Dopo nove giorni passati ad Itaca il viaggio dei due equipaggi deve continuare ,l’itinerario prevede di raggiungere Zante per ammirare quella che a detta di tutti è la vera perla di queste isole Ionie……
Ci svegliamo con calma e prepariamo i gommoni,stivando i bagagli nel migliore dei modi,una corposa colazione prima di prendere il largo e via siamo di nuovo in viaggio…… costeggiamo Itaca verso sud,abbiamo appuntamento con gli altri 3 gommoni che puntualmente incrociamo sulla punta estrema della stessa, via radio ci scambiamo i saluti di rito e si va…..il mare stavolta non è propriamente calmo ma niente di serio da non permettere una navigazione in tutta sicurezza e tranquillità.
Dopo 33 miglia arriviamo e già si percepisce che la diversità rispetto alle precedenti isole è evidente………ci sono tantissime grotte ,cerchiamo di entrare in alcune di esse ma quel po di mare,complice i barconi dei turisti,rende un po difficoltosa l’operazione e quindi costeggiamo con una sola sosta per un bel bagno e tante foto prima di ancorarci tutti insieme per il pranzo ad Agios Nikolaos paesino che si trova sul versante orientale dell’isola…….La tappa prevede di raggiungere la cittadina principale di Zacinto dove passeremo la notte e quindi verso le 18 lo raggiungiamo ed approdiamo in questo porto ,molto grande dove troviamo una sistemazione in mezzo a delle barche a vela in banchina a 15 euro con docce e bagni …. cominciamo ad attrezzare i gommoni per la notte destando nei vicini velisti tanta curiosità e rispetto per lo spirito di adattamento e soprattutto per la lunga navigazione intrapresa fino a quel momento.
Ormai è sera ,la fame comincia a farsi sentire,passeggiamo tutti insieme per le vie di Zacinto che peraltro merita veramente di essere visitata,alla ricerca di una taverna di quelle ignoranti ,veraci……ci inoltriamo per delle vie un po buie e chiediamo qua e là consigli fino a che in uno stretto vicolo troviamo una locanda con due greci che cantavano a squarciagola delle canzoni locali…..anche questa volta abbiamo dato il meglio di noi facendo un casino bestiale insieme a questi che suonavano di continuo e mangiando bene e bevendo altrettanto….insomma una magnifica serata da ricordare!
Al mattimo io e Lele andiamo un pochino avanti per godere del mattino la parte sud ……ci avviciniamo fin dove è possibile alla spiaggia dove si riproducono le tartarughe e vedere i due isolotti di cui uno ha la caratteristica proprio di somigliare ad una caretta caretta,per poi ancorare nella baia di Keri ….Lele mi aveva avvertito che questo tratto di costa era la parte più bella ed infatti……..credetemi non si sono contate le volte che ci siamo fermati…… ogni metro una grotta,passaggi con il gommone in mezzo ad archi naturali meravigliosi ….sono entrato praticamente in tutti gli anfratti possibili ammirando dei giochi di luce unici fatti dalle rocce, dal sole ,e dai fondali ….davvero notevole io ,Alessandra e Alessio siamo rimasti strabiliati da tanta bellezza…..
Il gruppo si ritrova al completo per risalire la parte occidentale in direzione porto Vromi…..ora faccio un appunto personale riguardo questo tratto di costa dicendo che in tutta questa vacanza è stata la parte che più ha lasciato il segno nei miei ricordi……si vede che è battuta dal vento,le sue pareti sono altissime ,completamente deserta ed esposta ma è veramente unica….purtroppo non abbiamo molto tempo ma il mare è dalla nostra parte e ci concede un bagno in paradiso….a 4 miglia da Vromi scorgiamo una rientranza favolosa ,un mare di un azzurro mai visto prima…. tutti insieme ci tuffiamo stupiti di quel paesaggio fiabesco e ci rimaniamo per godere di ogni attimo in quella meraviglia solitaria.
Si riparte ed arriviamo a Vromi che in realtà ha un nome e nient’altro ….questo è il bello….. “il nulla”che da noi è fantascienza mentre in quel luogo lo si percepisce come qualcosa di sano…. di un qualcosa che fa bene.....ci sono le barche dei pescatori che ci consentono di ormeggiare accanto a loro senza problemi aiutandoci con una gentilezza rara e qualche barca a vela niente di più……anzi in più c’è un piccolo chiosco che rimane aperto solo perché ci siamo noi e un gruppo di tedeschi che hanno chiesto di mangiare…..puntualmente passiamo un'altra splendida serata con la scena finale di Lele che offre il limoncello assassino ai tedeschi che già di loro erano alticci ,ma quando lo hanno assaggiato stranamente si sono ammutoliti ……chissà com’è
Si rientra in tenda per la notte ,fortunatamente quest’anno sono riuscito a montare due tende sul gommone e una di queste era solo mia…..immaginate cosa vuol dire sdraiarsi con la tenda aperta e vedere un cielo limpido e stellato fare capolino dietro la delfiniera del gozzo accanto a me….poesia vera….ho faticato a prendere sonno perché in quel silenzio assordante,in quel contesto magico ho cominciato a pensare di tutto .
Il risveglio ci pone davanti l’ultima tappa di questo tour,la più gettonata, quella che si trova su ogni cartolina che riguarda la grecia e cioè la spiaggia del relitto.
Ci andiamo sul presto perché a metà mattinata comincia un via vai allucinante con centinaia di turisti che arrivano da ogni dove…..questa spiaggia ,incastrata in una gola di rocce ,non tradisce le attese….è stupenda l’acqua è magnifica e poi c’è questo relitto che rende il tutto particolare ……scendiamo tutti a fare le foto e passiamo qualche ora in questo sito davvero bello e caratteristico.
La mattinata sta volgendo al termine per me e Lele,purtroppo dobbiamo ripartire ,dando inizio a malincuore al viaggio di ritorno….salutiamo tutti calorosamente, con affetto vero ringraziandovi per tutto ciò che abbiamo condiviso.
Qui mi fermo perché il ritorno merita un capitolo a parte.
Continua……….con foto.
Il mare non è mai stato amico dell’uomo. Tutt’al più è stato complice della sua irrequietezza.
SimoC
- 14/33
zikiki ha scritto:
Terza parte
…. cominciamo ad attrezzare i gommoni per la notte destando nei vicini velisti tanta curiosità e rispetto per lo spirito di adattamento e soprattutto per la lunga navigazione intrapresa fino a quel momento.
Si rientra in tenda per la notte ,fortunatamente quest’anno sono riuscito a montare due tende sul gommone e una di queste era solo mia…..immaginate cosa vuol dire sdraiarsi con la tenda aperta e vedere un cielo limpido e stellato fare capolino dietro la delfiniera del gozzo accanto a me….poesia vera….ho faticato a prendere sonno perché in quel silenzio assordante,in quel contesto magico ho cominciato a pensare di tutto .
Molti velisti ignorano cosa vuol dire essere Gommonauta..
Provato anch'io questo piacevole benessere..
L'importante è andar per mare
Daniel79
- 15/33
complimenti
zikiki (autore)
2
- 16/33
SimoC ha scritto:
Molti velisti ignorano cosa vuol dire essere Gommonauta..
Provato anch'io questo piacevole benessere..
Più che altro molti velisti hanno la pretesa di credere che solo loro sanno cosa significhi vivere il per i complimenti!!!!
Il mare non è mai stato amico dell’uomo. Tutt’al più è stato complice della sua irrequietezza.
zikiki (autore)
6
- 17/33
Quarta parte
Il racconto prosegue con il ritorno verso Otranto……..lasciamo la spiaggia del relitto diretti a Parga ci aspettano 90 NM,il mare è fantastico e quindi navighiamo tranquillamente prima di riposare un pochino a Meganissi dove tentiamo di chiamare byanonimo per un saluti ma senza successo.
Abbiamo percorso circa 45 Nm ,dobbiamo fare ancora molta strada perciò ripartiamo percorrendo il golfo verso nord fino al benzinaio….rabbocchiamo i serbatoi e usciamo fuori dove ci aspetta un vento molto teso ed un bel mare .
E’l’unico giorno in cui abbiamo preso mare mosso e viste le condizioni decidiamo di ripiegare su Preveza che dista solo 7 miglia più a nord……..in fondo non abbiamo fretta siamo ampiamente nei tempi previsti.
Purtroppo è domenica e la cittadina è deserta ,gli ormeggi poi non ci danno le garanzie per stare tranquilli….siamo un po stanchi ma alla fine,anche se a malincuore, non ci resta altro da fare che riuscire ed affrontare le 27 miglia che ci separano da Parga.
All’inizio a causa del basso fondale le onde si presentano alte ed il vento è molto forte ma piano piano senza forzare troppo arriviamo alla meta ,con i passeggeri bagnati, in poco meno di due ore……sistemiamo i gommoni con le ancore in una baietta dove ci sono altre barche a vela,anche stanotte dormiremo in gommone e il tempo non promette niente di buono.
La scelta di Parga alla fine si è rivelata azzeccata…. è probabilmente il centro più carino che abbiamo visitato ,durante la cena ci prende un bel temporale e siamo un po timorosi per le tendine, ma dopo una ventina di minuti smette….questo non frena affatto il buonumore e ci godiamo anche questa serata come le altre cioè con una ricca mangiata e tante risate…..
Torniamo ai gommoni e la notte è stata alquanto movimentata…mi è stato riferito di raffiche di vento molto forti e pioggia ….Alessandra nel cuore della notte mi sveglia per dirmi se non è meglio mettere le tende a terra……ricordo solo questo e che ho dormito come un ghiro per il resto del tempo
La mattina il tempo è buono, facciamo colazione e ci dirigiamo verso Corfù (32 nm) ….su di essa in lontananza aleggia la classica nuvola di fantozzi che puntualmente ci costringere a mettere le cerate per due volte ma per non più di 5 minuti …..dopo qualche giro nelle varie marina troviamo un ormeggio perfetto in un posto molto carino….. scendiamo a cercare un albergo per Lele mentre io rimango in paese(dormirò in gommone)girando per i negozietti del posto.
Per fortuna ritorno al gommone proprio quando arrivano due barche porta-turisti che ci costringono ad andare via…il morale è sotto i tacchi perché so che ci toccherà andare in un posto brutto e puzzolente….non ho scelta devo andare e con uno sconforto totale metto il gommone in questo postaccio che sconsiglio a tutti……attendo lele che arriva poco dopo e ci diamo appuntamento a qualche ora dopo per la cena….ci sono anche altre barche a vela il quella marana e così passo il pomeriggio guardando Alessio che pesca ed a scambiare qualche parola con alcuni velisti….insomma non un pomeriggio memorabile.
Finalmente arriva il giorno dopo e non vediamo l’ora di andarcene,in una sola notte non potete capire cosa abbiamo trovato attaccato sia alla carena che alle cime,siamo stati costretti ad indossare i guanti e lavarle con il galletto ….spaventoso ! ……ma ormai è passata ci aspetta l’ultima traversata ,quella del ritorno…..il mare è un po scomodo, cambia direzione e stato più di una volta durante il tragitto ma tutto sommato niente di impegnativo ,dobbiamo fare 80 miglia e procediamo costantemente con una media di 20-22 nodi.
Il tempo scorre placido, c’è tanta tranquillità ma anche un po di nostalgia nel vedere che la grecia un po’ alla volta svanisce dietro le nostre scie.
Siamo ormai a 10 miglia da Otranto e riceviamo un regalo fantastico…….una quindicina di delfini decidono di giocare con noi per una mezz’oretta facendosi ammirare nelle loro evoluzioni sotto le nostre carene…..stupendo.
Entriamo nel porto e ormeggiamo, ci beviamo qualcosa di fresco, io vado a prendere il carrello per alare il gommone ,Lele invece solo la macchina perchè rimarrà un altro giorno….la mia vacanza è finita …..dopo 10 ore torno a Roma ……
....................per niente contento di ricominciare la solita vita.
DATI DEL VIAGGIO
-MIGLIA PERCORSE 800 (CIRCA)
-LITRI CONSUMATI 800 (CIRCA)
-GIORNI IN APPARTAMENTO 10
-GIORNI DI CAMPEGGIO NAUTICO 6
foto
Il mare non è mai stato amico dell’uomo. Tutt’al più è stato complice della sua irrequietezza.
lima74
- 18/33
Complimenti , bello il racconto, bellissime le foto.
erlampuga
- 19/33
Ciao Diego,
come ormai da tradizione ce fai rosicà abbastanza
ma vorrei chiedere a Lele...com'è stato il livello di ansia del tuo compare?
Un abbraccio
Roberto
Specie Homo Sapiens Sapiens,varietà PSOO (Pescatore Serio Ogniluogo-Ognitempo)
Gommone Lomac 510 in
Motore Selva Dorado 40 XS EFI
Carrello Umbra Rimorchi 750
I pesci sono come le donne,non sai mai come prenderli
lele 71
2
- 20/33
- Ultima modifica di lele 71 il 15/09/15 10:24, modificato 1 volta in totale
erlampuga ha scritto:
ma vorrei chiedere a Lele...com'è stato il livello di ansia del tuo compare?
Ciao Roberto,
all' inizio è stato altissimo, poi piano piano l'ho fatto mitigare a forza di prosecco, birra e vino locale
ora un altro paio di foto e un filmatino sui delfini
