Tremiti.... addio! [pag. 4]

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lordzenzen ha scritto:
Non sempre è vero...............La puglia è stata la prima Regione a dare la propria disponibilità ad accogliere gli immigrati, è la sua posizione politica è del tutto diversa da quella nazionale.
Dipende sempre dalle persone che ci governano e dalle loro coscienze.


Esattamente quello che dico Io, nel Veneto invece c'è un comune che ha detto si ma non è stato possibile accontentarlo

Da parte mia grazie regione puglia

Rileggi questo, anche la Sicilia con Lampedusa si è pronunciata contro però.....................

https://www.gommonauti.it/ptopic35460_anche_in_italia_le_trivelle.html
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sercat212 ha scritto:
Crying or Very sad

Credo proprio che dovrò rinunciare ale Tremiti e che rimarrò in attesa che comincino le trivellazioni per i pozzi di petrolio, che il Governo Italiano ha autorizzato in questi giorni, così, la prossima estate invece di goderci mare, calette e scogliere, ammireremo i tralicci metallici e le piattaforme petrolifere.
Certe volte mi vergogno di essere italiano!

Saluti a tutti.


Informativa

sabato 7 maggio alle ore 10.00 - 08 maggio alle ore 13.00


Manifestazione contro le estrazioni petrolifere nel mare Adriatico

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Luogo Apppuntamento a Termoli e in contemporanea al largo delle varie marinerie.
Termoli, Italy

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Creato da Rete di associazioni contro le trivellazioni petrolifere, Profondo Rosso, Pierluigi del Carmine, Dicesare Francesco, Katja Capezzi, Anna Maria Rinaldi, Luigi de Nisi, Giuseppe Twitwo, Adiconsum Foggia, Centro Visite Lesina, Passione Territorio, Giovanni Cassa, Marialuisa d'Ippolito, Amico Sincero, Christine Szpakowski, Lucia Monaco, Francesco Arena, Antonella Soccio, Ciro Pignatelli, Maria Stoico, Anna Lucia Cera, Rita Notarangelo, Destinazione Gargano, Raffaele Carella, Domenico Sergio Antonacci, Anna Maria Di Miscio, Anna Lucia Sticozzi, Annamaria Giuffreda, Raffaele Vigilante, Tommaso Pio dell'Aquila, Di Lascia Rita, Armando Quaglia, Gianfranco Eugenio Pazienza, Giuseppe --------------------------------------------------------------------------------

Maggiori informazioni La Puglia, il Molise, l'Abruzzo dicono NO AL PETROLIO.

L'appuntamento per dire no al petrolio nel nostro mare coinvolge anche tutte le marinerie dell'Adriatico, pescherecci e diportisti: tutti con un drappo nero. PARTECIPA
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Anche nel resto del mediterraneo i funghi delle trivelle


Sei in:Repubblica Palermo / Cronaca / Davanti alle coste siciliane arrivano …StampaMailCondividi
FacebookOKNOtizieTechnoratiTwitter IL CASODavanti alle coste siciliane arrivano le trivelle dei petrolieri La Transunion comincerà a sondare i fondali tra qualche giorno. In estate potrebbero iniziare le trivellazioni a 13 miglia da Pantelleria. L'Italia chiede il 4 per cento di royalty contro l'85 per cento della Libia e l'80 della Russia di DARIO PRESTIGIACOMO e LORENZO TONDO

La Transunion ha già annunciato ai comuni iblei che a fine aprile inizierà a sondare il fondale dello specchio d'acqua davanti a Pozzallo, a 27 chilometri dalla costa. L'Audax, invece, di sonde non ha più bisogno: in estate, si legge sul suo sito web, potrebbe cominciare a trivellare a 13 miglia da Pantelleria. Non molto lontano, nei dintorni delle Isole Egadi, anche la Northern Petroleum riscalda i motori delle sue piattaforme.

Sotto l'ombra dell'inferno libico e quella di un possibile blackout energetico, la primavera delle trivelle sul mar Mediterraneo - esorcizzata dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo che prometteva di difendere a spada tratta il Canale di Sicilia, costi quel che costi - è oramai alle porte.

Secondo i dati delle associazioni ambientaliste, sarebbero più di cento i permessi di ricerca di idrocarburi richiesti o vigenti nel Mediterraneo. Alcuni concessi a un tiro di schioppo da sabbie dorate e banchi corallini. Le piattaforme, che - secondo quanto riportato dai bollettini pubblicati sui siti delle compagnie petrolifere - potrebbero già entrare in azione tra poche settimane, confermano i timori manifestati negli ultimi mesi dagli ambientalisti: il decreto anti-trivella, firmato e fortemente voluto dal ministro Prestigiacomo, emanato lo scorso 26 agosto, non servirà a proteggere le acque del Mediterraneo.

La Northern Petroleum lo sa e lo scrive: "La legislazione italiana che vieta le trivellazioni off-shore entro le 12 miglia dalla costa - si legge nel comunicato - avrà un effetto irrilevante sugli assetti della compagnia". Così, in barba al no della Regione e a quello dei sindaci, la Northern fa sapere di poter estrarre dai suoi giacimenti ben 4 miliardi di barili che tradotti in quattrini significano 400 miliardi di euro nelle tasche dei petrolieri. Briciole o nulla per lo Stato italiano dove le royalty che le compagnie minerarie lasciano al territorio dove estraggono senza imporre franchigie arrivano a malapena al 4 per cento contro l'85 di Libia e Indonesia, l'80 di Russia e Norvegia, il 60 in Alaska, e il 50 per cento in Canada.

"Al di là dell'aspetto ecologico, per l'Italia le trivelle sono anche antieconomiche" spiega Mario Di Giovanna, portavoce di "Stoppa la Piattaforma". "Se ci adeguassimo agli standard delle royalty degli altri paesi, facendo i conti della serva, potremmo estinguere, solo con una minima parte del canale di Sicilia, il 25 per cento del debito pubblico italiano".

In Italia, la franchigia per le piattaforme off-shore è di circa 50.000 tonnellate di greggio l'anno, equivalenti a 300 mila barili di petrolio. Sotto questo tetto di estrazione, le società non sono tenute a pagare nemmeno l'esiguo 4 per cento di royalty. La piattaforma Gela 1, a 2 km dalle coste siciliane, dal 2002 al 2008 ha prodotto petrolio e gas sempre sotto la soglia di franchigia. La Prezioso e la Vega producono invece il doppio oltre il limite (circa 100/120 mila tonnellate), pagando la franchigia solo per la metà della loro produzione. Forti delle agevolazioni fiscali italiane, le società le decantano ai loro investitori. A pagina 7 del rapporto annuale della Cygam (società petrolifera con interessi nell'Adriatico) si parla del nostro paese come il "migliore per l'estrazione di petrolio off-shore", sottolineando la totale "assenza di restrizioni e limiti al rimpatrio dei profitti".

Intanto Atwood Eagle, la contestatissima trivella dell'Audax che dall'11 luglio scorso galleggiava a 13 miglia dalle coste di Pantelleria, dopo un temporaneo abbandono dell'area, tra qualche mese potrebbe riprendere i sondaggi, mentre Shell ha già detto di aspettarsi dal Canale di Sicilia 150mila barili al giorno. Qualche settimana fa la Transunion Petroleum Italia ha inviato ad alcuni comuni della zona iblea, tra cui Pozzallo, Modica e Ragusa, un'istanza di avvio della procedura di valutazione d'impatto ambientale relativa ad un'area con un'estensione di 697,4 km quadrati, situata nel Canale di Malta. Le autorità locali hanno tempo fino al 27 aprile per le dovute osservazioni.

Il decreto anti-petrolio potrebbe non salvare nemmeno il mare agrigentino, dove la Hunt Oil Company ha avanzato una richiesta di permesso a poche miglia dall'Isola Ferdinandea, una delle tante bocche vulcaniche di un massiccio complesso sottomarino: il regno di Empedocle, l'Etna marino, il gigante sommerso che fa ancora tremare i fondali.
https://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/04/26/news/davanti_alle_coste_siciliane_arrivano_le_trivelle_dei_petrolieri-15387797/
Capitano di Corvetta
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Sottocapo di 1° Classe Scelto
Coaster58
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sono veramente dispiaciuto della gabella che l'ente parco ha deciso per le Tremiti. per me che ci abito di fronte ( 10 miglia) e che ci vado quasi tutti i giorni d'estate è stato uno schiaffo in quanto un sano bagno nella cala dei turchi era veramente fantastico, oppure vedere e fare il bagno nella grotta del bue marino al tramonto vi assicuro che è uno spettacolo indimendicabile; (diventa all'interno tutta di color oro con i riflessi del sole che tramonta). A parte questo ci sono stato anche l'ultimo week end per "provare" il gommone e prendere un caffettino,parlando con gli indigeni ( sono in*****ti anche loro) mi hanno detto che nessuno di loro ha intenzione di chiedere permessi ( tra l'altro a loro serve anche l'autorizzazione per entrare nelle grotte). Ma il dramma di tutto ciò (anche con i permessi) è che in alcune aree non è più permesso l'ancoraggio, per cui niente più bagni nelle zone più belle dell'isola ( in pratica quelle che i turisti senza mezzo proprio non riescono a vedere a meno che non affittano tender rigorosamente 4 tempi: l'anno scorso ce n'era uno su 4). Ovviamente la navigazione con i due tempi è rigorosamente interdetta. Comunque adesso ci ritorno per il concerto di Lucio Dalla e vediamo cosa dicono.
saluti a tutti
Contrammiraglio
albertgazza
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Coaster58 ha scritto:
Ovviamente la navigazione con i due tempi è rigorosamente interdetta.
saluti a tutti

ciao coaster,
l'ultimo regolamento che ho trovato relativo alle tremiti dice che i duetempi iniezione diretta "possono" circolare

b. motore conforme alla Direttiva 2003/44/CE relativamente alle emissioni gassose e
acustiche (motori entrobordo diesel conformi alla direttiva, motori fuoribordo
elettrici, a 4 tempi benzina verde, o a 2 tempi ad iniezione diretta);


è cambiato qualcosa recentemente?

grazie e ciao
Sailornet