Mini Raid Laguna Veneta 13-15 agosto 2016
Daria (autore)
8
- 1/30
Quest'anno ho finalmente realizzato un sogno che avevo da un po' nel cassetto e cioè visitare in gommone la laguna veneta sud, zona che per lontananza dalla mia darsena non ho praticamente mai frequentato se non superficialmente nei consueti raduni lagunari.
Ho tempo per pianificare bene la cosa, quindi con cartina alla mano decido i posti che voglio visitare e dove dormire la notte con il gommone
Un po' si sfi.... Ehm... sfortuna, vuole proprio che il giorno prima della partenza con una incauta manovra in acqua bassa di fronte alla darsena, rovino in maniera grave l'elica, tanto da renderla completamente inservibile
Inveisco contro il fato e altre 3/4 persone ma ragiono freddamente e fortunatamente a bordo ho l'elica originale che mi monta poco dopo il mio elettrauto di fiducia che avevo chiamato poco prima per un problema con la radio del gommone.
Giro di prova, come so bene non prendo quasi neanche 5000 giri ma il gommone plana e tanto mi basta.
Via a fare i bagagli, raccomando le due amiche che verranno con me di portare l'indispensabile, ma al loro arrivo vaglio il valigiame e una borsa intera di roba resta a terra nella mia cucina
Concedo un paio di tacco 12 perché.... Non si sa mai!
La partenza è dalla mia darsena di cortellazzo per puntare poi verso il faro di punta sabbioni ed entrare in laguna dalla bocca del Lido di Venezia.
Mare e sole perfetti.
Il gommone raggiunge a fatica i 20 nodi, ma il rumore del motore è il solito i consumi vanno bene considerato il pieno carico, la sensazione di disagio mi accompagna per un po' ma dopo 10 miglia decido di stare tranquilla e godermi il tutto.
Puntiamo verso San Marco
Dove ritengo di mantenere una velocità bassa, ma evidentemente non è così, dato che mi ferma la polizia e mi invita a seguirli verso il pontile a punta della salute.
Che rottura! Consueto controllo documenti, tutto ok, mi informano di essere fortunata che non avevano il laser altrimenti era multa secca perché non stavo certamente facendo 5 nodi, direi impossibili da tenere in bacino San Marco, ma ringrazio e prometto più obbedienza in futuro.
Comunque, per la cronaca, non andavo veloce
Si impone un rifornimento sotto allo splendido molino stucky, dove fare benzina è un vero spasso con il moto ondoso che c'è in quel tratto, ma dobbiamo fare e si fa, una 30ina di litri alla modica cifra di 1, 648 euro/l... e si riparte, direzione Fusina, per prendere il canale dei petroli che ci porterà verso sud.
È quasi ora di pranzo e mentre passata Fusina navighiamo a lento moto vedo delle barche che dirigono verso l'interno su una zona senza briccole dove altre barche sono ormeggiate.
Se vanno loro vado anch'io, la pancia chiama e mi metto dietro con il motore bello alto e scopriamo un canale invisibile alla vista ma molto bello e riparato.
Pranziamo qui!
E non ci facciamo mancare nulla!
Condividiamo il vino con i vicini che ci spiegano che in pochi conoscono questa zona, e che bisogna sapere che "strada" fare.
E dopo un buon pranzo un po' di relax ci sta, il prendisole ci aspetta
Ho tempo per pianificare bene la cosa, quindi con cartina alla mano decido i posti che voglio visitare e dove dormire la notte con il gommone
Un po' si sfi.... Ehm... sfortuna, vuole proprio che il giorno prima della partenza con una incauta manovra in acqua bassa di fronte alla darsena, rovino in maniera grave l'elica, tanto da renderla completamente inservibile
Inveisco contro il fato e altre 3/4 persone ma ragiono freddamente e fortunatamente a bordo ho l'elica originale che mi monta poco dopo il mio elettrauto di fiducia che avevo chiamato poco prima per un problema con la radio del gommone.
Giro di prova, come so bene non prendo quasi neanche 5000 giri ma il gommone plana e tanto mi basta.
Via a fare i bagagli, raccomando le due amiche che verranno con me di portare l'indispensabile, ma al loro arrivo vaglio il valigiame e una borsa intera di roba resta a terra nella mia cucina
Concedo un paio di tacco 12 perché.... Non si sa mai!
La partenza è dalla mia darsena di cortellazzo per puntare poi verso il faro di punta sabbioni ed entrare in laguna dalla bocca del Lido di Venezia.
Mare e sole perfetti.
Il gommone raggiunge a fatica i 20 nodi, ma il rumore del motore è il solito i consumi vanno bene considerato il pieno carico, la sensazione di disagio mi accompagna per un po' ma dopo 10 miglia decido di stare tranquilla e godermi il tutto.
Puntiamo verso San Marco
Dove ritengo di mantenere una velocità bassa, ma evidentemente non è così, dato che mi ferma la polizia e mi invita a seguirli verso il pontile a punta della salute.
Che rottura! Consueto controllo documenti, tutto ok, mi informano di essere fortunata che non avevano il laser altrimenti era multa secca perché non stavo certamente facendo 5 nodi, direi impossibili da tenere in bacino San Marco, ma ringrazio e prometto più obbedienza in futuro.
Comunque, per la cronaca, non andavo veloce
Si impone un rifornimento sotto allo splendido molino stucky, dove fare benzina è un vero spasso con il moto ondoso che c'è in quel tratto, ma dobbiamo fare e si fa, una 30ina di litri alla modica cifra di 1, 648 euro/l... e si riparte, direzione Fusina, per prendere il canale dei petroli che ci porterà verso sud.
È quasi ora di pranzo e mentre passata Fusina navighiamo a lento moto vedo delle barche che dirigono verso l'interno su una zona senza briccole dove altre barche sono ormeggiate.
Se vanno loro vado anch'io, la pancia chiama e mi metto dietro con il motore bello alto e scopriamo un canale invisibile alla vista ma molto bello e riparato.
Pranziamo qui!
E non ci facciamo mancare nulla!
Condividiamo il vino con i vicini che ci spiegano che in pochi conoscono questa zona, e che bisogna sapere che "strada" fare.
E dopo un buon pranzo un po' di relax ci sta, il prendisole ci aspetta
Daria (autore)
3
- 2/30
Ripartiamo.
L'itinerario pianificato prevede la visita al casone valle Zappa, per poi proseguire passandolo e arrivare a Chioggia.
Incominciamo ad addentrarci in una zona che non conosco e quindi mi affido al GPS ma soprattutto alle due cartine studiate nei giorni precedenti e alla memoria visiva di quanto visto su Google E nei giorni precedenti.
Il panorama cambia un po' qui, ci sono file e file di pali nel terreno e distese di fiori di laguna che purtroppo dalle foto non si vedono
E finalmente giungiamo in vista del casone
E fin qui tutto bene, la via è indicata dalle briccole, un paio di volte sfioro delle secche, chiediamo indicazioni a della gente che sta a raccogliere non si sa che sul fondale, ma riceviamo risposta in una lingua del tutto indefinibile mista tra il chioggioto/padovano/venexian e quindi perplesse e confortate dalla lontananza visiva sorridiamo e ci sbracciamo in un saluto che chiude li l'unico contatto umano in zona!
Anche nel canale indicato l'acqua non è profonda più di 1 metro, quindi decido per un'andatura lenta.
Il problema non è adesso in realtà, ma dopo il casone dove le briccole andranno a scomparire dal percorso prefissato.
Arriviamo al casone ed è veramente bellissimo
Non c'è anima viva, vorremmo scendere e fare un giro, ma il pontile non è adatto ai gommoni, cose pericolose ovunque e decido di desistere.
Ripartiamo.
Proseguo piano con l'occhio fisso sulla. Profondità che raramente arriva ai due metri, niente briccole solo l'argine a dare indicazione della via.
Ogni tanto plano, poi rallento, poi riparto, non mi fido, il fondale va su e giù.
In quella mi supera una barca bella grossa stile chiatta alla Protea e zanzi973 con un bel. 200 a poppa a manetta, e allora mi dico Embeh! se va lui vado pure io.
Lo perdo immediatamente nell'intrico dei canali perché a planare io ci metto 2 ore (dannata elica) e in tutto questo passaggio di tempo all'improvviso il gommone frena!
Parte l'allarme sonoro del motore che va immediatamente in protezione e io che tenevo lo smartcraft su indicatore di temperatura per controllarla sempre data l'elica diversa, vedo che va a 90 °!
Cristo santo, mi congelo
Levo immediatamente gas, guardo dietro e vedo un mare di fango nero sollevarsi da sotto il gommone.
Mille ragionamenti mi affollano il cervello, tra cui:
- se mi pianto qui, chi chiamo?
- posso fare retro? Il motore è bollente e devo tenerlo alto per forza
- il fango intasera' girante e circuito e addio tutto!
- l'elica di rispetto, me la sono già giocata!
- il mio ignaro equipaggio si guarda intorno....
CALMA
Ho messo l'indicatore di rotta sul GPS, vedo esattamente da dove sono arrivata.
Vado in retro per un po' e poi mi giro.
Il suono assordante del motore smette.
Da 30 cm il fondale aumenta fino al metro, abbasso il trim per dare più acqua al motore, la temperatura cala a 70.
Vado ancora piano per un po', ma più accellero e più la temperatura cala.
Il cervello mi riparte un po', forse spiccico qualche parola all'equipaggio.
Il fondale aumenta, tento una planata che porta il motore ad una altalena tra i 70 e 60 gradi, c'è ancora troppo poco fondale per portare tutto il motore in negativo.
Ripassiamo casone Zappa esattamente con lo stesso percorso e finalmente ritrovo le briccole, ma ancora poco fondale.
BRUTTA DEFICIENTE! mi dico, lo sai benissimo che una barca in piena velocità in planata pesca meno di chi sta piantato per terra a 3 nodi, quello probabilmente li ci passa così veloce perché lo sa e perché conosce la strada.
Rimuggino sull'enesima lezione inflitta e proseguo controllando la temperatura.
Finalmente torniamo su un canale bello profondo e rido' gradualmente gas e la temperatura scende stabile a 60, quella di regime abituale è 55.
Ok....pare che ne usciamo.
Dirigo pensierosa verso Pellestrina, mi chiedo che conseguenze può avere sul motore questo fatto.
Nella mia testa c'è l'immagine del circuito di raffreddamento che si sta finalmente pulendo con acqua limpida e fredda, il motore fa pipi' regolarmente.
Attacchiamo a Pellestrina, dobbiamo decidere il posto migliore dove attraccare per la notte e voglio chiedere informazioni ai paesani.
E finalmente qualcuno che naviga
L'itinerario pianificato prevede la visita al casone valle Zappa, per poi proseguire passandolo e arrivare a Chioggia.
Incominciamo ad addentrarci in una zona che non conosco e quindi mi affido al GPS ma soprattutto alle due cartine studiate nei giorni precedenti e alla memoria visiva di quanto visto su Google E nei giorni precedenti.
Il panorama cambia un po' qui, ci sono file e file di pali nel terreno e distese di fiori di laguna che purtroppo dalle foto non si vedono
E finalmente giungiamo in vista del casone
E fin qui tutto bene, la via è indicata dalle briccole, un paio di volte sfioro delle secche, chiediamo indicazioni a della gente che sta a raccogliere non si sa che sul fondale, ma riceviamo risposta in una lingua del tutto indefinibile mista tra il chioggioto/padovano/venexian e quindi perplesse e confortate dalla lontananza visiva sorridiamo e ci sbracciamo in un saluto che chiude li l'unico contatto umano in zona!
Anche nel canale indicato l'acqua non è profonda più di 1 metro, quindi decido per un'andatura lenta.
Il problema non è adesso in realtà, ma dopo il casone dove le briccole andranno a scomparire dal percorso prefissato.
Arriviamo al casone ed è veramente bellissimo
Non c'è anima viva, vorremmo scendere e fare un giro, ma il pontile non è adatto ai gommoni, cose pericolose ovunque e decido di desistere.
Ripartiamo.
Proseguo piano con l'occhio fisso sulla. Profondità che raramente arriva ai due metri, niente briccole solo l'argine a dare indicazione della via.
Ogni tanto plano, poi rallento, poi riparto, non mi fido, il fondale va su e giù.
In quella mi supera una barca bella grossa stile chiatta alla Protea e zanzi973 con un bel. 200 a poppa a manetta, e allora mi dico Embeh! se va lui vado pure io.
Lo perdo immediatamente nell'intrico dei canali perché a planare io ci metto 2 ore (dannata elica) e in tutto questo passaggio di tempo all'improvviso il gommone frena!
Parte l'allarme sonoro del motore che va immediatamente in protezione e io che tenevo lo smartcraft su indicatore di temperatura per controllarla sempre data l'elica diversa, vedo che va a 90 °!
Cristo santo, mi congelo
Levo immediatamente gas, guardo dietro e vedo un mare di fango nero sollevarsi da sotto il gommone.
Mille ragionamenti mi affollano il cervello, tra cui:
- se mi pianto qui, chi chiamo?
- posso fare retro? Il motore è bollente e devo tenerlo alto per forza
- il fango intasera' girante e circuito e addio tutto!
- l'elica di rispetto, me la sono già giocata!
- il mio ignaro equipaggio si guarda intorno....
CALMA
Ho messo l'indicatore di rotta sul GPS, vedo esattamente da dove sono arrivata.
Vado in retro per un po' e poi mi giro.
Il suono assordante del motore smette.
Da 30 cm il fondale aumenta fino al metro, abbasso il trim per dare più acqua al motore, la temperatura cala a 70.
Vado ancora piano per un po', ma più accellero e più la temperatura cala.
Il cervello mi riparte un po', forse spiccico qualche parola all'equipaggio.
Il fondale aumenta, tento una planata che porta il motore ad una altalena tra i 70 e 60 gradi, c'è ancora troppo poco fondale per portare tutto il motore in negativo.
Ripassiamo casone Zappa esattamente con lo stesso percorso e finalmente ritrovo le briccole, ma ancora poco fondale.
BRUTTA DEFICIENTE! mi dico, lo sai benissimo che una barca in piena velocità in planata pesca meno di chi sta piantato per terra a 3 nodi, quello probabilmente li ci passa così veloce perché lo sa e perché conosce la strada.
Rimuggino sull'enesima lezione inflitta e proseguo controllando la temperatura.
Finalmente torniamo su un canale bello profondo e rido' gradualmente gas e la temperatura scende stabile a 60, quella di regime abituale è 55.
Ok....pare che ne usciamo.
Dirigo pensierosa verso Pellestrina, mi chiedo che conseguenze può avere sul motore questo fatto.
Nella mia testa c'è l'immagine del circuito di raffreddamento che si sta finalmente pulendo con acqua limpida e fredda, il motore fa pipi' regolarmente.
Attacchiamo a Pellestrina, dobbiamo decidere il posto migliore dove attraccare per la notte e voglio chiedere informazioni ai paesani.
E finalmente qualcuno che naviga
faustinotnz
- 3/30
Daria cara..tu e le tue dannate secche..
fran
- 4/30
Un amore senza fine
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
NaiNoe
- 5/30
Grande Daria...
Capisco bene cosa significhi basso fondale
Pensa che a volte quando esco dal canale per entrare in laguna navigo in 40 cm..e se non lo percorro in planata so cazzz...
Capisco bene cosa significhi basso fondale
Pensa che a volte quando esco dal canale per entrare in laguna navigo in 40 cm..e se non lo percorro in planata so cazzz...
Il mare è il mare.
Tutto il resto è acqua.
Tutto il resto è acqua.
andre'73
- 6/30
Stai andando alla grande Daria !!!!
Belle foto ed ottimo racconto....... Seguo con interesse
Belle foto ed ottimo racconto....... Seguo con interesse
Daria (autore)
5
- 7/30
Il piano di raggiungere Chioggia è sfumato per oggi e anche il luogo scelto per dormire, perché praticamente il percorso si è invertito, andremo verso Chioggia il giorno successivo.
Attracco regolare e doveroso gelato e spritz al baretto del paese.
Il moto ondoso prodotto dalle barche che passano davanti è incessante, impensabile passare la notte qui, fermo quindi un ragazzo del luogo e chiedo lumi.
Scarto l'ipotesi di attaccarmi alla sua barca perché poi sicuramente qualcuno la mattina presto parte e fa casino e vorrei invece un po' di tranquillità.
Allora mi dice "vai alla chiesa, lasciatela alle spalle e punta due briccole di fronte a te, c'è una secca che ferma le onde e starete tranquille".
Così facciamo!
Siamo quindi già piazzate per la notte, ceniamo riccamente e con grande piacere a bordo, e ci prepariamo montare la tenda nautica, al suo primo battesimo ufficiale
La serata scorre tranquilla, ci sistemiamo per bene, due a prua e una a poppa e ci godiamo un tramonto che non dimenticheremo facilmente
Ci perdiamo in chiacchiere e relax e constatiamo piacevolmente che fa caldo, contrariamente ai giorni precedenti che aveva rinfrescato parecchio tanto da indurci a portare via sacchi a pelo pesanti e pantaloni lunghi.
Invece alla fine non serviva neanche coprirsi.
Nel frattempo da lontano incomincia a sentirsi una musica e... Accidenti, la sagra di Pellestrina sta entrando nel vivo!
Me ne ero dimenticata perché inserita nel programma per la domenica sera, il sabato avremmo dovuto essere a Chioggia.
Nonostante i 3/400 metri che ci separano dal palco sembra di averli sotto il gommone
Finché siamo sveglie ok, ma quando andremo a dormire?
Nel frattempo espletiamo le tipiche formalità pre nanna mentre laviamo i denti notiamo in acqua dei bagliori di luce!
Alla prima che li segnala, viene intimato di smetterla di bere prosecco dopo una certa ora
Ma quando tutte e tre vediamo queste lucciole di mare, incominciamo a incuriosirci.
Bellissime!
In seguito abbiamo scoperto cosa erano grazie ad internet, si chiamano Ctenofori ed hanno dei pettini luminescenti
Intorno a noi era pieno, e lampeggiano piano con cadenza regolare! Una meraviglia
Le avevamo viste di giorno facendo il bagno, ma chi poteva immaginare.
Che serata!
Neanche la musica della sagra ce la rovina, nonostante prima di mezzanotte fosse ancora bella alta (du palle).
La notte passa tranquilla, la tenda è una meraviglia e scoppio di orgoglio
Facciamo colazione e dirigiamo in centro per berci un buon caffè al bar del paese
Il gommone brilla di luce propria (e di un pomeriggio di galletto e cera per gommoni data nei giorni precedenti) sotto questo intenso sole mattutino, ed è una gioia per i miei occhi!
.
Attracco regolare e doveroso gelato e spritz al baretto del paese.
Il moto ondoso prodotto dalle barche che passano davanti è incessante, impensabile passare la notte qui, fermo quindi un ragazzo del luogo e chiedo lumi.
Scarto l'ipotesi di attaccarmi alla sua barca perché poi sicuramente qualcuno la mattina presto parte e fa casino e vorrei invece un po' di tranquillità.
Allora mi dice "vai alla chiesa, lasciatela alle spalle e punta due briccole di fronte a te, c'è una secca che ferma le onde e starete tranquille".
Così facciamo!
Siamo quindi già piazzate per la notte, ceniamo riccamente e con grande piacere a bordo, e ci prepariamo montare la tenda nautica, al suo primo battesimo ufficiale
La serata scorre tranquilla, ci sistemiamo per bene, due a prua e una a poppa e ci godiamo un tramonto che non dimenticheremo facilmente
Ci perdiamo in chiacchiere e relax e constatiamo piacevolmente che fa caldo, contrariamente ai giorni precedenti che aveva rinfrescato parecchio tanto da indurci a portare via sacchi a pelo pesanti e pantaloni lunghi.
Invece alla fine non serviva neanche coprirsi.
Nel frattempo da lontano incomincia a sentirsi una musica e... Accidenti, la sagra di Pellestrina sta entrando nel vivo!
Me ne ero dimenticata perché inserita nel programma per la domenica sera, il sabato avremmo dovuto essere a Chioggia.
Nonostante i 3/400 metri che ci separano dal palco sembra di averli sotto il gommone
Finché siamo sveglie ok, ma quando andremo a dormire?
Nel frattempo espletiamo le tipiche formalità pre nanna mentre laviamo i denti notiamo in acqua dei bagliori di luce!
Alla prima che li segnala, viene intimato di smetterla di bere prosecco dopo una certa ora
Ma quando tutte e tre vediamo queste lucciole di mare, incominciamo a incuriosirci.
Bellissime!
In seguito abbiamo scoperto cosa erano grazie ad internet, si chiamano Ctenofori ed hanno dei pettini luminescenti
Intorno a noi era pieno, e lampeggiano piano con cadenza regolare! Una meraviglia
Le avevamo viste di giorno facendo il bagno, ma chi poteva immaginare.
Che serata!
Neanche la musica della sagra ce la rovina, nonostante prima di mezzanotte fosse ancora bella alta (du palle).
La notte passa tranquilla, la tenda è una meraviglia e scoppio di orgoglio
Facciamo colazione e dirigiamo in centro per berci un buon caffè al bar del paese
Il gommone brilla di luce propria (e di un pomeriggio di galletto e cera per gommoni data nei giorni precedenti) sotto questo intenso sole mattutino, ed è una gioia per i miei occhi!
.
Daria (autore)
- 8/30
Grazie a tutti per l'apprezzamento!
Lo so, sembra che lo faccio apposta, ma come ha detto nainoe troppo spesso in laguna si rischia di grattare un po' e allora che faccio, non ci vado?
Sicuramente, mai più percorsi non segnalati da briccole
Lo so, sembra che lo faccio apposta, ma come ha detto nainoe troppo spesso in laguna si rischia di grattare un po' e allora che faccio, non ci vado?
Sicuramente, mai più percorsi non segnalati da briccole
yanez323
1
- 9/30
Complimenti Daria
Gli altri anni , quando avevo la barca a Fusina frequentavo abbastanza la Laguna sud e anche oggi per questioni di meccanico, mi manca Valle Zappa ed è un'idea.
Se può tornarti utile, circa 1,2 miglia dalla punta di Ca' Roman, venendo da Malamocco, c'è un porticciolo ben riparato, usato d'estate dalle house boats, nel quale si può ormeggiare in sicurezza e, all'occorrenza si può arrivare a Pellestrina a piedi, visto che la distanza è di circa 1.550 mt.
Recentemente da Mare di Carta ho acquistato una carta molto ben fatta, dettagliata e maneggevole (!!!), con le batimetriche di tutta la Laguna.
https://www.maredicartaeditore.com/p/carta_della_laguna_di_venezia/43.
A giorni, se il tempo regge, mi allungo verso Torcello S. Cristina.
Un'ultima cosa la velocità è segnalata in Km/h e non in nodi
Gli altri anni , quando avevo la barca a Fusina frequentavo abbastanza la Laguna sud e anche oggi per questioni di meccanico, mi manca Valle Zappa ed è un'idea.
Se può tornarti utile, circa 1,2 miglia dalla punta di Ca' Roman, venendo da Malamocco, c'è un porticciolo ben riparato, usato d'estate dalle house boats, nel quale si può ormeggiare in sicurezza e, all'occorrenza si può arrivare a Pellestrina a piedi, visto che la distanza è di circa 1.550 mt.
Recentemente da Mare di Carta ho acquistato una carta molto ben fatta, dettagliata e maneggevole (!!!), con le batimetriche di tutta la Laguna.
https://www.maredicartaeditore.com/p/carta_della_laguna_di_venezia/43.
A giorni, se il tempo regge, mi allungo verso Torcello S. Cristina.
Un'ultima cosa la velocità è segnalata in Km/h e non in nodi
bob_joker
- 10/30
Complimenti gran bella esperienza!
Io esco a Chioggia conosco tutti i luoghi dove sei stata ma non conosco il posto dove ti sei fermata per il pranzo.
Sapresti dirmi dove si trova esattamente?
Grazie [/u]
Io esco a Chioggia conosco tutti i luoghi dove sei stata ma non conosco il posto dove ti sei fermata per il pranzo.
Sapresti dirmi dove si trova esattamente?
Grazie [/u]
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