Acque internazionali: quali sono le sanzioni per i natanti? risposta studiata: nessuna [pag. 2]

Capitano di Corvetta
Carter
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- 11/112
jacksely ha scritto:

in base al fatto che il trattato di montego bay pone il problema della riconducibilità del natante all'effettivo propietario in quanto i libretti non avendoci un nome scritto su e un numero di protocollo non dimostrano al di fuori delle acque territoriali la legittima proprietà del bene, quindi alla stessa stregua lo può avere in possesso anche un ladro, come faccio a fare dogana nel primo porto utile arrivandoci costeggiando e senza oltrepassare i limiti territoriali? In buona sostanza ti trovi in acque territoriali straniere e sei sopra un "coso" che galleggia di cui non sono certi a) il proprietario b) la provenienza c) la bandiera (questa tale è solo se iscritta nel pubblico registro navale). Un bel casino che tocca tutti i natanti su cui navighiamo in acque differenti da le nostre acque territoriali.
Non credo che sia sufficiente il nostro codice della navigazione che dice che chi ha il possesso dei libretti ne detiene anche la legittima proprietà.... bha...

Jacksely Kid



Su questo ti posso rispondere con sicurezza, in quanto vado spesso di là in Croazia con il gommone (non immatricolato).
Quando arrivi come al solito ti presenti in dogana e in capitaneria con il libretto del motore, e il tagliando di assicurazione.
Per loro fa fede quest'ultimo come controprova del possesso del natante...
Basta che il tagliando sia a nome del comandante e non di una eventuale treza persona.
sono ormai di casa in dogana tra Umago, Parenzo, e Cittanova...


Comunque sappi che quando arrivi ti chiedono il porto di provenienza, e per regolamento devi presentarti
al primo porto con dagana utile, appena entri nelle acque Croate...
Quindi se mai volessi fare "la furbata" sappi che se fai dogana tipo a Lussino non potrai mai dire
che arrivi da Muggia avendo fatto tutto sotto costa.... ehehehe

Te lo dico perchè questi ragionamenti li ho già fatti tante volte anche io... ehehehe...

Ciao da Patrizio.
Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
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- 12/112
Carter ha scritto:
jacksely ha scritto:

in base al fatto che il trattato di montego bay pone il problema della riconducibilità del natante all'effettivo propietario in quanto i libretti non avendoci un nome scritto su e un numero di protocollo non dimostrano al di fuori delle acque territoriali la legittima proprietà del bene, quindi alla stessa stregua lo può avere in possesso anche un ladro, come faccio a fare dogana nel primo porto utile arrivandoci costeggiando e senza oltrepassare i limiti territoriali? In buona sostanza ti trovi in acque territoriali straniere e sei sopra un "coso" che galleggia di cui non sono certi a) il proprietario b) la provenienza c) la bandiera (questa tale è solo se iscritta nel pubblico registro navale). Un bel casino che tocca tutti i natanti su cui navighiamo in acque differenti da le nostre acque territoriali.
Non credo che sia sufficiente il nostro codice della navigazione che dice che chi ha il possesso dei libretti ne detiene anche la legittima proprietà.... bha...

Jacksely Kid



Su questo ti posso rispondere con sicurezza, in quanto vado spesso di là in Croazia con il gommone (non immatricolato).
Quando arrivi come al solito ti presenti in dogana e in capitaneria con il libretto del motore, e il tagliando di assicurazione.
Per loro fa fede quest'ultimo come controprova del possesso del natante...
Basta che il tagliando sia a nome del comandante e non di una eventuale treza persona.
Sono ormai di casa in dogana tra Umago, Parenzo, e Cittanova...


Comunque sappi che quando arrivi ti chiedono il porto di provenienza, e per regolamento devi presentarti
al primo porto con dagana utile, appena entri nelle acque Croate...
Quindi se mai volessi fare "la furbata" sappi che se fai dogana tipo a Lussino non potrai mai dire
che arrivi da Muggia avendo fatto tutto sotto costa.... ehehehe

Te lo dico perchè questi ragionamenti li ho già fatti tante volte anche io... ehehehe...

Ciao da Patrizio.



Ok Patrizio consiglio giustissimo. Anni fa infatti feci arrabbiare la polizia di Zara perchè provenivo da Rimini sbarcando diretto appunto a Zara con la vecchia barca a vela... non mi ero fermato a Bozava...

Per la gitarella ho in mente di andare a fare una mangiata di lusso a Chioggia con tanto di ricevuta del ristorante, poi mettere la prua sulla foce del piave e cantando (il piave mormorava...) appena al traverso di Umago alle 12 miglia - zac - tagliare, allungando le manette sino ai 27 nodi previo controllo radar e fare pratica a Umago.
Ciao
Jacksely Kid
ambiente e turistico ricettivo
Capitano di Corvetta
Carter
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- 13/112
jacksely ha scritto:
Ok Patrizio consiglio giustissimo. Anni fa infatti feci arrabbiare la polizia di Zara perchè provenivo da Rimini sbarcando diretto appunto a Zara con la vecchia barca a vela... non mi ero fermato a Bozava...

Per la gitarella ho in mente di andare a fare una mangiata di lusso a Chioggia con tanto di ricevuta del ristorante, poi mettere la prua sulla foce del piave e cantando (il piave mormorava...) appena al traverso di Umago alle 12 miglia - zac - tagliare, allungando le manette sino ai 27 nodi previo controllo radar e fare pratica a Umago.
Ciao
Jacksely Kid



Ottima idea jacksely!!!

Posso aggiungere che per te che vieni da sud, potresti anche tagliare e fare carte a Parenzo...
Io tutte le volte che vado di là a vela, essendo moolto più lento invece di Umago, faccio carte a Parenzo
così ho già chiuso la prima tappa e poi mi porto avanti...
Ti garantisco che in tanti anni non mi hanno detto niente, penso vista la vicinanza delle due dogane...

L'anno passato, sempre a vela, per la solita smania di scendere visto che mi ero prefissato di arrivare a Dubrovnik,
ho fatto la prima tappa e carte a Rovigno... Ed in effetti già lì il doganiere aveva storto il naso...
Ma alla fine facendo la solita figura da Italiano furbetto tutto ok...


Ciao da Patrizio.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 14/112
Quoto la risposta relativa al sequestro, con annessi e connessi.
Ma non mi sembra che il problema sia riconducibile ai vari politicanti o impiegati fancazzisti, giacchè è una convenzione internazionale.
Come altrimenti identificare un natante con a bordo droghe o prodotti di contrabbando o legato al trafifco di clandestini?
Forse si potrebbe risolvere immatricolando tutte le barche, come si fa nei Paese civili, evitando che con i leasing francesi o italiani si evadano milioni di IVA (e di IRPEF) andando a fare rimessaggio in Croazia (almeno per il tutto il 2009) e soprattutto dandoci la possibilità di identificare i pirati del mare o le imbarcazioni rubate.
Diverso è il discorso dei costi, che è una pura rapina.
Basterebbe far pagare il giusto affidandosi a Comuni, Capitanerie, Motorizzazioni.
Ma nessuno lo fa.
E se lo fa, fa pagare migliaia di euro....
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Corvetta
Carter
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- 15/112
Yatar1963 ha scritto:
..................
Ma non mi sembra che il problema sia riconducibile ai vari politicanti o impiegati fancazzisti, giacchè è una convenzione internazionale...................


Ciao Yatar1963,
penso che ne io e ne Jacksely, discuisivamo sul fatto di essere giusto immatricolare o meno un'imbarcazione,
bensì sul costo a cui si viene sottoposti per redare tale pratica, e sopratutto chi si va ad ingrassare con quei proventi...


Ciao da Patrizio.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 16/112
Carter ha scritto:
In Italia ci piace compliacare SEMPRE le cose per ingrassare i nostri politici e mantenere
in piedi il baraccone di statali... (statali + uffici + scartoffie = soldi rubati al contribuente...)

Nessun problema Carter, ma simili affermazioni (a mio avviso comunque OT) non fanno altro che aggravare la nostra situazione in tutti i campi, in particolare in quello politico.
Ad esempio: chi evade o elude il fisco, ruba soldi al contribuente, come e più di chi scalda la seggiola o la poltrona.
Non arrabbiamoci col finanziere che ci controlla, ma con chi non ha alcun interesse a predisporre leggi applicabili o efficienti controlli.
Se vai in comune e non fai la fila in ora di punta è perchè c'è troppo personale. Se la fai vuol dire che il personale è ridotto. Noi pretendiamo poco personale e niente fila. Ma se la fai al supermercato, paghi e taci.
Se le nuove zattere costano un botto pur rischiando di imbarcare acqua, la colpa non è della GC, ma di chi le ha volute.
E siccome ragionando così si fa esclusivamente il gioco di una classe politica inetta (dx, sx, centro e alternativi inclusi), ma che l'unica cosa che sa fare è ben gestire lo"stomaco" degli italiani.
Noi siamo il "mezzo" con cui spender soldi, non il "fine" a cui dare un servizio.
E allora capita che l'immatricolazione di una barchetta magari usata costi un botto, perchè tanto ragionando così ci sarà sempre il cittadino che approverà i maggiori costi applicati a questi "ricchissimi armatori"
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Fregata
goldrake_son
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- 17/112
la risposta te la sei data tu stesso nella domanda

Montego Bay

natante ...... oltre le 12 Mn c'e il sequestro del mezzo
Barca Quicksilver 650 Weekend- Mercury 115 HP 4t EFI, Garmin Fishfinder 120-GPS Cobra Marine MC600CX-VHF Cobra Marine F55EU- Soffro di Pesca
Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
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- 18/112
Si Goldrake ha ragione.

Relativamente al registro per identificare il natante avete praticamente già inquadrato la cosa. Sarebbe bello..ma questa è pura fantasia me ne rendo conto.. poter recarsi in comune con il proprio passaporto, la propria assicurazione, i libretti del natante e una semplice dichiarazione di provenienza (un atto di vendita registrato con un numeretto di protocollo sempre in comune oppure l'atto di vendita del produttore) - si potrebbe istituire un registro pubblico consultabile in internet (da parte di utenti registrati) e il gioco sarebbe fatto.

Il tutto con un paio di marche da bollo e un "centino" di euri - .... poi sulla poppa il nome dell'imbarcazione, il numeretto di matricola e la bandiera.
Quanto sopra a 100 euro... ma va bene anche a 200 ... passi ...

Tolleranza zero invece per l'assenza di idoneità del natante e il mancato rispetto delle dotazioni di sicurezza e/o le cattive condizioni di manutenzione del mezzo.

Rendere identificabile un natante con le spese correnti immatricolandolo dal notaio (a 1600 euro) invece mi ricorda il capolavoro con Roberto Benigni e Massimo Troisi "non ci resta che piangere"... quando facevano la frontiera pagando la "gabella" ... un fiorino..

Un piccolo registro farebbe risparmiare ore e d ore di lavoro agli amici della GdF che girellano (giustamente) per i porti cercando di capire a chi appartiene quel meganatante o quell'altro megagommone, naturalmente non immatricolato e difficilmente riconducibile al proprietario, se non con indagini e soffiate...
Purtroppo i furbi "furbeggiano" e invece gli altri pagano. Si vedono "robi" da 200-250 mila euri poi si viene a sapere che sono di quello li che magari ha un reddito insomma insomma ...... puntolini puntolini---- ..... ---- .....

Sarebbe tragicomico dovere dire a uno che necessita di soccorso a 20 miglia (pensate a una banale peritonite su una barca a vela vecchia di 30 anni mezza fusa che fa 6 nodi al massimo con mare forza olio e vento forza zero... un imbarcazione regolarmente iscritta ma un troiaio assoluto..) .."sai sono a 8 miglia da te ma non posso venire a prenderti in 15 minuti perché il mio Marlin del 2001 con 500 cv (valore di mercato 40 mila) non può oltrepassare le 12 miglia devi aspettare l'elicottero che però è su un incidente stradale, la motovedetta che però è su un altro soccorso, ecc ecc la famosa sfiga che quando ci si mette si accumula ...

Questo esempio, sicuramente sciocco, è solo per riportare i fatti ai fatti: idoneità alla navigazione, che è una questione di cantieristica - riconducibilità al proprietario, che è una questione amministrativa e qui si specula //a mio modesto avviso// il tutto con il massimo rispetto per chi porta quella cara e amata divisa che ho avuto l'onore di portare per tanti anni .... il colore non ve lo dico però era molto bella e quando si andava alle serate di gala alle ragazze brillavano gli occhi... eh eh eh

Jacksely Kid

PS: ... se serve ad ogni modo ... giro le chiavette e vado vorrà dire che mi porterete le arance Indian
ambiente e turistico ricettivo
Capitano di Corvetta
Carter
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- 19/112
Yatar1963 ha scritto:
Nessun problema Carter, ma simili affermazioni (a mio avviso comunque OT) non fanno altro che aggravare la nostra situazione in tutti i campi, in particolare in quello politico.
Ad esempio: chi evade o elude il fisco, ruba soldi al contribuente, come e più di chi scalda la seggiola o la poltrona.
Non arrabbiamoci col finanziere che ci controlla, ma con chi non ha alcun interesse a predisporre leggi applicabili o efficienti controlli.
Se vai in comune e non fai la fila in ora di punta è perchè c'è troppo personale. Se la fai vuol dire che il personale è ridotto. Noi pretendiamo poco personale e niente fila. Ma se la fai al supermercato, paghi e taci.
Se le nuove zattere costano un botto pur rischiando di imbarcare acqua, la colpa non è della GC, ma di chi le ha volute.
E siccome ragionando così si fa esclusivamente il gioco di una classe politica inetta (dx, sx, centro e alternativi inclusi), ma che l'unica cosa che sa fare è ben gestire lo"stomaco" degli italiani.
Noi siamo il "mezzo" con cui spender soldi, non il "fine" a cui dare un servizio.
E allora capita che l'immatricolazione di una barchetta magari usata costi un botto, perchè tanto ragionando così ci sarà sempre il cittadino che approverà i maggiori costi applicati a questi "ricchissimi armatori"



Ciao Yatar 1963,
a prescindere dell'OT che tanto siamo qui solo per parlare, tengo a sottolineare che il mio commento era riferito ad un costo
spropositato nell'iscrizione di un natante al Registro Italiano, motivando il perchè secondo il mio modesto parere!

Il costo molto alto, è dovuto come tantissimi altri, al mantenimento di tanti/troppi costi gravanti sulle spalle dello Stato/Cittadini.
E' intule nascondersi dietro ad un dito, le code agli sportelli c'erano, ci sono, e ci saranno sempre... fino a che la mentalità
non cambia radicalmente nel cranio di ogni cittadino, imprenditore o dipendente che sia...
Le evasioni che tu sottolinei, purtroppo sono una goccia in un mare...
Prova a vedere le statistiche di tutti i miliardi di eruo spesi in opere incompiute... e quelii sono soldi nostri!
E tutti i milioni di euro di super-stipendi, super-pensioni dei nostri politici, militari ed ex... e quelii sono soldi nostri!
Solo un "masochista" riterrebbe giusti questi sperperi, in quanto è facile gettare all'aria soldi non lavorati,
di altri, ricavati da "tasse" appunto stupide e spropositate tipo quella di qui stiamo discutendo...

Purtroppo si potrebbe aprire un dibattito infinito e lungi da me farlo, siamo qui per parlare di Nautica,
quindi fatta la mia precisazione chiudo.


Ciao da Patrizio.
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 20/112
Jak, ti prego, e non me ne volere...
chiedi ancora e riponi il medesimo quesito ad altro soggetto....
A me continuano ad arrivare pareri del tutto opposti a quanto viene affermato in questo topic.
In sostanza, secondo quanto riaffermatomi da altra Capitaneria, dal 2005 si segue una nuova regola (art. 22 Cod. N. Diporto) che va in base non alla distanza ma al tipo di condimeteo... (le note classificazioni CE A, B, C e D) e quindi non vi sarebbe alcun illecito.
Sailornet