Nuovi scempi

Oggi m'è capitato di leggere quest'articolo
https://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/inchiesta-italiana/2011/12/15/news/waterfront_il_mare_rubato-25485958/
Ogni occasione è buona per cementificare, con la scusa di incrementare l'attività turistica.
Ma, c' un ma, davanti ad un periodo di recessione di un paio d'anni ed un altro quinquennio di vacche magre nella migliore delle ipotesi, i capitali per costruire tutta questa roba da dove vengono, considerato che gli investimenti nello stato attuale dell'economia impiegheranno tempi biblici per rientrare.
E' una mia impressione o si continua a considerare lo sviluppo della nautica da diporto come un settore in espansione senza fine ? Si continuano a costruire migliaia di posti barca dai 10 metri in su incuranti delle reali prospettive di mercato, ma qual'è il vero fine?
L'unica cosa certa è che tra qualche anno ci saranno "città" fantasma, nate con mirabolanti prospettive turistiche, poi diventate dormitori fatiscenti di centri più grandi, in mano a malavitosi, come è successo, almeno in parte, per il litorale Domizio .

Tra Gabicce e Pesaro, all'interno del piccolo e stupendo Parco del S.Bartolo, che giunge fino alla falesia a picco sul mare, si incunea una piccola valle, unico comodo accesso al mare della zona, con in fondo un porto turistico piccolo e più che sufficiente.
La baia è dotata di un piccolo porticciolo, il porticciolo di Vallugola.

Relativamente pochi i posti barca, ma d'altronde la stessa baia è minuscola.
Meno ancora le strutture turistiche in loco, se non si arriva fino a Gabicce, ad esclusione di un albergone costruito a monte della valletta, ma con ascensore fino al mare (a mio avviso, una "fuentata")

Da un paio di anni si parla di ampliarlo, costruendo un molo lungo qualche centinaio di metri che si propone allo sguardo come un pugno e alla montagna come una ferita.
La discussione politica è aperta da tempo e si appalesa evidente che il problema non è il "se" ma il..... "chi"

Non sono un fanatico dell'ecologia, anzi sostengo la piccola edilizia sostenbile in tutti i nostri bei luoghi e tanti posti barca in più, ma c'è un limite!
Una simile struttura, in un luogo dove i residenti per costruire una tettoia devono subire secolari lungaggini burocratiche (nonstante i profumatissimi stipendi dei politici-amministratori del parco), mi pare proprio esagerato

Anche alla luce della recente tassa di stazionamento, visto che la Croazia è a sole 70 miglia nautiche