Furto di identità

erlampuga ha scritto:

VanBob ha scritto:

Comunquemente sono contento di una cosa, il nostro è un forum popolato da persone di ogni età e cetto sociale che stanno bene ogni volta che si riunsicono. Grazie.

Uhm...chi era costui...Casini,Montezemolo o Cetto Laqualunque....

Ho una questione legale che per molti di voi ha una risposta ovvia, ma non per me in quanto è la prima volta che mi capita.

Se un quotidiano pubblica nella rubrica "Lettere dai lettori" uno scritto con la mia firma ma che io non ho mai inviato, come posso difendermi da eventuali azioni legali?

In altre parole, se nella lettera fossero riportate supposizioni o velate accuse a qualcuno, come potrei difendermi da una eventuale querela di questo qualcuno?






PS: ho fatto riferimento ad Antonio Albanese ( ) solo perchè in quella lettera si cita anche il famoso ministro.

non si capisce se stai parlando di un caso di omonimia,abbastanza comune e senza ripercussione alcuna,se non qualche piccolo fastidio,o se riferisci di una vera e propria azione dolosa in cui qualcuno si è sostituito a te per arrecarti danno

Nella lettera si fanno riferimenti a fatti accaduti nell'ambiente di lavoro, quindi è stata scritta da qualcuno interno. Non può essere omonimia.

sporgi denuncia contro il quotidiano dicendo che non hai mai divulgato quelle informazioni o comunque i fatti di quell articolo e che quindi chi ha scritto quell articolo le ha ottenute contro il tuo consenso o le ha inventate diffamandoti.

Allora,se vi è dolo,vai a fare la denuncia,e informa subito il giornale chiedendo una correzione con visibilità

fran ha scritto:

Nella lettera si fanno riferimenti a fatti accaduti nell'ambiente di lavoro, quindi è stata scritta da qualcuno interno. Non può essere omonimia.

appunto sporgi denuncia sopratutto se erano informazioni classificate in possesso a te. consegna una copia della denuncia anche alla tua azienda e stai tranquillo.

Daniele83 ha scritto:

sporgi denuncia contro il quotidiano dicendo che non hai mai divulgato quelle informazioni o comunque i fatti di quell articolo e che quindi chi ha scritto quell articolo le ha ottenute contro il tuo consenso o le ha inventate diffamandoti.

Non sono molto d'accordo: è vero che il responsabile è il direttore del quotidiano, ma non per le lettere firmate.
Sporgere denuncia contro qualcuno che potrebbe non centrare nulla, significa rischiare di beccarsi una denuncia per calunnia, reato abbastanza grave e procedibile d'Ufficio.
Io sporgerei denuncia contro ignoti, lasciando a chi di dovere l'onere delle indagini.
Intanto, con la denuncia, ci si cautela.
Buono il consiglio di informare dei fatti l'azienda interessata.
Al quotidiano scriverei invece una raccomandata R/R con la spiegazione dei fatti ed eventualmente la disponibilità a far visionare la denuncia contro ignoti.

Denunciare il quotidiano vuol dire mettersi contro un ufficio legale di quelli tosti.
Figurati se non sono abituati a queste cose.
Mi fanno nero!!!!!
Anche perchè con i mezzi attuali per loro sarebbe facilissimo creare una "vera" lettera falsa.


Ufficializzare all'interno dell'azienda (che in realtà è una scuola) che io non c'entro per niente?
E quindi cautelarsi in tempi non sospetti anche contro strumentalizzazioni e ritorsioni locali?
Che ne dite?

fran ha scritto:

Denunciare il quotidiano vuol dire mettersi contro un ufficio legale di quelli tosti.
Figurati se non sono abituati a queste cose.
Mi fanno nero!!!!!
Anche perchè con i mezzi attuali per loro sarebbe facilissimo creare una "vera" lettera falsa.


Ufficializzare all'interno dell'azienda (che in realtà è una scuola) che io non c'entro per niente?
E quindi cautelarsi in tempi non sospetti anche contro strumentalizzazioni e ritorsioni locali?
Che ne dite?

Ma infatti non devi denunciare il quotidiano, devi fare una denuncia contro ignoti, cioè contro chi ha inviato quella lettera al quotidiano e che tu, ovviamente, non conosci.
Al limite un esposto, da presentare poi alla scuola in cui lavori.

fran ha scritto:

Nella lettera si fanno riferimenti a fatti accaduti nell'ambiente di lavoro, quindi è stata scritta da qualcuno interno. Non può essere omonimia.

Non ho la più pallida idea di che lavoro fai e non ti conosco, quindi faccio solo delle supposizioni:

Se la lettera è stata inviata via mail e se dove lavori ci sono dei pc in rete e se tu hai (ad esempio) un ufficio con un pc che utilizzi per lavoro (quanti "se" ) , sarebbe il massimo, per chi l'ha spedita, averlo fatto dal "tuo" terminale.
A questo punto ti troveresti davanti ad un'azione grave che vuole ledere la tua immagine personale nell'ambiente di lavoro e colpire la tua persona; In un caso simile diventa anche difficile provare la propria estraneità all'accaduto ed eventualmente individuare il vero responsabile......sarebbe un caso estremo.....

Se qualcuno ha inviato una mail da casa propria o da un proprio pc con chiavette o wi-fi vari, la P. Postale (in caso di azioni legali) dovrebbe risalire facilmente(o quasi) al vero scrivente.

Se qualcuno ha scritto di pugno o stampato in casa una lettera cartacea tipo il famoso "corvo" e poi l'ha inviata con una firma falsa, lo capirebbero subito....sempre in caso di azioni legali e via dicendo.

Comunque, resta una grossa carognata meno rara di quel che si pensa, auguri!