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Binocoli, così vicini così lontani

A differenza di altri strumenti ottici, come telescopio, cannocchiale, visore notturno, monocolo o più semplicemente la macchina fotografica, il binocolo consente la visione con entrambe gli occhi, ciò significa che i gruppi ottici usati sono due, fissati in parallelo uno accanto all’altro. Lo scopo è dare un effetto visivo il più naturale possibile.

E’ importante scegliere questo strumento in base alle proprie esigenze e questo articolo ha proprio il proposito di indirizzarvi all’acquisto del “binocolo ideale” per la vostra barca (e per il vostro modo di andar per mare). Le principali caratteristiche di ogni binocolo, generalmente descritte sull’involucro, sono: tipo di costruzione, sistema di messa a fuoco, ingrandimento, diametro degli obiettivi, qualità dei trattamenti antiriflesso, angolo di campo (angolare/lineare) ed eventuali caratteristiche tecniche che li differenziano dagli altri (per es. la presenza o meno dello stabilizzatore, della bussola ecc.). Analizziamo, una per volta, queste caratteristiche.

Il tipo di costruzione viene segnalato con una lettera maiuscola: esistono tre tipi di assemblaggi ottico/meccanici: “B” (schema americano), “ Z” (schema tedesco), “D” (schema con prismi a tetto). Gli obiettivi dei binocoli trasmettono immagini capovolte, per risolvere questo problema sono stati utilizzati dei prisma che raddrizzano le immagini.

Lo schema americano “B” e quello tedesco “Z” (tra loro simili) utilizzano prismi di Porro, caratterizzati dal fatto che le lenti degli oculari non sono in linea con quelle degli obiettivi. Il binocoli assemblati con prismi di Porro sono abbastanza ingombranti ma hanno un migliore effetto stereoscopico.

I binocoli assemblati con schema “D” (prisma a tetto) nascono con lo scopo di ridurre le dimensioni dello strumento; sono i “famosi” tascabili che a differenza degli altri due sistemi di assemblaggio hanno lenti e obiettivi sullo stesso asse. Il vetro utilizzato per i costruire i prismi deve essere di alta qualità poiché anche questo aspetto contribuirà a migliorare l’immagine; il vetro migliore per prisma è il BaK-4 (molto diffuso, di qualità leggermente inferiore è il Bak – 7).

Messa a fuoco: i soggetti osservati sono a distanze diverse e ciò rende necessario un sistema di messa a fuoco. Se il nostro strumento deve essere completamente impermeabile avrà una “messa a fuoco individuale” ; (contrassegnato dalla sigla “IF”) cioè una per ogni sistema ottico.

Questo sistema garantisce una migliore impermeabilità allo strumento ma richiede più tempo per la messa a fuoco poiché si hanno due regolazioni da fare.

Tratto da Il Periscopio News di Novembre 2005
Fonte: http://www.asadonline.info/news.htm

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