Furto di tombini

Capitano di Corvetta
velino58 (autore)
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UT Stiamo veramente toccando il fondo...Sad


Furto di tombini. Pericolo e danni a Grottaglie

Furto di tombini


GROTTAGLIE - Una quarantina tra tombini e griglie per lo scolo dell’acqua rubati nella notte nella cittadina delle Ceramiche.
I ladri hanno colpito in diverse zone e anche nei pressi del Commissariato di Polizia. I furti infatti sono stati messi a segno in via XXV luglio, via Fosse Ardeatine, viale Gramsci, creando ingenti danni e problemi per la circolazioni.
Amara sorpresa per i cittadini che di primo mattino hanno notate le voragini nella strada. Fortunatamente anche perché non c’era molta gente in giro a causa del maltempo, nessuno é rimasto e ferito. Le condizioni delle strade erano di vero pericolo.
Sul posto, dopo le segnalazioni dei cittadini, sono intervenuti i poliziotti ed i Vigili Urbani che hanno provveduto a transennare e mettere in sicurezza le aree interessate.
Purtroppo quello di questa notte non é certo un episodio isolato. La crisi fa rubare anche i tombini. A Taranto e provincia secondo i dati forniti dall’Acquedotto Pugliese in soli tre mesi ne sono spariti una sessantina.
E chi rischia grosso sono pedoni, motociclisti e automobilisti. La refurtiva viene poi venduta ai “robivecchi”. Stando, infatti, alle quotazioni attuali la ghisa si attesta più o meno a 500 euro alla tonnellata e quindi a circa 50 centesimi al chilo. Sul mercato nero dei rottamatori, il prezzo è inferiore. Un tombino che pesa fino a cento chili viene pagato tra i cinque e i dieci euro. Per fare la “giornata” i nuovi ladri ne dovrebbero rubare almeno dieci. Segno, questo, che i furfanti, oltre ad avere muscoli, hanno anche mezzi di trasporto efficaci. E per sollevarlo bisogna essere in più persone.
Il risultato è che oltre ai danni per enti pubblici e aziende private causano problemi alla sicurezza dei cittadini. La nuova “moda” dei ladri da strada passa per i tombini: una razzia che non conosce sosta e che negli ultimi mesi a Taranto, come si diceva, ha subìto una impennata: rubano di tutto ormai e in questo momento di crisi, dopo il rame, vanno per la maggiore chiusini e tubi idraulici. Rubare un tombino significa lasciare una voragine e, quindi, provocare una situazione di pericolo per pedoni e centauri. Non solo. Una volta trafugata la parte superiore, per prassi va sostituita anche l’intelaiatura metallica: una operazione che, in alcuni casi, arriva a costare un paio di centinaia di euro. Può diventare un pericolo ma anche uno sperpero di soldi.
Le strade diventano delle pericolose groviere e il fenomeno porta costi economici per le amministrazioni costrette a spendere fior di quattrini pubblici per la messa in sicurezza: tutto denaro che a lungo termine devono tirare fuori i contribuenti. “Raggirati” due volte: per la sicurezza stradale e per il portafogli. Non solo il rame, dunque, ma ora anche la ghisa entra ai primi posti nella speciale classifica dei più rubati.
E'BUON CAPITANO..CHI AFFRONTA LA TEMPESTA..MA LO E' ANCOR DI PIU' SE RIESCE AD EVITARLA...
Capitano di Corvetta
Riky 90
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- 2/25
Un amico andò per una proposta di lavoro (ditta italiana) in Albania nel periodo buio della "dittatura". Ricordo che al rientro mi raccontò scioccato di come la necessità di raccimolare qualche soldo spingesse la gente ai furti più strani ed assurdi, come i cavi di rame ed appunto, i tombini stradali in ghisa.

Loro adesso si sono risollevati ed i tombini non li rubano più. Adesso siamo noi ad essere regrediti a quello stadio.
La situazione è davvero drammatica.
Non sono Riky ma sono Paolo, il babbo!
Capitano di Fregata
mezzo barcaiolo
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- 3/25
Facciamoli di plastica!

Ho sentito qualche giorno fa di una azienda che ha brevettato un tombino di plastica, che si può rubare lo stesso, ma vale molto di meno, anzi niente, come materia da recupero.

In alternativa propongo di non estrarre i tombini (ovviamente non parlo delle caditoie dell'acqua, ma dei tombini dei sottoservizi) dopo l'asfaltatura delle strade. Nel senso che ogni volta che asfaltano una strada, dopo si danno un gran daffare a rompere l'asfalto nuovo (spendendo soldi) per riportare in superficie i tombini. Considerata la frequenza con cui vengono aperti, e le moderne tecnologie quali GPS e metal detector, non sarebbe più intelligente (asfalto migliore ,più silenzioso e più duraturo, minori costi di asfaltatura, meno furti....) fare un bel database dei tombini e lasciarli coperti dall'asfalto, per aprirli soltanto in caso di necessità?
"Laccetto di sicurezza sempre allacciato"
Antonio
naviga con: Yacht&Co. 17 Coster con Evinrude 75 e-tec (2011...)
navigava con Asso 44 con Suzuki 25 (1998-2010)
Ammiraglio di squadra
misterpin
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- 4/25
Riky 90 ha scritto:
Un amico andò per una proposta di lavoro (ditta italiana) in Albania nel periodo buio della "dittatura". Ricordo che al rientro mi raccontò scioccato di come la necessità di raccimolare qualche soldo spingesse la gente ai furti più strani ed assurdi, come i cavi di rame ed appunto, i tombini stradali in ghisa.

Loro adesso si sono risollevati ed i tombini non li rubano più. Adesso siamo noi ad essere regrediti a quello stadio.
La situazione è davvero drammatica.


Non serve andare lontano per i furti di rame visto che fanno sparire le gronde ed i tubi dalle case specialmente di quelle in costruzione. per non parlare dei cavi elettrici anche quelli delle ferrovie UT
Capitano di Corvetta
andria
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- 5/25
i tombini devono poter essere sollevati con facilità in modo tale da poter operare all'interno dei pozzetti per i vari interventi senza dover ogni volta intervenire con degli scavi che,tra le altre cose,sarebbe un intervento + oneroso del tombino stesso...
non datemi Karma perchè non li merito, però se volete farmi un bonifico il mio Iban è.....
Site Admin
VanBob
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- 6/25
Questo è un paese di trogloditi!
Chi viaggia spesso all'estero non può non aver notato lo stato di arretratezza della nostra nazione. Questa è la situazione in cui i governi ci hanno portato dal dopoguerra ad oggi, mentre altre nazioni progredivano. Ogni giorno avete sotto gli occhi quello a cui avete fatto l'abitudine ma che invece dovreste tener ben presente al momento di votare!
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Ammiraglio di squadra
misterpin
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- 7/25
Ah capo ultimamente mi sembra che stai facendo una campagna elettorale Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica però non ho nulla da eccepire Rolling Eyes
Capitano di Corvetta
velino58 (autore)
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- 8/25
Chissà se un giorno nascerà il PG, partito Gommonauti...già mi vedo il premier Van... Sbellica Sbellica
E'BUON CAPITANO..CHI AFFRONTA LA TEMPESTA..MA LO E' ANCOR DI PIU' SE RIESCE AD EVITARLA...
Tenente di Vascello
lucky.91
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- 9/25
In Italia è un fenomeno che sta crescendo a dismisura ed ogni volta che prendo la moto di notte ho il timore di poterci finire dentro.

Come per i furti di rame, è risaputo l'etnia della popolazione che generalmente compie quei furti, mentre è triste sapere che a ricomprarli siano degli italiani, ben consapevoli della loro provenienza illecita, i quali soltanto per ottenere pochi euro di guadagno in più mettono a rischio l'incolumità dei loro concittadini.

Ciao
Luciano - classe '74
Capitano di Corvetta
Riky 90
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- 10/25
E' il solito metodo all'italiana.
Il sistema e le leggi per evitarlo ci sono, ma pochi le applicano e nessuno controlla che vengano applicate.

Per lavoro, ho continuamente vecchi tombini, caditoie e griglie in ghisa da rottamare (e le pagano anche bene!). Il rottamatore (o ferrovecchio, come in uso chiamarlo) non può ricevere nulla se non accompagnato da documento vidimato con segnata la provenienza, il produttore, il trasportatore e l'intestatario della fattura. (formulario rifiuti).
In teoria quindi, sarebbe impossibile per chi ruba metalli preziosi poterli rivendere. Ma su tre rottamatori, uno che accetta senza documentazione si trova, dato che ci guadagna pure molto di più senza fattura. Lo stesso poi, lo venderà ad un altro o ad una fonderia sempre senza documentazione allegata ed il business cresce.

Lo sanno tutti, tranne naturalmente la GdF.........(o meglio, non gli interessa. Molto più semplice multare un bar per lo scontrino).
Non sono Riky ma sono Paolo, il babbo!
Sailornet