Siate più sereni - Istruzioni per l'uso

Site Admin
VanBob (autore)
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- 1/7
Viviamo un periodo storico molto particolare. Ci siamo trovati automaticamente, e apparentemente senza volontà di farlo, immersi in realtà che modificano profondamente la nostra vita, spesso in peggio e altrettanto spesso senza che potessimo renderci conto.
I sistemi portatili di comunicazione globale ci vedono immersi in un mondo istantaneo, spesso di gruppo, dove il non apparire è una scelta difficile poiché ci fa sentire di non esistere.
Ed ecco l'ansia che ci assale.

Poco tempo fa assistetti a un pensiero ad alta voce fatto da una adolescente, stesso pensiero visto fare da un'altra ragazza di pari età l'anno prima. Si domandavano come poter uscire dalle chat di gruppo senza conseguenze, credendo che uscirne fosse una dimostrazione di spregio verso gli altri.
Ho sempre creduto che esprimere una libertà individuale non potesse essere uno sfregio per nessuno, pensavo che chi lo consideri tale non sia meritorio nemmeno di conoscermi, di fatto non mi conosce affatto!

Vi invito a leggere un articolo che, in modo elementare, offre uno spunto di riflessione. Si parla del mondo dei genitori e del rapporto con la scuola.
Dopo averlo letto è stato immediato estenderlo ad altri contesti, dai più importanti ai più leggeri, non ultimo il nostro forum che anche lui, forse, genera la "vetrinizzazione dell'identità".

https://www.corriere.it/digital-edition/CORRIEREFC_NAZIONALE_WEB/2017/01/29/23/ho-lasciato-la-chat-dei-genitori-e-sono-tornato-un-uomo-felice_U43280269806422QdF.shtml

Ogni altra mia considerazione sarebbe inutile, sono sicuro che chiunque vi troverà immediatamente qualche riscontro e la soluzione a qualche bisogno sentito ma inespresso.

E se alla fine deciderete di uscire da qualche chat... riportategli il link all'articolo, ringraziate per essere stati accolti, precisate con cortesia ed eleganza che le chat non fanno per voi e... scaricate l'ansia riprendendovi la libertà individuale che meritate.
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Ammiraglio di squadra
bluprofondo60
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- 2/7
Quando ero ragazzo, cercavo sempre di assecondare i bisogni e le decisioni dei miei amici, recandomi in posti che non mi piaceva frequentare e sprecando il mio tempo facendo finta di divertirmi e tutto questo solo per non scontentare la compagnia, allineandomi alle tendenze e alla mode del momento.Crescendo mi sono reso conto che quel malessere e quel tempo perduto non mi facevano bene e che avrei dovuto pensare di più a me stesso , eliminando diplomaticamente o anche con forza ( dipende dai casi ) le situazioni per me negative e portatrici di malessere e angoscia.Se quelli del gruppo o della chat sono veramente amici lo capiscono, altrimenti avrò perso poco.Viviamo in un' epoca strana e contraddittoria, dove la gente non si guarda negli occhi e riesce a comunicare solo dietro una tastiera, riuscendo a ferirti seriamente , tradendoti per soldi o per cose materiali , ma preoccupandosi se deve abbandonare una chat.
Contrammiraglio
dolce*11
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- 3/7
La libertà è una brutta bestia.

Ci obbliga a scegliere e a pensare con la nostra testa.

Essere liberi è difficile , praticamente impossibile , specialmente i questa epoca di manipolazione di massa.

La mia impressione è che alle persone non interessi più essere liberi , troppa fatica .

Meglio mettersi nelle mani di qualche " illuminato "

Anche se poi la bolletta della luce la paghi sempre tu.
Sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

F.De Andrè.
Ammiraglio di squadra I.S.
fran
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- 4/7
Sono d'accordo su tutto, tranne che per l'aggettivo usato nel titolo. Rolling Eyes
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 5/7
Se oggi liberalizzassero il possesso di armi da fuoco, il 50% della gente si sparerebbe da sola perchè non le sa usare, il 25% si sparerebbe da sola convinta di saperle usare, il 20% non le comprerebbe e verrebbe preso per i fondelli da tutti e quel 5% che le sa usare non te lo direbbe certo prima!

Questo penso a quando vedo quei gruppi di persone che, pur fisicamente raggruppate per una buona ragione che può essere la cena o il compleanno, passano la maggior parte del tempo attaccati allo smartphone whatsappando o facebookando con altri.

Enigmatico quest'atteggiamento che ci porta quasi a snobbare, annullare socialmente, escludere momentaneamente dal nostro entourage chi ci è fisicamente vicino per avvicinarci tramite web a chi in qual momento è distante.
Invertendo poi il rapporto quando il "lontano" ci diventa "vicino".
O che non vive se non posta il suo cappuccino su facebuc

E ci sarebbe molto da dire e da pensare su questo fenomeno.....!

Vetrinizzato e vetrinista è chi lo vuol essere, in chat come nella vita e come prima delle chat.
Come d'altronde è dimostrato in alcuni casi che sapersi vetrinizzare ti rende un personaggio di fama mondiale.
Resta il fatto che serve comunque qualcuno che si fermi a guardare la vetrina.

Personalmente non ho facebook, nè whatsapp: anche io preferisco di gran lunga la mail o, al limite l'SMS, tecnologie oggi gratuite e comunque egualmente disponibili su ogni smartphone

Più difficile via mail subire o fare "linciaggi social". Se mi like mi leggi, sennò mi metti in ignora e stop.

Difficilissimo educare i giovani, soprattutto adolescenti, a queste dure realtà e ai pericoli intrinsechi.

Per quanto riguarda altre forme di comunicazione, sicuramente il fenomeno si ripropone.
Ma hanno dei ritmi diversi e chi vuole ha modo e maniera per adattarsi, rifiutare o chiamarsi fuori anche senza salutare.

Ed infine azzardo una potenziale regola: il modo migliore per gestire il proprio social è gestirlo nello stesso modo in cui lo vivi: in chat chattando, per lettera scrivendosi, sul forum forummando, de visu... parlandosi
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Contrammiraglio
lone wolf
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- 6/7
Mi sento come una foglia su un albero in autunno, ma c'è tanto vento.
Enzo Biagi 5/11/07
Ammiraglio di divisione
Daria
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- 7/7
Silenziate tutte, e mi pare che non mi sono persa nulla di vitale.
Sailornet