Fuoribordo d'emergenza elettrico

Comune di 1° Classe
alexflibero (autore)
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- 1/14
Salve, tempo fà mi sono imbattutto in un motore fuoribordo elettrico da 2 CV non ricordo di quale marca (credo giapponese). Il motore veniva alimentato con una batteria d'auto da 60 ampere. Così vista la mia esperienza in elettronica, mi è venuta l'idea di realizzare un sistema di propulsione ausiliario, di riserva, alimentato a celle solari (ultimamente ne commercializzano un tipo che può essere trattato come un foglio di compensato flessibile).
Il problema però è che non riesco a trovare più stò benedetto motorino....ne avete visto in giro qualcuno ?
Sapete chi lo commercializza ?

Grazie

Saluti
Tenente di Vascello
yena2
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- 3/14
puoi provare anche qui : https://search.ebay.it/search/search.dll?sofocus=bs&sbrftog=1&from=R10&satitle=motore+elettrico&sacat=1293%26catref%3DC6&sargn=-1%26saslc%3D3&sadis=200&fpos=21018&ga10244=10425&ftrt=1&ftrv=1&saprclo=&saprchi=&fsop=1%26fsoo%3D1&coaction=compare&copagenum=1&coentrypage=search&fgtp=

Yena
Mezzo Acquatico: BAT 4.90 Motore Yamaha 80 Cv 2 tempi.
I grandi artisti sono sempre in anticipo per questo scoperti in ritardo
Ammiraglio di divisione
eagle
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- 4/14
L'idea è ottima.
Temo però che per ottenere la potenza necessaria allo spunto dovrai foderare il battello con le celle che tra l'altro non costano pochissimo da quello che so.....
Lomac 660 in - Yamaha F150 AETX - Ellebi LBN 7202A Tork

Civis Romanus sum
Comune di 1° Classe
alexflibero (autore)
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- 5/14
L'idea è di usare una batteria da auto(di quelle sigillate senza manutenzione) sempre connessa ad un "ricaricatore" a celle fotovoltaiche sistemate sul retro dello schienale del sedile o sul tendalino.
Dai calcoli fatti con meno di mezzo metro quadro di pannello si riesce a caricare da zero una 60 ampere in 12 - 18 ore. Durante la marcia poi, vista la quantità di luce che è possibile beccare in mare, le celle contribuirebbero a non far scaricare la batteria in poco tempo (max 1.5 ore senza celle che arrivano a 2 - 2,5 ore con le celle).
Se interessa vi faccio sapere.
Ammiraglio di divisione
eagle
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- 6/14
alexflibero ha scritto:
Se interessa vi faccio sapere.

Scherzi?
Attendiamo tutorial con foto e dettaglio spese.
Buon lavoro!
Se devi acquistare il fuoribordo elettrico manda un pm a lupetto di mare che lo ha preso facendo un buon affare su ebay
Wink
Lomac 660 in - Yamaha F150 AETX - Ellebi LBN 7202A Tork

Civis Romanus sum
Utente allontanato
Dolcenera
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- 7/14
alexflibero ha scritto:
L'idea è di usare una batteria da auto(di quelle sigillate senza manutenzione) sempre connessa ad un "ricaricatore" a celle fotovoltaiche sistemate sul retro dello schienale del sedile o sul tendalino.
Dai calcoli fatti con meno di mezzo metro quadro di pannello si riesce a caricare da zero una 60 ampere in 12 - 18 ore. Durante la marcia poi, vista la quantità di luce che è possibile beccare in mare, le celle contribuirebbero a non far scaricare la batteria in poco tempo (max 1.5 ore senza celle che arrivano a 2 - 2,5 ore con le celle).
Se interessa vi faccio sapere.


Io ho qualche dubbio sui tuoi calcoli, ma se tu sei sicuro,. non profferisco verbo.

Dico solo che 2 hp sono 1500 W, e di corrente in CC ne mangiano tanta.. ma tanta davvero! tongue8

Il vecchio OHM Book dice che : P= V*I, ovvero I=P/V---> a 12 v sei sui 120 AMP, a 24 sui 60... 2 man down

Se ti mangi una batteria in un'ora, e ce ne vogliono 12 per caricarla, come fai con le sole celle a raddoppiare l'autonomia? Nel tempo in cui la "svuoti" del tutto, al massimo con le celle ci cacci dentro 1/12 dell'energia necessaria per la seconda ora di moto.... o no? Shame on you



Qualche dubbio poi ce l'ho pure sull'effettiva utilità "in emergenza" di un simile propulsore in mare...

Se il tempo non è più che ottimo, con 2hp sul gommone manco governi, e anche se ti piantasse il bestione in una giornata splendida e senza un filo di vento, in due ore di strada non ne fai tanta.

Il tutto non perchè ci trovi gusto a darti contro Sorry , ma solo per evitarti di buttare risorse inutilmente Crying or Very sad
Ammiraglio di squadra
roland
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- 8/14
Purtroppo la versione di Dolcenera mi sembra molto ma molto attinente alla realta'. Senza contare che come ripeto da tempo, acqua salata ed attrezzature elettriche non fanno scopa manco un po...
Tempo fa cercammo di studiare una soluzione similare da applicare al dc7 che di per se offre circa 2 metri quadri di superficie da pannellare... Scoprimmo ahinoi che con tale superficie avremmo appena appena riscaldato un piccolo bolier per acqua calda, o alimentato il frigo di bordo per 2 ore.... ora se pensi al costo realizzativo ed al beneficio.... abbiamo optato per tanica da 20 litri in piu a bordo e gruppo elettrogeno. Certo su un dc7 hai spazio.... per il motore ausiliario ripeto che mai e poi mai mi affiderei ad un motore elettrico (vedi post linkato da vanbob). meglio una chiavica del 1980 monocilindrico a miscela che bene o male prima o poi parte e se non parte lo pulisco e riparte....
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Comune di 1° Classe
alexflibero (autore)
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- 9/14
Il motore che intendevo usare è meno di 2 CV, il 2 CV lo avevo citato nel post come esempio perchè era quello che avevo visto montato su un gommone a Gallipoli.
Credo che abbiate tutti ragione, il problema è nei limiti che ci poniamo.
Intanto, io lo devo usare su un gommone 430 che pesa non più di 75 Kg a vuoto.
Poi, non mi sognerei mai di usarlo con il mare grosso, francamente ho avuto qualche esperienza e anche se ben attrezzato me la sono quasi fatta sotto(ero su un 580 con un superamerica da 50 CV). Quindi spero di non trovarmi mai nelle condizioni di dover usare un ausiliario, anche a miscela, con il mare grosso.
Terzo, il mio scopo principale è quello di avere a disposizione un oggetto che parta sempre (sul fatto che alla fine i motori 2 o 4T partano sempre ho qualche fondato dubbio e guarda che vengo da una famiglia di meccanici).
In ultimo, il limite di utilizzo di questo aggeggio è quello di avere un supporto ausiliario per rientrare sulla riva più vicina in caso di problemi con il motore principale. Considera che esco con bambini a bordo e quindi avere un minimo di aiuto in caso di problemi è importante e dè sempre meglio dei remi che sul gommone, come è noto, è quasi impossibile usare.
Riguardo al fatto che elettricità e mare vanno poco d'accordo hai assolutamente ragione. La salsedine è un nemico micidiale, però negli ultimi tempi ci sono parecchie soluzioni nuove come grassi al silicone, spray impermeabilizzanti etc... che possono aiutare.
In ogni caso una cosa è certa, il motore elettrico lo puoi provare prima di uscire e se và, difficlmente ti pianta in asso; con il motore a benzina non è proprio così: a chi non è mai capitato di uscire in mare con un motore che dopo lo spegnimento non è più ripartito neanche a martellate ? A me un sacco di volte.
Comunque vi ringrazio dei commenti, ne farò tesoro. Appena metto giù un budget vi faccio sapere se decido di realizzarlo o no.
Utente allontanato
Dolcenera
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- 10/14
alexflibero ha scritto:

Terzo, il mio scopo principale è quello di avere a disposizione un oggetto che parta sempre (sul fatto che alla fine i motori 2 o 4T partano sempre ho qualche fondato dubbio e guarda che vengo da una famiglia di meccanici).
In ultimo, il limite di utilizzo di questo aggeggio è quello di avere un supporto ausiliario per rientrare sulla riva più vicina in caso di problemi con il motore principale. Considera che esco con bambini a bordo e quindi avere un minimo di aiuto in caso di problemi è importante e dè sempre meglio dei remi che sul gommone, come è noto, è quasi impossibile usare.


Ok, il campo si restringe... le perplessità in parte rimangono.

Per avere un'autonomia decente credo che alla fine opterai per un 350-500 W che non farà gran chè (tieni presente che tra motore e carico sarai comunque sui 350 kg effettivi) ma per l'uso che prospetti, un qualche aiuto lo dà.

Io invece lascerei proprio perdere il sistema di ricarica...
Sailornet