Divieto di ormeggio in posti barca privati con il consenso del proprietario sulIsola di Cres -Cherso (Croazia)

Comune di 1° Classe
spino62 (autore)
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Ciao a tutti!
Complimenti per questo bel forum che conosco da anni e al quale mi sono registrato oggi!
Vorrei informare "in tempo reale" nei porti dell'isola di Cres (cres, Beli, Valun, Merag, Martinščica, Porozina) a partire da quest'anno per i turisti non è possibile ormeggiare la propria barca nei posti riservati ai residenti anche con il loro consenso.
L'autorità portuale dell'isola (che non c'entra nulla con la Capitaneria di Porto dove si paga la tassa di navigazione, ex vignetta) ha stabilito questa norma restrittiva e se, in seguito a controlli, viene trovata una imbarcazione ormeggiata nel posto di un residente che magari ha in secca la propria barca e ha sempre concesso il proprio posto ad un turista, al proprietario del posto barca verrà comminata una multa e tolto il suo posto.
Si tratta di una disavventura che sto vivendo in questi miei primissimi giorni di vacanza a Merag, dopo anni di assoluta inesistenza del problema: quindi le uniche soluzioni sono: 1) portare la barca nel porto a pagamento di cres (distante 14 chilometrie se c'è posto) oppure mettere in acqua la barca al mattino e tirarla su alla sera!!!
Si tratta di una regola che dovrebbe essere pubblicizzata dalle autorità locali, ma non lo è, lasciando il turista nautico ignaro e disinformato con un problema veramente grosso da gestire!!!!
Ammiraglio di divisione
eros
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strana cosa , speriamo risolvibile

eros
Capitano di Vascello
yanez323
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Per la serie a pensar male: non è che dopo le vacche grasse degli anni passati, dovuti alle brillanti iniziative fiscali del 2012, sulla nautica, qualcuno, in Croazia, ha deciso che gli investimenti sul diporto nautico debbano essere ammortizzati entro i tempi previsti?
All'epoca ci fu un'ondata migratoria verso le coste croate di natanti di pregio ed imbarcazioni. Da allora pur permanendo un situazione fiscale non particolarmente amichevole sulla nautica, molte unità hanno fatto rientro ai patri lidi, mentre sulla costa orientale dell'Adriatico, nella prospettiva che il fenomeno migratorio continuasse indefinitamente, hanno creato un considerevole numero di strutture ed adeguato i prezzi e tariffe, tanto che la convenienza, pur rimanendo,è considerevolmente diminuita,generando un'offerta superiore alle richieste.
Quindi è logico e giusto, da parte delle autorità croate, che oggi costringano i turisti a ricorrere alle strutture esistenti,visto che per loro, come per noi, il turismo è una voce consistente del PIL. D'altra parte pubblicizzare tali regole, con largo anticipo, avrebbe potuto compromettere parzialmente la stagione turistica.
I giochi delle tre carte, a quanto pare, non sono solo un' esclusiva della costa occidentale dell'Adriatico
Sottocapo di 1° Classe Scelto
medonzo
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La norma è sempre stata questa. Adesso hanno deciso di farla rispettare per arginare il problema degli affitti a nero. Il posto barca che ottieni come residente non è tuo, ma in concessione. Non lo puoi ne affittare ne vendere (come spesso è successo "vendesi appartamento/casa con posto barca... Affittasi appartamento con posto barca...) Il titolare della concessione se per in periodo non usa il posto barca deve (o dovrebbe) restituirlo alla disponibilità dell'autorità portuale (Zupanijske lucke uprave) di competenza per poter essere affittato da quest'ultima. Il titolare non perderebbe il diritto, e l'ente preposto avrebbe piu posti barca a disposizione per la stagione turistica. Oltretutto quelli che i turisti ritengono "posti pe residenti" e si trovano fuori dai porti il 90% delle volte sono ormeggi abusivi che, se pur "tollerati" per il residente, sono divenuti oggetto di affitto.
Sailornet