Crisi Economica: esiste davvero?? [pag. 2]

Sondaggio: Come vivi la crisi economica?

Guadagno di più

9.6% [7]  9.6%

Guadagno come prima

42.5% [31]  42.5%

Guadagno meno

34.2% [25]  34.2%

Ho perso/rischio di perdere il lavoro

13.7% [10]  13.7%

Voti Totali: 73

Ammiraglio di squadra
andimar
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- 11/56
Parlare di "crisi economica mondiale" dal mio punto di vista non è proprio corretto. Direi più che si tratti di "truffa economica mondiale" a partire dai bond Argentini, Parmalat, mutui e banche americane che vendevano aria fritta, dirigenti di multinazionali che hanno derubato i risparmiatori con investimenti in borsa fasulli. Tutto questo si ripercuote sulla fiducia dei risparmiatori e i capitali sono fermi (se non sono stati già bruciati del tutto) con le tristi conseguenze palesemente visibili. Tornando ad una realtà economica di investimenti seri e non voluttuari, qualcosa dovrà pur muoversi in verso positivo.........e la speranza è ultima a morire (sperando di non essere smentito).
ASSO 62 + MERCURY efi 150 cv - vhf COBRA HH475, HH500, F77 Gps, HH600 - chartplotter SIMRAD GO7 con NAVIONICS Platinum plus
Capitano di Corvetta
predator 49
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- 12/56
La crisi economica mondiale non è altro che una conseguenza della "truffa economica mondiale" che si basava sul mercato non reale. E' indubbio che molti si piangono addosso pur non avendo ragioni di farlo ma la sfiducia è tanta: incominciate a spendere come facevate prima e io vi seguirò('Laughing')
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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- 13/56
ossoduro ha scritto:
Ho votato guadagno meno.....ma lavoro lo stesso !!!!
I


In effetti il sondaggio nasceva con "guadagno di più e lavoro di più, guadagno meno e lavoro di più" ecc., ma l'ho semplificato per non renderlo troppo pesante, anche se pure questi sono dati da valutare.

Non credo che i Gommonauti siano "ricchi" a giudicare da quanto si discute sul "fai da te" o su come risparmiare sulle piccole cose. Credo siano uno spaccato medio, normale e sano della nostra società.

Quoto Carunchio: in effetti la "crisi" sposta risorse. Probabilmente la bancarella vende più che il negozio di lusso.

Ho votato "guadagno uguale", ma non ho specificato che per fare le stesse cose cerco di acuistare a miglior prezzo su internet: dalle cose per la barca, all'abbigliamento, alla vacanza, all'assicurazione e quant'altro serve alla famiglia. Altrimenti dovrei limitare alcune spesa.
Capitano di Fregata
sialansa
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- 14/56
A Viareggio la crisi esiste davvero.
L'industria principale qui è la nautica, al salone di Genova i cantieri hanno venduto pochissimo e in questi ultimi due mesi tante barche già in costruzione sono andate in standby.
La crisi sembra colpire le barche sotto i trenta metri le grosse costruzioni si continuano a fare.
Se si ferma la nautica e di conseguenza tutto il suo indotto qui c'è poco da stare allegri.......
Dicono di stare tranquilli, di non pensare alla crisi e di andare a spendere.......ma........
io dico che c'è poco da stare tranquilli....
by Ale
Mar.co 57 altura Suzuki 140
Utente allontanato
Mad Dog
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- 15/56
gommoa ha scritto:
Proviamo...anche se ho l'impressione che gommonauti.it sia un luogo un pò privilegiato e toccato solo in parte dalla crisi economica.
Comunque esiste davvero: alcuni parametri economici, volutamente oscurati dai media, sono davvero spaventosi...


Gommoa ti quoto e spiego la mia situazione personale. Lascio a voi intuire cosa posso aver votato.

Sono dipendente di una azienda italiana da 250 dipendenti (quelli a tempo indeterminato) con prodotto unico nel suo genere, tecnologicamente molto avanzato e letteralmente inventato 4 anni fa: nome azienda e prodotto sono la stessa cosa per intenderci.
Il prodotto è una vera bomba e l'azienda è rapidamente cresciuta in termini di risultati e di numero dipendenti. Il fatturato estero da me gestito da gennaio a settembre 2008 ha fatto +30% sull'ottimo 2007. Ho personalmente finalizzato nel 2008 delle vendite in molti paesi del mondo (compresi Libano, Georgia, Pakistan, India, Cina, Thailandia, Korea per fare qualche esempio di paesi dove la bontà del prodotto ha vinto concorrenza o altre situazioni ostili. Da settembre praticamente si è fermato tutto: la cancellazione di commesse in USA, Italia (!!!), Spagna, UK ha messo in ginocchio l'azienda. Ed altri paesi una volta promettenti stanno entrando in crisi.
Risultato: è stata chiesta ed ottenuta cassa integrazione per 160 dipendenti su 250 a partire da Gennaio. Si vedrà come utilizzarla a seconda degli sviluppi. Io per ora sto praticamente azzerando le ferie durante i giorni di chiusura aziendale (rientrerò a metà gennaio).
Utente allontanato
Mad Dog
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- 16/56
sialansa ha scritto:
A Viareggio la crisi esiste davvero.
L'industria principale qui è la nautica, al salone di Genova i cantieri hanno venduto pochissimo e in questi ultimi due mesi tante barche già in costruzione sono andate in standby.
La crisi sembra colpire le barche sotto i trenta metri le grosse costruzioni si continuano a fare.
Se si ferma la nautica e di conseguenza tutto il suo indotto qui c'è poco da stare allegri.......
Dicono di stare tranquilli, di non pensare alla crisi e di andare a spendere.......ma........
io dico che c'è poco da stare tranquilli....
by Ale


Da produttore di eliche ho avuto stesso riscontro. Ferie prolungate per piccole eliche da colata in conchiglia. Turni per quelle enormi da fusione in sabbia.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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- 17/56
sialansa ha scritto:

La crisi sembra colpire le barche sotto i trenta metri le grosse costruzioni si continuano a fare.


Anche dalle nostra parti la nautica ha i suoi problemi: mi dicono che uno dei noti cantieri di zona, dopo le fiere, è passato da 40 ordini dell'anno scorso a 9 di quest'anno..... CIG a go go!!
Mi dicono anche di chi ha venduto, ma incassati gli acconti, non ha più accesso al credito bancario per finire il prodotto.

Ma non credo sia un problema da riccastri (per quelle barche il solo ormeggio costa la paga annua lorda di 3 operai.. Mad)
Spesso queste barche sono intestate/noleggiate ad aziende off shore che le usano come "rappresentanza" e se fatturi miliardi un milioncino per la barca non si nota.
Forse è solo un problema politico: non vogliono farsi accorgere!

Soprassediamo alla piccola nautica dove a mio avviso ci speculano un po' troppo in tanti: qualcuno mi spiega perchè un motore fiat marinizzato costa quanto comprarsi motore e macchina insieme?? Per non parlare di quelli americani che son vecchi di 25 anni e costano come un motore porsche.

PS: a parte che per me una barca sopra gli 8/9 metri non è "grossa": è una portaerei! Sbellica
Contrammiraglio
gommoa
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- 18/56
sialansa ha scritto:

La crisi sembra colpire le barche sotto i trenta metri le grosse costruzioni si continuano a fare.


Infatti uno dei punti chiavi da tenere in considerazione per capire la crisi è il fatto che, in questi ultimi anni, se il PIL è rimasto costante o leggermente cresciuto, è invece aumentata la "ineguale" distribuzione del reddito.
Dall'ultima indagine ISTAT è emerso che solo il 10% della popolazione italiana possiede il 50% della ricchezza nazionale. Quindi quei pochi spendono molto e si dirigono su fasce di prodotti più ricercate.
È importante l'amore, ma anche il colesterolo. (W. Allen)
Ammiraglio di divisione
Sardomar
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- 19/56
Io ho votato guadagno come prima perchè sono pensionato.
Dal mio punto di vista - egoisticamente parlando - se crisi vuol dire benzina poco sopra 1 euro, calo delle tariffe energetiche, offerte speciali nei market, beh con la mia pensione respiro un pò più di prima
Ammiraglio di divisione
TheGiangi
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- 20/56
La crisi è presente e chiaramente l'informazione italiana, tutta allineata e coperta, offre il solito quadretto idilliaco per non scatenare il panico.
Crisi economiche più o meno pesanti ci sono sempre state e sempre ci saranno. Sta nella buona salute dei conti di uno stato attutire il colpo. Nazioni come gli Stati Uniti sono sempre andate in crisi sotto i colpi di scandali e per spingere il capitalismo oltre il limite della legalità (muti sub-prime concessi a migliaia di famiglie a rischio, truffe di società finanziarie colate a picco, truffe vere e proprie, ecc.); dov'è la differenza? sono nazioni che in poco tempo si sono sempre riuscite a ridefinire e a ripartire di conseguenza.
In Italia la crisi economica si innesta su una situazione finanziaria a dir poco compromessa con una società nella quale impera la mentalità del proprio orticello. Molto provinciale e miope. Si tira a campare mentre si aspetta che passi la bufera.
La cosa ha funzionato per molto tempo; il problema nasce quando la bufera è più forte e prolungata di quanto ci si aspetta e cominciano i guai.
Il prossimo 24 dicembre sarà il mio ultimo giorno nella società dove ho il contratto a progetto. Mi scade il contratto il 31 dicembre e a causa della chiusura aziendale la vigilia sarà per me il termine.
A parole tutti pronti a scommettere in un proseguimento. Nei fatti arrivederci...senza grazie. Poco importa il buco lasciato nella divisione dove sto. Nella migliore delle ipotesi, 2 mesi a casa aspettando che esca l'offerta di lavoro per rientrare qui o da qualcun'altro e senza stipendio. Nella peggiore....ciao ciao Italia. L'estero resta sempre la migliore alternativa in questi casi (maledetto il giorno che ho lasciato il Canada!!!) perchè, come ho detto prima, posti come Sati Uniti, Canada, Irlanda, Francia, Inghilterra, Germania, ecc, ecc. Hanno una enorme capacità a rigenerarsi proprio dagli errori e grazie ad una maggiore coesione popolare (chiamiamolo senso civico)

Buon Natale
Seguite l'onda, belli!

Arrivederci a NAVIGHIAMO INSIEME 2021
Sailornet