Comunicazioni a lunga distanza

Approfitto del forum in quanto mi pare ci siano anche svariati radioamatori per chiedere se qualcuno ha mai provato a sfruttare ulteriormente il fatto di trovarsi in mezzo al mare.oggi pensavo che parte del motore elica compresa (connesso a massa) dia un piccolo aiuto sia in VHF che in hf.quello che vorrei chiedere se qualcuno ha mai provato a mettere in mare conduttori di rame nudo di varie lunghezze connessi a massa a tal fine ? e se ha notato miglioramenti sensibiti ?

@TITANs
Gli apparati VHF lavorano bene con antenne "in vista". La curvatura terrestre ne limita infatti la distanza di collegamento.
Per tale motivo le antenne delle radio costiere sono posizionate più in alto possibile e una barca a vela ha migliori possibilità di collegamento di una barca a motore.
Influisce molto la possibilità di usare la superficie marina come piatto riflettente. A tal fine esistono in commercio piastre in bronzo poroso per creare una valida massa, cui collegare l'antenna.
Un buon impianto raggiunge facilmente le 140 miglia marine di portata.

Grazie per la risposta ,immagino che circa 250 km sia già un buon collegamento per la FM ,ma tu ad esempio usi le hf? Hai mai provato senza e con l'aiuto del mare ?

@TITANs
VHF da Fiumicino a Porto Cervo con antenna in testa d'albero e massa a mare. Sono appunto 140 miglia = 260 km.

C'è un altro topic in cui raccontavo di un collegamento tra argentario e costa smeralda, sono circa 110 miglia. Da gommone a gommone e senza massa in mare aggiuntiva.

Dipende molto dalle condizioni di propagazione ionosferica.

Secondo me dipende molto dalla sensibilità dei ricevitori commerciali ad uso civile che non sono paragonabili con quelli ad uso radioamatoriale dove le prestazioni sono esaltate al massimo soprattutto per quanto riguarda sensibilità e selettività.probabilmente o meglio sicuramente se avessero pari prestazioni le distanze aumenterebbero sensibilmente.
Chiaro che la propagazione è un fattore determinante.