Risciacquo fuoribordo. Ecco un'alternativa interessante

Tenente di Vascello
Barrotta Giacomo (autore)
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Espongo questo topic sulla base delle conoscenze e ragionamenti personali dei quali vi esorto a verificarne la validità ed altresì auspico di confermare e migliorare il metodo per risciacquare il fuoribordo da me sperimentato e che descriverò di seguito col contributo delle vostre osservazioni e suggerimenti.

Le case costruttrici dei motori fuoribordo impiegano particolari leghe di alluminio unitamente a speciali vernici multistrato per proteggere e contrastare efficacemente l'aggressione degli agenti marini. Inoltre vengono adottati anodi sacrificali di zinco presenti nei punti più esposti all'attacco delle correnti galvaniche per neutralizzarle.
Nonostante ciò se il fuoribordo resta inutilizzato a secco nei piazzali oppure all'ormeggio sollevato dall'acqua, senza prima averlo risciacquato con acqua dolce, dopo 2-3 giorni si attiva un processo di cristallizzazione degli elementi salini che si depositano e solidificano nelle pareti interne dei condotti ove transita l'acqua marina fino a ridurne la sezione e compromettere l'efficacia del raffreddamento in navigazione. Tale processo è tanto più evidente e deleterio qualora il motore resta esposto alla insolazione diurna.
Può ancora accadere di utilizzare sporadicamente il motore ausiliario oppure i piccoli fuoribordo di una barca a vela dimenticandoceli inzuppati di acqua salata fermi per molto tempo con tutte le conseguenze descritte.
Per contro quando siamo in vacanza l'uso frequente del motore impedisce l'attivazione del suddetto fenomeno.

Si impone dunque la necessità di effettuare un accurato risciacquo del motore in tutti i casi in cui esso resta inoperoso per oltre 2-3gg. dopo averlo usato in mare.
La situazione più frequente si presenta quando utilizziamo la barca in estate nei soli fine settimana. Dopo le escursioni in mare fatte nei week-end il motore resta fermo fino al sabato successivo esponendosi all'aggressione degli agenti marini più sopra menzionati.

Come provvedere dunque ad un buon risciacquo con acqua dolce?

Alcuni motori dispongono di una presa d'acqua sul gambo ove innestare il tubo proveniente da una rete idrica presente in banchina o nei piazzali di rimessaggio.
Non l'ho mai usata ma credo si possa avviare il motore per risciacquare tutti i condotti interni inclusa la scatola ove ruota la girante in gomma annotando la fuoruscita del getto d'acqua dalla spia esterna di raffreddamento.

Più spesso si può immergere tutto il piede in un mastello che possa contenerlo ed avviare il motore per alcuni minuti.

Oppure attrezzarsi con delle apposite cuffie in gomma con le quali avvolgere le prese d'acqua poste sul piede e collegarle con un tubo ad una rete idrica.

Ma come fare quando non disponiamo di acqua corrente per espletare quelle operazioni? È il caso di quando stazioniamo in un campeggio oppure in un area o in un ormeggio non attrezzati.

Il sistema da me messo a punto e sperimentato con successo sul mio smontabile motorizzato 10hp è davvero semplice e funziona egregiamente in qualsiasi condizione.
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Elementi occorrenti per effettuare il risciacquo.

Risciacquo fuoribordo. Ecco un'alternativa interessante

Occorre anzitutto predisporre i 3 seguenti elementi:
1. Tanica 5 litri - Tubo collegamento alle cuffie - Cuffie piede.

-- una tanica trasparente con almeno 5l di acqua,
-- un tubo lungo circa 1,5m,
-- una cuffia in gomma per motori fuoribordo.

(1) disponiamo la tanica piena d'acqua a pagliolo nella zona poppiera,

Risciacquo fuoribordo. Ecco un'alternativa interessante

2. Cuffie piede.
Le cuffie applicate al piede devono coprire completamente i fori di aspirazione da entrambi i lati.

(2) calziamo le cuffie sul piede curando che esse coprano completamente i fori della presa d'acqua da entrambi i lati del piede,

Risciacquo fuoribordo. Ecco un'alternativa interessante

3. Tubo pescaggio sul fondo della tanica.
Il tubo va posizionato sul fondo della tanica.

(3) colleghiamo il tubo alle cuffie e immergiamo l'altra estremità del tubo sul fondo della tanica,
(4) predisponiamo il fuoribondo pronto per essere avviato col carburatore pieno e lo starter tirato,
(5) ora soffiamo con buona pressione all'interno della tanica facendo aderire la bocca all'imboccatura già parzialmente occupata dal tubo che fuoriesce e cercando di limitare al massimo la fuoruscita dell'aria immessa. Lo scopo è quello di riempire completamente d'acqua tutto il tubo fino all'innesto con la cuffia. A quel punto il dislivello tra il fondo della tanica e le cuffie genereranno una piccola pressione che impedirà l'ingresso di aria nel tubo il quale resta stabilmente pieno d'acqua,

Risciacquo fuoribordo. Ecco un'alternativa interessante

Il motore in moto mostra il getto d'acqua dalla spia.
4. Motore in moto..jpg (101.85 KiB) Osservato 24 volte

(6) ora possiamo avviare il motore e controllare che l'acqua vada in circolo al suo interno mentre si attiva lo zampillo d'acqua all'esterno della calandra,
(7) ora possiamo aumentare un po' i giri ed annotare che il livello dell'acqua all'interno della tanica trasparente scende progressivamente.

Qualora queste operazioni vengano svolte con la barca in acqua, conviene porre la tanica ad un livello più alto (va bene sulle sedute a poppa).
Col motore inclinato in "tilt" monteremo le cuffie dopodiché riaffonderemo il piede. Svolgiamo le operazioni di riempimento del tubo come sopra spiegato ed avviamo il motore.
La prova che il motore sta succhiando acqua dolce ci è data dal visivo abbassamento del livello d'acqua nella tanica.
Verso la fine - quando nella tanica restano 1-2 litri - conviene risollevare il motore ancora in moto dall'acqua (le cuffie garantiranno sempre l'approvvigionbamento dell'acqua dolce). Infine spegneremo il motore poco prima dell'esaurimento dell'acqua.
In questo modo, alla fine dell'operazione, il piede sollevato impedirà che quella parte del motore (tra cui la girante) vada nuovamente a contatto con l'acqua marina.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro restando in attesa di commenti.
A bordo del JABAR volo sull'acqua verso l'isola che sfuma all'orizzonte dove mare e cielo si abbracciano.
Mi accompagnano il sussurro del motore e un gruppo di delfini festosi. Ora faccio parte di quell'ambiente meraviglioso. Ora sono felice.
Tenente di Vascello
dani_69
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Bravo Giacomo, veramente un sistema ingegnoso!
Hai adottato un po' il principio che viene utilizzato per imbottigliare il vino da una damigiana! Laughing
Una domanda: quanto dura una tanica da 5 litri?
Capitano di Vascello
a902304
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ottima idea. Anche perchè è la stessa modalità che adotto io con l'acqua della doccia che è dotata di pompa.
Quindi possiamo dire che ove presente un serbatoio doccia, con l'apposita pompa si può alimentare la cuffia sul piede.
Ove non presente ci vuole un altro tipo di serbatoio in cui bisogna soffiare per far "cadere" acqua nel piede.
Appena posso mostro 2 fotine.
ciaoo
Chi non ride mai, non è una persona seria...!!!
Tenente di Vascello
dani_69
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Faccio una domanda da inesperto: quando si fa il risciacquo con la cuffia ed avendo la possibilità di una pompa di acqua dolce (oppure il sistema del nostro amico), con il gommo in mare, non si può fare con il motore tutto sollevato anziché in posizione verticale?
Dico questo perché spesso nelle darsene c'è la disponibilità di acqua dolce
Tenente di Vascello
Barrotta Giacomo (autore)
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dani_69 ha scritto:
Bravo Giacomo, veramente un sistema ingegnoso!
Hai adottato un po' il principio che viene utilizzato per imbottigliare il vino da una damigiana! Laughing
Una domanda: quanto dura una tanica da 5 litri?

La durata della tanica da 5 litri è sufficiente a risciacquare il mio 9.9hp col quale ho anche alzato un po' i giri.
Va tenuto conto che il volume d'acqua che si consuma non è relativa alla sola spia di raffreddamento. La girante ne pompa molta di più. L'acqua compie un percorso a contatto con la parete esterna dei cilindri per poi scendere lungo il gambo a contatto con la marmitta e infine esce da alcune aperture laterali poste sopra il piede.
Naturalmente per motori più grossi (100-200hp) si renderà necessaria una tanica di almeno 10 litri che è quasi sempre presente nei RIB e che possiamo riempire col serbatoio di bordo.
In ogni caso questo sistema ci rende indipendenti per effettuare questa manutenzione in qualsiasi momento lo desideriamo.
Ciao.
A bordo del JABAR volo sull'acqua verso l'isola che sfuma all'orizzonte dove mare e cielo si abbracciano.
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Capitano di Corvetta
AleGommone
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Questa idea era venuta anche a me, ma con una variante..io ho la pompa di sentina montata sopra il piano di calpestìo e la sentina ha una capacità di circa 5 litri, per cui avevo ipotizzato di vuotare la tanica in sentina, raccordare il tubo di scarico alle cuffie e accendere pompa e motore contemporaneamente..ovvio, con portata d'acqua generata dalla pompa in funzione, il motore potrebbe girare una decina di secondi, ma nel caso si faccia subito l'operazione, dovrebbe bastare a rimuovere l'acqua salata.
In ogni caso non l'ho mai sperimentato in quanto finora il gommone l'ho sempre utilizzato le domeniche, poi alato la sera, riportato a casa e fatto girare il motore in acqua dolce i lunedì..
Lomac 430 ok
Tenente di Vascello
Barrotta Giacomo (autore)
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dani_69 ha scritto:
Faccio una domanda da inesperto: quando si fa il risciacquo con la cuffia ed avendo la possibilità di una pompa di acqua dolce (oppure il sistema del nostro amico), con il gommo in mare, non si può fare con il motore tutto sollevato anziché in posizione verticale?
Dico questo perché spesso nelle darsene c'è la disponibilità di acqua dolce

Nel post di apertura ho spiegato che ove esiste un approvvigionamento con la rete idrica possiamo innestare il tubo direttamente sulla cuffia per dare corso al risciacquo.
Se il motore ha l'avviamento elettrico si può effettuare l'operazione mantenendolo inclinato col piede fuori dall'acqua.
Mi viene il dubbio però se il motore possa funzionare correttamente in quella posizione (si può provare).

Se il fuoribordo ha l'avviamento manuale conviene montare le cuffie col piede su e poi immergerlo in verticale durante il risciacquo. Prima che l'acqua finisca risolleviamo il piede per evitare che quando spegniamo il motore l'acqua marina possa tornare ad invadere il piede e ristagnare nella scatola della girante.

Si tratta di farci un po' la mano avendo presente tutte le operazioni da effettuare correttamente.
Ciao.
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Barrotta Giacomo (autore)
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AleGommone ha scritto:
Questa idea era venuta anche a me, ma con una variante..io ho la pompa di sentina montata sopra il piano di calpestìo e la sentina ha una capacità di circa 5 litri, per cui avevo ipotizzato di vuotare la tanica in sentina, raccordare il tubo di scarico alle cuffie e accendere pompa e motore contemporaneamente..ovvio, con portata d'acqua generata dalla pompa in funzione, il motore potrebbe girare una decina di secondi, ma nel caso si faccia subito l'operazione, dovrebbe bastare a rimuovere l'acqua salata.
In ogni caso non l'ho mai sperimentato in quanto finora il gommone l'ho sempre utilizzato le domeniche, poi alato la sera, riportato a casa e fatto girare il motore in acqua dolce i lunedì..

Spero di aver compreso le operazioni articolate che compi.
Ho capito che svuoti in sentina 5 litri di acqua dolce per poi collegare lo scarico del motore elettrico alle cuffie, avvii sia il motore elettrico che il fuoribordo eseguendo cosi il risciacquo.
Può anche funzionare ma la sentina contiene quasi sempre residui di acqua salata oltre a sostanze oleose sporche e quindi l'acqua dolce che ivi riversi si inquinerà inevitabilmente.
Utilizzare una tanica trasparente dalla quale poter controllare visivamente l'efficacia del pompaggio dell'acqua dolce pulita lo ritengo preferibile.
Potrebbe essere sufficiente collegare direttamente il serbatoio di bordo con le cuffie fidando nella maggiore potenza aspirante della girante (si tratta di provare). In questo caso il dubbio che mi resta è che resterà sempre una bolla d'aria nella parte del tubo sopra il livello del serbatoio fino alla superficie dell'acqua del mare prima di innestarsi sott'acqua nelle cuffie. Riuscirà la girante a smaltire tutta quell'aria prima di pompare al motore l'acqua dolce del serbatoio?

Prova a fare quell'operazione e poi riferiscimi in questo topic.
Ciao.
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Sergente
graziano00
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- 9/15
Salve amici se usassimo questo metodo per pulire più affondo i nostri motori ad esempio inserendo nella tanica d'acqua del disincrostante o del " laser" diluito con acqua pensate che possa essere utile? vi posto questo perché qualche giorno fa ho notato che l'acqua in uscita del mio motore è diminuita, pensavo fosse dovuta alla pompa quindi smontata la girante ma tutto era in ottime condizioni verificato con un compressore l'uscita dell aria dal condotto principale noto che in realtà l'aria fa difficoltà ad uscire quindi ho pensato vedendo il post di utilizzare questa tecnica per l'avare più a fondo il mio motore che ne pensate?
Tenente di Vascello
Barrotta Giacomo (autore)
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graziano00 ha scritto:
Salve amici se usassimo questo metodo per pulire più affondo i nostri motori ad esempio inserendo nella tanica d'acqua del disincrostante o del " laser" diluito con acqua pensate che possa essere utile? vi posto questo perché qualche giorno fa ho notato che l'acqua in uscita del mio motore è diminuita, pensavo fosse dovuta alla pompa quindi smontata la girante ma tutto era in ottime condizioni verificato con un compressore l'uscita dell aria dal condotto principale noto che in realtà l'aria fa difficoltà ad uscire quindi ho pensato vedendo il post di utilizzare questa tecnica per l'avare più a fondo il mio motore che ne pensate?

Ciao Graziano, giusto il tuo intervento conferma quanto ho esposto nel post d'apertura quando ho parlato della cristallizzazione dei depositi salini che si depositano e solidificano nelle pareti interne lungo il percorso nel circuito di raffreddamento dell'acqua marina determinando una progressiva riduzione della sezione dei condotti con la conseguenza di ridurre il volume d'acqua occorrente per il raffreddamento.
Tanto più questo accade quanto più non provvediamo ad un efficace risciacquo con acqua dolce soprattutto se il fuoribordo resta inoperoso per oltre 2-3 giorni dopo l'uso in mare.
Buona l'idea di aggiungere degli additivi per meglio sciogliere ed eliminare tali depositi ma dovranno essere quelli previsti per questa funzione (prova ad informarti presso un rivenditore di prodotti marini).
So di alcuni che risciacquano il motore col piede in un mastello pieno d'acqua nella quale aggiungono dell'anticalcare per uso domestico. Potrebbe funzionare se quel prodotto è in grado di sciogliere il salino ma dobbiamo stare attenti che sia compatibile con la girante in gomma la quale potrebbe danneggiarsi.
Ricordo - ad esempio - che è deleterio per la girante la presenza nell'acqua di sostanze oleose.
In conclusione - qualora si trovasse un prodotto adatto - potrebbe essere utile introdurne un po' nella tanica d'acqua che ho adottato col mio sistema. In questo modo l'acqua dolce diviene anche un detergente per mantenere pulite da incrostazioni l'intero percorso dell'acqua.
Ciao.
A bordo del JABAR volo sull'acqua verso l'isola che sfuma all'orizzonte dove mare e cielo si abbracciano.
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