Il "bavaglio" a internet [pag. 4]

prince ha scritto:

buffer overflow (shell) backdoor
bot irc eggdrop.
smurf..... broadcast...

Sento un nosochè di ... un senso di

AMP;" target="_blank">https://www.aiip.it/page.php?id=926&


ciao

marco57 ha scritto:

prince ha scritto:

buffer overflow (shell) backdoor
bot irc eggdrop.
smurf..... broadcast...

Sento un nosochè di ... un senso di

marco, vuoi un travelgum ??

prince ha scritto:

VanBob ha scritto:

Comunque per risponderti: se qui scrivo che hanno fatto bene a tirare il duomo al pdc e che dovrebbero tirargli anche il colosseo è giusto che mi chiudano il sito?

Van , se lo dici in TV passi dei guai che non immagini, perchè vorresti dirlo sul sito senza conseguenze ?

Perchè è evidente, qui come in TV, a tutti i lettori tranne ai matti che l'affermazione di Van ha carattere politico e non di istagazione a delinquere. Per i "matti" non serve una censura, ma una legge adeguata che li assista e li curi.
Un uomo politico che fonda il consenso sul suo carisma personale sa bene di dover mettere in conto anche le antipatie personali. Fa parte del gioco. Come sentirsi dare del "buffone"
Analogo discorso per chi si dice di sinistra ma nei fatti promuove una politica opposta.

Ve li immaginate gli arbitri che fanno causa per diffamazione a tutti quelli che gridano "arbitro cornuto"?
O che chiudono i forum sportivi perchè oltraggiano le mogli dei signori arbitri?

Come sostiene Yatar, il rischio è quello di prendere tutto volutamente troppo sul serio.
Quante volte abbiamo sentito delle persone istigare alla violenza nei bar? Vogliamo allora chiuderli tutti?

Personalmente trovo che internet sia lo specchio della realtà: le norme per tutelare i diritti delle persone a fronte di atti lesivi di altri soggetti (violazioni civili e penali che siano) le abbiamo già, da anni. Francamente non sento il bisogno di aggiungerne altre specifiche per la rete.

Se prendiamo ad esempio il caso del virus A/H1N1 (l'influenza suina) è evidente che la gente ha rinunciato a vaccinarsi grazie all'informazione giunta dal web, cui molti medici hanno attinto e hanno poi consigliato quei cittadini che sul web non navigano.

In pratica il web (e pure il nostro forum) ha contrastato una disposizione ministeriale in materia si salute pubblica, tramite una critica costrittiva, che ha diffuso informazioni altrimenti ignote
Un reato?
Non so, ma pare che adesso le indagini vengano indirizzate non contro il web, ma contro chi ha lanciato l'allarme influenza...

Evidentemente qualcuno ha rotto le uova nel paniere a qualcun altro, e questo non è piaciuto

La censura diventa legge: approvato l'emendamento del senatore D'Alia. Internet verrà represso.
I 'providers' dovranno bloccare i siti disobbedienti. Pena fino a 5 anni di reclusione: il Governo Berlusconi come la Cina e la Birmania. Intanto Mediaset chiede un risarcimento di 500milioni a Youtube.

Si può leggere tutto qui: https://interno18.it/attualita/12423/la-censura-diventa-legge-approvato-lemendamento-del-senatore-dalia-internet-verra-re




Il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d.l. 733) e, tra gli altri, un emendamento del senatore Gianpiero D’Alia (U.D.C.) identificato dall’articolo 50-bis: ”Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet”. (vedi sotto articolo integrale)
La prossima settimana il testo approderà alla Camera diventando l’articolo nr. 60.

Il senatore Gianpiero D’Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della Casta.
In pratica, in base a questo emendamento, se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i “providers” dovranno bloccare il blog.

Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi, anche all’estero; il Ministro dell’Interno, in seguito a comunicazione dell’autorità giudiziaria, può infatti disporre con proprio decreto l’interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.
L’attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000.
Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l’istigazione a delinquere e per
l’apologia di reato, oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l’istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all’odio fra le classi sociali.

Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta !
In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Italia Facebook, YouTube e “tutti i blog”, che al momento rappresentano in Italia l’unica informazione non condizionata e/o censurata.
Vi ricordo che il nostro è l’unico Paese al mondo dove una “media company” ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento. Il nome di questa “media company”, guarda caso, è Mediaset.

Quindi il Governo interviene per l’ennesima volta, in una materia che, del tutto incidentalmente, vede coinvolta un’impresa del Presidente del Consiglio in un conflitto giudiziario e d’interessi.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l’istituzione di una Commissione contro la pirateria digitale e multimediale, che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al “pacchetto sicurezza” di fatto rende esplicito il progetto del Governo di “normalizzare” con leggi di repressione Internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non riescono più a dominare.

Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verrà premiata con buoni spesa!
Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad Internet, in Italia il governo si ispira per quanto riguarda la libertà di stampa alla Cina e alla Birmania.
Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati il blog Beppe grillo e la rivista specializzata Punto Informatico.
Date la massima diffusione a questa notizia per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli Italiani, perché dove non c’è libera informazione e diritto di critica il concetto di democrazia diventa un problema puramente dialettico

Si può leggere tutto qui: https://www.disinformazione.it/censura_di_regime.htm

Come giustamente segnala Van, la scelta di far proporre l'emendamento ad un parlamentare UDC ha un importante significato.
Così come, analogamente, si attivò in questo senso il Governo Prodi nella scorsa legislatura, pur se impossibilitato a concludere per la decadenza anticipata della legislatura.

A breve molti di noi saranno chiamati a votare alle amministrative.
Ottima occasione per fargli capire come la pensiamo.

Personalmente, dopo una vita, sposterò il mio voto.
Pur a malincuore, ma è necessario.
Lo darò a chi meno i sondaggisti se lo aspettano....
Certamente comunque NON al partito che ha proposto l'emendamento e che tanto ora sta di qua, ora di là...

Yatar1963 ha scritto:

A breve molti di noi saranno chiamati a votare alle amministrative.
Ottima occasione per fargli capire come la pensiamo.

Personalmente, dopo una vita, sposterò il mio voto.
Pur a malincuore, ma è necessario.
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A malincuore, è vero, ma farò come te! però è dura.... arrivare a questo

Così se un sito da fastidio, vedi quelli politicizzati tipo BeppeGrillo, Di Pietro, etc. basta che qualcuno si iscriva, metta giù un po' di ingiurie e minacce contro la Casta, e il sito viene chiuso!
Niente denuncia e niente processo come invece succede finora in Italia e in tutti gli altri paesi civili.

Comunque ricordate chi propone questa censura quando prossimamente andate a votare, la persona, il partito che rappresenta ... e da chi e pilotato!

P.S. Il mercato pubblicitario si sta spostando dalla carta stampata alla televisione e adesso sempre più su internet. Chi è che perde soldi da questa situazione?
Meditate gente, meditate!