Ma insomma... cos'è un raid? [pag. 5]

Ammiraglio di squadra
MaxM100
Mi piace
- 41/45
isla ha scritto:
io mi faccio una domanda:
ma a cosa servono queste gite? non fanno prima a fare i crash test , non so' buttando giu' il gommo da 10 mt d'altezza, oppure test come questi!!
https://blog.yachtandsail.it/tag/crash+test
queste prove tolgono ogni ombra di dubbio, mentre nelle gitarelle/zingarate, si puo' raccontare quello che si vuole, ovvero, quello che vogliono gli sponsor! Sbellica Sbellica


Isla, parli di test come questo?

https://it.youtube.com/watch?v=EnTf8AA_ZcQ&feature=related
Utente allontanato
Dolcenera (autore)
Mi piace
- 42/45
isla ha scritto:
io mi faccio una domanda:
ma a cosa servono queste gite?


Così come sono, solo a far girare il nome di cantiere, motori, sponsor .... e raidman,

Se un'utliità c'è stata, imho, è quella di aver evidenziato la funzionalità del dispositivo di localizzazione satellitare, di cui non tutti conoscevano l'esistenza e le possibilità...

peccato che invece sia stata data più enfasi all'affidabilità della strumentazione ... ma cosa c'è da applaudire se un costoso GPS o un ecoscandaglio MARINI reggono ad un mese di acqua salata ???..... Per lo stesso motivo, si dovrebbe gridare al miracolo anche se un ombrello non si squaglia con la pioggia..

per il resto, sempre imho, mezzi e modalità sono sproporzionati al risultato che si dice di voler ottenere.
Se realmente si voleva ""dimostrare che è possibile fare del camping nautico a largo raggio con costi di gestione ridotti;", come nell'ultimo caso, non c'era bisogno di correre come dannati ... mai visto nessuno che faccia il camping nautico "di corsa" attraversando i mari di mezza europa solo per farsi una foto nei Dardanelli.

Bastava carrellare sin là (dimostrando la carrellabilità pratica e non solo teorica), varare, e farsi una girata in tre o quattro testando anche la vivibilità dell'assieme.... chiaro che a maggior ragione non sarebbe stato un raid.

Ma stiamo andando OT... il tema è un altro... per esempio: farsi un mese di vacanza (dichiarata) a spasso per le isole greche, come faceva ( beato lui) il webmaster di G&G, senza praticamente mai toccare terra, è un raid?
Ci sono la lunghezza, la difficoltà ( mica sempre trovi bello) e lo spirito di adattamento.... e sicuramente ha dimostrato che "è possibile fare del camping nautico a largo raggio con costi di gestione ridotti Wink
Essere gommonauti non è un buon motivo per non voler vedere oltre il golfare di prua
Guardiamarina
Stefano62
Mi piace
- 43/45
Dolcenera ha scritto:

....
farsi un mese di vacanza (dichiarata) a spasso per le isole greche, come faceva ( beato lui) il webmaster di G&G, senza praticamente mai toccare terra, è un raid?


Quasi certamente no!

Ma, con un mezzo fornito gratis e (probabilmente) spesato di tutto, l'avrei fatto anch'io molto ma molto volentieri.... Wink

Anzi, c'è nessuno che deve far pubblicità al suo cantiere? Mi offro volontario Sbellica


Mi scuso per O.T. ma non ho resistito
Ciao Stefano
CAB 75 + Johnson 225 PL4
Sottocapo di 1° Classe Scelto
alalunga12
Mi piace
- 44/45
Siccome parliamo di navigazione da diporto, 8) Sad penso che comunque, nel dubbio, il primo risultato da ottenere e' riportare a casa la pelle, poi visto che a noi i gommoni non ce li regalano, Sad Laughing sarebbe buona norma tentare di farli durare il piu' possibile. Personalmente,dopo decenni di gite in barca girnaliere, la prima cosa che ho realizzato dopo il primo "ritorno" veramente duro, in gommone, vissuto con la tensione Embarassed ( e credeteci, non sono un novellino ) ad ogni rumore " diverso" e' stata quella di attrezzarmi per poterci passare anche la notte, in gommone. Questo permette di valutare sicuramente con piu' serenita' la decisione migliore per te, per le persone ( care) che sono con te, e per il mezzo che normalmente e' costato sacrifici. Non so esattamente cosa possa definirsi raid, ma posso garantirvi che una spaghettata aglio e olio, un buon bicchiere di vino rosso ed una sana dormita al ridosso di un porticciolo, aspettando che passi la maestralata, Felice Felice e' senzaltro una esperienza piu' gradevole da ricordare..... Sbellica Sbellica Sbellica Il contrario potrebbe definirsi in un'ampia rosa tra incosciente ed imbecille !!! Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica
Come dice un nostro "pioniere e Maestro"... meglio aver paura che buscarle..... buon gommone a tutti!!
Capitano di Corvetta
spiros
Mi piace
- 45/45
Carino questo tread!
Non volevo intervenire perchè forse sono la persona meno adatta , non ho mai fatto "imprese" del genere e probabilmente mai ne farò, ma dall'altra parte non vedo niente di male a scrivere due righe .
Sono d'accordo con gli amici che pensano che il termine "raid" sia una cosa soggettiva ,le esperienze e le cose vissute cambiano da persona a persona e ciascuno di noi dà un diverso voto per l'impegno richiesto.
Ma anche il termine "raid " di per se non mi piace molto,involontariamente mi vengono in mente le imprese transoceaniche di Balbo o le incursioni militari in territori ostili della serie mordi e fuggi.
Se lo vogliamo chiamare proprio cosi ,un "raid" secondo me ,dovrebbe essere un prova (un periplo oppure una traversata) che serve a misurare le proprie capacità . La ns capacità di stare in solitudine soli con noi stessi (se viaggiamo da soli) , la capacità di far fronte ad un piccolo inconveniente tecnico o anche metereologico..La nostra capacità in generale di provare a spingere un po sulla resistenza fisica e psicologica.
Sicuramente è una cosa soggettiva , ciascuno di noi ,nella sua mente,avrebbe uno scenario diverso dagli altri per descrivere il raid per antonomasia. E tutti sarebbero esempi appropriati.
Io me lo immagino cosi: Una navigazione per una media distanza forse un po più di 100 miglia, con un gommone max 4,2 , in solitario, andando piano piano .Munito di cellulare e GPS ma tenuti rigorosamente spenti.Fermandomi ogni tanto per trovare il punto nave ed impostare la rotta..E la soddisfazione di trovare da solo il faro o lo scoglio segnato sulla mappa..E magari dormirci sulla spiaggia che abbiamo prevvisto e felicimente trovato con le proprie capacità..Poter spegnere per un tratto il motore ed issare una piccola vela da surf..Io cosi intendo un raid , una prova da superare senza affrontare grossi pericoli, mettendo in discussione le mie capacità eperchè no, anche la mia resistenza . Con molta calma e tranquillità.
Mi attirano molto i racconti delle traversate che hanno fatto la storia della navigazione moderna, dal Kontiki in poi.E lo dico questo perchè in mare non sopporto il termine di velocità , di fretta. Vedo il mare come uno spazio di pace , di riflessione e di conseguenza discorsi che privileggiano o che danno più peso al tempo impiegato per fare un determinato percorso, velocità medie ,giri etc non mi appassionano, importante è arrivarci .Chiaramente è una interpretazione personale la mia.

Volendo invece trattare l'argomento di quei raid in particolare(maxi gommoni etc) , ecco, prima di tutto vorrei chiarire che non me la sento proprio di dare un giudizio,non sarebbe giusto che uno a corto di certe esperienze giudicasse uno che le fa da diverso tempo. Potrei però dire la mia opinione da lettore, da uno che ha preso e letto un articolo, sono una persona pensante e posso scrivere quello che penso.
Dunque, seguitemi e magari correggettemi pure:
Un impresa, raid, passeggiata, chiamatelo come vi pare implica la collaborazione di tre componenti, equipaggio, cantiere, motorizzazione.Devono lavorare in sinergia e il risultato finale è il risultato di questa collaborazione, no?
Si tratta di una adventure? Non saprei, sicuramente in viaggi lunghi come questo non tutto può essere prevvisto, e di conseguenza un minimo di rischio calcolato ci sta immagino.
Il fatto però che di solitario ci sia poco,(nel senso che i meriti non dovrebbero andare su una singola persona visto che esiste un appoggio e un supporto logistico pronto ad intervenire ),mi dà l'impressione di assistere a d una di quelle prove che vediamo per esempio su riviste come Quattroruote, Cioè una macchina con un pilota (e lo staff che segue a distanza) che parte, va in Scandinavia e ritorna. Allora, forse ,il termine PROVA su MARE sarebbe più appropriato.La differenza con le 4ruote sta che quest'ultima , una volta tornati , ci fa vedere tutti i componenti della macchina, il grado di usura etc etc.
Capisco anche che per un pilota , anche se gode di supporto, di mezzi al top, etc etc ,un viaggio del genere potrebbe comportare stress ,fatica etc, non lo considero proprio una passeggiata sottocosta ma è altretanto vero che non ci dà informazioni sul grado di usura del mezzo, dei motori , sulle problematiche reali , sul come si organizza un "raid"complesso, sulla particolarità dei tratti navigati .
Penso anch'io , nel mio piccolo, che si tratta di pura pubblicità , nient'altro,di conseguenza più che di raidman parlerei di testimonial o di endorsement (come definito da Wikipedia)
Sailornet