Rientro in porto/porto-canale con onda frangente.. come ?

Ciao a tutti !
Mi sono presentato qualche anno fa ( non ricordo esattamente quando ) e leggo spesso le vostre discussioni.
Finalmente, dallo scorso anno, sono possessore di un gommone e sto cercando di fare esperienza.
Ho seguito le varie discussioni su come navigare con mare mosso, se meglio planata o dislocamento etc etc..
Usando il tasto cerca non ho trovato questo argomento e così ho aperto questa discussione.

Prima di uscire tengo sempre d'occhio le previsioni e le tendenze e fino ad ora non ho mai incontrato un mare con onde superiori al metro ( non mi riferisco a onda lunga di scaduta ).
L'unica volta che sono stato un po' in difficoltà è stata la mia prima volta con onde di un metro, ripide, di prua e molto vicine l'una all'altra..
È stato difficile per i primi 10 minuti poi ti rendi conto che, da inesperto, è meglio assecondare il moto ondoso e non farci a cazzotti improvvisando chissà quale manovre.
Con il gommone che ho acquistato mi sento abbastanza sicuro in navigazione ( nel limite della prudenza ) ma ciò che mi impensierisce di più è il rientro, soprattutto per chi come me rientra in porto canale dove, molto spesso, il fondale è abbastanza basso da permettere all'onda di frangere.
C'è chi ti consiglia di andarci cauto, chi ti dice " dai manetta ed entra " e insomma, ognuno ha la sua tecnica.
Ed il trim ?
Alza il motore perché sennò tocchi !
Tienilo basso, sennò governi ancora peggio !
Chi ha ragione ?

Mi piacerebbe sapere, teoricamente, come ci si comporta in queste situazioni e soprattutto come ci si comporta in base alla direzione delle onde in relazione all'ingresso del porto o portocanale che sia.

Ps: dando per scontato che ognuno di noi dovrebbe sapere che venti mettono in difficoltà il proprio porto..

Grazie infinite e buon mare a tutti

Giambo

io "gioco" col gas tenendo la prua "appoggiata" alla groppa dell'onda che mi precede

Quoto in pieno marinese.

entrando in planata peschi un pò meno , il brutto di quella manovra è che è virtualmente senza ritorno , in quanto se le onde sono di una certa importanza , non hai spazi per girarti e tornare indietro.
Con un gommone
ti conviene per quando possibile scegliere una rotta con onde al giardinetto e fare il meno strada possibile con il mare di poppa piena.
Dove l' onda frange lo spazio tra 2 onde diminuisce e rimani letteralmente incastrato nel cavo.
ovviamente dovrai valutare caso per caso, perchè in mare le condizioni sono difficilmente uguali.

considera prima se hai in zona porti dove riparare in caso di mare serio serio


ciao eros

marinese ha scritto:

io "gioco" col gas tenendo la prua "appoggiata" alla groppa dell'onda che mi precede

Difficile da fare se il fondale è basso poiché la poppa sarà sicuramente più vicina al fondo, trovandosi nella cunetta tra 2 onde.
Però, se il fondale lo permette è il miglior approccio per mantenere efficiente il comando del timone.

Grazie mille a tutti per le risposte.

Per quanto riguarda il trim invece ?
Come va regolato per questa manovra ?

Per mare " serio serio " cosa intendi ?
Penso sia in relazione alla potenza dell'onda e quindi al fondale .. giusto ?
Tipo su 2 mt di fondale ( parte dragata ) che altezza d'onda viene considerata " seria " ?
Grazie ancora
Giambo

Il trim, a velocità basse come quella che stiamo esaminando, non serve proprio a niente.
Quindi, a meno che manchi il fondo sufficiente per navigare normalmente, va tenuto "normale". Troppo basso non serve, troppo alto si perde possibilità di condurre.
Allora???

Allora si tiene neutro. Tanto, ricordo, non serve a niente modificarlo a quelle velocità.

Se manca fondo è semplice... siamo in balia del mare. Ma mi auguro che se manca fondo non ci avventuriamo in quella situazione, saremmo una foglia trasportata dal vento e dalle onde.

mi sono sempre regolato ad occhio , ma se hai 2 metri di onda , che diventa frangente a riva , cambierei approdo.

con un gommone fino a che stai in mezzo al mare raramente hai problemi , anche se per assurdo avessi 4 metri di onda , la nostra ciambellona fa su e giù senza problema alcuno.
I casini nascono quando arrivi a terra e trovi il cambio di fondale e le onde iniziano a frangere


eros

Ricordo un memorabile rientro con mare scatenato sulla Presqu'île di Giens, nel porticciolo de La Capte con il Rio 450cross e motore 60 mercury...
Dopo aver sbarcato moglie e figli piccoli a Hyeres sono andato da solo (divertendomi parecchio) fino al minuscolo porto canale di La Capte e dopo aver inutilmente provato un ingresso corretto con mare di piena poppa e larghezza utile di meno di 3 metri, mi sono assicurato che all'interno della darsena non ci fosse movimento e sono entrato praticamente in planata inserendo appena possibile la retro. Il motore giocoforza al limite alto del trim.
È stato molto difficile, specie con decine di spettatori che alla fine però si sono complimentati nonostante l'assoluta scorrettezza commessa, ma o così o a navigare fuori fino a quando il mare si fosse calmato.
Poi preso il vecchio camper home made, sono andato a recuperare la famiglia bagnata e infreddolita.
Sinceramente, essendo a ridosso del forte di Bregançon non mi ero accorto del montare de vento di sud-est, l'unico che in quella zona provoca problemi visto che passa, tra le isole di Porquerrolles e du Levant, un'onda assai difficile da gestire visto che forma un mare incrociato.
Conclusione: anche le migliori giornate tranquille possono girare al peggio in brevissimo tempo.
Da allora mi viene automatico avere sempre un occhio al largo per guardare eventuali pecorelle....
Ciau

Grazie a tutti per le vostre dritte !
A presto
Giambo