Aree marine e pesca sub

2° Capo
tyrrenus (autore)
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Vi voglio sottoporre delle argomentazioni, che io approvo, riguardanti i "modi" con cui si tutela la natura e le specie viventi.
Io credo che le argomentazioni sotto riportate possano essere estese anche alla nautica sana e pulita e senza eccessi.

vittorio ielasi dice:
Io non comprendo invece i veri obiettivi dei parchi marini italiani, in particolare ischia e procida.
I nobili motivi che inducono alla istituzione di un territorio protetto, sia in terra che in mare, sono da ricercarsi nella salvaguardia non degli esseri umani ma delle specie che lo popolano, sia esse autoctone o stanziali che migratorie.
Non chiedo di soddisfare i miei dubbi riguardanti i principi da Voi rispettati nell’assegnazione delle zone a “tutela integrale”che, dopo aver fatto più volte il giro delle due isole…., si sono trovate in mezzo al mare, dove anche il più pigro dei pensatori potrebbe immaginarne la ipocrisia e la incompletezza.
Nei parchi che insistono in Italia le zone a tutela integrale presentano fondali che partono da profondità zero e che quindi possono ospitare e proteggere un più alto numero di organismi e specie.
Ad Ischia naturalmente no . Gli Interessi della specie dominante (umana) hanno prevalso sui veri obiettivi di una area marina protetta…..
La tutela del territorio dovrebbe riguardare gli abitanti del mare, non gli invasori.
Si consentirà la pesca professionale in zona b con, tra gli altri, i seguenti mezzi:
reti per circuizione, nasse, lampara e fiocina
Sarà vietata in tutta l’area la pesca subacquea,con o senza autorespiratore(???), in quanto dannosa per gli obiettivi delle aree marine protette…
La circuizione, anche se piccola, e le nasse (!!!!!)(in zona b ???)possono essere definite come armi di distruzione di massa in quanto raccolgono il pescato in modo per niente selettivo.
Le nasse, Signori, le cianciole,Signori.
Ho passato ore calandomi nei panni del legislatore italiano ma non sono riuscito ad essere così deficiente da trovare una scusa per definire dannosa la pesca subacquea.
Anche gli inetti ormai sanno che la pesca subacquea con autorespiratore è vietata in tutta Italia da almeno trenta anni. Ben altra cosa è invece la pesca in apnea. quindi le considerazioni fatte al riguardo meritano se non altro di essere rivalutate.

Nel porto di Ventotene il nostro direttore ricorderà l’enorme cartello esistente tra il vecchio ed il nuovo porto.
Ebbene sul cartello è raffigurato il divieto di pesca subacquea riportando grossolanamente come immagine un sub armato di fucile con ….le bombole sulla schiena.

Sarebbe come vietare l’ingresso alle biciclette in un’isola pedonale raffigurando sul divieto una moto di grossa cilindrata che investe un bambino…..
La sensazione è che ancora una volta in Italia chi ha fatto le leggi non era dotato dei mezzi intellettivi minimi necessari alla comprensione dell’argomento trattato.
Siamo in Italia.
Le motivazioni ufficiali che portano al divieto sarebbero da ricercare in un fantomatico studio che sosterrebbe la tesi secondo la quale i pesci, impauriti dal subacqueo armato, non si avvicinerebbero più al bagnante.
Ancora una volta l’obiettivo della area marina viene ad essere stravolto….non le specie marine ma quelle dominanti vengono privilegiate…l’uomo.
Questo per dare l’innaturale possibilità al turista di turno di offrire alla cernia addomesticata l’ovetto sodo o la patata bollita, con tanto di foto ricordo.

Insomma, potete distruggere con ami, coffe, reti, nasse, lampare e fiocine…in ultimo le cianciole ..l’importante è che il pesce non riconosca nell’uomo il suo persecutore, cosi potrà essere sfruttato anche per intrattenere il turista in riva al mare.
Questa sarebbe la nobile tutela del territorio.

Se il pesce potesse scegliere condannerebbe senza dubbi le pratiche ingannevoli quali ami, reti e nasse, alla stregua delle mine antiuomo in ambito umano.
Paradossalmente nell’ambito della caccia in terra sono assolutamente vietati i mezzi di prelievo ingannevoli quali trappole, esche etc. , mentre l’unica forma di prelievo prevede l’abbattimento per mezzo dell’arma da tiro(fucile, balestra,arco).

Sfido chiunque a dimostrare che la” pressione venatoria “praticata in un anno intero dall’intera categoria dei pescasub residenti ad Ischia possa essere lontanamente paragonabile al prelievo effettuato in una sola settimana da un peschereccio in regola con le leggi ora vigenti nel parco.
Anche le Cianciole resteranno nei confini del parco!!!
Questo riguarda la quantità ma anche la qualità del prelievo.
La pesca di Selezione è impossibile da praticare con le reti, con le nasse ma anche con gli ami, specie se in cattiva fede: tutti sanno delle stragi dei tonnetti e degli spadini di settembre, dei siluri per totani etc… ma queste non danno fastidio ai turisti.
La pesca di selezione è la pesca subacquea.
Il pescatore subacqueo conosce e tutela l’ambiente nel quale interagisce, non distrugge.
Lasciatemi scrivere che il sottoscritto ha più volte rilevato la presenza di cernie di 3-400 grammi nelle nasse dei pescatori di Ischia e Procida , anche tre in una nassa, per non parlare dell’enorme quantità di reti nasse e coffe abbandonate lungo i fondali delle nostre isole.
L’ultima, cronologicamente, sul cappello della secca di pertuso(zona a) : almeno cento metri di rete abbandonata, dove tale pratica è da sempre vietata, per la poca profondità, anche in assenza di area marina protetta.
Provino i moderni pseudo ecologisti ad immaginare i danni provocati da una simile situazione.
Paradossalmente un area protetta dovrebbe, in un mondo abitato da persone coerenti, prevedere come uniche forme di prelievo la pesca più selettiva che esiste, cioè quella praticata da uomini che trovano nelle proprie capacità fisiche il modo di catturare un pesce, a diretto contatto con gli elementi, e non seduti ad aspettare che questo abbocchi oppure cada nella sua trappola. Questo nel contesto di un area che preveda dei vantaggi per la fauna ittica
Invece viene consentito il prelievo a sfondo economico e con mezzi di distruzione, contro qualsiasi buon senso del vero ambientalista.
Sarebbe interessante dividere l’isola in due ed affidarne una metà esclusivamente ai pescatori subacquei e solo a loro e l’altra ai regnanti di nettuno con nasse reti etc…e poi tirare le somme a distanza di qualche anno.
Utopia, naturalmente.
Ma mi viene la nausea al pensiero che mentre le nasse e le reti continueranno a fare danni, i nostri ragazzi si vedranno costretti a dividersi i duecento metri lineari di costa difficilmente accessibile se non con imbarcazioni, ed esposti al grande traffico diportistico.

L’insularismo che ci distingue ci nega qualunque alternativa valida,che non sia estremamente onerosa in termini di tempo e danaro,quale lo spostamento in terraferma.

Il buon senso indica di chiedere una deroga per la pesca in apnea, anche con restrizioni di quantità e qualità , perlomeno nella zona c , per i soli residenti.Tale pratica, da regolamentare, potrebbe tra l’altro essere motivo di controlli da parte dei praticanti riguardo le condizioni dei fondali ed eventuali segnalazioni e risoluzioni di irregolarità in essere (vedi rimozione di nasse reti e coffe abbandonate)
Sarebbe interessante coinvolgere i pescatori subacquei ,particolarmente presenti e motivati…
Quante volte abbiamo subito la pericolosa presenza della Cianciola al tramonto sui 20 metri di fondale.
Personalmente posso descrivere le condizioni e la salute dei fondali che circondano l’isola a 360 gradi
Il pescatore subacqueo frequenta il mare 365 giorni l’anno, non solo nei mesi estivi.

Inoltre sarebbe opportuno limitare ulteriormente la pesca professionale nella zona b, perlomeno eliminare quella praticata con mezzi non sufficientemente selettivi.

Questo per una parvenza di rispetto dell’obiettivo di partenza, cioè la salvaguardia dell’ambiente sottomarino

Non dimentichiamo che Nettuno, in qualità di dio del mare, è sovente raffigurato con tanto di fiocina tra le mani…non con una nassa .
luca
se c'è soluzione al problema non ti preoccupare, se soluzione non c'è che ti preoccupi a fare...
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galileo
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Bellissimo.Pienamente d'accordo. Confused
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tyrrenus (autore)
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e comunque mi fa rivoltare l'idea del turista che fa l'estremista ecologista e poi non si preoccupa di dove scarica il villaggio o l'albergo che frequenta, poi andrà via dicendo di aver fatto delle meravigliose mangiante di pesce (pescati ne modi piu criminali nelle aree protette).
Ed io a costui dico... sai che mangiare troppo comporta maggiri quantità di deiezion Twisted Evil i specialmente se si mangia moooolto pesce UT dunque sii coerente non fare scorpacciate ma sii moderato e vedi di andare a c... Nasty altrove.

scusatemi ma sono in*****to nero....
saluti
se c'è soluzione al problema non ti preoccupare, se soluzione non c'è che ti preoccupi a fare...
Capitano di Corvetta
Corto Maltese
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Si alcune cose sono obbiettabili però è anche vero che ho assistito a scene di gente che caricano il fucile in spiaggia, ovviamente dove c'è posto ( quindi anche a 20 o 30 mt ) dal mare e scendono tranquillamente tra bambini e turisti. Per non parlare di quelli che si arrogano il diritto di sparare in mezzo ai piedi dei bagnanti, perchè non avendo sufficiente fiato o allenamento non possono scendere più di tanto...ma del resto il bel fucile lo tieni in garage ad arruginire....ma nooooo!!!! Ad accollarsi le spese di un fucile sono disposti tutti, ma quelle di un buon corso che seriamente istruisca sui basilari della pesca sub NO.
Per quanto riguarda le nasse , le reputo un metodo antisportivo. Con il fucile sei nell'ambiente del pesce e sarà la caccia a determinare il più furbo, la nassa la cali comodamente...metti qualche schifezza dentro e ti sei fatto una mangiata di pesce comodamente seduto sugli scogli.
S'intende, questa è la mia concezione di pesca subacquea Thumb Up
Captain « NON ESALTARTI NELLA VITTORIA , NON AVVILIRTI NELLA SCONFITTA »
Ammiraglio di divisione
Sardomar
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Quanto dice Corto Maltese è vero: alla base di tutto ci deve essere una sana coscenza ecologico-ambientale e il rispetto verso tutto e verso tutti.
Ciò premesso, riferendomi a un esercizio corretto della pesca sportiva, considero la pesca in apnea la pesca più selettiva in assoluto e, quindi, la più adatta per i parchi sportivi.
Così come per quanto riguarda la carne, essa è oramai tutta di animali da allevamento e la caccia è ridotta a attività sportiva, così per i pesci considero aramai maturo il momento di operare in modo analogo per la pesca: il pesce per l'alimentazione tutto da allevamenti (controllati) e la pesca per attività sportive e ricreative.
A questo punto si capirebbe meglio la funzione dei parchi che sarebbero degli acquari a cielo aperto con divieto totale di pesca per tutti, sportivi e non.
La vita è come la marea..........

Sacs 590J;Mercury Optimax 150; Geonav 5 touring con black box: carrello Ellebi Thule
Tenente di Vascello
Styxsterpan
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Citazione:
Quanto dice Corto Maltese è vero: alla base di tutto ci deve essere una sana coscenza ecologico-ambientale e il rispetto verso tutto e verso tutti.


Infatti è proprio questo il problema vero, cioè NOI. La scarsa educazione, la mancanza di rispetto verso tutto e tutti della maggior parte degli "umani" che crea i presupposti per realtà come le "Aree protette" con tutti i guai che riesce poi a combinare la classe politica in nome del potere. Già perchè cose come quelle che accadono nel "Regno di Nettuno" (le nasse, le cianciole) sono veramente assurde. Sono un ex apneista (non ho più il fisico) ma continuo a praticare immersioni (ARA). Per 20 anni mi sono immerso a Procida (l'ultima volta a settembre scorso) e da quest'anno non lo potrò più fare e questo naturalmente mi fa inxxxxxxxre da matti perchè quei fondali sono stupendi. Sono stupendi a parte tute le nasse abbandonate che fanno ancora vittime, le reti che coprono interi pezzi di pareti che impediscono la vita sulle rocce sottostanti, le carcasse di auto, di motorini e biciclette, ma continuano ad essere bellissimi. Ma adesso non sarà più possibile andarci se non per i residenti e i diving "autorizzati". Quindi si torna a quello che diceva l'articolo postato da Tirrenius, si preserva la specie umana consentendo a pochi di godere quello che invece è un bene di tutti (magari anche guadagnandoci). Quello che mi innervosisce di più è che tutto questo è realizzato con il denaro di tutti, compreso quelli come gli apneisti, i subacquei, gommonauti e jacuzzonauti che in quei posti non ci potranno più andare neanche per fare il bagno. Chissà se un giorno, quando tutti avranno compreso quanto perdiamo, crescerà la nostra coscienza civile e tutti gli umani potranno tornare a convivere con la natura godendo di essa senza distruggerla.
2° Capo
tyrrenus (autore)
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io propongo di coalizzarci per poter esprimere un documento organico ed eventualmete per aree geografiche in cui avremo esposto i fondametali per l'uso delle aree.
In effetti non credo che le strutture preposte si pongano tanti problemi per porre dei limiti alle attività non percepite come produttrici di reddito come portebbe essere il navigante diportista che va a fare il bagno all'isola ma poi su di essa non scende, un po come dire ... non nel mio giardino ... , ma io obietto che questo a livello di aree geografiche vaste non sia possibile ne giusto se l'area appartiene allo stato e lo stato siamo noi non si puo ragionare in questi termini, diverso sarebbe dire che non sono permesse attività ad alto impatto come la pesca professionale o gli scarichi industriali e commeciali anche se depurati, abbiamo la tecnologia e le capacita operative per non deteriorare l'ambiente (i condotti fognari possono essere allontanati di molto dalle coste, i vigili dovrebbero intercettare gia a terra uno che getta il motorino a mare o che sversa rifiuti dalla costa almeno nella maggior parte dei casi; ma non è così perche la notizia è che ne è stato preso uno ogni tanto, e il resto della monnezza da dove viene?
E che pensare se l'anno scorso c'erano 200 barche sparse lungo 3 miglia di litorale e quest' anno ce ne saranno altrettante nei 500 metri dove è permesso? .... provate a pensare quanto grattano 200 ancore tutte insieme nello stesso posto. Risultato: il deserto e così la colpa è nostra. UT
Servizi diffusi e non concetrati (non tutti nello stesso posto contemporaneamete) , educazione civica e non molto altro, questo serve.
se c'è soluzione al problema non ti preoccupare, se soluzione non c'è che ti preoccupi a fare...
Capitano di Corvetta
Colapesce67
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tyrrenus ha scritto:
Vi voglio sottoporre delle argomentazioni, che io approvo, riguardanti i "modi" con cui si tutela la natura e le specie viventi.
Io credo che le argomentazioni sotto riportate possano essere estese anche alla nautica sana e pulita e senza eccessi.

vittorio ielasi dice:
Io non comprendo invece i veri obiettivi dei parchi marini italiani, in particolare ischia e procida.
I nobili motivi che inducono alla istituzione di un territorio protetto, sia in terra che in mare, sono da ricercarsi nella salvaguardia non degli esseri umani ma delle specie che lo popolano, sia esse autoctone o stanziali che migratorie.
Non chiedo di soddisfare i miei dubbi riguardanti i principi da Voi rispettati nell’assegnazione delle zone a “tutela integrale”che, dopo aver fatto più volte il giro delle due isole…., si sono trovate in mezzo al mare, dove anche il più pigro dei pensatori potrebbe immaginarne la ipocrisia e la incompletezza.
Nei parchi che insistono in Italia le zone a tutela integrale presentano fondali che partono da profondità zero e che quindi possono ospitare e proteggere un più alto numero di organismi e specie.
Ad Ischia naturalmente no . Gli Interessi della specie dominante (umana) hanno prevalso sui veri obiettivi di una area marina protetta…..
La tutela del territorio dovrebbe riguardare gli abitanti del mare, non gli invasori.
Si consentirà la pesca professionale in zona b con, tra gli altri, i seguenti mezzi:
reti per circuizione, nasse, lampara e fiocina
Sarà vietata in tutta l’area la pesca subacquea,con o senza autorespiratore(???), in quanto dannosa per gli obiettivi delle aree marine protette…
La circuizione, anche se piccola, e le nasse (!!!!!)(in zona b ???)possono essere definite come armi di distruzione di massa in quanto raccolgono il pescato in modo per niente selettivo.
Le nasse, Signori, le cianciole,Signori.
Ho passato ore calandomi nei panni del legislatore italiano ma non sono riuscito ad essere così deficiente da trovare una scusa per definire dannosa la pesca subacquea.
Anche gli inetti ormai sanno che la pesca subacquea con autorespiratore è vietata in tutta Italia da almeno trenta anni. Ben altra cosa è invece la pesca in apnea. quindi le considerazioni fatte al riguardo meritano se non altro di essere rivalutate.

Nel porto di Ventotene il nostro direttore ricorderà l’enorme cartello esistente tra il vecchio ed il nuovo porto.
Ebbene sul cartello è raffigurato il divieto di pesca subacquea riportando grossolanamente come immagine un sub armato di fucile con ….le bombole sulla schiena.

Sarebbe come vietare l’ingresso alle biciclette in un’isola pedonale raffigurando sul divieto una moto di grossa cilindrata che investe un bambino…..
La sensazione è che ancora una volta in Italia chi ha fatto le leggi non era dotato dei mezzi intellettivi minimi necessari alla comprensione dell’argomento trattato.
Siamo in Italia.
Le motivazioni ufficiali che portano al divieto sarebbero da ricercare in un fantomatico studio che sosterrebbe la tesi secondo la quale i pesci, impauriti dal subacqueo armato, non si avvicinerebbero più al bagnante.
Ancora una volta l’obiettivo della area marina viene ad essere stravolto….non le specie marine ma quelle dominanti vengono privilegiate…l’uomo.
Questo per dare l’innaturale possibilità al turista di turno di offrire alla cernia addomesticata l’ovetto sodo o la patata bollita, con tanto di foto ricordo.

Insomma, potete distruggere con ami, coffe, reti, nasse, lampare e fiocine…in ultimo le cianciole ..l’importante è che il pesce non riconosca nell’uomo il suo persecutore, cosi potrà essere sfruttato anche per intrattenere il turista in riva al mare.
Questa sarebbe la nobile tutela del territorio.

Se il pesce potesse scegliere condannerebbe senza dubbi le pratiche ingannevoli quali ami, reti e nasse, alla stregua delle mine antiuomo in ambito umano.
Paradossalmente nell’ambito della caccia in terra sono assolutamente vietati i mezzi di prelievo ingannevoli quali trappole, esche etc. , mentre l’unica forma di prelievo prevede l’abbattimento per mezzo dell’arma da tiro(fucile, balestra,arco).

Sfido chiunque a dimostrare che la” pressione venatoria “praticata in un anno intero dall’intera categoria dei pescasub residenti ad Ischia possa essere lontanamente paragonabile al prelievo effettuato in una sola settimana da un peschereccio in regola con le leggi ora vigenti nel parco.
Anche le Cianciole resteranno nei confini del parco!!!
Questo riguarda la quantità ma anche la qualità del prelievo.
La pesca di Selezione è impossibile da praticare con le reti, con le nasse ma anche con gli ami, specie se in cattiva fede: tutti sanno delle stragi dei tonnetti e degli spadini di settembre, dei siluri per totani etc… ma queste non danno fastidio ai turisti.
La pesca di selezione è la pesca subacquea.
Il pescatore subacqueo conosce e tutela l’ambiente nel quale interagisce, non distrugge.
Lasciatemi scrivere che il sottoscritto ha più volte rilevato la presenza di cernie di 3-400 grammi nelle nasse dei pescatori di Ischia e Procida , anche tre in una nassa, per non parlare dell’enorme quantità di reti nasse e coffe abbandonate lungo i fondali delle nostre isole.
L’ultima, cronologicamente, sul cappello della secca di pertuso(zona a) : almeno cento metri di rete abbandonata, dove tale pratica è da sempre vietata, per la poca profondità, anche in assenza di area marina protetta.
Provino i moderni pseudo ecologisti ad immaginare i danni provocati da una simile situazione.
Paradossalmente un area protetta dovrebbe, in un mondo abitato da persone coerenti, prevedere come uniche forme di prelievo la pesca più selettiva che esiste, cioè quella praticata da uomini che trovano nelle proprie capacità fisiche il modo di catturare un pesce, a diretto contatto con gli elementi, e non seduti ad aspettare che questo abbocchi oppure cada nella sua trappola. Questo nel contesto di un area che preveda dei vantaggi per la fauna ittica
Invece viene consentito il prelievo a sfondo economico e con mezzi di distruzione, contro qualsiasi buon senso del vero ambientalista.
Sarebbe interessante dividere l’isola in due ed affidarne una metà esclusivamente ai pescatori subacquei e solo a loro e l’altra ai regnanti di nettuno con nasse reti etc…e poi tirare le somme a distanza di qualche anno.
Utopia, naturalmente.
Ma mi viene la nausea al pensiero che mentre le nasse e le reti continueranno a fare danni, i nostri ragazzi si vedranno costretti a dividersi i duecento metri lineari di costa difficilmente accessibile se non con imbarcazioni, ed esposti al grande traffico diportistico.

L’insularismo che ci distingue ci nega qualunque alternativa valida,che non sia estremamente onerosa in termini di tempo e danaro,quale lo spostamento in terraferma.

Il buon senso indica di chiedere una deroga per la pesca in apnea, anche con restrizioni di quantità e qualità , perlomeno nella zona c , per i soli residenti.Tale pratica, da regolamentare, potrebbe tra l’altro essere motivo di controlli da parte dei praticanti riguardo le condizioni dei fondali ed eventuali segnalazioni e risoluzioni di irregolarità in essere (vedi rimozione di nasse reti e coffe abbandonate)
Sarebbe interessante coinvolgere i pescatori subacquei ,particolarmente presenti e motivati…
Quante volte abbiamo subito la pericolosa presenza della Cianciola al tramonto sui 20 metri di fondale.
Personalmente posso descrivere le condizioni e la salute dei fondali che circondano l’isola a 360 gradi
Il pescatore subacqueo frequenta il mare 365 giorni l’anno, non solo nei mesi estivi.

Inoltre sarebbe opportuno limitare ulteriormente la pesca professionale nella zona b, perlomeno eliminare quella praticata con mezzi non sufficientemente selettivi.

Questo per una parvenza di rispetto dell’obiettivo di partenza, cioè la salvaguardia dell’ambiente sottomarino

Non dimentichiamo che Nettuno, in qualità di dio del mare, è sovente raffigurato con tanto di fiocina tra le mani…non con una nassa .
luca


Un pò lunghetta ma quoto in pieno.

Vorrei dire qualcosa riguardo un Parco Marino da me ben conosciuto, quello di Capo Rizzuto in Calabria.
Per un periodo ho collaborato con uno studio che si è occupato della progettazione, presentazione ed approvazione del suddetto Parco, che per chi non lo sapesse è il più grande d'Europa, si estende per oltre 42Km di costa!
Bene, sapete perchè il Parco è così grande? perchè il finanziamento che si sarebbe potuto avere era direttamente proporzionale alle dimensioni del Parco, con il risultato che oggi tanti ci vanno a pescare perchè il controllo è sporadico, proprio a causa delle grandi dimensioni.
Ma la cosa più vergognosa è che c'è gente che a traina pesca decine di kg. di pesce, soprattuto dentici, cernie e ricciole senza che nessuno dica niente perchè sono autorizzati ad entrare nel parco (guardate qualche video su youtube e vi renderete conto) e noi pescasub non possiamo neanche avvicinarci.
Altro che motivi scientifici e di tutela, le logiche sono sempre ben altre, purtroppo.
Ciao.
Colapesce.
Contrammiraglio
Apache77
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Ciao Ragazzi , da pescasub non posso che esser d'accordo ed anni e anni che ribadisco anch'io le stesse cose .

Comunque ... siccome e' improtante far sentire la ns. voce e le ns. ragioni , qualcosa , grazie all'istituzione dell'AMP della meloria , finalmente s'e' mosso . Due persone del forum di questo sito , incazzate nere , supportate dal sito e via via da atre persone , hanno preso un'iniziativa .
Ora vi invito a partecipare , perche' tali documenti prodotti e pure le firme raccolte possono essere validite per tutte le AMP e future AMP.
Questi ragazzi , oltre ad aver fatto un notevole lavoro, son gia' riusciti a coinvolgere centinaia di persone , interbviste alla radio e articoli su giornali, messo in piedi una petizione a cui si e' gia arrivati a quasi un migliaio di firme (tra tesserati FIPSAS e altro)

https://www.apneamagazine.com/articolo.php/2768

Leggete , articoli e documenti e firmate , perche' e' ora di finirla di rimanere a subire e prenderlo i quel posto costantemente , fra pochi anni ci si ritrovera' a pescare nella propria vasca da bagno!
Sailornet