidabilità senza dubbio sceglierei il bicilindrico.
Una carrozza è più sicura se tirata da un cavallo o da due poni ?
Scherzi a parte, se in un bicilindrico l'impianto elettrico non dà corrente come dovrebbe, probabilmente riuscirete a tornare a riva con 1 cilindro e mezzo (il monocilindro si ferma, sicuro). Lo stesso vale per la carburazione e tutto il resto.
Il mio vecchio mercury 25 bicilindrico partiva anche senza una candela
Site Admin
VanBob
Mi piace
- 8/13
wave ha scritto:
Tu hai parlato di regime di rotazione, ma quale dei due gira piu` veloce il mono o il bi?

Non esiste una regola fissa che stabilisce quale dei due giri più veloce, dipende da cosa vuole ottenere il progettista. Poichè a) la potenza non è altro che la risultante del prodotto tra coppia e regime di rotazione, b) che la maggiore accelerazione si ottiene al regime di coppia massima, c) che la maggior potenza si ottiene al regime di rotazione massimo, si deduce che il progettista può dare al motore il "carattere" che desidera variando diversi parametri (es: alesaggio e corsa dei pistoni) mantenendo la stessa potenza massima. Allo stesso modo può "giocare" variando il numero dei cilindri.
In questa discussione può venirci in aiuto Dolcenera che ne sa molto più di noi e inoltre riesce a spiegare meglio.

Tuttavia il tema originale del topic mi sembrava fosse l'affidabilità.
Mentre è limpido come, a pari cilindrata, la potenza erogata e il regime di rotazione influiscano sull'affidabilità continuo a non vedere molte differenze sul numero dei cilindri. Il maggiore frazionamento rende più affidabile il motore sotto certi aspetti (es: rottura di una sola candela) ma meno sotto altri (impianto elettrico e alimentazione, anche se dipende dal progetto di essi). In linea di massima sono comunque portato a immaginare che se ho un problema ad un solo cilindro, per qualsiasi causa, andando con gli altri riuscirei comunque a rientrare alla base ma le rotture che inficiano solo un cilindro credo siano in percentuale irrisoria sul totale dei guasti che possono capitare a un motore.

Sui motori moderni credo che questo discorso sia da approfondire in quanto qualsiasi anomalia rivelata dalle varie sonde viene gestita dalla centralina e basta anche una fesseria per rimanere fermi.



prince ha scritto:
se in un bicilindrico l'impianto elettrico non dà corrente come dovrebbe, probabilmente riuscirete a tornare a riva con 1 cilindro e mezzo (il monocilindro si ferma, sicuro). Lo stesso vale per la carburazione e tutto il resto.


Non ho mai sentito un motore andare a 1 cilindro e mezzo. Magari a 1 ma il mezzo proprio no. Wink
Comunque bisogna vedere cosa si rompe dell'impianto elettrico... ci sono guasti che bloccano tutto il motore.
Aiutaci a sostenere Gommonauti.it, acquista i tuoi prodotti online a questo link
Capitano di Fregata
prince
Mi piace
- 9/13
eheheh, per uno e mezzo intendevo che 1 pistone gira bene, mentre l'altro ha la scintilla ognittanto ad esempio
In effetti sembrava strano che mezzo pistone sia fermo mentre l'altro mezzo è in movimento
Resta comunque chiaro che far andare il motore in quelle condizioni per tornare in porto significa nella maggior parte dei casi distruggere completamente albero, bielle etcetc
comunque in effetti il discorso è più legato ai motori di vecchio stampo che agli attuali che si fermano anche per l'acqua troppo salata .........
2° Capo
wave (autore)
Mi piace
- 10/13
VanBob ha scritto:
Sui motori moderni credo che questo discorso sia da approfondire in quanto qualsiasi anomalia rivelata dalle varie sonde viene gestita dalla centralina e basta anche una fesseria per rimanere fermi.


Concordo pienamente , piu` cose ci sono piu` se ne possono rompere... a prescindere dal prezzo rimarro sempre fedele a motori 2 tempi semplici , ignoranti e leggeri , anzi leggerissimi, il mio 4 cv pesa 14 kg,( chi abita in liguria e ha la barca in secca,sa' che esistono degli scali che hanno dell incredibile, e li` il peso del motore ha un importanza incredibile. Preferisco una valvola in meno che un chilo in piu`.
Sailornet