Costruire da zero tubolari in neoprene hypalon? E' possibile? [pag. 8]
zody (autore)
- 71/84
Ciao Cali55, bentornato e soprattutto... pendiamo dalle tue labbra...
Eurovinil 265 supermegarattoppato...
pesceserra
- 72/84
Calì55 bentornato
Felicissimo di riaverti fra noi.
Prenditi il tempo che ti serve e quando vuoi e puoi noi siamo quì ansiosi di leggere le tue linee guida.
Buon lavoro
Felicissimo di riaverti fra noi.
Prenditi il tempo che ti serve e quando vuoi e puoi noi siamo quì ansiosi di leggere le tue linee guida.
Buon lavoro
zody (autore)
- 73/84
Mi piacerebbe veramente molto che l'Ing. Donno partecipasse a questo post per collaborare e creare un post da potere prendere come riferimento per le varie fasi di costruzione del tubolare...
Eurovinil 265 supermegarattoppato...
cali55
- 74/84
Proviamo. Mi trovo in difficoltà a postare. Abbiate pazienza.
A questo punto avremo aperto i tubolari, avremo separato tutte le componenti, le avremo numerate e catalogate. Potremo utilizzare del pesante cellophane da serra per disegnarvi su a pennarello i contorni delle parti staccate. Il risultato del lavoro sarà simile a dei grandi pezzi di tessuto, con forme che ricordano le parti di una manica di giacca o di una camicia (naturalmente per chi ha visitato una sartoria ) ).
Compreremo un bel paio di forbici da sarto (pesanti ed affilate), costano abbastanza ma non ti abbandonano sul più bello; altrimenti bastano delle buone forbici dritte. Un paio di pennarelli indelebili a punta tonda. Della carta adesiva da carrozziere di due cm di spessore (qualche rotolo). Una riga di metallo (profilato di alluminio) da almeno due metri. Due curvilinei in compensato da un metro almeno. Profilo lungo.
I pezzi scollati saranno stati arrotolati sul tavolo da lavoro (tipo sartoria) commisurato alla dimensione del gommone. I rotoli numerati ed archiviati in scaffale. Due pezzi saranno molto lunghi e pesanti, sono le parti destra e sinistra del battello.
Ricapitolo: Tavolo da lavoro tipo sartoria. - Rotolo di cellophane da serra. - Forbici.- pennarelli.- riga metallica e curvilinei.- Carta adesiva da carrozziere. - Scaffale.- un trapano (possibilmente con variatore di velocità). - delle frese lamellari da 80/120. - carta vetrata da 120 q.b.- una latta di adesivo bi-componente della marca preferita. - un flacone di catalizzatore. - una latta di diluente solvente (sconsiglio la trielina in quanto discretamente pericolosa). - un rotolo di X metri di tessuto di hypalon- neoprene del peso adeguato! - (!!!!!non mi avventurerei su misure grandi!!!!!).- 1100/1300 dtx - Grigio è più facile da lavorare nella "sgommatura", altrimenti del colore preferito. - x metri di bottazzo del profilo originale, oppure come si preferisce. - un paio di pesanti cutter da taglio con molte lame di ricambio.- maniglie, valvole ed accessori come da gusti o da modello. Le parti di gomma si comprano presso le forniture marine, poi se il moderatore me lo consente citerò un paio di grossisti tra i più conosciuti per non far torto a nessuno.
A questo punto avremo aperto i tubolari, avremo separato tutte le componenti, le avremo numerate e catalogate. Potremo utilizzare del pesante cellophane da serra per disegnarvi su a pennarello i contorni delle parti staccate. Il risultato del lavoro sarà simile a dei grandi pezzi di tessuto, con forme che ricordano le parti di una manica di giacca o di una camicia (naturalmente per chi ha visitato una sartoria ) ).
Compreremo un bel paio di forbici da sarto (pesanti ed affilate), costano abbastanza ma non ti abbandonano sul più bello; altrimenti bastano delle buone forbici dritte. Un paio di pennarelli indelebili a punta tonda. Della carta adesiva da carrozziere di due cm di spessore (qualche rotolo). Una riga di metallo (profilato di alluminio) da almeno due metri. Due curvilinei in compensato da un metro almeno. Profilo lungo.
I pezzi scollati saranno stati arrotolati sul tavolo da lavoro (tipo sartoria) commisurato alla dimensione del gommone. I rotoli numerati ed archiviati in scaffale. Due pezzi saranno molto lunghi e pesanti, sono le parti destra e sinistra del battello.
Ricapitolo: Tavolo da lavoro tipo sartoria. - Rotolo di cellophane da serra. - Forbici.- pennarelli.- riga metallica e curvilinei.- Carta adesiva da carrozziere. - Scaffale.- un trapano (possibilmente con variatore di velocità). - delle frese lamellari da 80/120. - carta vetrata da 120 q.b.- una latta di adesivo bi-componente della marca preferita. - un flacone di catalizzatore. - una latta di diluente solvente (sconsiglio la trielina in quanto discretamente pericolosa). - un rotolo di X metri di tessuto di hypalon- neoprene del peso adeguato! - (!!!!!non mi avventurerei su misure grandi!!!!!).- 1100/1300 dtx - Grigio è più facile da lavorare nella "sgommatura", altrimenti del colore preferito. - x metri di bottazzo del profilo originale, oppure come si preferisce. - un paio di pesanti cutter da taglio con molte lame di ricambio.- maniglie, valvole ed accessori come da gusti o da modello. Le parti di gomma si comprano presso le forniture marine, poi se il moderatore me lo consente citerò un paio di grossisti tra i più conosciuti per non far torto a nessuno.
cali55
- 75/84
Avremo preparato e riposto da parte i tamburi fasciati in metallo per i timpani. Bisogna adesso come per i tamburi con un poco di inventiva e di pazienza prepararci un paio di attrezzi che difficilmente troveremo in commercio. Questi serviranno a far forza sui materiali per togliere l'aria che si forma nell'incollaggio. Alcuni li ricavanno da legno particolare e sono gelosissimi del loro attrezzo. Suggerisco di prendere un pezzo di canna cromata da quattro/cinque cm di diametro, di molarla da un lato e proteggerla con del cerotto da manubrio di ciclista e di schiacciarla nella morsa dall'altra parte per creare una superficie larga e poco aggressiva. Sul tavolo ci saranno anche le spatole precedentemente utilizzate.
Procediamo quindi a ricalcare sul modello i vecchi pezzi del tubolare. Partiamo da prua e da quel pezzo simile ad uno strano trapezio che chiameremo cavallino. E' il pezzo più difficile di tutta l'opera e collega i due tubolari laterali. Determina l'apertura o chiusura dell'angolo della u del tubolare finito e dalla sua accuratezza si determina la bontà del nuovo "sellaggio". Buon lavoro.....
Procediamo quindi a ricalcare sul modello i vecchi pezzi del tubolare. Partiamo da prua e da quel pezzo simile ad uno strano trapezio che chiameremo cavallino. E' il pezzo più difficile di tutta l'opera e collega i due tubolari laterali. Determina l'apertura o chiusura dell'angolo della u del tubolare finito e dalla sua accuratezza si determina la bontà del nuovo "sellaggio". Buon lavoro.....
zody (autore)
- 76/84
grazie Cali55,
potresti parlare della colla? Come catalizzare bene... se diluire o meno... tempi di lavorazione... quante mani di colla e perche?
facci sapere...
potresti parlare della colla? Come catalizzare bene... se diluire o meno... tempi di lavorazione... quante mani di colla e perche?
facci sapere...
Eurovinil 265 supermegarattoppato...
cali55
- 77/84
Evitare le giornate umide e piovose e gli ambienti umidi in generale. Altrimenti condizionatore con funzione di essiccatore o stufa. Non aprire la confezione di colla se l'ambiente non è asciutto ed impolverato. Presupponiamo di aver protetto bene con la carta e bene scartavetrato le superfici da incollare. Si spolvera con pennelo e si passa uno straccio imbevuto di diluente. Si versa la colla in un recipiente piccolo e si aggiunge circa uno e mezzo/due per cento di catalizzatore...si imparerà con l'esperienza a farlo ad occhio, ma attenzione troppo catalizzatore vetrifica il collante riducendo il potere di adesione.
Si passa a pennello piatto un sottile strato non diluito badando a non ritornare assolutamente sul film. Una volta raggiunta la superficie desiderata con calma ( si può anche lasciare il pennello all'interno del recipiente) si aspetta la completa essiccazione del film. Quando il dorso del dito si può ritirare senza resistenza o collosità, si controlla la densità di adesivo presente nel barattolino ed eventualmente si aggiunge poco diluente. Si riattiva il film passando a distanza il phone industriale alla minima potenza e si riparte con la seconda mano, i miei preferiscono dare tre mani di colla. Una per ripristinare la parte abrasa....
Si passa a pennello piatto un sottile strato non diluito badando a non ritornare assolutamente sul film. Una volta raggiunta la superficie desiderata con calma ( si può anche lasciare il pennello all'interno del recipiente) si aspetta la completa essiccazione del film. Quando il dorso del dito si può ritirare senza resistenza o collosità, si controlla la densità di adesivo presente nel barattolino ed eventualmente si aggiunge poco diluente. Si riattiva il film passando a distanza il phone industriale alla minima potenza e si riparte con la seconda mano, i miei preferiscono dare tre mani di colla. Una per ripristinare la parte abrasa....
leone triste
- 78/84
Grande e interessante questo topic, peccato al momento in Standby. Speriamo che zody e gli altri riprendano questo argomento .
zody (autore)
- 79/84
eccomi ragazzi, l'argomento e' interessante, ma speravo che il post fosse continuato dagli esperti...
Eurovinil 265 supermegarattoppato...
The Doctor
- 80/84
zody ha scritto:Mi piacerebbe veramente molto che l'Ing. Donno partecipasse a questo post per collaborare e creare un post da potere prendere come riferimento per le varie fasi di costruzione del tubolare...
Nessuno mette in discussione il sapere dell'Ing. Donnosu tutto ciò che riguarda la costruzione dei semirigidi, ma ricordo che Donno è un progettista quì si rientra nella più nella manualità, ripeto, senza nulla togliere a nessuno, a ogniuno il suo.
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
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