Impianto elettrico con tritasarde/eco-gps/stereo/vhf

Sottocapo
IgnaZ_Dejavù (autore)
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Ciao a tutti!
Ho una pilotina di 5,5mt con un motore Suzuki 70cv 4T alimentato da una sola batteria da 100Ah. Alla stessa batteria ho collegato anche lo stereo, pompa di sentire (solo manuale), e dragonfly 7PRO.

Sto iniziando ad attrezzare la barca per la pesca, acquistando anche VHF e tritasarde.
Il dubbio è come e se implementare l'impianto elettrico per non rimanere "a piedi".. in mare è dura spingere!! UT UT


Vorrei evitare di ricaricare le batteria dalla banchina. Vi chiedo quindi un consiglio da esperti!
Direi che è il caso di implementarlo ma dopo aver letto i 1000 topic sono giunto a 2 conclusioni ma non so scegliere il migliore:

1° soluzione: Montare una 2° batteria da 100Ah con staccabatteria 1-2-boat-0, ed alternarla ogni volta che esco.
Costo: 1 batteria 100ah + staccabatteria (circa € 170)
dubbio: Riesce a durarmi la batteria durante una giornata di pesca a drifting con eco (1A/h), vhf (consumo medio?) e tritasarde acceso (1,8A/h ma usato con temporizzatore)? Così facendo, al rientro (circa 45minuti / 1 ora) riesco a ricaricare la batteria?

2° soluzione: Montare una 2° batteria ma da 45Ah (che ho già e quindi non devo comprare) alla quale collegare solo l'impianto elettrico degli accessori (dragonfly, vhf, tritasarde, servizi vari,ecc..), lasciando la batteria da 100Ah solo per il motore. Quindi impianto separato.
Per ricaricare la batteria da 45Ah delle utenze, utilizzerei un pannello fotovoltaico da 23W per garantirmi (spero) la giornata di pesca e la successiva uscita con batteria carica.
Costo: 1 pannello fotovoltaico flessibile (circa €290)

Chiaramente preferisco la prima soluzione in quanto più economica e più semplice nella realizzazione dell'impianto. Ma non sono sicuro (o almeno vorrei una conferma da chi ha esperienza in mare con impianto simile al mio) che dopo una giornata in mare con acceso eco-gps, vhf, tritasarde (ed in futuro spero gettasarde) mi duri e riesco a riaccendere il motore con la stessa batteria, per ricaricarla durante in ritorno. E soprattutto se in circa 1 ora di navigazione di rientro, riesco a ricaricare la batteria almeno per recuperare l'energia consumata durante la giornata.
Grazie a tutti per il supporto!
Malato per il ROSSO!
Ammiraglio
Dada77
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3º soluzione: montare un ripartitore di carica in modo da caricare insieme le 2 batterie (una motore 45A e una servizi 100A)......
Daniele
La rinascita del Phoenix....
https://m.youtube.com/watch?v=T3creDbTP3M
https://youtu.be/dRLaLGarif0

La rinascita del Genesis....
https://youtu.be/iCkgnupbnDQ

La rinascita del Gaudium....
https://youtu.be/6Eq9UWFyWZM
Sottocapo
IgnaZ_Dejavù (autore)
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- 3/16
L'idea di utilizzare un ripartitore di carica non mi fa impazzire. Con 2 batteria di diverso amperaggio poi..
Malato per il ROSSO!
Sottocapo
IgnaZ_Dejavù (autore)
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- 4/16
Mi spiego meglio.. Il mio dubbio sulla tua 3°soluzione è:
Posso utilizzare 2 tipi di batteria differenti, senza commutatore 1-2-boat e senza pannello fotovoltaico, lasciando l'impianto separato (batt.1 per motore e batt.2 per servizi) e durante la navigazione con l'alternatore del motore riesco caricare entrambe le batterie? Ma i 2 impianti non solo separati? Non mi è tanto chiaro il concetto e la realizzazione dei collegamenti..
Malato per il ROSSO!
Contrammiraglio
teos1968
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- 5/16
Durante la navigazione carichi le due batteria solo con il ripartitore di carica, quello suggerito da DaDa77 che anche io ti consiglio.

Trovi su questo sito numerosi topics sull' argomento con schemi. Uno recente di Byanonimo, spiegato molto bene.
- BWA Sixone Line America - SUZUKI DF140CV + Mercury 6 cv - 4T
- ex Marlin Boat 480 - Evinrude 40 cv
Sottocapo
IgnaZ_Dejavù (autore)
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- 6/16
Preferirei non modificare nulla al motore. Quindi vorrei se possibile non separare il cavo dell'alternatore,ecc.. come spiegato nel topic che dici.

Per questo mi chiedevo se la soluzione n°1 è valida o non da garanzie.. E se, in alternativa, la soluzione n°2 è una strada valida e percorribile..
Malato per il ROSSO!
Guardiamarina
TITANs
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- 7/16
sappi che una batteria da 12 V 45 Ah ha 540 Wh di energia.
ora con un pannello solare da 23 Wh quante ore ti servono per ricaricarla al 100% ?
540/23=23,47 ore di sole a 90° sul pannello sempre che la massima potenza del pannello sia reale.
e sempre che il rendimento sia uguale ad 1 , cosa che non esiste sulla terra.
per cui le 23 ore e mezzo possono tradursi in circa 30 ore di sole di mezzogiorno.
Sottocapo
IgnaZ_Dejavù (autore)
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- 8/16
TITANs ha scritto:
sappi che una batteria da 12 V 45 Ah ha 540 Wh di energia.
ora con un pannello solare da 23 Wh quante ore ti servono per ricaricarla al 100% ?
540/23=23,47 ore di sole a 90° sul pannello sempre che la massima potenza del pannello sia reale.
e sempre che il rendimento sia uguale ad 1 , cosa che non esiste sulla terra.
per cui le 23 ore e mezzo possono tradursi in circa 30 ore di sole di mezzogiorno.


Ma va considerato che parto con batteria carica e che non torno con la batteria completamente scarica.. e che durante l'uscita c'è sempre il pannello che "racupera" una percentuale di carica, in quanto continua a lavorare.
Inoltre utilizzandola principalmente nel weekend, ci sono circa 5 giorni di tempo per ricaricarla.
Penso che un 23W semiflessibile con rendimento 23% possa andare, apparte il costo Sad

Ripeto, soprattutto durante l'uscita in mare, considerando che ci sia il sole altrimenti non esci, il pannello produce circa 1,5/2A che equivale a circa il consumo con eco e tritasarde..quindi "in teoria" dovrebbe rimanermi quasi sempre carica.
Sbaglio qualcosa nel mio ragionamento?
Malato per il ROSSO!
Guardiamarina
TITANs
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- 9/16
no , non sbagli , la mia era solo una considerazione. cosa è e a cosa serve il tritasarde ?
Tenente di Vascello
stan
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- 10/16
Riporto anche qui la soluzione alternativa al ripartitore: il combinatore a relé

Non richiede modifiche al cablaggio del motore, non ha cadute di tensione, gestisce anche il caricabatterie e costa poco (una 50ina di €)

Io ho >questo< da 3 anni e finora nessun problema Wink
Sailornet